I COMPONENTI PIÙ USATI IN COPPA DEL MONDO DI CROSS COUNTRY

Abbiamo stilato l’unica classifica inesistente nella Coppa del Mondo cross country, quella dei costruttori, come avviene nei circuiti di moto. Attraverso i podi e le vittorie abbiamo visto quali sono i telai e i componenti più usati. Ci sono anche aziende italiane…

Durante la stagione agonistica di Coppa del Mondo di cross country si vedono un'infinità di brand per telai e allestimenti specifici, spesso è l'atleta ad avere risalto, la maggior parte delle volte il vincitore. L'UCI premia per il massimo circuito di cross country i vincitori singoli delle categorie e i team in una speciale classifica. Non esiste una classifica dedicata ai costruttori come avviene per esempio nel mondo moto. Così ci abbiamo pensato noi di Pianetamtb.it ad analizzare tutti i podi di Coppa del Mondo e scoprire i brand più presenti attraverso le categorie.

 

 

CLASSIFICA COSTRUTTORI, I PARAMETRI

Abbiamo preso ognuna delle singole prove di Coppa del Mondo di cross country olimpico, analizzando i primi tre arrivati delle categorie elite e under23. In aggiunta abbiamo preso anche i podi delle prove short track maschili e femminili. L'analisi si è basata in totale su 54 competizioni, da Petropolis in Brasile, fino a Val di Sole in Italia.

 

Abbiamo cercato di capire quali sono i brand più utilizzati dai campioni, conteggiando la presenza singola di ogni componente negli allestimenti per le volte in cui è comparso sul podio delle varie prove. I componenti presi in esame sono stati: telaio, trasmissione, freni, sospensioni, ruote e copertoni. Il risultato è stato un confronto spietato tra i più grandi produttori, ma con tante sorprese.

 

I TELAI PIÙ USATI

In una prima fase abbiamo preso come riferimento solamente le vittorie, Canyon e BMC (11 vittorie) sono rimasti appaiati finchè l'analisi era ristretta alle sole vittorie.

 

Photo ©Maddogboris - Canyon

 

Una volta allargato il campo ai podi, Canyon ha mantenuto la leadership diventando il brand di telai più usato in Coppa del Mondo XCO, salito sui gradini per ben 22 volte. Canyon Collective e Alpecin Fenix sono i due big team che hanno contribuito a raggiungere questo risultato e la bicicletta che è stata più utilizzata è la Canyon Lux World Cup.

 

Photo ©Rainedupon Media

 

Chi ha seguito la Coppa avrà notato però la difficoltà di quest'anno dopo Petropolis di Schurter nel dare la zampata eppure con la Spark presentata lo scorso anno era sempre lì a tiro, Scott è stato il secondo brand di biciclette, con 20 presenze, grazie anche alle vittorie del cileno Martin Vidaurre.

 

 

In terza posizione tra i costruttori di telai si è posizionata BMC, 17 volte sul podio di Coppa con Filippo Colombo, Pauline Ferrand Prevot e Titouan Carod senza dimenticare le comparsate di Tom Pidcock. Il telaio utilizzato per gran parte della stagione è stato il Fourstroke di vecchia generazione, passando nelle ultime competizioni al nuovo Fourstroke caratterizzato dalla nuova posizione dell'ammortizzatore e il reggisella AutoDrop.

 

TRASMISSIONE SFIDA A DUE

La massima trasmissione della potenza a terra degli atleti passa per componenti ultra resistenti, cassette, catene e corone ottimizzate per scorrimento, velocità di cambiata e appunto resistenza. La maggior parte dei componenti utilizzati dai professionisti sono stock, quindi gli stessi che utilizziamo anche noi amatori comuni.

 

Photo ©Michele Mondini

 

In questo distretto sono due i grandi player che si sono contesi la classifica: Shimano e SRAM. Un testa a testa che nei primi posti ha visto SRAM prevalere di sole 10 lunghezze su Shimano, un divario che però è aumentato nel calcolo compiuto sui podi.

 

Photo ©Rainedupon Media


 

SRAM è la trasmissione più utilizzata dai top rider di Coppa del Mondo e in particolare è il modello XX1 AXS a comparire maggiormente sugli allestimenti, quello wireless a funzionamento elettronico. Il gruppo Shimano più utilizzato dai rider a podio e saliti sul gradino più alto del podio è lo storico XTR a funzionamento meccanico, un gruppo che rappresenta il top della gamma e apprezzato per la fluidità di cambiata, la silenziosità e l'immediatezza di ingaggio. Nella classifica finale SRAM è stata presente sui podi per ben 93 volte, mentre Shimano 69.

 

IMPIANTI FRENI, LA SFIDA RIPROPOSTA

Quello degli impianti frenanti è il girone di ritorno della sfida tra i due colossi mondiali. Il cross country ha portato gli atleti a scegliere impianti con la potenza e la dissipazione di calore di discipline discesistiche. Sulle full si vedono sempre più dischi da 180 mm, ma la sfida si riduce sempre a soli due player: Shimano e SRAM. I due impianti più utilizzati in Coppa del mondo sono gli SRAM Level Ultimate e gli Shimano XTR, utilizzati pur sempre con pinze a due pistoni.

 

Photo ©Rainedupon Media


Nel testa a testa sulle vittorie SRAM la spunta di 10 lunghezze su Shimano, con uno scontro sostanzialmente tra rider ufficiali. La sfida cambia completamente nel confronto tra i podi totali e quello che abbiamo notato è che al di là della conferma di Sram che vince anche il confronto sugli impianti freni, non lo fa con un divario enorme. Sul podio sono saliti anche rider non ufficiali, ossia con setup personalizzati e scelti personalmente e in questi casi c'è una predominanza nella scelta di impianti Shimano.

 

Photo ©Michele Mondini

 

Chi non aveva vincoli di sponsor ha optato per la solidità e affidabilità degli XTR, pensiamo per esempio a Tom Pidcock che si è costruito la bicicletta da gara scegliendo ogni componente. SRAM è utilizzato maggiormente quindi negli allestimenti dei rider ufficiali, spesso in combinazione con sospensioni RockShox, mentre rider senza vincoli con il gruppo americano hanno optato per Shimano. Nel conteggio finale SRAM è la più presente sul podio con 88 presenze, contro Shimano per 73 volte e Magura una volta.

 

Photo ©Kifcat

 

SOSPENSIONI, NON ERA SCONTATO

Non era facile da prevedere che il risultato finale fosse proprio quello che vi stiamo per spiegare, intanto vi diciamo che ciò che piace agli amatori non è sempre ciò che è apprezzato e usato dai pro. La sfida sulle sospensioni era ovviamente tra RockShox e Fox, banalità direte voi, affatto perché invece DT Swiss ha detto la sua, così come SR Suntour. I due colossi avevano già stabilito le gerarchie e RockShox aveva già chiuso la partita dopo il solo conteggio delle vittorie, 29 vittorie mentre seconda si piazzava SR Suntour con 10 vittorie, 7 vittorie per Fox e DT Swiss.

 

Photo©Rossbell


Sui podi RockShox con la forcella SID e l'ammortizzatore SidLuxe hanno allungato le distanze, presenti sul podio per ben 83 volte. Fox però non è stata a guardare e si è rifatta sotto e sul podio è salita con 53 biciclette. Tra l'altro se ci pensiamo bene le sospensioni utilizzate sono diverse anche all'interno dei singoli brand, qualcuno quest'anno ha utilizzato 32 o 34 di Fox, mentre per RockShox la Ultimate è stata usata sia con steli da 32 che 35.

 

Photo ©Piotr Staron

 

Photo ©Michele Mondini

 

Nino Schurter, per esempio, ha unicamente usato forcella da 35 RockShox SID con travel da 120 mm come previsto per la sua Scott Spark. Le due vittorie di Luca Braidot sono arrivate utilizzando la Fox 34, standard diversi quindi ma stesso obiettivo. È stato un anno di sperimentazioni, Sarrou per tutta la stagione ha corso con RockShox senza Brain, mentre gli altri colleghi di Specialized hanno utilizzato ancora il sistema di apertura automatica sulle sospensioni RockShox.

 

Photo ©Kifcat

 

Dietro ai due colossi anche DT Swiss e SR Suntour hanno raccolto rispettivamente 14 e 12 podi, la Lefty Ocho invece è salita per 9 volte, una classifica corta che nasconde altri brand presenti nel gruppo che magari in futuro potranno arrivare su un podio come Manitou e chissà magari una Formula.

 

Photo ©Michele Mondini

 

RUOTE, UNA VENDETTA SPIETATA

Fuori dalla lotta per l'egemonia delle sospensioni c'era DT Swiss, un bel divario rispetto ai due big brand, ma si è rifatta pienamente in ambito ruote. Il successo è schiacciante anche se contro a molti più competitor.

 

Photo ©Piotr Staron

 

Nessuna delle aziende produttrici di ruote riesce a essere presente come DT Swiss sul podio, 57 volte sui tre gradini del podio, con una differenza abissale sui competitor. Il secondo e terzo posto sono occupati da brand come Duke e Bontrager con 16 e 15 presenze totali. Non lo abbiamo fatto perché era pura autoflagellazione ma sarebbe curioso vedere quanti utilizzano solo i mozzi prodotti da DT Swiss un altro dei cavalli di battaglia dell'azienda svizzera.

 

Photo ©Kifcat

 

Sulle DT Swiss bisogna dire che non è stato un unico modello a salire sui podi ma almeno due, le XRC 1200 sono infatti le più utilizzate nel cross country con un peso di 1.411 grammi, ma si sono viste anche le XRC 1200 che sono invece quelle pensate per all mountain che però hanno un peso di soli 1.435 grammi.

 

Photo ©Scott SRAM Racing team


Se bisogna pensare alle ruote più leggere sul mercato non si può non citare il set Silverton SL di Syncros, utilizzato da Schurter, che ferma l'ago a 1.290 grammi.

 

GOMME, ABBIAMO VISTO DI TUTTO... DAVVERO

Quella 2022 è stata la stagione della crisi delle gomme? Per qualcuno sicuramente sì, per altri meno. I due marziani Nino Schurter e Tom Pidcock hanno subito qualche guasto in momenti concitati (Nino a Nove Mesto, mentre Pidcock al mondiale di Les Gets), qualche colpo basso da parte di componenti che invece avrebbero dovuto dar loro la massima affidabilità, non sono stati gli unici ad avere problemi, ma il verdetto finale è il brand dalle spalle blu che ha fatto piazza pulita.

 

Photo ©Michele Mondini

 

La tedesca Schwalbe è salita per ben 53 volte su un gradino del podio e la seconda che è Maxxis lo ha fatto per sole 29 volte. Un confronto schiacciante, i Racing Brothers e i Thunder Burt sono state le opzioni più utilizzate dai top rider, ma anche le più affidabili per gli atleti...

 

Photo ©Rainedupon Media


Maxxis ha non solo è andata lontanissimo da dove si poteva attendere, se facessimo una classifica costruttori su un'altra disciplina il rapporto forse sarebbe a suo favore, ma è si è dovuta anche guardare le spalle da Vittoria che con i team BMC MTB Racing e Santa Cruz ne ha piazzati di atleti, Vittoria è salita 21 volte sui podi di Coppa del Mondo il miglior brand italiano a figurare tra le aziende presenti sulle biciclette di Coppa del Mondo.

 

Photo ©BMC Racing team

 

I BRAND ITALIANI

Possono esserci state stagioni migliori, uscita Bianchi dalle competizioni di cross country le italiane non si sono tirate indietro. Quest'anno i brand italiani a salire su un podio di Coppa del Mondo sono stati quattro, oltre a Vittoria con i copertoni, è successo anche con Wilier che ha debuttato con il proprio Factory Team in Coppa di cross country, così Pirelli, proprio montata su bici Wilier (e Kross), che in Coppa era tornata con i lanci della nuova gamma qualche stagione fa, Miche insieme a Pirelli e Olympia.

 

Photo ©Alex Luise

 

Realtà che hanno ben figurato a tutti i livelli, ma che in particolare per i produttori di bici intere hanno brillato per performance di giovani e promettenti atleti. Wilier è salita 6 volte su un podio con le speciali maglie di Avondetto (campione europeo e mondiale), mentre Olympia lo ha fatto una volta con Filippo Fontana, un altro degli under 23 più interessanti.

 


Tra gli italiani solo Vittoria è riuscita a salire sul gradino più alto del podio per ben 9 e in due occasioni ha completato un binomio totalmente Made in Italy che ha dominato due prove con Luca Braidot.

 

 

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