Gli occhiali fotocromatici da ciclismo sembrano quasi una magia: un attimo prima le lenti sono trasparenti, un attimo dopo, sotto il sole, si scuriscono trasformandosi in occhiali da sole.
Ma come funziona questo "trucco"? In questo articolo esploreremo la scienza dietro queste lenti, i loro vantaggi e alcuni consigli utili per chi pratica MTB o altre attività outdoor.
Spesso durante i test delle biciclette ci avete chiesto quali occhiali indossiamo e nella maggior parte dei casi sono occhiali con lenti fotocromatiche, questo perché crediamo che siano la soluzione migliore per il ciclismo di lunga durata.
Se devi scegliere il tuo nuovo paio di occhiali da ciclismo, ti conviene leggere la nostra guida:
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COSA SONO LE LENTI FOTOCROMATICHE?
Le lenti fotocromatiche rappresentano una soluzione pratica e innovativa per chi desidera combinare in un unico accessorio la funzionalità degli occhiali da vista e quella degli occhiali da sole. In ambienti chiusi, o con luce piatta, rimangono trasparenti, mentre all'aperto, sotto l'esposizione ai raggi ultravioletti (UV), si scuriscono automaticamente. Questo meccanismo le rende ideali per chi pratica attività all'aperto e vuole evitare il fastidio di cambiare occhiali.
Il loro sviluppo risale agli anni '60, quando vennero brevettate le prime versioni in vetro. Successivamente, negli anni '80 e '90, furono introdotte le lenti in plastica, più leggere e resistenti, che sono oggi la scelta predominante. Nonostante i molti termini usati per descriverle, come "photochromatic" o "light-adaptive lenses", il principio rimane lo stesso: offrire un'ottima protezione dalla luce adattandosi alle condizioni ambientali.
Le lenti degli occhiali hanno sempre riportato la categoria cui appartengono in base alla percentuale di luce che fanno passare, ovvero quanto sono chiare o scure.
Categoria 0: 80-100% di luce che attraversa le lenti.
Categoria 1: 43-79% di luce che attraversa le lenti.
Categoria 2: 18-42% di luce che attraversa le lenti.
Categoria 3: 8-17% di luce che attraversa le lenti.
Le lenti fotocromatiche riportano due numeri di categorie, il che significa che passano da una categoria all'altra.
COME FUNZIONANO LE LENTI FOTOCROMATICHE?
Il funzionamento delle lenti fotocromatiche si basa su molecole fotosensibili incorporate nella struttura della lente. Queste molecole, quando colpite dai raggi UV, cambiano configurazione chimica, aumentando la loro capacità di assorbire la luce e scurendo le lenti. Una volta che l'esposizione ai raggi UV termina, le molecole tornano alla loro configurazione originale, rendendo le lenti nuovamente trasparenti.
Le lenti in plastica utilizzano coloranti fotocromatici, composti organici che reagiscono rapidamente alla luce UV. Questi coloranti, con nomi complessi come pyridobenzoxazines e indenonaphthopyrans, modificano la loro struttura chimica per assorbire più luce visibile, permettendo così alle lenti di scurirsi.
Le lenti in vetro, invece, sfruttano minuscole quantità di cristalli di alogenuri d'argento, che reagiscono ai raggi UV scurendo la lente. Sebbene queste ultime siano meno comuni, rappresentano il punto di partenza per l'evoluzione tecnologica delle lenti fotocromatiche.
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QUANTO VELOCEMENTE FUNZIONANO LE LENTI FOTOCROMATICHE?
La velocità di reazione delle lenti fotocromatiche è sorprendente, anche se non istantanea. Generalmente, si scuriscono in un tempo compreso tra 30 e 60 secondi dall'esposizione alla luce UV.
Per tornare trasparenti, impiegano invece un po' più di tempo, solitamente tra i 2 e i 3 minuti. Questo processo può essere influenzato dalla temperatura: quando fa freddo, le lenti tendono a scurirsi di più ma impiegano più tempo per schiarirsi, mentre in condizioni di calore reagiscono più rapidamente, pur non raggiungendo sempre la massima oscurità.
In commercio ci sono però alcuni prodotti davvero innovativi, come gli occhiali Out Of Bot 2 che sono in grado di schiarirsi e scurirsi in meno di 1 secondo, grazie a un sistema elettronico, ma che non utilizza nessuna batteria.
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DURATA E USURA DELLE LENTI FOTOCROMATICHE
Le lenti fotocromatiche sono progettate per durare nel tempo, ma, come tutti i prodotti, hanno una loro vita utile. Dopo alcuni anni, possono diventare meno reattive alla luce UV e richiedere più tempo per passare da uno stato all'altro. Inoltre, potrebbero sviluppare una leggera tinta gialla, segno del loro invecchiamento. Tuttavia, con una cura adeguata, queste lenti mantengono buone prestazioni per almeno tre/cinque anni, rendendole un investimento valido per chi cerca praticità e protezione visiva.
VANTAGGI E SVANTAGGI DELLE LENTI FOTOCROMATICHE
Le lenti fotocromatiche offrono numerosi vantaggi che le rendono una scelta popolare per molte persone.
La loro capacità di combinare occhiali di diverse categorie in un unico prodotto le rende estremamente convenienti, eliminando la necessità di portare con sé più paia di occhiali. Offrono inoltre una protezione completa dai raggi UV, riducendo il rischio di problemi oculari come cataratte e fotoinvecchiamento. Un altro punto a favore è la loro capacità di filtrare la luce blu, migliorando il comfort visivo sia all'aperto che davanti agli schermi.
Non mancano però alcuni piccoli svantaggi. Il tempo necessario per la transizione tra trasparente e scuro potrebbe non essere ideale per chi cerca una reattività immediata e in situazioni di cambiamenti di luce continui, come capita spesso in MTB potrebbe essere non abbastanza reattivo.
Inoltre la nostra esperienza ci insegna che le lenti fotocromatiche tendono a rimanere più scure che più chiare, quindi se amate lenti molto chiare potrebbero rivelarsi troppo scure in alcune situazioni con illuminazione media.