TEST BMC FOURSTROKE 2023: PROVATO L’AUTODROP, ERAVAMO A RUOTA DI “LE ROI” ABSALON E FILIPPO COLOMBO

BMC ci ha fatto provare la nuova Fourstroke 01 Two nel Sud della Francia, sul tecnico tracciato XCO dove si allena la nazionale in vista di Parigi 2024. Con noi Julien Absalon, Titouan Carod e Filippo Colombo, meno male che andavano a ¼ di gas…

Saint Raphael - BMC ci ha portato a girare su uno dei tracciati più tecnici della Francia, quello dove si allena la nazionale transalpina per Parigi 2024, in compagnia di "Le Roi" Julien Absalon. Ma non solo, infatti per la prima volta abbiamo "gonfiato un telaio"... quello della nuova BMC Fourstroke 01 Two, la nuovissima mtb da cross country e marathon che ha una valvola sul tubo sella per andare a gonfiare il dropper post.

 

Julien Absalon

Photo ©Maxime Schmid

 

In questo articolo vi racconteremo il test della nuova Fourstroke 01 sui sentieri della Costa Azzurra, ma se ancora non lo avete fatto andate prima a scoprire tutti i dettagli e i segreti della nuova famiglia BMC Fourstroke 2023, nel nostro articolo di presentazione.

 

BMC Fourstrole 01 Two 2023 - primo piano

 

GUARDA IL NOSTRO VIDEO

Se non hai ancora visto la nostra presentazione della Fourstroke 2023, ecco il nostro video:

 

 

TEST BMC FOURSTROKE 01 TWO

La famiglia Fourstroke di BMC si divide in tre segmenti, con la dicitura 01 si definiscono quelle più pregiate e performanti, LT quelle a long travel e Fourstroke senza aggiunte sono le biammortizzate che condividono con le altre il telaio, ma con prezzi più abbordabili.

 

 

Noi abbiamo testato la Fourstroke 01 Two, che in gamma compare più o meno a metà del range delle più pregiate, una mountain bike da 8.999 euro al pubblico. Abbiamo chiesto una taglia M per la nostra altezza di 173 cm e si è rivelata la misura azzeccata.

 

 

BMC FOURSTROKE 01 TWO PRIMO APPROCCIO

Abbiamo iniziato l'avventura regolando pressioni e sospensioni, sulla BMC Fourstroke 01 Two 2023, che presenta una cinematica completamente nuova. Ci è stato consigliato dai tecnici di utilizzare un SAG al 30%, per un valore di 114 Psi visti i nostri circa 70 kg.

 

Photo ©Etienne Bornet

 

All'anteriore invece abbiamo gonfiato la forcella RockShox SID SL Select+ da 100 mm a 80,5 Psi.

 

Rockshox SID Select+

 

 

Rockshox SID Select+

 

L'altezza sella su questo telaio, visto che presenta il sistema RAD con AutoDrop, si regola con una vite che non si trova sul collarino esterno, bensì interno al telaio, come gran parte delle cose di questa bicicletta.

 

Redolazione RAD BMC

 

Una vite a brugola sotto al link della sospensione permette di regolare l'altezza del reggisella telescopico, ricordiamo infatti che la Fourstroke 01 si basa sulla presenza del RAD, ossia il telescopico integrato nel telaio.

 

AutoDrop BMC


Ci siamo subito però accorti della presenza di una valvola abbastanza voluminosa sopra al movimento centrale, una valvola per gonfiare il telaio... era quella dell'AutoDrop, appunto.

 

Redolazione AutoDrop

 

ALLESTIMENTO BMC FOURSTROKE 01 TWO 2023 IN TEST

Telaio: Fourstroke 01 Premium Carbon Autodrop, APS
Forcella: RockShox SID SL Select+, TwistLoc
Ammortizzatore: Rock Shox SIDLuxe Select+
Manubrio: BMC MFB01 Carbon 760 mm
Attacco Manubrio: BMC MSM01

Reggisella: Autodrop Integrated, 80 mm
Sella: Fizik Antares R7
Cambio: SRAM GX Eagle AXS

Guarnitura: SRAM GX, DUB, 34t
Cassetta: SRAM GX Eagle 10-52t
Freni: SRAM Level TLM, 160-160 mm
Ruote: DT Swiss XR 1700, 25 mm
Copertoni: Vittoria Mezcal 29x2.35''
Colore: giallo acido, carbonio
Peso: 11,81 kg (con pedali Shimano XTR e portaborraccia)
Prezzo: 8.999 euro

 

QUANTO PESA LA BMC FOURSTROKE 01 TWO - 2023?

La Bmc Fourstroke 01 Two 2023 in taglia M da noi usata pesava 11,83 kg, con pedali Shimano XTR (310 grammi) e portaborraccia.

 

QUANTO PESA LA BMC FOURSTROKE 01 TWO?

 

BMC FOURSTROKE 01 TWO: PRIME PEDALATE

Quando ci siamo diretti a Saint Raphael pensavamo di trovarci a pedalare su una nuova BMC Fourstroke con 120 mm di travel, invece per il cross country gli svizzeri hanno ripensato ai 100 mm, ma con delle geometrie interamente riviste (e si sente).

 

 

Saliti in sella ci siamo sentiti subito molto dritti e in una posizione comoda di pedalata. Una volta impugnato il manubrio ci siamo fatti una prima idea di quanto fossero cambiate le geometrie, per inciso abbiamo testato la nuova BMC Fourstroke 01 senza che ancora ci avessero parlato di numeri o geometrie.

 

Filippo Colombo

Photo ©Etienne Bornet


Fin dalle prime pedalate ci siamo resi conto che il reggisella telescopico aveva una doppia funzione, abbiamo sgranato gli occhi più volte anche perché stavamo partendo in compagnia di Titouan Carod, Filippo Colombo e Julien Absalon, non per una scampagnata, ma per affrontare uno dei percorsi creati per allenarsi in vista dei Giochi Olimpici di Parigi 2024.

 

AUTODROP... BISOGNA ABITUARSI

L'aspetto più sensazionale di questa nuova BMC Fourstroke 01 Two 2023 è la presenza del sistema Autodrop, ovvero un reggisella telescopico che si abbassa da solo, naturalmente se viene azionato attraverso il comando remoto al manubrio. È però anche la cosa più difficile da imparare a gestire nel breve periodo, infatti, ci siamo trovati a schiacciare ripetutamente la leva del reggisella per capire il punto di azionamento, stacco e rilascio.

 


Perché? L'Autodrop ha una componente meccanica e una a pressione d'aria. Schiacciando fino a metà la leva il reggisella si alza sfruttando una molla all'interno del dropper, ma premendo fino in fondo il dropper come per magia si abbassa e lo fa attraverso un circuito di aria compressa.

 

Photo ©Etienne Bornet

 

Nel primo giro quindi ci siamo trovati a fare come sempre, abbassarci per schiacciare la sella prima dei punti tecnici e usare il comando come se avessimo un telescopico normale (utilizzo che se ne fa quando la cartuccia d'aria si scarica). Cancellare dalla mente gli automatismi è una cosa incredibilmente difficile e così ci siamo impegnati a capire che prima di un tratto tecnico non era necessario abbassarsi con le gambe, ma bastava semplicemente schiacciare la leva fino in fondo.

 



La svolta è stata quando abbiamo immaginato di avere un reggisella fisso, con il reggisella fisso non si ha la necessità di fare lo squat, ma si adotta una posizione di discesa arretrando o abbassandosi un po'. Una volta che siamo arrivati a capire che non ci dovevamo più abbassare abituando anche alla doppia funzione della leva, la nostra esperienza in sella è cambiata.

 

 

SERVE DAVVERO L'AUTODROP?

Nella pratica l'AutoDrop della BMC Fourstroke 01 2023 dà la possibilità di risparmiare energie quando si abbassa il reggisella telescopico perché evita lo squat, ovvero il piegamento sulle gambe. Un sistema che evita più di 100 squat, energie che in una gara tirata come quella di Coppa del Mondo possono davvero fare la differenza. In un uso "normale" è un bel giocattolo, ma con poco senso effettivo.

 

 

C'è anche un altro importante vantaggio, che è l'evitare la precarietà di equilibrio in situazioni critiche perché non bisogna scomporsi, o smettere di pedalare e quindi spostare il baricentro, quando si entra nelle sezioni tecniche. Basta utilizzare un dito e si abbassa la sella, in questo modo si permette di avere posizioni di ingresso sui tratti tecnici molto più bilanciate e stabili.

 

 

Anche a livello visuale ci siamo accorti che si arriva più fluidi all'imbocco dei drop e dei rock garden, cosa che permette di sfruttare quella velocità e stabilità superiore per affrontare al meglio ogni sezione. Lo step definitivo secondo noi è quello di arrivare a pensare come se si avesse un reggisella fisso, ma potendo sfruttare gli 80 mm di travel. Un'escursione che abbiamo testato esclusivamente su un tracciato replica di Tokyo 2021, e che mai ci ha dato quella sensazione che non fosse abbastanza. Bisogna abituarsi all'utilizzo di una leva a doppia funzione e soprattutto capire come e quando premere.

 


È un gingillo tecnologico che non stravolge il modo di andare in mountain bike, ma porta il mezzo tecnico un passo più avanti verso il lasciare il biker pensare solo a guidare. Serve davvero? A livello professionistico è uno dei tanti dettagli che messi tutti assieme fanno vincere o perdere un mondiale o un'Olimpiade, per un amatore può essere utile perché migliora guida e dona più sicurezza, non è certo determinante.

 

COME VA IN SALITA LA BMC FOURSTROKE 01 TWO?

I tecnici di BMC hanno lavorato sulla cinematica della nuova Fourstroke 01, rivedendo lo schema APS (Advanced Pivot Suspension) e inserendo un nuovo link basso più robusto e più grosso. Questo ci è stato detto dopo ovviamente, perché noi siamo arrivati dopo la prova percorso con una domanda precisa: come fa ad essere così stabile sul ripido in salita anche con l'idraulica tutta aperta?

 

Test BMC Fourstroke 01 Two - 2023 - salita

Photo ©Etienne Bornet

 

Con un SAG al 30% ci aspettavamo una sensazione molto morbida anche in salita e un leggero bobbing, invece, la prima e unica sensazione nei tratti di salita è stata di massimo sostegno anche quando le sospensioni erano completamente aperte. La cinematica è cambiata, alla curva di compressione è stata data maggiore progressività dal punto di SAG. Sulla Fourstroke 01 Two 2023 era presente il comando al manubrio a 2 posizioni.

 

In salita ci siamo accorti di tanta sensibilità nella primissima fase di affondamento, quindi, tutti i piccoli ostacoli passano sotto le ruote senza influenzare la pedalata. Nei tratti tecnici questo aspetto ci ha dato tanta trazione senza perdere grip sul terreno. Nelle parti più ripide abbiamo deciso di utilizzare il tutto aperto e il risultato è stato quello di percepire sempre una piattaforma stabile, ma con un affondamento limitato e la capacità di scattare senza sprecare troppe energie.

 

Test BMC Fourstroke 01 Two - 2023 - discesa

Photo ©Maxime Schmid

 

Sull'asfalto (pochissimo nel loop scelto) abbiamo azionato anche la chiusura un paio di volte e il retrotreno secondo noi è ancora più rigido rispetto alla versione precedente, non si avverte la minima flessione della ruota e del carro. Si avverte nettamente l'introduzione di un secondo braccetto che collega i foderi alti da quelli bassi e che offre più rigidità e forza. Un altro aspetto molto interessante è il bilanciamento nelle fasi più lente, nel surplace ci siamo accorti di quanto la Fourstroke sia stabile, con una posizione del movimento centrale più bassa e l'angolo anteriore dannatamente aperto.


LA BMC FOURSTROKE 01 TWO 2023 VOLA IN DISCESA

La BMC Fourstroke precedente era una bicicletta che andava davvero bene in discesa, ma con le nuove modifiche apportate alla geometria si può fare "downcountry" anche senza il travel da 120 mm, d'altronde è una bici da 100 mm pensata per la Coppa del Mondo XCO. Sul percorso di St. Raphael, abbiamo affrontato drop e tratti molto tecnici, proprio una replica di quello Olimpico (senza la "passerella infame").

 

Test BMC Fourstroke 01 Two - 2023 - discesa

Photo ©Etienne Bornet


Quel che abbiamo avvertito maggiormente è la ruota anteriore che anticipa sempre l'ostacolo per dare quella sicurezza e stabilità nei tratti tecnici. Nei drop e gradoni, con l'anteriore così aperto ci siamo resi conto che la ruota è più stabile e la nostra posizione rimaneva ben più centrata e bassa, come sulle biciclette da enduro e non arretrata come sui cross country.

 

Test BMC Fourstroke 01 Two - 2023 - discesa

Photo ©Maxime Schmid


Il dubbio può sorgere sul travel quando si affrontano grossi ostacoli in sequenza, anche in questo caso però a parte essere arrivati qualche volta a "pacco" con la forcella (avremmo dovuto salire un pelo di pressione) non ci siamo mai trovati con l'anteriore che ci portasse a sbandierare, a girare di botto con la perdita del controllo. Tutta la parte davanti è infatti incredibilmente stabile anche sui rock garden e sui tratti più sconnessi. Nelle discese veloci la Fourstroke 2023 è molto schiacciata a terra e tanto stabile da non farci percepire l'effettiva velocità a cui andavamo.

 

Test BMC Fourstroke 01 Two - 2023 - discesa

Photo ©Etienne Bornet

 

A CHI LA CONSIGLIAMO

La Fourstroke 01 Two 2023, quella da noi testata, ha un allestimento di media/alta gamma, ma estremamente completo, che associato alle nuove geometrie la rende una MTB super interessante per il 99 per cento degli utenti che vogliono una bici performante e pronta per qualsiasi competizione. Morbida, stabile e scattante, non leggerissima (neanche pesante, sia chiaro), non è l'allestimento (forse neanche la bici) per grammomaniaci, ma gli svizzeri hanno puntato più sulle performance effettive e sul piacere di guida piuttosto che sulla leggerezza.

 

 

Non è neanche per chi cerca una entry level a basso costo, stiamo comunque parlando di 8.999 euro, non certo bruscolini, anzi siamo vicini a prezzi da oggetto di lusso. Chi invece vuole più escursione potrebbe orientarsi sulla Fourstroke LT, che porta l'escursione a 120 mm per avere una piattaforma ancora più "pronta a tutto".

 

COSA CAMBIEREMMO

Sull'allestimento testato è presente un comando delle sospensioni TwinLoc a rotore multidirezionale. Questo è un accessorio che sostituiremmo molto volentieri con un classico comando a leva sotto al manubrio, questo per avere una presa più sicura sulla manopola.

 

Comando TwinLoc

 

Il sistema AutoDrop è un vero lusso, ma con l'utilizzo si scarica il serbatoio interno dell'aria compressa che quindi bisogna ricaricare (circa ogni 100 cicli di utilizzo), al di là della fantastica soluzione che permette di utilizzare il reggisella anche in maniera meccanica se si scarica il volume d'aria, sarebbe stato interessante un sistema di ricircolo dell'aria.

 

Non ci è piaciuta molto la scelta, su questo allestimento, di cerchi da 25 millimetri che non garantiscono il supporto del cerchio da 30 mm. Bisogna fare il callo anche con il micro spostamento laterale del reggisella che si muove leggermente all'interno della sua sede.

 

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