SULLA BMC FOURSTROKE DI CAROD L'ELETTRONICA DI ÖHLINS?

Questo fine settimana il team BMC che è stato presentato a Girona e che ha corso a Banyoles ha tenuto nascoste le bici del campione di Francia e quella di Jordan Sarrou. Il perché lo si è capito in gara guardando le loro bici, si è visto quello che probabilmente è un prototipo di sospensione elettronica

Il team BMC ha iniziato la stagione partendo domenica 25 febbraio da Banyoles in Spagna e lo ha fatto alla grande piazzando Jordan Sarrou e Titouan Carod dietro al vincitore Victor Koretzky ma inserendo nella top ten anche Juri Zanotti.

 

 

La squadra diretta da Alex Moos è stata presentata proprio nella penisola iberica, tra le sue fila ha anche Janis Baumann quest'anno ha un nuovo rider sempre svizzero, il 21enne Maxime L'Homme. Insieme ai quattro ragazzi c'è anche Steffi Häberllin che ha iniziato la stagione nel peggiore dei modi, si è rotta la clavicola. «Sarà una stagione importante - ha dichiarato Zanotti - Quest'anno farò del mio meglio per arrivare a Parigi 2024. E poi voglio arrivare tra i primi dieci in Coppa del Mondo».

 

 

Tutti i cinque rider pedaleranno in sella alla Fourstroke, nell'ultima versione quella che è arrivata nei negozi l'anno scorso, la bici che la nostra Redazione aveva avuto modo di provare in Francia a Saint Raphael. 

 

 

 

È la full suspended che ha una caratteristica che la distingue da tutte le altre mountain bike, è l'unica ad avere il sistema RAD con integrato l'Autodrop. Un reggisella telescopico che si abbassa da solo, naturalmente se viene azionato attraverso il comando remoto al manubrio. Una vite a brugola sotto al link della sospensione permette di regolare l'altezza del reggisella telescopico, mentre una valvola posizionata sopra al movimento centrale, una valvola per "gonfiare" il telaio.

 

 

E come si usa ce lo aveva spiegato Filippo Colombo, prima che passasse allo Scott SRAM Racing team.

 

 

 

A Girona alla presentazione e nelle fotografie ufficiali è stata utilizzata la Fourstroke di Janis Baumann e la scelta non è stata casuale. Lo si è poi capito nel paddock a Banyoles quando gli uomini di BMC impedivano ai fotografi di scattare foto alle race machine delle due rock star francesi, Titouan Carod e Jordan Sarrou.

 

 

Ma andiamo con ordine, ossia dalla bici di Baumann. Montaggio come quello dell'anno passato, trasmissione SRAM XX SL T-Type con misuratore di potenza Quark sulla guarnitura.

 

 

Sulle pedivelle troviamo i pedali Time XC12, il marchio francese ora di proprietà SRAM. Impianto frenante SRAM Level Ultra Stealth a 4 pistoncini.

 

 

Confermata anche la collaborazione con la francese Duke Racing Wheels che fornisce alla squadra i cerchi Lucky Star sui quali troviamo per il secondo anno consecutivo le gomme fornite da Pirelli.

 

 

Quest'anno, come si era già visto l'anno scorso nel finale di stagione, proprio sulla BMC Fourstroke i set di gomme hanno la scritta Pirelli in rosso. 

 

 

Attacco manubrio della tedesca Newmen, e piega sempre tedesca ma di un altro marchio, Bike Ahead.

 

 

Invece, le selle sono fornite dall'italiana Prologo, quella di Baumann è una Scratch M5 con rail in Nack.

 

 

SOSPENSIONI

Il reparto sospensioni di proposito lo abbiamo lasciato per ultimo perché è quello che ha scatenato la curiosità dei Media presenti a Girona. L'anno scorso gli svedesi di Öhlins per la prima volta sono entrati nel circus della Coppa del Mondo cross country e l'hanno fatto proprio con il team BMC.

 

 

Da quest'anno vedendo i montaggi di almeno tre squadre italiane (Scott Racing team, KTM Alchemist, Soudal Lee Cougan, Trinx Factory), sia XCO sia XCM abbiamo capito che l'intenzione dei vichinghi è quella di mettere in bella mostra le loro forcelle gialle che hanno impresso in grande la O maiuscola con sopra i due puntini (Ö). Quelle usate da Zanotti, Baumann e L'Homme a Banyoles.

 

 

La forcella è la Öhlins RXC 34 m.1 mentre l'ammortizzatore è il TXC2 Air

 

 

Il comando remoto che li comanda è un DT Swiss.

 

 

In gara tutti gli obiettivi erano puntati sulle BMC Fourstroke di Sarrou e Carod per capire il motivo per il quale c'era tanto mistero solo sulle loro bici. Lo si capisce guardando la foto in action del campione di Francia, è il reparto sospensioni Öhlins sotto la lente d'ingrandimento. Sotto il tubo orizzontale, davanti all'ammortizzatore, si vede un contenitore rettangolare che probabilmente dovrebbe contenere una centralina oppure una batteria. 

 

 

È sicuramente il prototipo di un nuovo sistema di sospensione elettronica che gli svedesi hanno intenzione di testare sfruttando proprio il team BMC.

 

 

SR Suntour un suo sistema lo usa sulla bici di Pidcock, Rockshox sta testando il Flight Attendant, ed ora a quanto pare si è aggiunta anche Öhlins, a questo punto le uniche che non hanno in test nuovi sistemi di sospensioni elettronici per bici da cross country sono Fox e DT Swiss.

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