Nella vostra vita di Biker, siamo certi, se non avete direttamente posseduto una Cannondale Scalpel, di sicuro avrete pedalato insieme a qualcuno che la possedeva. La full da cross country dell'azienda americana è infatti sui sentieri fin dal 2001, si parla di quasi 20 anni di attività. Ha vinto praticamente di tutto, forse gli mancano solo le Olimpiadi, ma per il resto davvero nulla.
Non stupisce quindi che proprio in vista delle Olimpiadi 2020... ops 2021, Cannondale presenti un nuovissimo e (ci permettiamo di dirlo) piuttosto innovativo modello di Scalpel. Per chi ci legge potrebbe non essere una sorpresa dopo che all'inizio di febbraio la nostra redazione aveva scoperto che il prototipo era stato usato per la prima volta in Sudafrica (Tankwa Trek) dal Cannondale Factory Racing.
INNOVATA, NON STRAVOLTA
La Cannondale Scalpel 2021 è sempre una Scalpel, ovvero le forme sono molto simili a quelle del modello precedente (che avevamo testato e di cui potete leggere l'articolo), merito anche della forcella Lefty Ocho che rimane ben presente anche sul nuovo modello. Eppure sia il triangolo principale, sia il carro posteriore e lo schema ammortizzante sono cambiati moltissimo e come spesso accade con Cannondale sono ben lontani da tanti altri sistemi presenti sul mercato.
PARLIAMO DI CARRO POSTERIORE
Nel progettare la Scalpel 2021 gli ingegneri Cannondale volevano raggiungere tre obiettivi ben precisi:
- incrementare le capacità di gestione del terreno da parte della sospensione,
- mantenere invariato il livello di rigidità della bicicletta,
- alleggerire il telaio.
Per migliorare l'efficienza della sospensione hanno pensato di utilizzare uno schema 4 bar con giusto horst che è il sistema che permette di avere una sospensione lineare e che lavori in maniera efficiente e proporzionale.
Lo schema con il giunto horst inoltre non modifica il funzionamento in virtù delle taglie e in fase progettuale permette di controllare al meglio le quote di anti-rise ed anti-squat della sospensione, al fine di creare un sistema che sia sensibile ed attivo con le forze che arrivano dal terreno, ma che non si faccia influenzare da quelle invece che arrivano dal biker.
Purtroppo lo schema 4 bar con giunto Horst ha un grosso problema, ovvero fa aumentare di circa 200 grammi il peso di un telaio. La maggior parte delle bici da cross country hanno carro in un pezzo unico perché togliendo componenti si riduce il peso, ma questo si paga in fatto di risposta e di lavoro della sospensione.
Ovvero non si riesce a far lavorare al meglio i punti che permettono di gestire l'affondamento della ruota in pedalata o l'allungamento della sospensione durante il riding o ancora la sua compressione in frenata. Insomma se da uno schema di sospensione da 100 mm si tolgono dei cuscinetti si toglie peso, ma si riduce la capacita di perfezionamento e tuning. E il peso in una bici pensata per primeggiare in Coppa del Mondo e alle Olimpiadi è fondamentale.
RITORNO ALLE ORIGINI: IL CARBONIO CHE FLETTE
La Scalpel precedente sfruttava la flessione dei foderi alti per assecondare la flessione della ruota (come gran parte delle full suspension di ultima generazione), ma gli ingegneri Cannondale volevano andare oltre con la nuova Scalpel 2021.
Volevano una sospensione estremamente efficiente, per copiare e assecondare il terreno e garantire maggior trazione ed allora sono tornati a quel primo modello del 2001, quello che sfruttava la deformazione del carbonio sui foderi bassi per ottenere pochi cm di escursione. Hanno preso l'idea e l'hanno rielaborata con le conoscenze più moderne in fatto di lavorazione dei materiali per ottenere quello che cercavano, ovvero un carro con schema Horst Link a 4 punti di infulcro, ma senza il peso dei cuscinetti o delle boccole.
Se guardate bene i foderi bassi della Cannondale Scalpel 2021, vedrete che vicino all'asse posteriore, esattamente dove normalmente si trova il giunto Horst il carbonio è schiacciato, quasi fosse una lama ed è proprio quello il punto che sostituisce il giunto.
Attenzione però, perché in Cannondale sono riusciti a ottenere un vero e proprio fulcro di rotazione attraverso la laminazione del carbonio, ovvero la zona non si deforma su tutta la sua lunghezza come fosse una balestra (come i foderi della Trek Supercaliber, per capirsi), ma la torsione avviene in un punto ben preciso, che è sempre lo stesso, che va a replicare esattamente il lavoro di un cuscinetto...senza però il peso dei cuscinetti.
Così facendo Cannondale ha avuto la possibilità di sviluppare la cinematica in maniera perfetta, tanto che senza ammortizzatore a comprimere la sospensione, per far flettere il carbonio bastano solo 1,8 kg di peso. Risultato ottenuto anche nel peso, infatti il telaio della Cannondale Scalpel 2021 pesa 1.910 grammi (dichiarati) con ammortizzatore e viteria.
SOTTILE, MA INCREDIBILMENTE RESISTENTE
Verrebbe da pensare che il nuovo carro della Cannondale Scalpel 2021, con quel sottilissimo punto di infulcro, sia fragile al limite della rottura. Anche gli ingegneri Cannondale erano preoccupati di questo ed allora hanno avuto un'idea piuttosto malsana: montare il carro della Scalpel 2021 sulla Cannondale Habit (la piattaforma trail/all mountain da 140mm) di "Ratboy" Bryceland.
Uno dei gravity rider più radicali degli ultimi tempi, a cui hanno detto di usare la bici senza minimamente limitarsi... potete immaginare che se il carro ha resistito agli abusi di uno pazzo così, resiste senza troppi problemi anche alle sollecitazioni di un tracciato di Coppa del Mondo XCO.
IL CARRO VA IN "GARAGE"
Se con il lavoro sul carro posteriore della Scalpel 2021 Cannondale ha archiviato la pratica leggerezza e lavoro della sospensione, mancava ancora uno degli obiettivi, l'ottenere una rigidità pari, se non superiore, al modello precedente.
Per raggiungere questo risultato hanno lavorato sulla sezione delle tubazioni andando a togliere materiale dove non serviva e aumentarlo dove invece era necessario. La forma del tubo obliquo presenta squadrature che prima non c'erano e anche l'orizzontale ha guadagnato larghezza diventando quasi piatto sopra all'ammortizzatore.
Sono forme molto più hi-tech e spigolose, ma il grosso del lavoro del cambiamento è soprattutto nella zona del movimento centrale perché proprio in quella porzione di telaio c'è la seconda tecnologia innovativa di Cannondale 2021 ovvero il Chainstay Garage.
A differenza di quasi tutte le altre full suspension attualmente sul mercato i foderi bassi (chainstays) si collegano al triangolo anteriore non all'esterno del tubo piantone. In pratica il carro posteriore entra DENTRO al triangolo anteriore, un po' come è normale nelle sospensioni delle motociclette da enduro. Questa tecnologia Cannondale l'ha chiamata Chainstay Garage, con un nome che (secondo noi) più azzeccato non poteva trovare.
Questo permette di migliorare la rigidità laterale della zona del movimento andando a massimizzare il trasferimento di potenza alla ruota posteriore.
GEOMETRIA QUASI TRAIL, MA CATTIVERIA XC
Prima vi abbiamo parlato del fatto che il carro è stato testato su una Cannondale Habit, una cosa che fino a poco fa avrebbe fatto davvero strano, ma invece se si vanno a confrontare le geometrie delle due biciclette non troviamo poi così tanta differenza: la Habit ha 130mm di escursione posteriore con piantone da 74.5º, sterzo da 66º e foderi bassi da 435 mm, mentre la Scalpel 2021 2021 ha 100mm di escursione, piantone da 74.5º, sterzo da 68º e carro da 436 mm.
Il top tube è stato allungato di 1 cm / 1,5cm a seconda della taglia, portando il Reach della nuova Scalpel in taglia M a 435 mm, sempre però con la geometria Outfront che sottolinea l'importanza del System Integration (Si) sulle biciclette Cannondale. Ovvero la bici non è vista come un telaio su cui si montano componenti, ma bensì un corpo unico in cui ogni singola parte si integra in maniera precisa e studiata con l'altra.
Infatti anche nel progetto Scalpel 2021 parte fondamentale la fa la sospensione anteriore Lefty Ocho che va a aumentare il rake. Di conseguenza, con l'aumento dell'angolo di sterzo, diminuisce il trail (ovvero la distanza dal punto di contatto della gomma (perpendicolare al perno della ruota) dalla proiezione dell'angolo di sterzo a terra), che ha valore di 9 mm.
Migliorando l'agilità nello stretto della Scalpel 2021, che rimane però ben piantata a terra anche sul veloce e sullo sconnesso grazie alla miglior lavoro dello schema di sospensione. Anche la ruota posteriore mantiene un offset di 3 mm sul mozzo Boost.
GEOMETRIA PROPORTIONAL RESPONSE
Come su tutti modelli di ultima generazione anche sulla Scalpel 2021 Cannondale utilizza la geometria Proportional Response. Ovvero ogni taglia viene lavorata dal punto di vista del materiale, il carbonio è laminato differentemente taglia per taglia.
Ogni taglia ha una cinematica della sospensione diversa, questo perché il baricentro si sposta più in alto o più in basso, quindi Cannondale modifica i punti di infulcro della sospensione per farli lavorare alla perfezione. Nella taglia S non sono posizionati nello stesso punto della XL, questo per adeguare la loro posizione alla variazione di posizione del baricentro.
CANNONDALE SCALPEL SE: DOWNCOUNTRY PURA
Se la Cannondale Scalpel 2021 è stata pensata come l'arma totale da XC e Marathon per soddisfare palati fini e gambe forti come quelle di Henrique Avancini e Maxime Marotte, al suo fianco viene proposta anche la Scalpel SE, ovvero la versione vitaminizzata, o con un termine più in voga in questo momento: la versione Downcountry con 120 mm di escursione sia anteriore che al posteriore.
Questi vengono ottenuti semplicemente installando un ammortizzatore con lo stesso interasse, ma escursione più lunga rispetto a quello della Scalpel. In questo caso non abbiamo una sospensione Lefty Ocho, ma una forcella Rock Shox SID 2021 da 120 mm che aumentando l'escursione "sdraia" l'angolo (che diventa di 67º) portando il trail a 112 mm, in pratica la bici rimane più stabile alle alte velocità e permette un po' più di giocare come con una Trail bike.
Non a caso la Scalpel SE, a differenza della Scalpel da 100 mm, ha il reggisella telescopico di serie su tutta la gamma.
KIT STASH, DETTAGLI NON SECONDARI
La nuova Cannondale Scalpel 2021 non lascia nulla al caso, al biker davvero basta montare i pedali per essere pronto a pedalare. Tutti i modelli possono alloggiare 2 portaborraccia, ma sotto quello sull'obliquo Cannondale ha ricavato una nicchia in cui si alloggia il nuovo Kit Stash Cannondale.
Un comodissimo multitool Fabric dedicato. Così come i modelli sono equipaggiati con portaborraccia - alloggio predisposto per bomboletta di C02 e Dynaplug (compresi al momento dell'acquisto su 4 versioni).
Rimane invariato il sistema di sgancio rapido Speed Release al posteriore (QUI maggiori dettagli), lo stesso già visto sulla F-Si, mentre all'anteriore sulla Lefty Ocho niente viene modificato... anzi no, perché Cannondale ha cambiato il tiraggio del blocco al manubrio, quindi ora per bloccare la sospensione (sia anteriore sia posteriore) bisogna premere il comando, mentre se si rilascia le sospensioni sono aperte, il contrario di quanto avveniva in precedenza.
IL TEST E LA GAMMA COMPLETA
La Cannondale Scalpel 2021 è disponibile fin da subito presso una serie di rivenditori ufficiali Cannondale selezionati, in 8 differenti allestimenti con prezzi che vanno da 3.799 euro a 7.999 euro. Li abbiamo analizzati nel minimo dettaglio guardando cosa è cambiato rispetto alla "vecchia" Scalpel. Clicca QUI per vedere ogni singolo modello.
Se invece sei curioso di sapere come si è comportata la Scalpel durante il nostro test, clicca questo LINK ed allaccia le cinture di sicurezza... si vola!
INFO LINE
www.cannondale.com/it-it/bikes/mountain/cross-country/scalpel