TEST ÖHLINS RXF 34 M.2, UNA FORCELLA CHE VA OLTRE IL CROSS COUNTRY

Il giallo Öhlins è come il rosso Ferrari, non a caso il brand svedese gareggi anche in F1. Noi abbiamo avuto modo di provare la nuova Öhlins RXF 34 m.2, con travel da 120 mm, la forcella che racchiude il concetto di cross country dell’azienda scandinava. Le performance sono da urlo…

Qualche settimana fa abbiamo ricevuto la nuova forcella Öhlins RXF 34 m.2, quella che avevamo visto montata sulla Lapierre di Martino Fruet e sulla Trek Top Fuel di Denny Lupato, e sentendo i due rider parlare delle prestazioni di questa nuova 34 svedese finalmente, dopo averla spacchettata, siamo riusciti a testarla per capire se possa essere usata nel cross country e quanta differenza ci fosse con le altre leader del segmento.

 

In Italia il distributore specializzato dei prodotti Öhlins è Andreani, il loro staff prima di utilizzarla ci hanno dato preziosi consigli.

 

Forcella mountain bike Öhlins RXF 34 m.2

 

Partiamo subito con un mega spoiler: non è una forcella da cross country, però ci va molto, molto vicino.

 

ÖHLINS RXF 34 M.2, UNA SOSPENSIONE DA... DOWN COUNTRY

Regolazione della compressione alle basse velocità, tre posizioni di utilizzo, stelo da 34 e l'iconico logo giallo. Montare una Öhlins sulla propria mountain bike è un sogno, un po' come mettere i terminali Giannelli sul cinquantino o Termignoni sul Ducati. Già solo esteticamente la bicicletta cambia e diventa molto più arrogante.

 

Forcella mountain bike Öhlins RXF 34 m.2

 

La cartuccia della RXF 34 prende il nome di OTX18 e condivide alcune tecnologie, come il pistone da 18 mm, con la famosa cartuccia TTX18 utilizzata sulle forcelle Öhlins RXF36 m.2 e RXF 38, ma con un peso molto più contenuto.

 

 

C'è poi la regolazione a tre modalità, oltre alla variazione della compressione alle basse velocità su 15 clicks totali. Nella parte pneumatica le camere passano da tre a due, per adattarsi meglio all'utilizzo XC e Downcountry in cui la forcella lavora molto di più nella prima parte di escursione.

 

 

Guarda il nostro video dove spieghiamo come è fatta e come si comporta, poi se vuoi approfondire continua nella lettura di questo articolo.

 

 

FOX 34 STEPCAST VS ÖHLINS RXF 34 M.2

Per fare spazio alla Öhlins RXF 34 m.2 abbiamo smontato dalla Corratec Revolution iLink, la Fox 34 Step Cast, una delle forcelle più blasonate del settore XCO. 

 

 

Dobbiamo però dire che il confronto tra le due forcelle non può essere direttissimo perché la Fox in questa configurazione nasce espressamente per il cross country racing, con gambe dei foderi più sottili, un'idraulica pensata per fornire tanto supporto e possibilità di blocco totale con controllo remoto al manubrio.

 

 

Invece, la Öhlins è più vicina alla Fox 34 non Step Cast, quella che troviamo per esempio sulla Scott Spark 900 Tuned. La sezione dello stelo è certamente della stessa dimensione e la distanza dall'asse alla testa della forcella non è molto diversa, 530 millimetri per la Fox, 533 mm per la Öhlins. Questo quindi ci ha dato la possibilità di lasciare la stessa impostazione di guida, con attacco manubrio e piega come quelli utilizzati per la Fox.

 

Appena messe le mani sul manubrio, guardando in basso, abbiamo pensato che la Öhlins RXF 34 m.2 sarebbe stata benissimo sulla nuova BMC Fourstroke LT che avevamo provato proprio qualche settimana fa.

 

 

PRIME REGOLAZIONI

La prima cosa che abbiamo fatto sulla Öhlins RXF 34 è stata guardare la tabella delle pressioni per capire quanto fosse diversa rispetto alla Fox 34 SC, in effetti non sono molto distanti sulla carta, ma i comportamenti con le stesse pressioni erano effettivamente molto lontani.

 

Tabella regolazioni Ohlins


Grazie ai tecnici Andreani Group e ai ragazzi di Technical Bike Shop abbiamo avuto la conferma che la pressione suggerita dalla tabella sul fodero sarebbe stata troppo bassa per i nostri 70 chilogrammi.

 

Fox consiglia 72 Psi mentre la pressione con cui giriamo abitualmente è di circa 75 Psi a cui siamo arrivati dopo continue prove. Il comportamento di Fox 34 per esempio è di una prima fase di affondamento sensibile e morbida, ma già quella intermedia diventa molto più progressiva anche con pressioni appunto allineate alla pressure chart.

 

 

Sulla RXF 34 di Öhlins abbiamo deciso di seguire il consiglio dei tecnici di Andreani Group che hanno consigliato ben 10 Psi in più rispetto alla tabella. Non è una raccomandazione da prendere come legge per tutti, ma utile secondo noi per chi conosce il proprio livello di riding e sa già esattamente che tipo di risposta vuole avere dalla forcella. Noi siamo consapevoli di avere una guida molto caricata sull'anteriore, aggressiva diremmo, e non ci ha spaventato utilizzare una pressione maggiorata di 10 Psi.

 


Sempre su consiglio dei tecnici Andreani abbiamo regolato la compressione alle basse velocità su 8 clic e 10 di ritorno.

 

 

Sulla Fox 34 SC non è presente la regolazione delle compressioni alle basse velocità (almeno nella versione con cartuccia Grip in nostro possesso), mentre per il ritorno il consiglio di Fox è di 7 clic per la pressione che utilizziamo noi, anche se nel caso di Fox utilizziamo un po' più ritorno.

 

 

RIDING E IMPRESSIONI IN SALITA

Fin dalle primissime pedalate dentro la nostra testa risuonava una frase: "la Öhlins RXF 34 m.2 non è una forcella da XC". Con questa dichiarazione non vogliamo influenzare negativamente nessuno, ma se acquistate la Öhlins RXF 34 e vi aspettate i comportamenti di una forcella da cross country rimarrete un sacco delusi.


Questo lo diciamo soprattutto perché è principalmente in salita che ci si rende conto di quanto effettivamente sia lontana dal concetto di XC racing e ancora di più per le gare Marathon. Se sulla Fox 34 SC la chiusura del registro delle compressioni è netta, sulla Öhlins RXF 34 non lo è, vale a dire che chiudendo il registro della compressione rimane un affondamento limitato che da un leggerissimo bobbing.

 


Noi ci siamo resi conto di questo comportamento nelle fasi un po' più scorrevoli e compatte, in cui, se si ha una bicicletta da down country o cross country si cerca di farla scorrere il più possibile. In particolare, se avete un ammortizzatore che invece ha l'impostazione tutto chiuso molto precisa a ogni pedalata ci si sente dondolare in avanti.

 

Questo "gioco" ci è però servito moltissimo una volta entrati nel sentiero e sui tratti di salita più tecnica. La compressione del tutto chiuso ha una lettura costante e molto precisa del terreno e ci ha dato come sensazione quella di camminare sulla sabbia a piedi scalzi. Tutti gli ostacoli sembrano appiattiti e anche quando si affrontano tratti più movimentati e croccanti rimane una grande stabilità e la trazione è nettamente aumentata.

 


Infatti, al di là degli urti assorbiti dalla corsa degli steli, è sembrato sin da subito che l'intera struttura riuscisse a smorzare un numero più elevato di vibrazioni senza farle arrivare alle braccia. Sulla Öhlins RXF 34 le posizioni sono tre, e se il "tutto chiuso" è rivolgendo verso l'alto la linguetta del rotore e il "tutto aperto" è verso il basso, per pescare la modalità intermedia bisogna avere buon orecchio perché i clic della compressione non sono così facili da sentire, infatti, ci è capitato di utilizzare maggiormente i due estremi.

 


La domanda che ci siamo fatti però è: "Ma serve l'intermedio in una forcella così?"

 

SALISCENDI E MISTICANZA DI TRAIL

Per capire la posizione intermedia della Öhlins RXF 34 m.2 dobbiamo fare riferimento alle forcelle da XC cui siamo soliti, ma pensare di avere una regolazione più ampia e quindi una compressione chiusa che è simile a un'impostazione intermedia di Fox o RS, si ha poi una compressione che noi abbiamo definito "3⁄4" e l'impostazione "tutto aperto".

 

 

Quell'impostazione intermedia secondo noi è una vera e propria manna dal cielo nei tratti "blind", ovvero sui sentieri che non si conoscono e si affrontano a vista, quelli che da un momento all'altro si trasformano radicalmente. L'affondamento in questa modalità è abbondante, ma questo permette di avere più travel per salvare eventuali errori di traiettoria.

 

Noi lo abbiamo utilizzato sui tratti più tecnici di salita per cercare di non sforzare troppo il busto e gli arti superiori, ma anche sui mangia e bevi e sui tratti di sentieri tecnici a scendere con pendenze contenute. Se dovessimo mai pensare di affrontare una gara di xc con questa forcella probabilmente utilizzeremo per il 90% del tempo questa modalità. Con questa impostazione si percepisce quanto la Öhlins 34 sia molto più lineare rispetto ad altre competitor.

 

IN DISCESA...WOW!

Lanciarsi in discesa su una mountain bike montata Öhlins è una vera goduria (intanto si ha il boost Loic Bruni Style) e approcciando un single track dall'inizio alla fine si può apprezzare quanto questa forcella nasca per questo scopo. Nella prima fase di travel passa sugli ostacoli come burro, una grande sensibilità iniziale che è sostenuta da una seconda parte sempre molto sensibile e morbida (nonostante i quattro spacer di serie e la pressione più elevata rispetto ai consigli di fabbrica).

 

 

Dobbiamo dirlo, meno male che ci sono stati consigliati quei quasi 10 Psi in più perché immaginiamo che la forcella si sarebbe linearizzata ancora di più portandoci al fine corsa frequentemente. Sui tratti mossi e veloci la morbidezza è contrastata da una grande stabilità della struttura, non c'è stato un momento in cui abbiamo pensato che l'anteriore scappasse per la tangente.

 

 

Sulle sezioni di roccia e sul ripido in particolare sentivamo di avere ancora tanto margine di affondamento e infatti non abbiamo mai raggiunto il fine corsa effettivo. Sui tratti scorrevoli e in appoggio di curva abbiamo sentito un anteriore molto più rigido e fermo, più preciso negli ingressi e con meno margine di errore. Per il contrario la rigidità si sente nei tratti più tecnici su radici o rocce in cui la struttura, che è una struttura corposa e solida si fa sentire.

 

 

Nella regolazione dei clic di compressione alle basse velocità abbiamo mantenuto quello che è stato il consiglio di Andreani con 8 clic, e dobbiamo dire che abbiamo provato altri setup ma ogni clic comporta un cambiamento sensibile e ci si può trovare con una forcella totalmente diversa. Nulla toglie che in situazioni in cui gli affondi sono più frequenti e il trail un po' più flow si possano chiudere ulteriormente le compressioni alle basse velocità.

 

QUANTO PESA LA ÖHLINS RXF 34 M.2?

La Öhlins RXF 34 m.2 pesa 1.725 grammi, dopo aver tagliato il canotto e comprensiva di asse passante. Quindi siamo circa 230 grammi in più della Fox 34 SC e circa 195 grammi in più della Rock Shox SID 35 Ultimate.

 

Ohlins RXF34 m.2 - peso

 

QUANTO COSTA LA ÖHLINS RXF 34 M.2?

La Öhlins RXF 34 m.2 ha un costo di listino di 1.464 euro.

 

A CHI LA CONSIGLIAMO

Pensiamo che la Öhlins RXF 34 m.2 sia una forcella per biciclette a corta escursione, ma tuttofare, soprattutto per rider esperti e competenti che cercano la performance e il divertimento, che amano smanettare tra le compressioni e le regolazioni per trovare il giusto set-up per ogni terreno. Secondo noi è per coloro che vogliono salire veloci, ma senza guardare al cronometro, che cercano il mezzo perfetto per affrontare le lunghe escursioni in montagna, su terreni tecnici e non alla portata di tutti.

 


La Öhlins RXF 34 m.2 è la forcella di quei rider che vogliono divertirsi e cercare la velocità in grande sicurezza sulle discese e che non hanno bisogno di sprigionare grossi wattaggi come priorità assoluta. Una forcella per il down country, ma anche per il trail riding (considerando che si può anche portare l'escursione a 130 mm), che noi monteremo su mountain bike come Santa Cruz Tallboy, Trek Top Fuel, Canyon Lux Trail ma anche la nuova BMC Fourstroke LT.

 

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