TEST BRIGHT RACING SHOCKS F929-E XCO: DIVERSA, ELITARIA E SENZA COMPROMESSI

Abbiamo provato la versione 2022 della forcella a steli rovesciati made in italy. Un componente fuori dall’ordinario estremamente performante, ma destinato a chi ha davvero tanta passione per la MTB

Bright Racing Shocks F929 è quel componente che trasforma una bicicletta di serie in qualcosa che va oltre l'ordinario. È una forcella creata per stupire, sia dal  punto di vista costruttivo e ingegneristico, sia dal punto di vista del rendimento e delle performance. Stiamo parlando di un componente che fa parte dell'eccellenza del Made in Italy e come tale si afferma prodotto di nicchia, che esce dagli schemi del "normale" per tante ragioni: tipologia costruttiva, tipologia di sensazioni in sella, ma anche filosofia dell'azienda. Diversa, elitaria e senza compromessi, questa è Bright Racing Shocks F929.

 

Bright Racing Shocks F929-E xCO

 

PERCHÉ UNA FORCELLA A STELI ROVESCIATI?

Nel motociclismo le forcelle sono solo a steli rovesciati, nel mondo della MTB invece questa tipologia non ha mai preso piede, anche per colpa di qualche progetto non propriamente funzionale. Bright Racing Shocks ci ha sempre creduto, anzi non ha mai creduto in qualcosa di diverso.

 

Bright Racing Shocks F929-E xCO

 

Abbiamo fatto una lunga chiacchierata sulla filosofia e sulla visione di Bright Racing Shocks con il suo ideatore Pablo Fiorilli, un'intervista che vi consigliamo vivamente di leggere o guardare (cliccate QUI) prima di continuare a leggere il test della F929-E xCO, in modo da entrare dentro al mondo Bright e iniziare a sentire nel naso il profumo dell'olio di lubrificazione del banco prova. 

 

Pablo Fiorilli - Bright Racing Shocks

 

IL NUOVO MODELLO 2021 F929-E xCO

Nel 2018 avevamo già testato la Bright F929 mettendo in luce la sua estrema rigidità e precisione di guida e anche l'unicità di questo prodotto. A distanza di 3 anni Bright Racing Shocks ci ha mandato la versione 2022 della sua F929 che prende il nome di F929-E Xco.

 

Guardate il video, ve la spieghiamo per bene, se poi volete approfondire continuate nella lettura di questo articolo.

 

 

La Bright RS F929-E xCO 2022 rappresenta la quinta generazione (le altre serie si distinguono per le sigle 0, B, C e D) della forcella upside down realizzata completamente in Italia. Questa nuova versione arriva dopo uno studio sui materiali durato più di 5 anni per ottenere il massimo in fatto di precisione di guida e feeling strutturale.

 

 

La struttura all'occhio rimane sempre la stessa, ovvero una forcella a steli rovesciati, ma molto è cambiato nelle varie parti che la compongono. La testa della F929-E xCO 2022 è ricavata da un blocco pieno di 2,5 kg di lega di alluminio 7000 di grado aerospaziale, il che permette di ottenere un peso inferiore della precedente. I foderi sono da 46 millimetri, realizzati in un composito speciale (carbonio, kevlar, alluminio) firmato Bright Racing Shocks.

 

 


 

STELI REALIZZATI DAL PIENO

Gli steli della Bright Racing Shocks F929 xCO 2022 sono da 35 mm in alluminio lavorati al CNC e costituiscono uno degli elementi tecnologici più spinti di questa forcella.

 

 

Infatti l'azienda italiana non realizza gli steli da un tubo trafilato, come si usa di norma nella grande produzione industriale, ma li realizza da una barra piena in Ergal 7075 di grado aerospaziale con invecchiamento artificiale effettuato in forno dopo la raddrizzatura delle barre.

 

 

Le barre di materiale vengono poi forate e successivamente tornite e rettificate dopo una nuova stabilizzazione. Gli spessori variabili vengono raccordati da una lavorazione continua CNC che ne stabilisce i diametri finali e realizza le sedi dei riferimenti e delle zone si guida in una posizione centesimale rispetto al diametro di scorrimento. Dopo la definizione dei diametri e degli spessori lo stelo viene rettificato e poi lappato su una macchina ad estrema precisione che definisce cilindricità e rettilineità entro un errore di pochissimi micron.

 


Questa lavorazione molto delicata, e costosa, non viene utilizzata su prodotti industriali ma solo su componenti ad alta tecnologia (di solito destinate all'aeronautica, al militare e allo sportivo come F1, Moto da gara ecc). Oltre a questo, la superficie esterna viene trattata per poi ottenere una nano e micro porosità capace di trattenere microparticelle di lubrificante.

 

 

Gli steli vengono poi rivestiti in ossido di allumino con uno spessore mediamente doppio rispetto a quello fatto sui prodotti in commercio.

 

 

Gli steli Bright Racing Shocks inoltre sono realizzati in tre diversi trattamenti che differiscono per colore e ne esaltano le doti di scorrimento: nero (quello da noi testato) e i nuovi Creme Caramel e Cobalt BluesSe vuoi approfondire clicca qui.


Bright RS è forse l'unica azienda a realizzare uno stelo con un impegno tecnologico di questo genere, a sottolineare l'unicità di questo prodotto e l'avanzamento del modello 2022.

 

PRIMO PASSO 2022: ALLEGGERIRE 

Uno dei punti su cui hanno lavorato in Bright Racing Shocks sulla F929 è stato l'alleggerimento della struttura. L'introduzione di nuove fibre nella stratificazione dei foderi, con un inedito processo di stampaggio ad alta pressione di loro proprietà, ha permesso di ottenere un peso inferiore con una maggiore resistenza e maggiore rigidità della struttura. 

 

 

QUANTO PESA LA BRIGHT RS F929-E

La nuova forcella Bright Racing Shocks F929-E xCO che abbiamo testato ha fermato l'ago della bilancia a 1.645 grammi con cannotto già tagliato a misura.

 

 

LA FORCELLA IN TEST

Bright Racing Shocks ci ha fornito una F929-E xCO (modello 2021-2022) con escursione da 110 millimetri da montare sulla nostra MTB Laboratorio (vi ricordate il nostro Dream Build 2021?) su cui normalmente montiamo una RockShox SID 35

 

Abbiamo scelto di montare una Bright 110 e non 120 millimetri perché la particolarità dei sistemi idraulici ACAD (Anti Cavitation Active Damper) è quella di ottenere un altissimo galleggiamento senza affondare, ma allo stesso tempo mantenere una grande sensibilità di funzionamento, grazie ad un sistema di valvole molto particolari e grazie anche ad un continuo studio dei volumi delle camere di sistema quasi maniacale.

 


Grazie a questo design e alla grande possibilità di tuning (che viene fatto in casa Bright) si riesce ad utilizzare tutta l'intera corsa della forcella e quindi con una 120 la Bright sarebbe risultata troppo per un utilizzo XC Marathon su cui volevamo testarla. La prima cosa che abbiamo misurato è stata la differenza di altezza da terra della calotta inferiore della serie sterzo (naturalmente stesse ruote e gomme). Con la SID eravamo a circa 84.5 cm, mentre con la Bright siamo scesi a 82.5 cm, dato interessante su una bici da 115 mm in cui si tende sempre a cercare di abbassare al massimo l'avantreno.

 

Bright Racing Shocks F929-E xCO

 

In pratica, non avendo abbassamento statico e nemmeno bruschi insaccamenti nella guida, la Bright riesce a rimanere alta, stabile, reattiva e al tempo stesso lavorare continuamente. Questo fa sì che si possa sfruttare realmente la piena escursione del sistema ma mantenendo corrette le geometrie della bici. Inoltre, la nuova testa Bright Racing Shocks (2021-2022, appunto la serie di progetto "E") è stata schiacciata nella zona centrale, guadagnando 9 mm in altezza senza toccare il vano destinato al passaggio ruota e anche questo permette di mantenere una grossa compattezza generale.

 

 

Per lo sfinamento della zona centrale della testa Bright RS ha utilizzato un software dedicato all'analisi degli elementi finiti arrivando a determinare esattamente le fibre e le porzioni di materiale effettivamente coinvolte nelle sollecitazioni e riuscendo a alleggerire la struttura di quelle parti di materiale che danno un contributo marginale alla resistenza meccanica.

 

 

Montata sulla Trek Top Fuel abbiamo cambiato il disco del freno visto che sulla SID il minimo diametro è 180 mm, mentre sulla Bright abbiamo scelto un 160mm, naturalmente anche la forcella italiana ha la possibilità di utilizzare dischi più grandi semplicemente modificando il supporto freno sul piedino sinistro.

 

 

TUNING DA GARA

Dentro alla forcella in test era presente una cartuccia ACAD fatta ad hoc per noi, molto racing, "cattiva" per permetterci di avere una risposta da gara da parte della forcella, con tanto sostegno per dimenticarsi la forcella sempre aperta. La nuova Bright RS F929 xCO 2021 ha escursioni base da 100, 110 e 120 mm, ma ogni rider può richiedere escursioni personalizzate, il tutto grazie a una serie interminabile di misure intermedie che vengono preparate in casa dopo la scelta di tuning concordata con il cliente.

 

 

Il tuning personalizzato può essere esteso anche al sostegno della forcella, che nelle versioni precedenti era molto presente, ora grazie a un diaframma di precarico (Bright RS non usa bladders in gomma nella cartuccia, ma veri diaframmi scorrevoli precaricati da molla come nelle sospensioni di tipo motociclistico o auto da corsa) con taratura più morbida che offre un feeling di guida meno aggressivo e più adatto a chi vuole oltre a precisione e controllo, vuole anche estrema sensibilità o comodità se vogliamo usare questo termine.

 

 

 

ELIMINAZIONE DEL SAG

Subito dopo aver montato la forcella abbiamo chiamato Pablo Fiorilli per chiedere quale percentuale di SAG consigliava Bright per iniziare a prendere confidenza con il prodotto.  La risposta ci ha molto sorpreso: "L'eliminazione del SAG è la base su cui si fonda BRIGHT RS! In un sistema di questo tipo, il sag statico è un effetto collaterale tollerabile se lo si trova. Perché è tipico di prestazioni basse.

 

Pablo Fiorilli - Bright Racing Shocks

 

Da un falso effetto "morbidezza" che da fermo, senza provare veramente la forcella, rassicura chi pompa il manubrio ma poi sul percorso crea scompensi, lentezza e soprattutto affondamenti improvvisi quando invece avresti bisogno di sostegno e stabilità, come su buche e radici in discesa.  Il mondo delle sospensioni è in evoluzione continua fin dai primi del '900 e ogni era ha uno "strappo" dato da progettisti e tecnici con intuizioni nuove, che una volta messe a punto diventano la "nuova strada". 

 

 

Ho creato Brigh RS per l'engineering e la nostra attività è e sarà sempre quella dell'innovazione. La ricerca della migliorabilità e del miglioramento.  Quando un cliente entra nel mondo Bright trova supporto nelle scelte, evoluzione e service e ad ogni revisione trova una forcella "nuova", più performante di prima, proprio per questa evoluzione continua. La mia insistenza verso i nostri tecnici e venditori è sempre la stessa: "onestà, integrità e trasparenza verso il cliente e in relazione di quello che offriamo e consigliamo".  Potremmo dire che chi va piano ha bisogno di sag chi va forte ha bisogno di eliminarlo. Ma non indurendo una forcella che nasce per averlo. La forcella deve essere concepita, progettata, sviluppata e costruita per non averlo".

 

PROTOCOLLO INIZIALE

Naturalmente anche Bright però ha un protocollo iniziale per dare un punto di partenza per la prima uscita, su cui lavorare in seguito per trovare il setup perfetto (e se non è perfetto si può parlare con l'azienda e farsi cambiare la cartuccia ACAD con un tuning diverso). 

 

 

La prima cosa è tenere il comando di compressione tutto aperto e il ritorno aperto di 1 giro (da tutto chiuso). Da lì si porta la pressione dell'aria a 50 psi per atleta di statura bassa, 55 psi per atleta di statura media, 60-65 psi per atleta di statura alta (da notare che per Bright RS non si guarda il peso, ma la statura, perché un atleta carica il manubrio molto di più con la sua statura che con la massa).

 

 

Da qui si inizia a provare il setting. Un piccolo giro. Qualche passaggio in totale confidenza devono dare il feeling con la pressione ed il ritorno. Nel nostro caso, non ascoltando troppo i consigli dati da Bright, siamo partiti con 65 psi al primo giro. 

 

PRIMA USCITA

Le prime sensazioni che abbiamo avuto con la Bright sono state molto simili a quelle provata in passato, ovvero forcella super sostenuta, che quando la bici è ferma sembra impossibile da muovere, ma in movimento ha sensibilità e lavora senza stancare braccia e soprattutto lavora (non assorbe) seguendo il terreno. Abbiamo trovato la forcella ancora più rigida lateralmente, inizialmente montata con i cerchi Crank Brothers Synthesis Xct 11 in carbonio, l'abbiamo sentita quasi troppo rigida, con quella sensazione da bici da strada con ruote ad alto profilo che bisogna buttare giù in curva con tutto il corpo.

 

 

Come detto abbiamo iniziato con 65 psi, ma dopo un giro del tracciato test abbiamo abbassato a 55 psi perché la sentivamo troppo spinta. Abbassando la pressione (quasi 20 psi sotto alla pressione della  SID) non abbiamo avvertito perdita di supporto in pedalata,  ma migliorato il feeling di guida. Durante i seguenti giri abbiamo dato altri 2 giri di ritorno, che è diventato abbastanza veloce, ma non irruento. 

 

MA STA LAVORANDO?

Durante i mesi di test abbiamo usato la forcella in più persone per avere un'idea più variegata di come va questa Bright F929-E xCO. Dopo il primo giro la sensazione è stata per tutti la stessa: "Ma ha lavorato?

 

 

La Bright rimane sempre talmente sostenuta che sembra davvero non lavorare, eppure quando si affrontano tratti in pianura ad alta velocità con radice basse e fitte, quindi dove la forcella lavora solo per pochi cm, l'o-ring scende quasi a metà stelo, insomma la forcella lavora eccome, solo che da sopra la bicicletta non ce ne si accorge. Come un Brain, ma senza lo stacco di apertura e soprattutto con una sospensione sempre attiva.

 

 

NON C'È IL LOCKOUT

La Bright F929-E xCO non ha un comando di lock-out, ma un controllo della compressione. Questo comando serve anche per stabilizzare la forcella. Per il bobbing e per fare intervenire i freni idraulici sulle alte velocità. Dopo la prima settimana di riding abbiamo girato il comando di un quarto di giro ed ecco il feeling perfetto.

 

 

Durante le uscite quel comando non è più stato toccato, se non nei lunghi trasferimenti su strada dove chiudevamo completamente forcella e ammortizzatore. La nuova Bright Racing Shocks con il giusto set-up permette di non avere praticamente bobbing mentre si pedala, solo nei tratti di fuorisella si sente la forcella leggermente affondare ma molto poco rispetto alle controparti di serie. In salita ti tiene su che è un piacere, la vedi che lavora, ma non ha la minima sensazione di "sedersi" anche se la carichi in piedi sui pedali.

 

La cosa che abbiamo apprezzato è che proprio grazie al sistema idraulico ACAD si utilizza tutta la corsa perchè non diventa 100 o 95 mm quando si sale in bici, questo il concetto di eliminazione del SAG.

 

PRECISIONE IN OGNI SITUAZIONE

Nei quasi 2 mesi di test della Bright RS F929-E xCO abbiamo percorso ogni genere di sentiero: strade scorrevoli, tecnici sentieri di montagna con salite infinite, single track battuti, single track devastati dalle alluvioni, PS di gare enduro fino al tracciato di Coppa del Mondo di Lenzerheide. Il verdetto è che la forcella, con questa cartuccia ACAD racing, ha bisogno di andare veloce per esprimersi al meglio, ma fortunatamente la grande rigidità  laterale e l'ottimo scorrimento facilitano i giochi.

 

 

La rigidità si avverte soprattutto nei cambi di ritmo e nell'entrata in curva, quando si pompa il manubrio la forcella non flette e tiene davvero bene la traiettoria. Sull'infinita distesa di radici di Lenzerheide dove mettevamo la ruota quella stava e ci ha salvato in più di un'occasione colmando le nostre lacune di guida (il tracciato svizzero è davvero tosto, davvero).

 

IL "PERNO" D'ACHILLE

Della Bright RS F929-E xCO siamo rimasti globalmente molto soddisfatti, ci ha dato delle sensazioni in sella che normalmente con la Rockshox SID 35 non abbiamo, soprattutto ha ridefinito il nostro concetto di forcella a steli rovesciati funzionale, dopo l'amara delusione RS-1.

 

 

Gli steli rovesciati quando realizzati bene come in Bright, lavorano davvero bene e (opinione personale estetica) danno un piglio racing alla bici che  le forcelle tradizionali non danno. Rimane il neo del mettere e togliere la ruota anteriore che, per quanta dimestichezza si abbia, richiede più tempo rispetto a una forcella tradizionale.

 

 

Questo è un dettaglio di poca importanza se non si gareggia e si fa tutto con calma e magari con qualcuno che dà  una mano e solleva l'anteriore, ma se si deve cambiare l'anteriore in gara si perde del tempo prezioso. Inoltre, il fatto che l'allineamento del perno non sia immediato durante il montaggio della ruota lo porta a segnare velocemente.

 

 

Bright Racing Shocks essendo molto scrupolosa e legata ai numeri ottenuti tramite le analisi di ogni singolo pezzo della sua forcella ci ha detto che il perno è stato ingegnerizzato espressamente per lavorare con la forcella per creare la miglior sinergia tra i componenti, inoltre la sostituzione del perno originale con uno non realizzato da Bright RS fa decadere totalmente la garanzia.

 

A CHI LA CONSIGLIAMO

Diversa, elitaria e senza compromessi, questa è Bright Racing Shocks F929-E xCO, lo dicevamo all'inizio e lo sottolineiamo anche ora. Non è una forcella per tutti, è fuori dall'ordinario. Per ottenere il 110% da questi prodotti serve passione e dedizione, ma anche una certa cultura ciclistica e un feedback che permetta di saper capire quando una forcella lavora soddisfacendo i nostri standard. Una forcella per rider esperti e scrupolosi. Un prodotto d'elite nelle performance, ma anche nel prezzo, visto che si parla di un prezzo che parte dai 1770 euro in su. 

 

 

Soprattutto è una forcella che deve piacere anche nell'estetica che è poco mainstream e molto industriale. Dà l'idea di qualcosa in fase prototipale, molto meccanica, come un pezzo di un elicottero, grezza ed aggressiva, poco malleabile. Questo riflette in pieno la filosofia di Pablo Fiorilli che nella nostra intervista aveva detto: "A volte può capitare di sconsigliare la forcella a possibili clienti perché in onestà capiamo che quel cliente non è un biker Bright RS. Vogliamo clienti che la pensino come noi, non abbiamo l'obiettivo di far piacere la nostra forcella a tutti (magari a TANTI, ma non a tutti). Un prodotto deve rappresentare ed essere l'analisi e le scelte dell'azienda e non un "servizio".

 

 

Il servizio verso il cliente è quella serie di attività che interpreta la preferenza di chi crede in quel prodotto e deve ottenere un post-vendita che sia il migliore possibile, ma il prodotto di base deve poter essere quella cosa che il mercato ancora non vede, ma che il progettista vede chiara e realizza vedendo, in questo caso, anche le migliori prestazioni. Se mi fossi fermato quando tutti dicevano che la rovesciata non poteva funzionare non ci sarebbe la F929. L'aspetto molto meccanico è la mia cultura di base e vedo solo questo stile nella progettazione". Scegliere Bright Racing Shocks significa anche schierarsi da un lato, prendere una posizione ben definita. Una cosa che di questi tempi social dove tutti cercano di piacere a tutti non è facile e Bright sceglie proprio di avere un proprio stile, di non essere "nella norma".

 

PREZZI E DISPONIBILITÀ

La forcella Bright Shocks F929-E xCO da noi testata ha un prezzo al pubblico di 1.770 euro, a cui vanno aggiunti eventualmente 110 euro per steli Caramel oppure 170 euro per gli steli Rolling Cobalt Blues (prezzi a settembre 2021, i listini cambieranno a ottobre 2021 a causa dei forti aumenti generali delle materie prime).

 

Le forcelle Bright sono realizzate su ordinazione e comprendono sempre il tuning pronto corsa secondo specifiche dirette del cliente. Per entrare in contatto con l'azienda andate su www.brightracingshocks.com

 

 

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