QUALI SONO I COMPONENTI PIÙ USATI DAI PRO IN COPPA DEL MONDO?

Abbiamo stilato una classifica costruttori della stagione di Coppa del mondo cross country e marathon appena conclusa, molte più gare, più categorie e discipline, ma anche molta più Italia. E mentre l’elettronico continua a dilagare, i più forti sembrano preferire il meccanico di…

La Coppa del Mondo XCO e XCM 2023 ci ha regalato molte sfide a cui assistere, due categorie in più per lo short track e l'introduzione della Coppa del Mondo marathon. Abbiamo seguito ogni azione e ogni risvolto delle prove di questa stagione agonistica e come lo scorso anno siamo andati ad analizzare le classifiche per capire cosa utilizzano i pro per vincere e piazzarsi sul podio. La classifica costruttori non esiste per UCI, neanche con l'arrivo di ESO, così ci ha pensato Pianetamtb.it proprio come fece lo scorso anno.

 

 

CLASSIFICA COSTRUTTORI I PARAMETRI

Con l'introduzione delle prove XCC under 23 e la Coppa del Mondo Marathon abbiamo preso tutti podi (primi tre posti), di ogni categoria sia maschili che femminili, per un totale di 72 competizioni (lo scorso anno erano 54), in un calendario iniziato a Nove Mesto e terminato in Canada, con ben 2 appuntamenti italiani (Finale Ligure e Val di Sole). Abbiamo esaminato i brand più usati di telai, trasmissioni, sospensioni, ruote e copertoni. I dati rispetto allo scorso anno ci hanno lasciati di stucco perché sono cambiate molte cose, tra team rinforzati e grandi ritorni.

 

I TELAI PIÙ USATI

Come lo scorso anno, abbiamo iniziato da ciò che caratterizza il comportamento della bici e ciò a cui ognuno di noi si appassiona maggiormente e in qualche caso si lega a vita, il telaio. La sfida è stata serrata tra due marchi principalmente, quelli presenti con più team sponsorizzati, vale a dire Canyon e Specialized.

 

 

Sul piano delle vittorie Specialized è salita per 15 volte sul gradino più alto e il margine è stato ampio fin da subito su Canyon (9), lo scontro è terminato proprio con un testa a testa tra questi due con Specialized che quest'anno si è presentata con la sua nuova Epic è salita 27 volte sui podi, contro le 26 di Canyon che ha potuto contare su ben 3 team (Canyon Collective, Alpecin e Canyon Northwave).

 

 

Sul piano delle vittorie Trek non è stata molto incisiva, ma la nuova Supercaliber è stata premiata ben 20 volte, con la corazzata Trek Factory Racing.

 

©UCI MTB World Series

 

Al quarto posto Thömus con 17 podi e un team equilibrato tra elite di grande valore e giovani, pur essendo una piccola formazione.

 

 

Scott, che ha dovuto contare principalmente sul team ufficiale Scott SRAM di Nino e su 3 giovani atleti di team satelliti, Giant e Liv (queste due facenti parte dello stesso gruppo), sono state per 14 volte cruciali per le lotte al podio, un pari merito stretto per tutti.

 


Fare mega risultati in Coppa è sempre più difficile e lo conferma BMC che lo scorso anno era salita sul podio per 17 volte, mentre quest'anno è l'11° brand. Sorpresone italiane di cui parleremo in un paragrafo a parte, ma il contributo di Pidcock e Prevot hanno portato le nuove Pinarello a stabilirsi come miglior marchio italiano.

 

TRASMISSIONI, SFIDA AL LIMITE

Salire su questi podi significa non avere rotture, riuscire a trasmettere al meglio i propri watt e sviluppare più metri possibile. Nella mountain bike sono ancora i due colossi a fare da padroni in questa categoria: SRAM e Shimano.

 


Se in buona parte dei componenti i pro utilizzano prodotti talvolta non in commercio, per le trasmissioni cambia veramente poco, piloti come Nino Schurter possono avere durante la stagione pezzi prototipo che cambiano per cercare il miglior feeling, come i manettini del nuovo cambio SRAM T-Type XX SL, montato da tutte le squadre ufficiali SRAM, una nuova trasmissione elettronica.

 

©Ross Bell


La sfida a due però è stata vinta da Shimano che con il suo gruppo XTR è salita per ben 109 volte sui podi di Coppa del Mondo, contro le 107 di Sram. La prova che anche i pro preferiscono ancora la trasmissione meccanica a quella elettronica? A conti fatti diremmo di sì e indubbiamente i due gruppi rivali differiscono per ben più di un aspetto apprezzabile o meno.

 

FRENI, SHIMANO ALLUNGA IL PASSO

Sul campo degli impianti frenanti, Shimano da anni ha stabilito caratteristiche e feeling di frenata diventate un vero e proprio riferimento sia tra gli amatori ma anche tra i professionisti. Durata, modularità e affidabilità fanno in modo che da anni Shimano XTR sia una vera icona.

 

 

Con ben 107 utilizzi è l'impianto più usato per puntare al podio e vittoria di Coppa del Mondo, SRAM che quest'anno ha lanciato tre nuove linee nel proprio catalogo Level ha presenziato 94 volte sul podio.

 

 

La sfida però si è estesa perché se l'anno scorso gli impianti presenti nella classifica si fermavano a Magura che assisteva alla sfida tra i grandi, quest'anno l'introduzione di nuove categorie ha fatto spazio ad altri brand che si sono distinti anche per design, TRP (per cui è stata una manna la presenza sul finale di stagione di Samara Maxwell), Hayes e Formula condividono il 3° gradino di questa classifica con 3 presenze ciascuno, chiude invece Magura con un podio.

 

SOSPENSIONI, TANTI PLAYER MA...

 

È stato il secondo anno di Manitou in Coppa del Mondo, mentre Ohlins ha lanciato le sue prime sospensioni specifiche per il cross country ma è stato anche l'anno in cui abbiamo capito cosa utilizza Tom Pidcock sulle sue SR Suntour, eppure a fare da padroni in questa sfida sono stati ancora i due brand più diffusi a tutti i livelli Fox e RockShox.

 

 

 

Quest'anno però RockShox ha allungato ancora di più le distanze su Fox, abbiamo visto durante la stagione il processo di sviluppo della nuova SID, poi la versione ancora non presentata ufficialmente con il Flight Attendant per il cross country, usato tra gli altri anche da Luca Braidot e Martina Berta (due volte sul podio quest'anno).

 

©Alessio Pederiva


RockShox è il brand salito più volte sul podio di Coppa con 97 presenze contro le 55 di Fox e le 30 di DT Swiss, SR Suntour 13 volte. La classifica si chiude con due podi ottenuti da Mona Mitterwallner e Alan Hatherly che portano anche la Lefty Ocho sul carro dei migliori.

 

 

RUOTE, BACK TO BACK

Dt Swiss è cresciuta in ambito sospensionistico e ha intensificato la sua presenza sul podio raddoppiando i valori dello scorso anno, passando da 14 a 30 podi senza riuscire ancora a interferire con le due grandi. Il campo delle ruote però è indubbiamente quello in cui rimane padrone assoluto, DT è il colosso di questa categoria, azienda indipendente dai brand di bici che invece condizionano gran parte della classifica.

 


Con 44 volte sul podio, insieme ai team Canyon Collective e Thomus principalmente, è stato il brand più presente, ma contro un numero decisamente più elevato di competitors, il trend dei grandi marchi di bici di creare una linea dedicata di ruote ha diversificato molto la distribuzione, Roval e Bontrager, marchi satellite di Specialized e Trek occupano infatti la seconda e terza posizione, con 27 podi per Roval e 19 per Bontrager, Duke invece continua a crescere come brand indipendente perché oltre alle 8 volte con BMC è salita per altre 5 volte sul podio con altri team, principalmente di stampo francese.

 

 

COPERTONI, LOTTA SERRATA

Nessuna egemonia come successo lo scorso anno, Schwalbe si è dovuta difendere da un attacco di massa da parte di Maxxis, se lo scorso anno non ci fu storia e il risultato fu schiacciante a favore di Schwalbe, il successo in questa stagione è andato ugualmente all'azienda dai fianchi blu, che ancora deve svelare il nome del copertone che molti dei rider ufficiali hanno usato nel corso della stagione.

 

 

Con 63 podi Schwalbe ha battuto Maxxis ma solo di sei lunghezze, Schwarzbauer, insieme agli atleti Thomus hanno difeso a spada tratta il brand tedesco, usando principalmente i Racing Brothers e Thunder Burt, contro il marchio di Schurter, sempre dotato del suo specialissimo Aspen, inesistente per i comuni mortali.

 

 

La sfida però è stata più equilibrata perché il terzo posto è stato raggiunto in questa categoria da Pirelli con 38 volte sul podio insieme a due team: Trek Factory e BMC.

 

 

L'anno scorso Specialized in solo 7 occasioni aveva portato le proprie coperture sul podio, ma in questa stagione costellata di grandi risultati da parte di Stigger, Boichis e Koretzky ha fatto registrare il quarto posto in questa categoria.

 

GLI ITALIANI

In Coppa sventola tanto il tricolore, torna a sventolare la maglia di Martina Berta con due podi e rappresenta un grande segnale, ma i ritorni sul palcoscenico mondiale sono stati moltissimi da parte di vere istituzioni. Venticinque volte abbiamo potuto vedere un componente italiano vincere con soli 7 team (tra fondati in Italia o con almeno un componente italiano o atleta italiano).

 

 

Pirelli fa segnare il più alto numero di presenze sui podi con l'ausilio di ben tre team, Wilier Pirelli Factory, il BMC e il Trek Factory, 38 volte sui diversi gradini dei podi di Coppa, in tutte le discipline e categorie. Il secondo nome più presente è quello altisonante di Pinarello che quest'anno è uscito allo scoperto con una coppia di atleti capaci di piegare le più agguerrite corazzate, Pidcock e Pauline Ferrand Prevot, per ben 11 volte nella top tre di Coppa.

 

 

A ruota, proprio Wilier, con una doppia divisione marathon e cross country che ha portato la Urta Max SLR per ben 10 volte nella top tre e di cui 5 vittorie, gli stessi risultati ottenuti da Miche partner ruote proprio del Wilier Pirelli Factory Team.

 

 

 

FSA nel corso di questa stagione è salita per ben 8 volte sul podio con le proprie ruote insieme al team Cannondale e altre realtà internazionali. Con Vittoria è la seconda azienda italiana per coperture e la quarta dei produttori nazionali, con 4 presenze nelle top 3. Insieme a Pinarello sono tornati al massimo livello agonistico anche Torpado con tre podi nel marathon e Formula con tre presenze dell'impianto Cura, un podio con il campione italiano Diego Rosa e due volte con la francesina Garnier.

 

©Neil Sharp

 

Una presenza di tutto rispetto sul podio anche per Lee Cougan e la sua Rampage Innova, una presenza per Ursus proprio in combinata con Lee Cougan, un podio per Alchemist e Spacecarbon.

 

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