L'inverno sta arrivando... e questo significa giri in mountain bike freddi, bagnati e fangosi. Se per affrontare il maltempo in sella noi biker possiamo affidarci a indumenti e calzature tecniche sempre più evolute, calde e impermeabili, le nostre MTB rimangono sempre le stesse.
LEGGI ANCHE LA NOSTRA GUIDA: COME VESTIRSI IN INVERNO PER LA MTB: COMBATTIAMO IL FREDDO
Eppure nella nostra esperienza di “ciclisti da climi freddi” abbiamo imparato alcuni trucchi per facilitare le cose durante le ride invernali e renderle migliori e più divertenti. Per questo oggi vi riportiamo le 7 modifiche invernali che facciamo alla nostra mountain bike per battere inverno e maltempo.
PERCHÈ MODIFICARE LA MTB IN INVERNO?
Apportare qualche piccolo cambiamento alla propria MTB per affrontare l’inverno è importante. Nel periodo che va da ottobre a marzo il meteo è spesso avverso, i sentieri sono umidi, sporchi e spesso infangati, quindi significa che pedaliamo in maniera diversa. La velocità è normalmente ridotta sia in salita sia in discesa, rocce, radici e ostacoli spesso sono nascosti sotto le foglie o la neve. Si esce con il sole e dopo un’ora ci si ritrova al buio, insomma il set-up estivo della nostra MTB potrebbe fare fatica a sopportare tutto questo, meglio fare qualche cambiamento e renderla Winter-Proof.
GOMME E RUOTE: TASSELLATE, INSERTATE E VIVA L’ALLUMINIO
Sembra banale, ma in inverno la cosa migliore da fare è montare una coppia di copertoni più stretti e tassellati, capaci di avere più grip sul terreno umido, sulle radici e in mezzo al fango. Le gomme semislick che abbiamo usato per tutta l’estate iniziano a diventare instabili, per questo noi le cambiamo e al loro posto un set bello grippante e un po’ più stretto per entrare e uscire dal fango senza problemi.
La scelta di quest’inverno è caduta sulle Schwalbe Rocket Ron 2.25”, un buon compromesso tra grip e scorrevolezza, più che altro sono delle gomme ben tassellate che però non “frenano” troppo la bici anche nei tratti pedalati sul compatto.
Se per l’estate abbiamo girato con ruote in carbonio, per la maggior parte del tempo le nuove Miche K1 Evo, in vista dell’inverno le abbiamo tolte sostituendole con una coppia in alluminio, le Fulcrum Red Zone 3. Questo per preservare le ruote top di gamma visto che con i sentieri sporchi capita molto più spesso di trovarsi con rami dentro ai raggi, di impattare violentemente su rocce nascoste sotto alle foglie o ancora fare intere giornate dentro al fango.
Per questo motivo preferiamo montare una coppia di ruote più economiche, ma comunque ben performanti, che ci permettono di essere un po’ più tranquilli (e di risparmiare qualche euro) in caso di maltrattamenti elevati.
Con il fondo umido e fangoso tipico dell’inverno, per avere maggiore grip, abbassiamo anche la pressione degli pneumatici, molto vicino a 1 bar.
Per fare questo sfruttiamo gli inserti antiforatura che montiamo sia all’anteriore sia al posteriore, mentre nel periodo estivo tendiamo a metterli solo nella ruota posteriore. Oltre a permetterci di abbassare notevolmente la pressione senza problemi di stallonamento o perdita di supporto, proteggono il cerchio in caso di impatto improvviso (ancora le maledette rocce nascoste sotto le foglie e tra il fango).
Inoltre siccome con il freddo e la pioggia stare fermi per dei minuti a cambiare una camera d’aria non è proprio la cosa più indicata, con gli inserti antiforatura possiamo anche tornare a casa run flat (ovvero con la gomma a terra) senza grossi problemi, anche perché difficilmente in questo periodo si fanno escursioni molto lontane da casa.
PASTIGLIE DEI FRENI: MUSICA METALLICA
Un’altra cosa che diventa importante fare in inverno è quella di sostituire le pastiglie dei freni. Iniziare la stagione del maltempo con pastiglie nuove ci permetterà essere più sicuri sui sentieri e non doverci preoccupare a metà di un’uscita di aver “finito” le pastiglie. Con pioggia e fango le pastiglie si consumano molto più velocemente e diventa quindi fondamentale controllare più spesso che in estate.
Se nella bella stagione spesso si utilizzano delle pastiglie organiche per aumentare le performance in frenata, in inverno meglio optare per pastiglie metalliche, se non addirittura quelle pensate espressamente per condizioni di fango e pioggia. Queste pastiglie dureranno di più e assicureranno una frenata migliore anche col maltempo.
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Un consiglio che diamo è anche quello di sostituire i dischi dei freni, soprattutto se montate dei dischi di alta gamma (e costosi) come i BCA Y0DA o i Braking Epta, meglio andare su un disco un po’ più economico. Questo perché normalmente le velocità e le difficoltà tecniche in inverno sono minori, quindi avere un disco leggermente meno performante non è un grosso problema, in più in presenza di fango c’è molto attrito di micro sassolini tra pastiglia e disco e questo rovina molto più velocemente il disco e se lo si è pagato fior di quattrini meglio farlo durare il più possibile e usarlo negli appuntamenti importanti della stagione.
PEDALI PIÙ LARGHI
Chi pedala al freddo sa che la cosa che cambia davvero la vita sono le scarpe invernali calde e impermeabili. Queste scarpe però nella maggior parte hanno suole meno rigide di quelle estive quindi se si vuole swattare allo stesso modo, una soluzione è quella di aumentare la superficie di contatto tra scarpa e pedale.
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Un pedale con gabbietta esterna più ampia, come lo Shimano XTR Trail oppure il Crank Brothers Candy permette di utilizzare senza problemi anche scarpe con suola più morbida e abbondante, ma aiuta anche nei momenti in cui si sgancia il pedale, magari perché si è in mezzo al fango alto, e bisogna poi ritornare subito su di esso.
Con la gabbietta più ampia non serve agganciare subito, ma si riesce ad avere comunque stabilità.
MANOPOLE: QUELLE DA ENDURO SONO MEGLIO
Sempre perché le performance non sono fondamentali in questa fase, una buona pratica può essere anche quella di sostituire le manopole racing ultraleggere con delle manopole dotate di rilievi e intagli per essere più grippanti, in stile enduro. Queste manopole, se piove o c’è davvero tanto fango, permettono una presa migliore e non vi troverete mai con la mano che scivola su di esse, soprattutto se utilizzate guanti invernali più spessi ed ingombranti, quindi con meno sensibilità, di quelli estivi.
PARAFANGO DAVANTI E DIETRO PER STARE ASCIUTTI
Se il parafanghino anteriore sulla forcella si vede sempre più spesso, quello posteriore, soprattutto sulle biciclette di alta gamma è raro. In commercio ormai ci sono parafanghi molto piccoli e leggeri che si adattano perfettamente anche alle MTB e all’uso con reggisella telescopici.
In realtà questi due permettono di pedalare con molta più tranquillità in inverno. Non solo evitano che il fondello si inzuppi d’acqua dopo pochi metri oppure che in discesa gli schizzi delle ruota anteriore arrivino agli occhi limitando la visuale e costringendoci a tirare i freni, ma evitano anche di appesantire con il fango la bicicletta e quindi pedalare più a lungo e con più gioia.
Pro Tips: nelle giornate di grande fango spruzzare un po’ di olio (ci sono anche prodotti appositi antifango) sulla parte inferiore dei parafanghi e sul tubo obliquo diminuisce ulteriormente il rischio di accumuli.
7 PARAFANGHI PER IL NOSTRO INVERNO DI MTB
BONTRAGER set parafanghi universali CX - MTB
DECATHLON parafango Rockrider anteriore
DECATHLON parafango Rockrider posteriore mtb
SKS parafango anteriore e posteriore Shockboard
TOPEAK parafango anteriore D-Flash FS
LUCI PER VEDERE ED ESSERE VISTI
Durante l’inverno le giornate sono più corte e spesso nuvolose, questo vuol dire che c’è tendenzialmente meno luce. Per questo motivo avere sempre montate sulla propria bicicletta due piccole luci, una posteriore rossa e una bianca anteriore diventa non solo una questione di praticità, ma anche di sicurezza.
Quella posteriore rossa ci permetterà di essere più visibili nei trasferimenti su strada, dove spesso con la pioggia gli automobilisti hanno una visione peggiore e tendono a notare meno (cosa che già fanno poco nelle belle giornate estive) i ciclisti a bordo strada. Basta un luce rossa piccola, ma forte come la Bontrager Flare RT, che non da nessun fastidio e si monta e smonta in pochissimo tempo.
Come luce anteriore noi utilizziamo prevalentemente la Bontrager Ion 450 R perché è molto piccola e leggera, ma anche abbastanza potente da portarci a casa in caso di uscite che vanno lunghe oltre l’imbrunire. Non è una luce per riding notturno, ma in caso di emergenza permette di avere un buon fascio che ci riporta a casa.
Se si pensa a lunghe uscite col buio meglio allora andare su faretti anteriori dai 2000 lumen in su come abbiamo spiegato nell’articolo: IL LATO OSCURO DELLA MTB. 5 CONSIGLI PER LE USCITE IN NOTTURNA IN MOUNTAIN BIKE.
7 LUCI SIA ECONOMICHE CHE DI ALTA GAMMA
DECATHLON Kit luci anteriore e posteriore led ELOPS ST 900
LUBRIFICHIAMO NON TANTO, MA GIUSTO
Con fango e pioggia la trasmissione è soggetta a un lavoro extra, per questo in inverno diventa importante non solo lubrificare regolarmente la catena, ma anche lavare bene la bici dopo ogni uscita.
Non lasciate la bici coperta di fango in garage, lavatela per evitare che si formi ruggine su catena, pacco pignoni e cuscinetti delle ruote, soprattutto dopo ogni lavaggio la cosa migliore è lubrificare correttamente. Questo non vuol dire inondarla di olio, ma di scegliere un lubrificante pensato per gli utilizzi in ambiente umido in MTB.
In commercio ci sono tanti lubrificanti creati per questo scopo, se vedete la scritta WET vuol dire che è quello giusto. Mettetene la giusta quantità e vedrete che le vostre uscite fileranno lisce come… l’olio.
