SAM GAZE HA TOCCATO IL FONDO? QUESTIONE DI FISICO O DI TESTA?

La prova di UCI World Cup XCO nel Principato di Andorra ha evidenziato una volta di più il momento no del kiwi, che non riesce più a tornare ai livelli di inizio 2018. Ai problemi fisici si somma una questione mentale?

10 marzo 2018. Stellenbosch, Sud Africa. N1NO è pronto a bagnare l’esordio in Coppa con un successo, ma non ha fatto i conti con l’oste, che ha le sembianze di un giovane ragazzo neozelandese: si chiama Samuel Gaze. A Cairns, nel settembre 2017, si è laureato campione del mondo, ma non indossa la maglia iridata perché, da Under 23, ha deciso di mettersi alla prova tra gli Elite. Prova superata. Fine del cine.

 

 

La brillante carriera di Sam sembra essersi fermata in Sud Africa, in quel 10 marzo di un anno fa. Da lì in poi delusioni in serie. Non tutte per caso. Sam ha un conto apertissimo con la sf… ortuna: attacchi di emicrania, poi una caduta a Nove Mesto un anno fa, il ritiro alla Cape Epic causa commozione celebrale, e risultati negativi un po' ovunque; eccezion fatta per la vittoria alla Sea Otter Europe di Girona a inizio giugno, che pare più un exploit - il DNA del campione è innegabile che si ci sia - più che un vero e proprio “sono tornato!”.

 

 

I pessimi risultati hanno un peso notevole sul ranking UCI, dove Gaze è precipitato fino alla 172ª posizione, con ripercussioni sulla griglia di partenza in Coppa. A Nove Mesto aveva il 94, a Vallnord addirittura il 101, a Les Gets - sempre se lo vedremo al via - verosimilmente partirà ancora più in fondo. Nel Principato di Andorra il portacolori dello Specialized Racing ha chiuso a 3 giri da Schurter, galleggiando tra la 75ª (con ben 26 posizioni recuperate nel primo giro) e la 85ª posizione, per chiudere 83° - girando oltre un minuto e mezzo più lento di N1NO, sintomo che la condizione proprio non c’è.

 

 

Immaginiamo che per un ragazzo come Sam, che da Under 23 era abituato a vincere, non sia facile battagliare per non affogare nelle retrovie. La speranza è che si prenda tempo per risolvere i problemi fisici - emicrania prima e la commozione celebrale non possono non avere delle ripercussioni sulle sue prestazioni - anche se, come ci ha insegnato Jenny Rissveds, è tutta una questione di testa e motivazioni.

 

Top rider che danno spettacolo non mancano di certo, ma volete mettere vedere la in testa un Gaze in più?

 

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