NUOVA SPECIALIZED EPIC WORLD CUP 2023: KILLER DELLE HARDTAIL

Si chiama Specialized Epic World Cup ed è una mtb fullcon 75 mm di escursione posteriore, 110 mm all’anteriore e uno schema monopivot classico, ma quello che non è “normale” è l'ammortizzatore.

La nuova Specialized Epic che tutti avete già visto nel video di SRAM, quello del lancio del nuovo cambio Eagle T-Type, l'avete commentata sui social senza però conoscerne il nome. Oggi, giovedì 20 aprile, è stato svelato, si chiama Specialized Epic World Cup.

 

Specialized Epic World Cup

 

È una mtb da XCO e Marathon full suspended vera e propria, con 75 mm di escursione posteriore, 110 mm all'anteriore e uno schema monopivot piuttosto classico, ma quello che non è per nulla "normale" è l'ammortizzatore SIDLuxe WCID sviluppato in collaborazione con RockShox.

 

SÌ! È SENZA BRAIN!

Ci sono davvero tantissime cose da dire della nuova Specialized Epic World Cup, ma la prima in assoluto è il fatto che dopo 20 anni di storia del modello racing per eccellenza della Grande S, la nuova Epic NON HA il sistema Brain.

 

Specialized Epic World Cup

 

NO! NON È LA TREK SUPERCALIBER

L'altra cosa fondamentale da dire è che la nuova Specialized Epic World Cup non c'entra NULLA con la Trek Supercaliber. Ok, le forme e il design sono simili, ma i due schemi di sospensione sono completamente differenti, così come il comportamento sui sentieri.

 

 

Sulla Trek abbiamo il sistema IsoStrut che lavora in linea con foderi posteriori, mentre sulla Specialized Epic World Cup 2023 lo schema presenta un mini-link, piccolissimo e inserito all'interno del tubo orizzontale, quindi non visibile dall'esterno, su cui si collega l'ammortizzatore RockShox SIDLuxe WCID (World Cup Integrated Design).

 

 

KILLER DELLE HARDTAIL

Specialized, un po' a sorpresa, introduce la nuova Epic World Cup non come la sostituta della Epic in catalogo, ma piuttosto della Epic HT, ovvero della hardtail (che però resta a catalogo). La nuova full suspended con i suoi 75 mm di escursione, l'altissima rigidità torsionale e il nuovo ammortizzatore, è quella che gli americani definiscono la Killer of the Hartails, la bicicletta che una volta provata metterà la parola "fine" sulle front suspended (... forse, NDR).

 

 

È quindi un modello che si mette al fianco di: Epic HT, Epic ed Epic Evo. I rider dello Specialized Factory Racing la stanno già usando da qualche tempo, soprattutto Laura Stigger che con questa bici ha vinto ad Haiming, su un tracciato molto tecnico e fangoso ma anche Martin Vidaurre che si è imposto domenica scorsa in Brasile.

 

 

Secondo Specialized sarà la bici più utilizzata proprio dagli atleti perché, grazie al nuovo ammortizzatore, può essere modificata nel comportamento per renderla più adatta ad un certo tipo di tracciato o di tipologia di gara (XCO, XCC o XCM).

 

Specialized Epic World Cup

 

 

ROCKSHOX SID WCID, L'AMMORTIZZATORE TUTTO POSITIVO

Per spiegarvi la nuova Specialized Epic World Cup bisogna prima di tutto capire quello che rende davvero diversa questa MTB da tutte le altre Epic, ma anche dal resto delle mountain bike attualmente sul mercato. Il RockShox SIDLuxe WCID (World Cup Integrated Design) è nato dal lavoro dei tecnici Specialized e RockShox ed è un ammortizzatore POSITIVO.

 

Rockshox SIDLuxe WCID

 

Positivo perché composto da una enorme camera positiva e una piccolissima camera negativa.

 

Rockshox SIDLuxe WCID

 

Questa particolarissima costruzione, diversa dalla maggior parte dei sistemi attualmente sul mercato, fa sì che in Specialized siano riusciti a creare un mono che lavora in maniera digressiva, né lineare né progressiva, ovvero con una curva di compressione che sale rapidamente nella prima parte di corsa, per poi stabilizzarsi e salire nuovamente nell'ultima parte.

 

Rockshox SIDLuxe WCID

 

Questo crea un ammortizzatore molto sostenuto che offre una piattaforma perfetta nel supporto alla pedalata, ma non è tutto, perché c'è un'altra particolarità: una valvola di sfogo per la camera negativa.

 

Rockshox SIDLuxe WCID

 

Andando a svuotare la camera negativa e allo stesso tempo comprimendo la camera positiva si varia il comportamento dell'ammortizzatore rendendolo più o meno "duro" in partenza, in pratica simulando quello che era il sistema Brain, ma senza lo stacco di apertura della valvola inerziale del Brain.

 

 

SETTARE L'AMMORTIZZATORE

Sulla nuova Specialized Epic World Cup, grazie all'ammortizzatore RockShox SIDLuxe WCID, si può variare il set up della sospensione in modo molto facile. Gli americani definiscono "Gulp" (come un'inspirazione velocissima d'aria) questi punti di settaggio che vanno a rendere l'ammortizzatore più o meno rigido nella sua prima parte di corsa, quindi potremmo dire più o meno "bloccato", per usare un termine molto amato in Italia, ma non prettamente corretto in questo caso, perché non c'è nessun sistema di blocco della sospensione.

 

 

Per settare l'ammortizzatore serve solo una chiave a brugola da 4 millimetri e una pompa dell'ammortizzatore.

 

 

Per prima cosa si pompa l'ammortizzatore secondo il proprio peso seguendo le tabelle fornite da Specialized.

 

 

Per settare la Specialized Epic World Cup nel suo set up più "fermo" basta svuotare la camera negativa andando a premere un paio di volte la valvola di sfogo con la chiave da 4 mm, mentre per il setup medio (Half Gulp) e quello "morbido" (Full Gulp), bisogna svuotare l'aria dalla camera positiva usando la pompa dell'ammortizzatore, comprimere l'ammortizzatore fino al segno su di esso che rappresenta Half Gulp o Full Gulp e mantenendolo compresso per svuotare la camera negativa, sempre premendo la valvola un paio di volte con la chiave da 4 mm. A quel punto si rilascia il mono e si pompa sempre seguendo i valori dati dalla tabella.

 

 

I TRE "GULP" BASE, COSA SIGNIFICANO?

Come dicevamo, il sistema di sospensione posteriore della nuova Specialized Epic World Cup ha tre set-up base. Uno con sag "dolce" e un comportamento attivo, chiamato Full Gulp, un setup intermedio che offre una via di mezzo tra sensibilità ed efficienza, l'Half Gulp e un setup da gara, molto fermo, che permette di pedalare come su una hardtail dove l'ammortizzatore lavora solo quando prende colpi di una certa entità dal terreno, il No Gulp.

 

 

La tabella qui sotto riassume le curve dei tre setup.

 

 

Il Full Gulp (Active) è il setup in cui la Epic World Cup diventa molto simile a una full suspended classica, ideale per percorsi molto tecnici e accidentati, Val di Sole o Nove Mesto per intenderci.

 

 

L'Half Gulp (Medium) è il setup "via di mezzo", quello che permette di prendere confidenza con la nuova piattaforma. Quando si pedala e si spinge sui pedali la piattaforma è molto rigida, ma nelle discese si sente il mono ben sensibile in partenza e assorbimento quando il terreno si fa più impegnativo. L'ideale per tracciati come quello di Albstadt.

 

 

Il No Gulp (Firm) è l'impostazione più "italiana", quella in cui la prima parte del lavoro della sospensione è super ferma, la bicicletta si comporta come una Hardtail, c'è trasferimento di potenza diretto alla ruota e non c'è dispersione. La nuova Specialized Epic World Cup è rigida, ma quando si entra nel terreno tecnico e il mono passa la prima parte di corsa, inizia a lavorare. È a quel punto che la bici diventa una full suspended, ma non c'è la sensazione di stacco netta che c'era con il Brain, è un lavoro molto più morbido.

 

 

Si possono anche regolare rebound e compressione, proprio come un normale mono. Per esempio, con la compressione tutta chiusa e un rebound veloce, si ha davvero una mountain bike che si avvicina al comportamento di una hardtail in pedalata.

 

 

Inoltre, è possibile anche aggiungere fino a 3 token all'interno dell'ammortizzatore per rendere più lineare la corsa, anche se è una variazione davvero minimale su una corsa da 75 mm.

 

 

GEOMETRIA: UN HARDTAIL VITAMINIZZATA

La geometria della nuova Specialized Epic World Cup è stata creata proprio a partire da quella della Epic HT, ma il solo valore che rimane identico è quello del carro posteriore, con foderi da 430 millimetri.

 

 

Naturalmente la nuova Epic WC propone un reach allungato di 440 mm e un angolo di sterzo aperto da 66.5° (2° in più della HT), con un tubo piantone di 74.5° (solo 0.5° in più della HT). Quindi dei valori moderni, ma non estremi così come l'interasse che è di 1.150 mm. Sicuramente il valore più hardcore è il BB Drop di 57 mm, il più basso visto fin'ora per una bici da XCO (oltre 4 mm rispetto alla Orbea Oiz).

 

 

TELAIO DA 1.765 GRAMMI

Il telaio della Specialized Epic World Cup (verniciato, con ammortizzatore, perno passante posteriore e guidacatena) ha un peso dichiarato di 1.765 grammi. Davvero basso se ci si pensa, solo 15 grammi più pesante della Orbea Oiz.

 

 

 

LA MAGIA DI PETER DENK

Specialized ha sviluppato il telaio della nuova Epic World Cup grazie al know How di Denk Engineering, capitanata da Peter Denk, un progettista con oltre 30 anni di lavoro alle spalle, già direttore della tecnologia Cannondale, sviluppatore della Epic HT e Stumpjumper 2021 ma anche pioniere nelle tecnologie tube-to-tube e Direct Surface Bonding. Soprattutto Denk Engineering ha sviluppato il telaio della Specialized Aethos, la bicicletta da strada più leggera di Specialized e tra le più leggere al mondo.

 

 

Specialized ha applicato le metodologie costruttive della Aethos per fornire leggerezza e rigidità all'Epic World Cup, ma aumentando la resistenza per soddisfare le esigenze del Cross Country moderno. La forma apparentemente semplice della Epic World Cup offre elevata rigidità. La zona dello sterzo è sovradimensionata, così come la serie sterzo per permettere ai cavi di entrare a fianco della stessa.

 

 

Inoltre, sulla serie sterzo è presente un sistema integrato di blocco del manubrio per evitare che questo impatti contro l'orizzontale in caso di caduta. Il tutto regolabile con una piccola brugola.

 

 

Il tubo orizzontale e il tubo obliquo si assottigliano verso il movimento centrale, con la forma di queste giunzioni che ha un effetto significativo sulla rigidità e stabilità sotto carico, il che ha permesso di ottenere enormi miglioramenti delle prestazioni attraverso un sottile cambiamento nella curvatura.

 

 

Specialized non ha voluto certo rinunciare a nulla in favore della leggerezza, infatti la nuova Epic WC può alloggiare 2 portaborraccia con tanto di Swat Box, ha guidacatena di serie e standard UDH per alloggiare il nuovo SRAM T-Type, tra l'altro sarà la prima mtb di serie ad essere sul mercato con primo montaggio sia SRAM XX SL, sia SRAM XO T-Type.

 

 

Specialized è arrivata a questo risultato attraverso il più grande progetto di simulazione nella sua storia. Il team ha creato oltre 100.000 telai virtuali in tutto lo spettro del design. In questo banco di prova virtuale hanno testato la rigidità del movimento centrale, la rigidità dell'anteriore e la rigidità complessiva, tre misurazioni chiave che consentono di prevedere come un telaio si comporterà.

 


I dati derivati da questi test erano così massicci che richiedevano la capacità di elaborazione dei supercomputer che eseguono analisi avanzate degli elementi finiti (FEA). Ovviamente, i computer non ti dicono quale dei 100.000 telai è il migliore, ti consegnano solo un'enorme quantità di dati.

 


Per filtrare e analizzare questa quantità di dati hanno avuto bisogno di un sistema in grado di applicare e identificare tendenze nei 25 anni di ingegneria di telai in fibra di carbonio e risultati dei test. Con quel software personalizzato sono stati in grado di scoprire la singola combinazione che ha fornito la migliore prestazione complessiva del telaio.

 

 

QUANTO COSTA LA SPECIALIZED EPIC WORLD CUP 2023?

La Specialized S-Works Epic World Cup 2023 ha un costo di 12.500 euro, mentre la Specialized Epic World Cup Pro 2023 ha un prezzo di listino di 9.000 euro. Il Kit telaio è in tre colorazioni e ha un costo di 6.500 euro.

 

 

Se dobbiamo essere sinceri ci aspettavamo prezzi molto più alti. Non sono certo bruscolini, ma ci aspettavamo una bicicletta oltre i 15k, ma probabilmente in Specialized hanno guardato in faccia alla realtà e stanno iniziando ad abbassare i prezzi, per farli tornare più "umani".

 

 

Per tutti i dettagli vi consigliamo di leggere il nostro articolo scritto appositamente, sullo stesso trovate le schede tecniche complete, le immagini con le colorazioni e le nostre pesate delle due bici.

 

IL NOSTRO TEST

Ora che conoscete tutti i segreti tecnici della nuova Specialized Epic World Cup 2023 volete anche sapere come si comporta sui sentieri? Leggete il nostro test e guardate il video sul canale YouTube.

 

 

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