In tempi non sospetti, quando ancora la parola Down Country non esisteva, qui a PianetaMTB durante il test della Scott Spark 920 avevamo detto che consideravamo le XC da 120 le biciclette perfette per la maggior parte dei Maratoneti e Granfondisti amatoriali italiani.
Un'idea che adesso, momento in cui non si fa altro che parlare di Down Country (o un'idea di XC più divertente e rilassata), sosteniamo sempre di più, ma non solo noi, anche le aziende, tanto che per il 2021 Scott ha montato sulla Spark forcelle da 110mm e N1NO ha corso la Swiss Epic con la nuova SID 35 abbassata a 110 millimetri.
Photo ©Michael Chiaretta - Swiss Epic
Abbiamo prove di questo? Beh, possiamo dirvi che proprio in questi giorni abbiamo staccato il "record della pista" sul nostro giro test (4 km totali, salita di 2,5 con parti tecniche e una discesa più enduristica che da XC) su cui proviamo tutte le bici. Il risultato è stato ottenuto in sella a una XC da 120 mm, la Specialized Epic Expert EVO.
Guarda il nostro video poi se vuoi approfondire continua nella lettura dell'articolo.
I NUOVI ARRIVI DI CASA ROCKSHOX
La versione Evo della piattaforma da XC e Marathon per eccellenza di casa Specialized è equipaggiata con due delle novità piu recenti di casa RockShox, la forcella SID da 120mm con foderi da 35mm e l'ammortizzatore SIDluxe.
Sulla Epic Expert EVO Expert forcella e ammortizzatore sono i Select+, ovvero la versione subito sotto il top di gamma Ultimate, ma RockShox ci ha inviato da pochissimo anche la SID 120 Ultimate, ovvero il top di gamma, quella più leggera e con la nuova cartuccia da 85 grammi.
Abbiamo così sfruttato l'occasione per parlare di come ci siamo trovati ad utilizzare la nuova forcella da XC...o meglio da Down Country.
ROCK SHOXSID 35 QUANTO PESA?
Come prima cosa, marchio di fabbrica di PianetaMTB, abbiamo estratto la nostra fida bilancia ed abbiamo pesato le forcelle.
La RockShox Sid 35 Ultimate pesa 1.530 grammi precisi (comprensiva di perno passante di serie), mentre la SID Select+ montata sulla Epic EVO pesa 1.704 grammi, una differenza di peso data soprattutto dalla diversa cartuccia, la Race Day (84 grammi) per la Ultimate e la Charger 2 (circa 220 grammi) per la Select+.
35 MM COME LA ROCKSHOX PIKE
Se conoscete un po' il mondo RockShox probabilmente non vi sarà sfuggito il fatto che la nuova SID 120 ha gli steli delle stesse dimensioni della Pike, la forcella da trail per eccellenza di RockShox.
Non pensate però di essere di fronte ad una forcella da trail, la SID 35 rimane una forcella puramente XC.
Essenzialmente funziona in modo molto simile a una forcella da gara XC, solo che ha un livello di rigidità davvero altissimo, sicuramente la forcella "di serie" più rigida provata finora, allo stesso livello noi mettiamo la Bright Racing che però é un prodotto artigianale e con un'altra filosofia alle spalle.
La piattaforma da 35 mm permette un'aggressività di guida davvero eccezionale, soprattutto se confrontata con le sue dirette avversarie della categoria. Molto responsiva soprattutto in curva, precisissima nel mantenere la linea e con un buon controllo in frenata, si comprime poco e non va a collassare verso il basso.
La SID 35 risulta davvero molto sensibile, soprattutto nella prima parte di corsa. Le nuove guarnizioni SKF, l'olio Maxima, ma soprattutto un migliore allineamento e un dimensionamento più accurato delle boccole permettono alla RockShox SID di lavorare davvero bene anche sulle asperità più piccole. Ciò si traduce in maggiore grip e più controllo.
Sensibilità però non vuol dire che la forcella sia poco sostenuta, tutt'altro. Se la SID 35 lavora davvero bene nella prima parte di corsa, per portarla "a pacco" bisogna davvero impegnarsi molto. Noi abbiamo scelto di regolare la forcella con le impostazioni suggerite dall'applicazione RockShox Trailhead, quella che inserendo il tuo peso ti dà un primo valore di partenza della forcella.
Quindi per i 70 kg del tester abbiamo messo 70 psi e 7 click di rebound (partendo da tutto lento), abbiamo scelto di non inserire token nella forcella almeno nel primo periodo di prova, ma anche in seguito abbiamo provato ad inserirne soltanto uno, trovando che comunque anche l'impostazione di base con cui arriva è più che soddisfacente. Queste pressioni ci hanno dato un SAG di circa 24 mm (circa il 20% della corsa), che per un uso Marathon riteniamo corretto.
PROVATA NELLA MECCA DELL'ENDURO
Per metterla alla frusta abbiamo provato la Rock Shox SID sui sentieri di Finale Ligure, soprattutto su quelli molto tecnici che scendono da San Bernardino: Dolmen, Ruggetta e Ca del Vacche per fare qualche nome, insomma luoghi che non lasciano la forcella molto tranquilla.
Nonostante il damper sia stato rimpicciolito, anche in un utilizzo così intensivo non lo abbiamo sentito andare in crisi e la forcella ha sempre dimostrato di lavorare molto bene e assorbire anche gli impatti più violenti e ripetuti senza andare in crisi, anzi in un paio di occasioni si è dimostrata capace di "salvarci" dopo un paio di evidenti errori di linea.
Rimane una forcella da XC quindi in sezioni particolarmente difficili dei sentieri abbiamo un po' sofferto la mancanza di escursione e anche l'angolo di sterzo, ma l'abbiamo portata ben oltre l'utilizzo di una normale forcella da 120 mm.
Se dovessimo fare un paragone con la Fox 34 dovremmo dire che a livello di idraulica le due forcelle non ci hanno fatto notare grosse differenze, ma la SID l'abbiamo trovata nettamente più rigida e precisa.
A CHI LA CONSIGLIAMO
Beh... a tutti quelli che vogliono montare una bicicletta Downcountry (a differenza di altri, a noi questo nome piace davvero tanto, lo dobbiamo ammettere). Siamo convinti che il discorso 100/110/120mm sia molto complesso da affrontare e che non ci sia un travel universale perfetto, ma il travel perfetto per ognuno di noi.
La SID 35 avendo la possibilità di avere travel di 110 o 120 millimetri si adatta a molte piattaforme, non a caso Nino Schurter praticamente per tutta la stagione ha corso con una forcella da 110 mm.
Anche se non crediamo che si debba troppo guardare ai grandi campioni, siamo anche convinti del fatto che per un amatore normale scegliere una escursione un po' più generosa sia una scelta corretta e proficua... poi naturalmente se quell'amatore vuole puntare alla vittoria di categoria o alle prime 50 posizioni in una Gran Fondo, il discorso cambia e allora una 100 mm superlight come la SID SL puo diventare la scelta più adatta.
Photo ©Remy Fabregue | Scott SRAM Racing team
La SID 120mm è diventata rapidamente la nostra forcella preferita e ne parleremo ancora in futuro... soprattutto dopo le fatidiche 100 ore di utilizzo per vedere se i problemi che alcuni hanno riscontrato nella cartuccia superleggera della Ultimate si presentano effettivamente.