LE "MISTERIOSE" GOMME USATE DA PAULINE FERRAND PREVOT AI MONDIALI

La francese Pauline Ferrand Prevot ha corso in maniera impeccabile, ma noi abbiamo notato che oltre ad essere stata l’unica con una hardtail aveva anche copertoni senza diciture. Un mistero che ci ha fatto scoprire un disegno di un altro brand…

Al mondiale di Les Gets conclusosi domenica con le vittorie di Pauline Ferrand Prevot tra le donne e un eterno Nino Schurter che ha conquistato il suo decimo titolo mondiale di cross country olimpico, abbiamo notato tra le particolarità tecniche un dettaglio molto particolare.

 


Le gomme di Pauline Ferrand Prevot. Certamente in occasione di appuntamenti importanti ci si affida a ciò che conferisca maggiore sicurezza e talvolta vengono utilizzati prototipi, come le gomme di Pidcock ma quelle della due volte campionessa francese sembrano una scelta molto particolare. Una cosa curiosa e un giallo da paddock che ha lanciato i meccanici della Federazione Francese a cambiare prontamente le ruote della campionessa del mondo dopo il traguardo.

 

 

QUELLE GOMME NERE USATE DALLA PREVOT

La francese è stata una delle poche ad aver utilizzato in gara sul tracciato di Les Gets una hardtail, tutte le altre atlete hanno usato invece delle biammortizzate. Sulla BMC Twostroke di Pauline Ferrand Prevot, comunque dotata di telescopico, era presente un set di gomme totalmente nero e intendiamo con le spalle senza diciture. Durante la stagione il team BMC Mtb Racing utilizza coperture Vittoria e immaginavamo che per questa gara con le condizioni che sono emerse la fuoriclasse avrebbe potuto utilizzare un paio di Mezcal, il disegno più scorrevole.

 

 

 

SCELTA MISTERIOSA

Non essendoci scritte sulle spalle dei copertoni abbiamo pensato che le gomme usate fossero dei prototipi di Vittoria, ma il disegno che si intravede dalle foto in circolazione dice il contrario. Quelle montate dalla Prevot sembrano coperture con un disegno appartenente a un altro brand internazionale leader del segmento e tutto fa pensare che avesse voluto una coppia di pneumatici diversi da quelli proposti dallo sponsor tecnico del team.

 

 

La scelta adottata durante la gara potrebbe anche rappresentare l'avvicinamento a un nuovo sponsor per il prossimo anno con cui la francese sta cercando di prendere confidenza sui campi di gara, rimane però un'altra ipotesi.

 


Il mistero si è infittito inoltre quando dopo l'arrivo abbiamo notato i meccanici della federazione francese prendere la BMC Twostroke della Prevot e cambiare con tempi da Formula 1 il set di ruote per montarne uno con il set ufficiale.

 

 

COSA DICE UCI?

Qualcuno ricorderà quando nel 2017 la campionessa olimpica Jenny Rissveds non era partita alla prova mondiale di Cairns per una sponsorizzazione che la avrebbe obbligata a indossare un kit Poc quando invece gli obblighi di team imponevano di indossare casco del brand con cui era al tempo sotto contratto, ossia Scott. Jenny alla fine non partecipò al mondiale a causa di contratti vincolanti da una parte e dall'altra.

 


I kit della nazionale sono la maggior parte delle volte, frutto di partnership con aziende di settore, ai mondiali finiti ieri, qualcuno avrà notato per esempio i convocati della selezione inglese con casco Lazer anche quando lo sponsor team avrebbe imposto un marchio diverso, eccezion fatta per Pidcock esente da questo obbligo. L'UCI come unico vincolo impone l'utilizzo il kit della nazionale durante le prove iridate ma nulla dice invece sull'utilizzo dei materiali per la bici.

 


Aspetti che forse meriterebbero una regola da parte di UCI, permettendo almeno in occasione delle prove iridate l'utilizzo di materiali a discrezione dell'atleta? Il rischio di ritrovarsi in una situazione di totale confusione tra materiali nazionali e di team sarebbe altissimo ma in occasioni in cui l'atleta non corre con la divisa della squadra non potrebbe avere più libertà?

 

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