UNNO HORN, É SPAGNOLO QUELLO PIÚ CORTO ED ESCLUSIVO DEL MONDO?

Una produzione di solo 50 esemplari all'anno, un peso ultra light e un prezzo da capogiro per un telaio full dalle geometrie che rompono gli schemi. Carro cortissimo e angolo sterzo...

Tutti i produttori di mountain bike, nel settore XC, stanno strizzando sempre più l'occhio a due importanti caratteristiche: aprire l'angolo della forcella e ridurre la lunghezza del carro posteriore. Quest'anno la Lee Cougan, con i suoi due modelli front (Rampage) e full (CrossFire), è saltata alla ribalta grazie all'ormai famoso numero 428, ovvero la lunghezza del carro, il più corto tra i marchi più gettonati del panorama nazionale e probabilmente anche internazionale.

 

 

Navigando su internet ci è capitata sottomano una piacevole scoperta: Unno, un'azienda artigianale spagnola che produce telai da XC e Marathon con carro da 418 mm, sì, avete capito bene, 418!

 

La storia di Unno e Cesar Rojo, il sogno artigiano made in Spain

Si dice che per andare forte in discesa bisogna guardare "più in là", in avanti, e bisogna superare senza paura gli ostacoli, con consapevolezza ma anche superando le proprie barriere mentali. Questa filosofia, questo modo di vivere la bici è incarnata in un vero downhiller.

 

 

Circa 6 anni fa proprio un discesista, Cesar Rojo, decise di trasformare la sua anima ed il suo istinto in un progetto reale. Da qui è nato, si è sviluppato ed è cresciuto un nuovo marchio di bici: Unno. Azienda catalana con sede a Barcellona, fin da subito ha mostrato di non avere preconcetti, di essere una voce innovativa che ben presto si è rivelata, con le sue idee e schemi, una dinamica e moderna azienda. Uno dei concetti chiave portato avanti è la tanto nota, oggi, geometria "long and slack".

 

Unno Horn primo piano


La storia di Unno inizia nell'agosto 2012. In principio si inserì nel panorama gravity; a Whistler (Canada), tra una gara ed una discesa, Cesar Rojo gettò le basi: a dicembre 2014 assemblaggio del primo telaio, a marzo 2015 primo telaio costruito interamente in casa.

 

Ad agosto dello stesso anno la prima gara nel settore discesistico con vittoria di un titolo mondiale master...che debutto! Nell'agosto 2017 si torna a Whistler per chiudere il cerchio, con la presentazione del primo telaio in carbonio. Ad oggi vanta 3 modelli gravity e 2 studiati per il settore XC e Marathon.

 

 

Una delle caratteristiche di Unno è avere una produzione home-made, dal design alla realizzazione finale. Questo per controllare, influenzare e guidare tutto il processo produttivo: ispirazione, bozzetto su carta, lavorazione del carbonio, test finale. Un approccio che garantisce quel quid e quell'anima ad un prodotto artigianale, solo per pochi esemplari.

 

 

Si, perché la Unno produce solo 50 telai l'anno, una limited edition per pochissimi e fortunati bikers. Certo, non è l'unica azienda artigianale sul mercato. In Italia, paese delle piccole imprese di eccellenza, abbiamo molti esempi, quali TITICI, FM Bike, Protek ed altre.


Ciò che accomuna queste realtà sono l'alta qualità del prodotto finale, l'attenzione al minimo particolare e realizzare un mezzo non di massa.

 

Horn, l'affascinante full con un design accattivante e geometrie estreme

Oggi vi parliamo della Horn, "lean warrior", il guerriero leggero, modello di punta per XC e Marathon. Prima di addentrarci nel tecnico, soffermiamoci sull'estetica e guardiamo un secondo la foto sotto.

 

Unno Horn primo piano

 

Sarà perché rivediamo su un telaio la famosa e particolare forcella con steli rovesciati RockShox RS-1, sarà perché l'ammortizzatore orizzontale dona un design snello e pulito, sarà perché il total black è sinonimo di uno spirito da guerriero, ma questo mezzo a prima vista suscita timore reverenziale. Pochi fronzoli e tanta sostanza, viene subito voglia di salirci sopra ed iniziare a spingere in salita e lanciarci in discesa.

 

 

Scopriamo insieme questo gioiello di tecnologia e visione rivoluzionaria. Grazie all'utilizzo di processi produttivi all'avanguardia e di fibre in carbonio ad alto modulo, è stato raggiunto il peso di solo 1.640 grammi per il telaio della Unno Horn, con prestazioni e rigidità da top della classe e geometria aggressiva e moderna.

 

Unno Horn, il peso

 

Tante le peculiarità racchiuse in questo progetto. Un primo esempio è il doppio link, brevettato, dell'ammortizzatore posteriore per sfruttare al massimo i 100 mm di traveler.

 

 

Questo sistema è stato studiato ed ottimizzato appositamente per trasmissione 1X, con corone da 32 a 36 denti. Unno, secondo il proprio studio "anti-squat", consiglia un Sag tra il 30 e 35% per massimizzare l'efficienza di pedalata.

 

 

 

Le geometrie ...

Ma il vero spirito precursore e rivoluzionario della Horn sta nella geometria e nelle sue misure:

 


- Lunghezza del carro di soli 418 mm, il più corto presente sul mercato per una reattività unica,
- Angolo sterzo da 67°, molto rilassato per superare ogni ostacolo senza difficoltà,
- Reach da 441 mm, più lungo rispetto alla media delle bici presenti sul mercato.

 

Analizzando sulla carta questa bici ci vengono in mente un mix di concetti e sensazioni contrastanti. Il carro di soli 418 mm ci fa pensare a scatti fulminei ed accelerazioni pari alle "vecchie 26"; un angolo sterzo da 67° rende la bici una schiaccia sassi, ci immaginiamo in discesa a tutta velocità, volando sopra i tratti più sconnessi; un reach da 441 mm, più lungo degli standard, garantisce al telaio una stabilità extra ed inoltre, se abbinato ad uno stem corto, anche un'ottima maneggevolezza. Il telaio è studiato per ospitare coperture fino a 2,4'', quindi ancora più comfort ed alte performance.

 


Altro dettaglio che non passa inosservato è l'altezza sterzo da 85 mm. Questo valore permette di caricare adeguatamente in salita l'anteriore, favorendo la guidabilità del mezzo. Inoltre può anche essere un'ottima soluzione per tutti quei bikers che, a cavallo tra due taglie S/M o M/L, non riescono a trovare la posizione ed il dislivello sella-manubrio esatti sui telai in circolazione. Con questo valore, invece, potrebbero facilmente trovare il giusto assetto per affrontare salite e discese ben centrati ed equilibrati sul telaio.

 


Le rimanenti specifiche del telaio sono al passo con i tempi e puntano a raggiungere la miglior prestazione possibile. L'utilizzo di cuscinetti "enduro" su ogni giunto con magnetite treatment garantisce la massima robustezza; è presente lo standard boost 148; il supporto freni integrato è studiato per ridurre vibrazioni durante la frenata; il reggisella è di 31,6 mm.

 

 

Affrontato e descritto il cuore tecnologico del progetto, è da sottolineare anche l'aspetto estetico, in cui si ricerca la bellezza in ogni singolo particolare, proprio come un prodotto artigianale e di grande qualità richiede. Molte le soluzioni che testimoniamo la grande attenzione ai dettagli: passaggio dei cavi interni, brake mount e guida catena integrato nel telaio.

 

 

 

Unno Horn con la Lefty Ocho

 

Uno dei 50 esemplari è finito in Germania da Light Wolf Studio che non solo l'ha montata con la forcella Lefty Ocho e con il cambio Rotor ma ha realizzato anche il video dell'assemblaggio. 

 

 

Quanto costa

L'azienda vende il kit telaio a 5.000 euro, non una cifra alla portata di tutti ma è da considerare il grosso investimento in ricerca e sviluppo, l'avere un prodotto in serie limitata ed artigianale ma soprattutto molto differente dallo standard.


L'azienda Unno si è rivelata essere una frizzante realtà. La Horn ci incuriosisce e ci piacerebbe provarla sul campo ma con soli 50 esemplari previsti, sarà dura....

 

 

 

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