ORBEA OIZ M-LTD 2019. RIGIDA E CATTIVA, A SUO AGIO SUI PERCORSI DA COPPA. IL NOSTRO TEST.

La spagnola è una delle mtb da Xc e Marathon più desiderate del momento. L’abbiamo provata a lungo per scoprire se è davvero una dura come solo chi nasce nei Paesi Baschi sa essere. Verdetto: siamo usciti col sorriso del tracciato di La Thuile… vi diciamo solo questo.

Le biciclette non sono tutte uguali, ce ne sono alcune che per qualche ragione attirano l'attenzione più di altre. La Orbea Oiz è una di queste. Lo avevamo notato già a settembre durante Italian Bike Festival, quando bilancia in mano, avevamo fatto irruzione nello stand del marchio spagnolo per vedere quanto realmente pesava il loro gioiellino da XC.

 

Orbea OIZ


Quella full suspension dalle linee filanti e i colori accesi ci era rimasta in testa. Ok, bella esteticamente (secondo il nostro parere), ma sarà anche quel missile da gara come sostengono i biker del Team Kmc Ekoi Orbea. Abbiamo quindi sentito Orbea per riuscire a mettere le mani, e le gambe, sulla Oiz per testarla come piace a noi... a lungo.

 

PRIMA DI TUTTO CHIARIAMO UNA COSA... ANZI 2

La Oiz è un modello che Orbea aveva in catalogo dal 2005 e che nel corso del tempo ha visto solo un aggiornamento di modello, ma per il 2019 l'azienda dei Paesi Baschi ha presentato una piattaforma moderna e soprattutto declinata in due diverse versioni: XC e TR.


Come sicuramente avrete capito la XC è la versione da cross country usata dal team di Coppa del Mondo con un'escursione di 100mm, mentre la TR ha una forcella da 120mm e un carattere più malleabile, pensata per le Marathon, le gare a tappe oppure i lunghi giri in montagna.

 


La Oiz è una bicicletta pensata per il biker moderno e quindi presenta tutte le caratteristiche che servono per gareggiare in World Cup: reach allungato (435mm), tubo piantone più verticale (75º), angolo di sterzo più aperto (69º) e carro molto corto (435mm). Il telaio però presenta spazio per due portaborraccia in tutte le taglie, tranne la S, che è l'unica disponibile sia con ruote da 29" sia da 27.5".

 

TELAIO DA 1,6 KG E SISTEMA UFO 2 FIBERLINK

La Orbea Oiz presenta solamente telai in fibra di carbonio, che possono essere personalizzati nelle colorazioni tramite il programma MyO, il cui peso dichiarato senza ammortizzatore è di 1.600 grammi, circa 50 in meno rispetto al modello precedente.

 

Il design è molto pulito, linee dritte e semplici, ma il vero segreto della Oiz si chiama OMR monocoque, è il sistema di costruzione del telaio che lo rende più resistente e duraturo. In pratica le lastre di carbonio preimpregnate sono tagliate al laser per ridurre al minimo il materiale in eccesso, sono poi sottoposte a molte ore di preformatura in modo da garantire una compattazione del materiale ottimale, ma con il minimo peso possibile.

 

Orbea i-line


La zona di attacco dell'ammortizzatore posteriore è il cuore della Orbea Oiz, qui l'azienda spagnola si è concentrata con realizzazioni computerizzate per arrivare a creare quello che chiamano Inside Line, ovvero il sistema che fa "scomparire" il blocco dell'ammortizzatore.

 

 

L'ammortizzatore è un Fox Float DPS con attacco specifico per questa bicicletta, in pratica il sistema di blocco si inserisce dentro al tubo orizzontale, invisibile e soprattutto azionato da un cavo che scorre dritto senza curve, per far si che sia assolutamente fluido.

 

Orbea Fiberlink


Sull'altra estremità dell'ammortizzatore troviamo invece il Fiberlink, ovvero la bielletta del sistema di sospensione a singolo pivot UFO 2. Il FiberLink è realizzato in carbonio monoscocca a fibre lunghe, con un peso di soli 59 grammi, per ottenere una rigidità laterale altissima.


Il carro posteriore è un pezzo unico in carbonio pivotless realizzato per donare un minimo di flessione sui foderi superiori quando la sospensione lavora, con i punti di snodo di tutto il sistema lavorati al CNC per donare la massima sicurezza e la migliore fluidità di movimento.

 


Il sistema di sospensione è lo stesso in entrambe le versioni XC e TR, cambia solo lo stroke dell'ammortizzatore (40mm la XC e 45mm la TR), mentre la lunghezza totale di quest'ultimo rimane la stessa 190mm, quindi volendo sullo stesso telaio è possibile montare mono diversi se si vogliono avere due biciclette in una.

 

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PROVA SUL CAMPO

Orbea ci ha inviato una Oiz M-LTD, quindi la versione da 100mm di escursione con un montaggio top di gamma:

 

TELAIO Orbea Oiz Carbon OMR 2019 Boost PF Taper UFO2 I-Line
AMMORTIZZATORE Fox i-line DPS Factory Remote Push-Unlock Evol custom tune190x40mm
FORCELLA Fox 32 Float SC Factory 100 FIT4 Remote-Adj Push-Unlock QR15x110 Kashima
GUARNITURA SRAM XX1 Eagle Dub Gold Boost 34t
SERIE STERZO Acros Alloy 1-1/8 - 1-1/2" Integrated
MANUBRIO FSA K-Force Flat 760mm Di2 compatible
ATTACCO FSA K-Force
LEVE SRAM XX1 Eagle Gold
FRENI SRAM Ultimate Carbon Gold Hydraulic Disc
CASSETTA SRAM XX1 XG-1299 Eagle 10-50t 12 velocità
CAMBIO SRAM XX1 Eagle Gold
CATENA SRAM XX1 Eagle 12-Speed Gold
RUOTE Mavic Crossmax Pro Carbon TL 6-Bolt
GOMME Maxxis Ikon 2.20" TLR 120 TPI 3C Exo sul posteriore, Maxxis Ardent 2.2" TLR Exo Dual sull'anteriore.
REGGISELLA FSA K-Force Light SB0 31.6x400mm Di2 compatible
SELLA Selle Italia X-LR Kit Carbonio S

TAGLIA M

 

 

Un montaggio che come avevamo già potuto "pesare", ferma l'ago della bilancia a 9,7 kg in taglia M e a cui noi abbiamo aggiunto una coppia di pedali Look X-Track Race Carbon, un portaborraccia a entrata laterale e il nostro fidato compagno di questo 2019 il ciclocomputer Xplova X3.

 

 

PRIME PEDALATE

La taglia della Orbea Oiz M-LTD che abbiamo utilizzato era una M, misura che pensavamo essere piccola per i nostri 178 cm, soprattutto dopo che alla presentazione dello Shimano Deore XT avevamo pedalato su una Rallon taglia L e ci era sembrata quasi piccola.

 

 

Invece la Medium si è rivelata perfetta per le nostre misure (altezza sella di 74.5cm) e anche l'attacco FSA K-Force Light da 70mm non è risultato troppo corto, merito del reach da 435mm.

 

Orbea OIZ

 

Nel primo giro abbiamo deciso di prendercela comoda, 30 km a ritmo tranquillo su uno dei nostri tracciati XC di prova. Il feeling è risultato subito immediato (salvo per le manopole in spugna che non hanno trovato grande apprezzamento dalle nostre mani) e la sensazione che trasmette la Oiz è quella di velocità. Saranno le ruote in carbonio Mavic Crossmax Pro Carbon TL, ma sullo scorrevole ci sembrava di essere su una bici da strada.

 

 

Il blocco delle sospensioni è totale, non c'è praticamente gioco, cosa che molti amatori là fuori apprezzeranno, ma anche se si lasciano le sospensioni aperte (non c'è posizione di compressione intermedia) il bobbing è minimo sia con valore di SAG  attorno al 15%, sia con un valore un po' aumentato attorno al 25%. Pedalavamo senza troppo forzare, ma sentivamo che la Oiz non era a suo completo agio, chiedeva di essere spinta, di aggredire le discese e lasciare andare i freni.

 

RIGIDA E CATTIVA

La volta dopo abbiamo aggiunto una decina di chilometri all'uscita, ma soprattutto abbiamo aggiunto dislivello e tratti tecnici. La Orbea Oiz M-Ltd ha un'ottima trazione in salita, la sospensione lavora molto bene sulle rocce e sulle radici, ma tenendo sempre la bici molto sostenuta e scattante.

 

 

Non si ha mai l'impressione di essere "seduti" dentro la bicicletta, ma sempre proiettati in avanti pronti allo scatto decisivo per lasciare al palo l'avversario. A sottolineare l'ottimo schema di sospensione abbiamo utilizzato davvero poco il blocco remoto, praticamente solo nei tratti di collegamento in asfalto.

 

 

La tecnologia Inside Line funziona fin troppo bene, tanto che il comando remoto è forse troppo sensibile e in più di un'occasione ci siamo trovati a bloccare le sospensioni semplicemente sfiorando con il pollice il comando (essendo Fox il nostro consiglio è quello di invertirne il funzionamento, così da "aprire" accidentalmente le sospensioni e non chiuderle).

 

 

Se sul tecnico si comporta davvero bene, sulle lunghe salite scorrevoli è davvero eccezionale, merito della sua leggerezza e dello schema di sospensione ben supportivo. Sul pedalato, per il nostro fisico, avremmo solo voluto una sella più larga rispetto alla Selle Italia X-LR Kit Carbonio S (da 131mm) troppo stretta per le nostra ossa ischiatiche.

 

Orbea OIZ


In discesa la Orbea Oiz conferma le sue caratteristiche di rigidità e compostezza. È una bicicletta che tiene la linea scelta senza grossi problemi, ma come gran parte delle XCO pure non permette grossi errori. Per andare forte bisogna essere veloci e cattivi, il tratto tecnico va aggredito e se non si è convinti si mette piede a terra.

 

Un gran lavoro lo fanno i cerchi Mavic Crossmax Pro Carbon TL che presentano una buona rigidità laterale capace di scaricare a terra la potenza, ma non sono eccessivamente duri da rendere i tratti più sconnessi ancora più difficili di quello che sono in realta.

 

Anche in questo caso abbiamo inserito all'interno dei copertoni una coppia di inserti antiforatura PTN RaceLine taglia S. Un po' perché ormai ci siamo abituati alla possibilità di girare con pressioni molto basse, cosa consentita solo con l'utilizzo di inserti, un po' perché ci permetteva di avere maggiore comodità in sella anche quando tenevamo completamente bloccate le sospensioni della Oiz

 

Sono un buon compromesso tra rigidità e assorbimento, in questo caso montati con le ormai classiche gomme Maxxis Ikon al posteriore, mentre all'anteriore troviamo le Ardent Race, con un nuovo disegno leggermente più aggressivo studiato appositamente per le competizioni XC più tecniche e per le squadre di World Cup.


Il test più severo è forse stato il giro di prova sul tracciato dell'ultima tappa di Internazionali d'Italia Series a La Thuile. Un vero e proprio tracciato da Coppa del Mondo. La Oiz M-LTD ci ha permesso di passare "a vista" gran parte dei tratti più difficili e tecnici, in quell'occasione non nascondiamo che avremmo preferito un reggisella telescopico per essere più a nostro agio nei salti e nei vertical drop, ma sia ammortizzatore sia la forcella Fox 32 Float SC Factory hanno sempre lavorato molto bene permettendoci di uscire indenni dalla creazione di Enrico Martello.

 


Un'altra cosa che ci è piaciuta della Orbea Oiz è stata la sua stabilità alle alte velocità su discese scorrevoli, quelli tipiche delle Gran Fondo Italiane insomma. Nonostante il carro molto corto la Oiz è ben piantata a etta e anche nelle curve senza sponda passa fluida e senza scomporsi.

 

A CHI LA CONSIGLIAMO

La Orbea Oiz M-LTD è una bici senza compromessi, neanche nel prezzo (7.499 €), pensata per chi in Mtb vuole spingere davvero forte e centrare un solo obiettivo: la vittoria. È la Mtb ideale per un amatore evoluto e tecnicamente preparato che vuole un mezzo altamente performante, ma che allo stesso tempo richiede capacità di guida e potenza nelle gambe. Proprio come un purosangue di razza richiede un cavaliere esperto.

 

Orbea OIZ

 

È un non-plus-ultra, una di quelle biciclette che fanno girare la testa agli appassionati, quelle che in tanti hanno chiuso dentro il cassetto dei sogni.

 

Noi ci siamo divertiti davvero tanto, ma crediamo che con la versione TR avremmo potuto divertirci ancora di più grazie a una piattaforma tanto leggera e performante quanto la XC, ma più versatile e docile. Come sosteniamo da tanto su queste pagine, 100mm e cattiveria per l'XC e la Top10 delle Marathon, ma 110/120mm è l'escursione perfetta per chi vuole unire la performance alla possibilità di affrontare terreni diversi con maggiore sicurezza. E sono davvero poche le biciclette che offrono questa duplice anima... e la Orbea Oiz è proprio una di queste poche.

 

PER INFORMAZIONI

https://www.orbea.com

 

 

 

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