30 KM con Samuele Porro. Alla scoperta dei trail d’allenamento del top rider comasco

Una giornata in sella alla Trek Procaliber del vice-campione europeo Marathon lungo il Sentee dal Viulin, un tecnico single track dove il comasco allena la resistenza e la tecnica di guida.

"Questo tracciato mi piace molto, è vario e mi diverte, anche perché non è particolarmente lungo e a me i giri troppo lunghi un po' annoiano", questa frase non avrebbe nulla di strano se a pronunciarla non fosse stato il portacolori del Team Trek Selle San Marco Samuele Porro, uno tra i più forti specialisti italiani sulle lunghe distanze, già primo nel ranking UCI delle lunghe distanze nel 2017, 2 volte Campione Italiano Marathon.

 

Trek Procaliber SL Samuele Porro


Ad inizio stagione, quando avevamo parlato con lui a proposito della sua off-season, avevamo gia capito che Samuele Porro è un biker particolare, un grande professionista, ma anche un biker che ama divertirsi in bici e lontano dalla bici.

 

Abbiamo allora preso al volo la sua proposta di andare a fare una pedalata con lui sui suoi sentieri di allenamento, ma soprattutto in sella alla sua Trek Procaliber, per metterla a confronto con quella che avevamo testato al Bikesfetival di Riva del Garda.

 

Trek Procaliber 9.8 SL

 

"TRANQUILLO, C'È GIA MONTATO IL TELESCOPICO"

Il giorno prima dell'appuntamento Samuele Porro ci chiama al telefono per chiederci altezza sella e arretramento in modo da settare la sua bici in modo perfetto per noi, una gentilezza che sottolinea l'attenzione per la posizione in sella del comasco. Ci informiamo sul tipo di giro e le difficoltà che ci aspettano, la risposta è laconica: "Sorpresa, ma tranquillo sulla front ho montato il telescopico". Iniziamo bene!

 

TUTTO PIÙ FACILE CON LA PROCALIBER 9.9 SL

L'appuntamento è fissato per le 9 in una zona periferica di Como, a farci compagnia anche Lorenzo De Carlo, Under 23 comasco in forze al Elios Sr-Suntour Pro Team, si preannuncia una giornata di fatica per le nostre gambe con due "motori" così a farci da apripista.

 

Trek Procaliber SL Samuele Porro

 

Prendiamo confidenza con la Trek Procaliber 9.9 SL di Samuele, che oltre alla colorazione Project One ha un montaggio custom con cambio SRAM Eagle, cassetta Ingrid Components, guarnitura FSA SLK con corona MegaTooth da 34 denti, freni Formula R1R con dischi da 160mm sia all'anteriore sia al posteriore, forcella Fox 32 Factory SC, manubrio e attacco manubrio FSA con manopole ESI Grip e naturalmente Sella San Marco Mantra.

 

 

I componenti che abbiamo trovato più interessanti sono stati senza dubbio il reggisella telescopico KS LEV Carbon e le ruote Alchemist RR2Il primo perché ci conferma la tendenza dei Pro a sfruttare, soprattutto sulle hardtail, il vantaggio del reggisella idraulico, ma sono le seconde, ruote in carbonio da 1.240 grammi e canale interno diverso tra anteriore e posteriore (28/26mm), che ci hanno davvero stupito per le loro eccellenti prestazioni: super scorrevoli e precise, tengono la linea scelta in maniera perfetta e soprattutto assicurano accelerazioni immediate e rilanci fulminei.

 

Trek Procaliber SL Samuele Porro

 

Sensazioni ampiamente confermate da Samuele il quale ha aggiunto: "soprattutto sono davvero indistruttibili, hanno retto alla Cape Epic in maniera eccellente, non abbiamo avuto praticamente nessun genere di problema e il Sud Africa è uno dei test più severi per una coppia di ruote".

 

 

La prima parte del giro affrontava una lunga salita, prima molto ripida su asfalto tutt'altro che liscio, per poi entrare in uno sterrato pedalabile e più dolce, per finire su un "balcone" affacciato sul primo bacino del Lago di Como e la bella città lacustre.

 

 

In questi tratti in salita, alcuni anche con pendenze ampiamente a due cifre, la Trek Procaliber  9.9 SL ha dimostrato ancora una volta di essere un vero cavallo di razza, permettendoci di tenere il passo dei due forti compagni di uscita quasi con facilità.

 

Trek Procaliber SL Samuele Porro

 

Il luogo è quello perfetto per la classica foto di Samuele Porro con entrambe le biciclette, maldestramente facciamo cadere la Procaliber, ma il proprietario non si scompone: "utilizziamo una nuova pellicola di protezione del telaio, Chameleon Skin, è davvero ottima, già presagomata per il telaio e soprattutto si incolla a base acqua quindi leggerissima, a fine stagione, quando la togliamo le biciclette sembrano praticamente nuove". 

 

GAS APERTO TRA ITALIA E SVIZZERA

Fatte le foto di rito risaliamo in bicicletta e le ruote iniziano a girare più velocemente, ci infiliamo in un single track a mezzacosta molto divertente e veloce, anche se alternato da brevi strappi in salita che costringono a continui cambi di ritmo che fanno salire i battiti cardiaci. È il Sentee dal Viulin che dall'Italia passa in Svizzera  e va a collegarsi con i sentieri che erano della vecchia Monte Generoso Bike Marathon (97km il percorso lungo): "mi alleno molto spesso su questo tracciato. Il fondo è veloce, ma non regolare, tra radici e sassi sporgenti si impara davvero a tenere alto lo sguardo e cercare, e seguire, le traiettorie migliori, inoltre posso affrontarlo sia a ritmo Marathon, sia come fosse un XC, a ritmo più alto e con continui rilanci".

 

Trek Procaliber SL Samuele Porro

 

Capiamo subito che questo è uno dei sentieri preferiti di Samuele perché dobbiamo davvero tirare fuori tutti i nostri jolly dal taschino per cercare di stargli a ruota. Il portacolori del Team Trek Selle San Marco non sbagli una linea, entra velocissimo anche nelle curve più tecniche e si concede qualche whippata ad ogni piccolo drop, in tutto questo aiutato dalla sua Trek Top Fuel: "La full la uso soprattutto ad inizio stagione per la preparazione alla Cape Epic, dopo il Sud Africa invece scelgo per il 90% delle volte la Procaliber. Devo dire che ai livelli cui siamo arrivati a gareggiare nelle marathon il peso ridotto della hardtail fa la differenza e anche perché in Italia sono davvero pochissime le Gran Fondo che hanno un tasso tecnico così elevato da richiedere l'utilizzo della full".

 

 

Sulla sua bici fa bella mostra una camera d'aria azzurra e chiediamo qualche informazione in più: " è la Foss, una camera d'aria molto leggera e che resiste incredibilmente alle forature. L'abbiamo Scoperta io e Damiano Ferraro lo scorso anno alla Cape Epic e da allora la portiamo sempre con noi. Non è semplicissima da montare, ma ti salva in molte situazioni, inoltre è dello stesso colore del mio telaio... e lo stile non è da sottovalutare. Anzi, utilizziamo anche le Tubolito, che sono arancioni, neanche farlo apposta..."

 

Trek Procaliber SL Samuele Porro

 

Senza accorgercene passiamo il confine e ricominciamo a salire su una larga strada forestale per qualche minuto prima di rituffarci, con una stretta curva a gomito, nuovamente in discesa. Il terreno in questo tratto è rimasto viscido a causa delle piogge del giorno prima, ma la Fox 32 lavora alla grande e offre una perfetta trazione: "tengo la forcella piuttosto morbida, soprattutto alle basse velocità, è una scelta personale, ma credo che una forcella che lavora molto nella prima parte mi permetta anche di stancare meno la parte alta del corpo nelle gare più lunghe e di conseguenza risparmiare energie che possono sempre tornare utili nel finale".

 

Vediamo volare Samuele e la sua Top Fuel in passaggi tecnici che ci costringono al piede a terra, ma ci stiamo davvero divertendo. Tornati sull'asfalto Samuele ci confessa che per la maggior parte delle uscite utilizza il casco Bontrager Circuit, ma "devo dire che i nuovi caschi aero sono davvero molto comodi e interessanti. Su strada mi capita spesso di utilizzare il Bontrager Ballista e ogni tanto lo utilizzo con soddisfazione anche off-road".

 

Un post condiviso da Samuele Porro (@porrosamuele) in data: Feb 25, 2018 at 12:17 PST

 

RITORNO A CASA CON OLTRE 1.200 METRI DI DISLIVELLO

Ormai non ci rimane che qualche facile colpo di pedale rilassato mentre chiacchieriamo, rientriamo in Italia e la prima cosa che facciamo e una sosta al bar gestito dall'amico, nonché biker Dennis Gabaglio per un buon caffè, i sentieri saranno anche migliori in Svizzera, ma non si può dire altrettanto del caffè. Quasi senza accorgercene abbiamo percorso più di 30 km e 1.200 metri di dislivello in poco più di due ore, segno che quando si gira con i pro anche il livello di noi "normali" un po' si alza.

 

 

Arrivati alle macchine ringraziamo Samuele Porro e Lorenzo De Carlo per il bel giro alla scoperta dei loro trail dall'allenamento e con un po' di rammarico restituiamo la Trek Procaliber al legittimo proprietario, ma... almeno possiamo dire che per una volta il vice-campione Europeo Marathon ci ha lavato la bici.

 

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