5 GRAVEL BIKE CHE HANNO SEGNATO IL 2022. IL GRAVEL NON ESISTE… PER QUESTO LO “FACCIAMO”!

Che cos'è il gravel? Chiedetelo a 10 ciclisti diversi ed avrete 8 risposte diverse. "Il gravel non esiste" e forse è proprio per questo che lo FACCIAMO.

 

 

Dopo questa abbuffata di citazioni (chi le indovina tutte ha dei problemi psichici quasi quanto chi scrive questo articolo) è venuto il momento di parlare delle 5 biciclette gravel che per noi di PianetaMTB.it hanno segnato il nostro 2022, anno in cui la disciplina ha visto disputarsi sia il primo campionato del mondo gravel della storia sia il primo campionato italiano gravel della storia. Due eventi che abbiamo seguito con interesse ed attenzione, ma non senza sottolineare i punti critici cha abbiamo riscontrato nel portare un certo tipo di agonismo dentro al gravel.

 

Detto questo, proprio perché ognuno interpreta il gravel come vuole, ecco che noi interpretiamo le 5 gravel bike più interessanti del 2022.

 

TITICI ALL-IN CON MOZZO CLASSIFIED POWERSHIFT

TITICI ci ha dato da testare una All-In, la sua gravel bike in alluminio più off-road, in un allestimento non in gamma, ma disponibile su richiesta, ovvero con il particolarissimo sistema Classified PowerShift.

 

 

Abbiamo utilizzato questa bicicletta in una situazione limite, ovvero sugli inediti percorsi gravel della Val di Sole

 

 

Il Classified Powershift è un sistema di cambiata wireless integrato nel mozzo posteriore che funge, in pratica, da deragliatore anteriore. Utilizzando un sistema monocorona 1x11, si riesce ad avere un range di rapporti equiparabile a quello di una trasmissione 2x11, con la possibilità di cambiata sotto sforzo facile e senza rischi di rotture.

 

All'interno del mozzo c'è un meccanismo simile a quello di un orologio che viene attuato elettronicamente, questa energia arriva dall'asse Smart Thru Axle, mentre nel mozzo non c'è nessuna batteria. Il pacco pignoni (ce ne sono 4 diversi come scala rapporti 11/27 11/30 11/32 11/34) non è standard, ma creato appositamente per il mozzo Classified.

 

 

Il sistema Classified con il mozzo Powershift sembra davvero un sistema che risolve molti problemi, il cambio è essenzialmente istantaneo, anche mentre si è in spinta alleggerisce o indurisce in modo davvero fluido, in realtà ad alleggerire fa un po' più di fatica che a indurire, probabilmente dato da com'è realizzato il sistema interno.

 

 

Accoppiato con un cambio elettronico come lo Shimano GRX Di2 si ottiene completa pulizia di cambiata con pochissimo rumore, una manna per chi arriva al gravel dal mondo della strada.

 

 

Leggi: TEST GRAVEL TITICI ALL-IN CON MOZZO POWERSHIFT DI CLASSIFIED: LA CAMBIATA FANTASMA 


CANNONDALE TOPSTONE CARBON

La Cannondale Topstone è stata la prima gravel bike full suspended. Nell'ultima versione presentata da Cannondale, lanciata a inizio 2022, il sistema di sospensione Kingpin si unisce alla forcella gravel Lefty Oliver.

 

 

Volevamo davvero tanto provare questa Topstone Carbon e lo abbiamo fatto in occasione del FarGravel, sulle stesse strade che hanno poi ospitato il primo Campionato Italiano Gravel della storia.

 

La Topstone Carbon 2 di Cannondale è secondo noi una gravel a doppia sospensione che per essere messa alla prova richiede sentieri ben più scassati. Sul tracciato della FAR Gravel non ci è mancato nulla, avevamo la comodità di una mountain bike e la reattività di una gravel performante, con Lefty Oliver aperta e Kingpin non si perde mai di trazione e la sensazione è di trovarsi a camminare sulla moquette, i due sistemi si adattano in continuazione per dare possibilità di concentrarsi sul rapporto da spingere.

 

 

La guida è molto facilitata con la bici che si adatta ad ogni asperità permettendo di tenere più alta la velocità in curva. Inoltre la trasmissione Shimano GRX, con monocorona anteriore, grazie all'ottima scalatura posteriore permette dia vere sempre il giusto rapporto, anche se su un piattone come il FarGravel una doppia anteriore avrebbe potuta essere un'alternativa molto valida.

 

 

FELT BREED 2022

Felt Cycles torna sul mercato con una grande novità per il mondo gravel, arriva la nuova Breed 2022.

 

 

Un mix di aerodinamica, tubi massicci, un telaio realizzato in carbonio e una visione del tutto nuova. Con l'immenso bagaglio di conoscenze da parte di Felt sul mondo strada, non poteva che rientrare con un modello ispirato all'ala più racing del ciclismo. Breed è quindi la gravel progettata con un occhio di riguardo al mondo gare con un design

 

 

Da permissiva gravel versatile, la gravel Breed 2022 si allinea con tutti i modelli in gamma destinati alle competizioni, lo fa con un telaio ultraleggero in carbonio, ma anche con un preciso studio dell'aerodinamica per avere meno resistenza possibile quando si pedala contro il vento. Le linee della Breed sono spigolose in certi punti e molto arrotondate in altri per una linea perfettamente aerodinamica.

 

LEGGI: NUOVA FELT BREED 2022: LA GRAVEL IN CARBONIO DA GARA E DALLE LINEE SPIETATE

 

TREK CHECKPOINT SL 6 ETAP

La Trek Checkpoint è stata una della gravel che più ci sono piaciute in questo 2022 perchè è quella che più si avvicina alla nostra idea di Gravel, ovvero fare tutto per non pensare a nulla. Una bici esteticamente impeccabile e tecnicamente incredibilmente polivalente.

 

 

Durante il test della Trek Checkpoint SL 6 eTap ci aspettavamo una gravel simil-stradale, invece, ci siamo trovati di fronte a una vera e propria adventure bike, più per lunghissimi viaggi esplorativi che per sparate a GAS APERTO sulle strade bianche.

 

 

Il fatto che la Trek Checkpoint SL 6 eTap sia stata concepita per andare lontano lo si avverte non appena ci si sale sopra. La bicicletta è "enorme". La taglia 54 è quella perfetta per il nostro tester (178 cm), ma nonostante questo ci si sente davvero "dentro" alla bici, su un telaio che all'inizio dà l'idea di essere sovradimensionato, ma una volta che ci si pedala ci si accorge che invece è perfetto. La stessa sensazione l'avevamo avuto durante il test della Canyon Grizlaltra gravel bike pensata per le lunghissime distanze.

 

 

LEGGI: TEST TREK CHECKPOINT SL 6 ETAP: IL GRAVEL ALLE SUE ORIGINI OVVERO QUANDO UNA BICI FACEVA TUTTO

SPECIALIZED DIVERGE STR

Specialized ha lanciato una gravel bike biammortizzata che non vuole essere biammortizzata. Un sistema "fuori dal comune" che ha lasciato molti a bocca aperta.

 

 

La nuova Diverge STR sull'anteriore mantiene l'innovazione introdotta sulla Diverge ossia il Future Shock 2.0 (evoluzione del 1.5) ossia un sistema ammortizzante con 20 mm di escursione, progettato nel 2016 per una bici da strada, la Roubaix. Funziona grazie ad una cartuccia idraulica che lavora in compressione e in ritorno, con la possibilità di indurire la durezza, come una compressione del ritorno. È pensata per donare comfort sulle lunghe distanze e per garantire una maggiore precisione di guida.

 

 

La novità presente sulla nuova Specialized Diverge STR è l'introduzione del Future Shock anche sul posteriore. Da Morgan Hill dichiarano «La sua cartuccia idraulica elimina il bobbing sotto spinta e garantisce che i grandi impatti non ti facciano rimbalzare mai sulla sella.

 

Il Future Shock posteriore, sviluppato dopo aver provato ben 352 diverse soluzioni, è composto da 4 componenti: Framepost, Cartuccia, Leva regolazione della pressione, Staffa.

 

 

LEGGI: SPECIALIZED DIVERGE STR, ARRIVA LA GRAVEL BIAMMORTIZZATA CON DOPPIO FUTURE SHOCK

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