Come sempre i Campionati Italiani, di qualsiasi disciplina essi siano, regalano spettacolo e qualche novità. Non ha fatto eccezione l'italiano di Ciclocross corso domenica a Schio (VI) perché sul percorso vicentino caratterizzato da fango e ghiaccio Gioele Bertolini e Chiara Teocchi, compagni di squadra nel team Cervélo FSA (costola invernale ciclocrossistica del Santa Cruz FSA MTB), hanno gareggiato con le loro Cervélo Áspero con il gruppo elettronico Wi-Fi di FSA (Full Speed Ahead).
Ovvero il K-Force WE, già visto e utilizzato su strada, ma ancora inedito nel mondo del Ciclocross italiano.
CHE COSA È L'FSA K-FORCE WE
FSA sta lavorando a un suo gruppo da molto, moltissimo tempo, da prima del 2009 a nostra memoria, ma solo a inizio 2018 ha presentato l'innovativo gruppo K-Force WE con tecnologia ibrida wireless-elettronica.
Ibrido perché le leve in carbonio unidirezionale, con peso di 308 grammi circa, sono senza fili. Con leggerissime batterie 2032 (quelle a moneta utilizzate negli orologi, per intenderci), mentre il deragliatore anteriore (Bertolini da sempre predilige gareggiare nel CX con la doppia corona anteriore) e quello posteriore sono alimentati da una batteria agli ioni di litio posta all'interno del tubo sella e collegata alle due strutture tramite filo.
I pesi sono rispettivamente 162 grammi per il deragliatore anteriore e 216 grammi per quello posteriore. Al momento questo gruppo è disponibile solo ad 11 velocità compatibile bici da strada, ciclocross oppure gravel bike. Bertolini utilizzava ha utilizzato guarnitura FSA Powerbox Carbon con rilevatore di potenza.
L'FSA K-Force WE anche esteticamente si fa riconoscere subito come un prodotto FSA, molto aggressivo, l'indole racing dell'azienda italo-taiwanese si vede tutta.
COSA DICE GIOELE DEL CAMBIO IBRIDO DI FSA
Proprio al termine della rassegna tricolore abbiamo intercettato il biker valtellinese, medaglia d'argento dietro a uno scatenato Dorigoni, per chiedergli un parere personale sul cambio FSA K-Force WE utilizzato in ambito off-road.
"Il cambio funziona bene è preciso e tiene in maniera accurata i settaggi e l'allineamento anche in condizioni difficili come quelle del ciclocross, non ha la stessa velocità di cambiata dello Shimano Di2, ma avendo le due leve wifi e solo una batteria per deragliatore anteriore e posteriore il peso è minore, con la stessa sicurezza di funzionamento. Le leve sono molto compatte e si riesce a tenere molto bene il manubrio, anche per chi come me ha le mani piuttosto piccole.
Il cambio si aziona con due pulsanti posti verticalmente uno sopra l'altro azionabili con un unico dito. Tutto il cambio è "mappabile" e personalizzabile molto facilmente tramite una applicazione. In questa stagione di ciclocross ho utilizzato sempre il K-Force WE, quello classico presentato da FSA per utilizzo su strada, ma proprio in collaborazione con l'azienda sto sviluppando delle mappature (se così si possono chiamare) più racing e dedicate proprio al ciclocross in modo da adattarlo ad un utilizzo CX".
All'orizzonte non si vedono sviluppi in ambito MTB per il gruppo FSA, anche se non mancano le "voci di corridoio", ma di sicuro la partnership con biker esperti e pignoli come Bertolini e Tiberi potrebbe essere la svolta per vedere nei prossimi anni un nuovo competitor a Shimano XTR e SRAM AXS.