VALLNORD, LE LACRIME DEI PROTAGONISTI

La tappa di Coppa del Mondo a Vallnord ha regalato tanti spunti interessanti, ed ha fatto emergere il lato umano degli atleti. Dalle lacrime della Rissveds a quelle di altri due protagonisti della carovana mondiale.

Un weekend di UCI World Cup XCO lascia sempre spazio a riflessioni, spesso e volentieri legate ai risultati della prova stessa, frutto di un confronto tra quelle che erano le aspettative della vigilia e le sentenze emesse dal campo gara. Vallnord ci ha lasciato anche altro, come abbiamo avuto già modo di mostrare nei giorni scorsi. I 233 bpm di Cink, la storia di Jenny Rissveds, il percorso tortuoso di Samuel Gaze, ma anche il ritorno stesso alla vittoria di N1NO e quella sorprendente dell’olandese Terpstra.

 

 

Quello di Andorra è stato soprattutto un weekend di lacrime, sia di gioia sia di dolore, ma in entrambi casi legate ad una storia alle spalle. Prendiamo un esempio per tipo.

 

 

LACRIME DI GIOIA, QUELLE DELLA MAMMA DI EVIE RICHARDS

 

Detto già di Jenny, il sorriso più bello del weekend è stato quello di Evie Richards (Trek Factory Racing XC), seconda nella prova Under 23 dietro all’imprendibile Ronja Eibl, e davanti alla nostra Martina Berta

 

 

 

Sul suo profilo Instagram la britannica ha postato questo messaggio: “My mum writes me a good luck card before every race and 90% of the time they bring a tear to my eye! Yesterday was my turn to make her cry. She wasn’t crying because I was on the podium, she was crying because she was so proud of how far I have come since my surgery and how this injury has made me a stronger and most importantly happier person. That is why I love my family, tears for my happiness not just success”.

 

In pratica racconta di aver fatto piangere sua madre, non tanto per il podio, quanto per averla resa orgogliosa di come abbia lavorato per recuperare dall’operazione e di come l’infortunio l’abbia resa più forte.

 

 

Ma di quale infortunio sta parlando? La Richards durante l’inverno pratica anche Ciclocross - di cui è stata Campionessa del Mondo Under 23 - e a dicembre ha subito un infortunio che, nel mese di gennaio, l’ha portata a subire un’operazione e saltare tutta la stagione del CX. Tornata arruolabile, l’abbiamo vista trionfare a La Thuile nella tappa degli Internazionali d’Italia e coronare i suoi sforzi col meraviglioso podio di Vallnord, inzuppato delle sue lacrime a fine gara.

 

 

 

LACRIME DI DOLORE, QUELLE DI MAXIME MAROTTE

Maxime Marotte a Vallnord è finito ben lontano dai posti al sole: 42° assoluto a quasi sei minuti da Schurter, nonostante il pettorale numero 4.

 

 

Il francese - anche lui attraverso il profilo Instagram personale - dice di essere incappato in una giornata no: "non riuscivo a respirare al 100%, probabilmente a causa del mix di caldo, polvere, aria secca e altitudine".

 

 

Il francese però, nonostante il fisico non rispondesse, ha tenuto stretti i denti per arrivare in fondo alla gara, dandosi un unico obiettivo: quello di portare punti possibili al suo Cannondale Factory Team, che al momento si mantiene in testa alla speciale classifica riservata alle società. L’abbraccio e le lacrime con Avancini e Fumic (rispettivamente 4° e 26° di giornata) dicono tanto su quanto sia vivo il loro spirito di squadra.

 

 

Sempre un bello spot per uno mondo in cui più delle volte emerge solo il singolo, dimenticandosi delle persone che lavorano nell’ombra.

 

 

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