TEST BIANCHI METHANOL CV RS 2019, LA BELLA E LA BESTIA.

Abbiamo messo le mani sulla nuova versione della Hardtail Italiana studiata per primeggiare nelle gare di Coppa del Mondo. Geometria moderna e tecnologia Countervail per un docile mostro da gara.

Era il maggio del 2016, Gerhard Kerschbaumer indossava la maglia del Team Bianchi e l'azienda di Treviglio (BG) annunciava al mondo la Methanol CV, una hardtail XC racing che sfruttava una nuova tecnologia: il carbonio Countervail. Da allora sono passati 2 anni e mezzo, Gerry non è più "celeste", e al suo posto ci sono Marco Aurelio Fontana, Nadir Colledani e Stephane Tempier, ma la Methanol CV è sempre stata la stessa... fino allo scorso luglio quando l'azienda italiana ha tolto il velo alla nuova Methanol CV RS 2019.

 

Bianchi Methanol CV RS in test


L'idea bi Bianchi era quella di proporre una hardtail da gara capace di andare ad assecondare le esigenze dei corridori di Coppa del Mondo, alle prese con tracciati sempre più tecnici e impegnativi. Per questo la nuova Methanol CV RS ha mantenuto il suo cuore pulsante, ovvero il carbonio Countervail, ma si è trasformata nelle geometrie per diventare più aggressiva nei rilanci e in uscita di curva e più controllabile nei tratti tecnici. Il modello RS è quello espressamente dedicato al cross country agonistico. Racing allo stato puro.

 

COSA È CAMBIATO

La Bianchi Methanol CV RS 2019 presenta un telaio alleggerito che ferma l'ago della bilancia a 940 grammi (in taglia M e colorazione Nero Carbon UD) realizzato in carbonio Countervail, caratterizzato da una specifica disposizione delle fibre unite da una resina viscoelastica, un progetto realizzato in collaborazione con Materials Sciences Corporation.

 

Bianchi Methanol CV RS in test

 

Questo materiale è stato portato nel mondo del ciclismo da Bianchi, ma viene utilizzato anche dalla NASA in operazioni aerospaziali estreme. Il Countervail elimina l'80% delle vibrazioni aumentando al tempo stesso la rigidità e la robustezza del carbonio. Detto in parole da biker: dopo un impatto il carbonio disperde le vibrazioni e la forza mantenendo la ruota a terra e migliorando trazione e controllo, ma anche evitando che le vibrazioni si disperdano lungo l'asse del corpo del ciclista permettendo di affaticare meno braccia, schiena e collo.

 

Bianchi Methanol CV RS in test

 

Il grande cambiamento nella Bianchi Methanol CV RS è la geometria, infatti per rendere questa hardtail più adatta ai tracciati moderni a Treviglio hanno deciso di aprire maggiormente l'angolo di sterzo, che passa da 71º agli attuali 69.5º, e di allungare il Reach di circa 1 cm, questo per dare maggior controllo alle alte velocità e una maggior manovrabilità in curva e nelle discese tecniche.

 

La lunghezza del carro è rimasta praticamente invariata, mentre è stato maggiorato il passaggio ruota nei foderi bassi per permettere l'utilizzo di pneumatici larghi fino a 2.30 per permettere maggior grip soprattutto in condizioni di cattivo tempo.

 

Trasmissione SRAM

 

Mantenendo fede alla sua anima da bicicletta pensata per un uso puramente racing la Methanol CV RS 2019 è adatta solamente a trasmissioni monocorona, ovvero non presenta la possibilità di alloggiamento di un deragliatore anteriore.

 

MONTAGGIO BIANCHI METHANOL CV RS 9.1 2019 IN TEST

Telaio: Methanol CV RS 29" carbonio HM monoscocca c/Countervail, tubo sterzo conico 1.5", Pressfit BB92 (41x92), solo trasmissioni 1x, reggisella 27,2mm, PM 160mm forcellini carbonio 12x148 Boost, passaggio cavi interno compatibile Di2, misure 15,17,19,21"
Forcella: Fox 32 SC 29" Factory Kashima remote, corse 100mm
Cambio: Sram XX1 Eagle 12v gabbia lunga
Guarnitura: Sram XX1 Eagle DUB 32T, pedivelle carbonio, linea catena 52mm compatibile 148 Boost, Q- Factor 168mm, direct mount, lunghezza pedivella 175mm 
Catena: Sram PC-XX1 Eagle 12v 
Pacco pignoni: Sram XG-1295 Eagle 10-50t
Freni: Sram Level Ultimate con dischi anteriore da 180mm,  posteriore 160mm
Ruote: DT Swiss XRC 1200 Spline 29" carbonio 25mm
Coperture: Kenda Honey Badger XC Pro 29x2.20''
Attacco: FSA K-Force Light OS-100 CSI, AL7050, 1.1/8", diametro 31,8mm, +/-12º, lungh: 70mm-15", 80mm-17", 90mm-19/21"
Manubrio: FSA K-Force Light flat UD composito carbonio/Kevlar, larghezza 700mm, diametro 31.8mm, backsweep 6°, upsweep 0°
Manopole: T-One T-GP43X
Reggisella: FSA K-Force Light carbonio UD monoscocca c/testa MTC 2-viti, diametro 27.2mm, arretramento 25mm, compatibile Di2, lunghezza 400mm 
Sella: Fi'zi:k Tundra M3, forchetta carbon braided, 290x125mm

Taglia: 17''

 

 

PROVA SUL CAMPO

Abbiamo provato la Bianchi Methanol CV RS con allestimento 9.1, il top di gamma, per circa un mese, percorrendo in sella 300+ chilometri su diverse tipologie di terreno e soprattutto in diverse condizioni climatiche, ma soprattutto... sotto la pioggia.

 

Strava

 

Avevamo già testato la Methanol CV e anche la sorella bi-ammortizzata Methanol FS ed avevamo trovato queste due biciclette molto corte e nervose, questa sensazione è sparita non appena siamo saliti in sella alla Methanol CV RS e lo abbiamo notato anche dall'avanzamento della sella che per rimanere nel nostro valore di riferimento era leggermente più avanzata del solito sul carrello e forse per la nostra fisionomia sarebbe stato meglio un reggisella dritto piuttosto che leggermente arretrato come K-Force di FSA.

 

Test Bianchi Methanol CV RS 2019

 

Fin dalle primissime pedalate off-road abbiamo avvertito una grande fluidità della struttura, le caratteristiche di assorbimento delle vibrazioni del carbonio Countervail si avvertono chiaramente. La bicicletta rimane molto attaccata al terreno, ci ha impressionato nelle fasi di salita su terreno sconnesso, in pratica si comporta quasi come una full suspended, con il posteriore che non rimbalza e permette di avere una trazione eccezionale.

 

Kenda Badger

 

Superare tratti rocciosi in salita è facile e immediato, con il copertone posteriore (Kenda Honey Badger da 2.2) che si appoggia sugli ostacoli e permette di avanzare con il resto del corpo senza dover troppo forzare sul pedale. Tutta la struttura segue gli spostamenti di baricentro assecondando la guida del biker sia essa irruenta o piú dolce.

 

Test Bianchi Methanol CV RS 2019

 

Grazie al Reach aumentato il corpo rimane più disteso e nelle fasi di pianura si riesce a spingere molto bene sui pedali, giovando dell'assorbimento del telaio, ma anche dell'ottima scorrevolezza delle ruote in carbonio DT Swiss XRC 1200, forse tra le migliori attualmente in commercio per rapporto precisione/scorrimento.

 

Ruote DT Swiss XRC 1200

 

Il trasferimento della potenza dal pedale alla ruota è istantaneo, il carro risponde benissimo alle sollecitazioni e sia l'entrata in curva sia l'uscita risultano sempre molto fluide e controllate, difficilmente la Bianchin Methanol CV RS 2019 sbacchetta e perde la traiettoria. Nonostante sia una bicicletta pensata per le gare di Coppa del Mondo non ha un comportamento estremo, é piuttosto docile da guidare e ben controllabile sia alle alte velocità sai quando bisogna destreggiarsi nel tecnico con movenze quasi trialistiche.

 

Test Bianchi Methanol CV RS 2019

 

In discesa assorbe facilmente tutti gli ostacoli, in questo aiutata anche dalla forcella Fox 32 Factory RC (noi l'abbia utilizzata anche con la forcella made in Italy Bright Racing Shocks F929) che lavora molto bene soprattutto nella prima fase di ammortizzazione. Nel tecnico è controllabile e fluida, rimanendo sempre all'interno di quanto può essere fluida una hardtail da 100mm di escursione si chiaro, e in queste fasi ancora una volta si sente la differenza del carbonio countervail.

 

Per esempio dopo un drop di circa 70 cm non abbiamo avvertito quel contraccolpo che caratteristica la maggior parte delle front negli atterraggi, permettendoci di controllare meglio la ripartenza e l'accelerazione successiva.

 

FSA F-Force Light piega e attacco manubrio

 

In alcune uscite siamo rimasti in sella alla Bianchi Methanol CV RS 2019 anche per più di 4 ore e non abbiamo avvertito particolare affaticamento al busto o mal di schiena, anche le mani sono rimaste sempre ben tranquille al loro posto senza formicoli, qui il merito va dato però alla piega e all'attacco manubrio in carbonio K-Force di FSA, davvero molto comodi e capaci di dare sollievo a mani e avambracci.

 

IL VIDEO TEST 

 

 

Se non vedi il video clicca quì.

 

A CHI LA CONSIGLIAMO

La Bianchi Methanol CV RS 9.1 2019 è una hardtail da competizione creata per primeggiare in Coppa del Mondo. Il suo carattere é puramente racing, con un peso di 8.9kg in taglia M e un prezzo di 7.590 euro, quindi non è certo la bicicletta che tutti si possono permettere, non solo economicamente, ma anche fisicamente.

 

Bianchi Methanol CV RS in test

 

Molto proiettata in avanti ci porta ad accelerare dopo ogni curva e a scattare non appena la salita inizia, proprio queste caratteristiche renderanno felice il biker allenato che vuole reattività e cattiveria e un po' meno soddisfatto chi cerca un cavallo con cui fare lunghe traversate in tranquillità, per questo secondo utilizzo meglio orientarsi verso la sorellina minore Methanol CV S che ha geometrie meno esasperate e un carattere meno corsaiolo.

 

 

Detto questo la Methanol CV RS 9.1 2019 è la scelta ideale per chi vuole gareggiare al suo massimo sia nel XC, ma anche nelle GranFondo e nelle Marathon vista la comodità che il carbonio Countervail riesce a dare.

 

Noi siamo rimasti davvero stupiti dall'ottimo lavoro fatto dai tecnici di Treviglio e un po' siamo anche noi rimasti contagiati dalla #PassioneCeleste.

 

Bianchi Methanol CV RS in test, freni

 

PREZZI E COLORI

La Bianchi Methanol CV RS è disponibile nella classica colorazione celeste che abbiamo testato o in nero carbon UD, sia come bicicletta completa con le ruote in carbonio DT Swiss XRC 1200 a un prezzo di 7.590 euro sia con ruote in alluminio DT XR 1501 a un prezzo di 6.990 euro. Disponibile anche il solo kit telaio a 2.590 euro e l'opzione "Tavolozza" per personalizzarla nella colorazioni e nella grafica. Tutti le versioni: link

 

Sella Fizik Tundra

 

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