LA DECATHLON ROCKRIDER RACE 900 S DI STEPHANE TEMPIER ANALIZZATA NEI DETTAGLI

In occasione di Internazionali d’Italia Series XCO a San Zeno di Montagna abbiamo passato alla nostra lente d’ingrandimento la bicicletta Decathlon Rockrider XC Race 900S di Stephane Tempier, scoprendo alcune cose molto interessanti e qualche probabile prototipo

Durante la prima tappa di Internazionali d'Italia Series a San Zeno di Montagna abbiamo avuto la possibilità di vedere dal vivo e anche di pesare la nuova Rockrider Race XC 900 S di Stephane Tempier. Infatti la gara veronese ha rappresentato la prima apparizione italiana del Rockrider Racing Team, la formazione ufficiale Decathlon che ha come obiettivo le Olimpiadi di Parigi 2024. 

 

Rockrider Race 900 S mountain bike

 

Sfruttando l'occasione abbiamo "rubato" la bicicletta di Tempier al suo meccanico e l'abbiamo analizzata nei dettagli. 

 

 

Guarda il nostro video e poi continua nella lettura di questo articolo:

 

 

COLORAZIONE CELESTE PER TEMPIER: UN TUFFO NEL PASSATO?

La colorazione della Decathlon Rockrider XC Race 900 S e il fatto che la guidasse proprio Stephane Tempier ci ha fatto fare un piccolo tuffo indietro nel tempo, quando il corridore francese cavalcava il celeste Bianchi. Qui il colore però, benché simile, è più tendente al verde acceso, un colore che spiccava non poco tra le altre MTB del gruppo.  

 

Rockrider Race 900 S mountain bike

 

Non perdiamo tempo e rispondiamo alla domanda che tutti vi state facendo:

 

QUANTO PESA LA DECATHLON ROCKRIDER XC RACE 900S ?

La Rockrider Race 900 S di Stephane Tempier in taglia M ha fermato la nostra bilancia a 11.3 kg comprensiva di pedali, reggisella telescopico e attacco Garmin. Un peso che se andiamo ad analizzare componente per componente è circa 1 chilogrammo più pesante della concorrenza diretta, un montaggio però che non ha praticamente nessun componente superlight, anzi, tutt'altro.

 

Rockrider Race 900 S mountain bike - peso

 

TELAIO ROCKRIDER RACE 900 S E SCHEMA DI SOSPENSIONE

Il Rockrider Racing team e Stephane Tempier alla gara di San Zeno di Montagna hanno utilizzato solo le nuove mountain bike full suspended Rockrider Race 900 S, ancora non presente nei negozi, ma che dovrebbero arrivare nei negozi Decathlon in primavera. Un telaio che visto dal vivo ha delle dimensioni molto generose, soprattutto per quanto riguarda il carro posteriore in carbonio e senza giunto Horst. La zona che si interseca con il triangolo principale ha sezioni ben generose. 

 

 

I foderi bassi hanno sezione che si sviluppa in altezza, cosa che sulla carta aumenta la rigidità torsionale laterale e permette un minimo di assorbimento. Inoltre i foderi sono disassati, quello destro è più basso per permettere il passaggio catena, mentre quello sinistro attacca più in alto sul piantone.

 

 

Anche i foderi alti hanno dimensioni piuttosto importanti cosa che fa capire che lo schema di sospensione non sfrutta l'elasticità del carbonio per una prima parte di corsa più sensibile, ma si basa interamente sul lavoro del link, realizzato anch'esso in carbonio ha forma di Y e fa lavorare l'ammortizzatore Manitou Mara con un angolo e una posizione poco consueta. Infatti l'ammortizzatore è posizionato quasi parallelamente al tubo obliquo, ma posizionato tra tubo orizzontale e tubo piantone. 

 

Siamo molto interessati a poter provare questa bicicletta per capire se quella posizione permette una sensibilità del carro posteriore oppure solo tanto supporto come lo schema ci farebbe supporre allo sguardo. 

 

 

Guardando il triangolo anteriore si nota come la zona del movimento centrale sia davvero molto grossa, quasi un quadrato che unisce obliquo e piantone, dando un'idea di grande rigidezza e capacità di trasportare la potenza espressa sui pedali.

 

Molto interessante anche la presenza di 3 fori sotto al tubo obliquo, abbiamo pensato che questi sono stati pensati per permettere il passaggio cavi esterno in un'ottica di facilità e velocità di manutenzione, magari per velocizzare la manutenzione sul campo gara.

 

 

Non manca la personalizzazione del telaio con il nome di Stephane Tempier e il suo avatar sul tubo orizzontale. 

 

FORCELLA MANITOU

Manitou R7 Pro

 

La forcella è la Manitou R7 Pro da 120 millimetri, che presenta un rake da 51 mm e un peso dichiarato di 1.648 grammi con steli da 32 mm. 

 

Manitou R7 Pro

 

 

Manitou R7 Pro

 

Altra differenza con le specifiche date durante la presentazione è il blocco al manubrio: infatti Stephane Tempier non utilizza il blocco Manitou, ma usa invece un Orbea Squidlock 2 che va a bloccare sia la forcella, interessante come il cavo che va al blocco della forka passi dietro il tubo sterzo invece che davanti, sia l'ammortizzatore Mara di Manitou.

 

 

Il mono è realizzato con alluminio aerospaziale 7050 e utilizza la cartuccia IPA (Incremental Platform Adjust) a quattro posizioni. Ha un peso dichiarato di 275 grammi. 

 

 

REGGISELLA DIVERSO DAL PREVISTO

Durante la presentazione del Rockrider Racing Team le specifiche date da Decathlon della Rockrider XC Race 900 S ci aspettavamo di trovare sulla bici di Tempier uno dei reggisella telescopici più utilizzati nel gruppo, ovvero il Bike Yoke Devine SL, ma invece a San Zeno sulla bici del francese abbiamo trovato un Rock Shox Reverb AXS, azionato da un comando SRAM Blips di "vecchia generazione" ed infatti si nota il BlipBox posizionato a sinistra dell'attacco manubrio.

 

 

 

Sul reggisella telescopico fa bella mostra di sé la sella Fizik nel modello Versus Evo R3 Adaptive, che staccava esteticamente dal resto della bicicletta, ma che i rider del team trovano estremamente comoda.  

 

 

Il sistema wireless di Sram, ovvero AXS, è utilizzato anche per il deragliatore che è lo SRAM Eagle XX1 AXS con relativo comando cambio. Cassetta 10-52 accoppiata con una guarnitura in carbonio XX1 con corona da 36T, Tempier è famoso per essere uno dei biker che spinge sempre rapporti molto lunghi. 

 

 

I pedali sono i Look X-Race Carbon Ti, il top di gamma off road, compatibili con standard SPD, dell'azienda francese. 

 

Look X-Race Carbon Ti

 

CANALE DA 30 MM E PROTOTIPI HUTCHINSON

Confermate come ruote le Mavic Crossmax SL Ultimate, sulla bici di Tempier erano montate quelle con canale da 30 mm interno. Su questo cerchio erano montate una coppia di copertoni Hutchinson che non portavano sulla spalla né nome né la dimensione, ma solo la dicitura RacingLab

 

 

Guardando il disegno dei tasselli si tratta indiscutibilmente di una coppia di Hutchinson Skeleton. Tempier potrebbe star provando una nuova mescola oppure anche una nuova dimensione, visto che attualmente in catalogo le Skeleton Hutchinson sono solo da 2.15 oppure 2.30" e non ci stupirebbe di vedere in catalogo una prossima 2.4". 

 

PROTOTIPO DI FRENI TRP SLATE?

Sulla Rockrider XC Race 900 S di Stephane Tempier una delle cose più interessanti che ha attirato la nostra attenzione sono stati i freni, non tanto leve e pompante che, pur non essendo marchiate, sembrano essere quelle classiche dei TRP Slate, ma piuttosto le pinze che sembrano essere una novità non presenta a catalogo.

 

Freni TRP Slate

 

Sulla pinza posteriore si legge chiaramente "Slate", ma i TRP Slate sono freni a 2 pistoncini, mentre qui si vede chiaramente che è un classico freno da XC a singolo pistoncino. 

 

Freni TRP Slate

 

Addirittura la pinza anteriore sembra essere un prototipo grezzo, con una colorazione anodizzata che riprende quella della bicicletta, ma non presenta nessuna scritta o logo TRP. 

 

Freni TRP Slate

 

Soprattutto siamo abituati a forme delle pinze TRP molto squadrate, mentre qui abbiamo forme tondeggianti e scavate, classiche di prodotti che vanno a limare il più possibile per cercare di abbassare al massimo il peso. 

 

Freni TRP Slate

 

Tempier ha gareggiato con dischi da 160 millimetri sia all'anteriore sia al posteriore. 

 

COCKPIT PROTAPER

A concludere il montaggio il manubrio in carbonio Protaper Hyperlite da 760 mm e backsweep di 9° che Stephane tiene però leggermente ruotato verso l'alto. Attacco da 100mm non brandizzato in alluminio con angolazione di -17°. A completare le manopole minimali senza collarino.

 

 

 

 

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