Quattro maglie iridate dentro l’armadio non sono per nulla poche, soprattutto se si hanno solo 21 anni. Eppure Gaia Tormena ce l'ha fatta, a Palangka Raya (Indonesia) la valdostana ha dominato anche il campionato del mondo MTB Eliminator 2023, dominando ogni singola heat.
L’Eliminator è una disciplina veloce, anzi diremmo velocissima, e per primeggiare serve una grande concentrazione, un’esplosività fuori dal comune, ma anche una bicicletta che riesca a trasferire nel miglior modo possibile la potenza delle gambe al terreno, per non perdere neanche un singolo watt visto che si parla di sfide da poco più di un minuto.
Gaia per tutta la stagione 2023, dove ha vinto anche il campionato Europeo, ha gareggiato in sella alla nuova Merida Big Nine, la front suspended di casa Merida da pochissimo rinnovata e modernizzata.
MERIDA BIG NINE 2024
Gaia utilizza la Merida Big Nine con telaio in carbonio CF5 che ha un peso dichiarato di 880 grammi. Sul carbonio Merida ha lavorato intensamente per la nuova Big Nine, arrivando a impiegare la Nano Matrix Carbon una speciale fibra di carbonio a cui Merida aggiunge particelle minuscole alla resina che lega insieme le varie fibre di carbonio. Questa tecnologia ha permesso a Merida di ottenere il 40% in più di resistenza agli urti, riuscendo allo stesso tempo a diminuire il peso complessivo del telaio stesso.
La geometria è molto moderna, con l'angolo di sterzo che è stato aperto di due gradi passando da 70° a 68°, il tubo piantone è stato verticalizzato portandolo a 75,3° nella taglia M, hanno poi allungato il reach di 31 mm portandolo a 452 mm nella taglia M. Per ogni taglia c'è un carro posteriore che cambia di quota, mentre sul vecchio modello era unico per tutte le misure: 433 mm.
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TRASMISSIONE SHIMANO
Gaia sulla sua Merida Big Nine ha montato una trasmissione completa Shimano XTR 9100 compresa di impianto frenante, naturalmente essendo una disciplina veloce sceglie corone tra la 34 o la 36 a seconda del percorso.
I pedali sono i Garmin Rally R200 con misuratore di potenza integrato che qui a PianetaMTB.it abbiamo testato qualche tempo fa.
RUOTE E MANUBRIO URSUS
La vittoria di Gaia è arrivata grazie anche a due componenti di un’azienda italiana: Ursus Cycling.
Le ruote in carbonio Ursus Diablo dopo le tante vittorie con Leonardo Paez, possono aggiungere ora anche il mondiale Eliminator al loro palmares.
Le Ursus Diablo hanno un cerchio hookless in carbonio con finitura unidirezionale con altezza di 19 mm. La fibra di carbonio è stata lavorata in modo da posizionare nei punti soggetti a maggiore stress, ovvero quelle in corrispondenza dei nippli, delle aree rinforzate. Sia all’anteriore sia al posteriore, 28 raggi straight pull incrociati in terza. Hanno canale da 30 mm e mozzo proprietario XD50 con un peso per la coppia di 1.390 grammi.
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Il manubrio integrato è invece l’Ursus Magnus HX.01, una piega monoscocca con attacco integrato, Gaia lo utilizza con un'inclinazione di -12 gradi, ma è disponibile anche in -30°.
La costruzione permette di integrare i cavi nel telaio con un passaggio nella parte inferiore della piega grazie a uno stampo con scanalature che guidano i cavi direttamente all'interno dell'attacco manubrio e della serie sterzo. Il peso di questa piega è di 275 grammi.
GOMME VITTORIA TERRENO E SOSPENSIONI FOX
Per una disciplina veloce come l’Eliminator la scelta delle coperture non poteva che ricadere sulle Vittoria Terreno, le semislick per eccellenza, con sezione da 2.25”.
Tra l’altro le Vittoria Terreno sono state protagoniste della nostra comparativa tra Semislick.
Forcella anteriore Fox 32 Stepcast da 1.475 grammi e 100 mm d travel e reggisella telescopico Fox Transfert SL da 375 grammi con sella Selle Italia Flite Boost