Albstadt: Altri dettagli tecnici e curiosità dalla Coppa del Mondo

La seconda prova di Coppa del Mondo, quella conclusasi ieri a Albstadt in Germania, grazie alle visione della fotografie ci ha permesso si svelare alcune curiosità che vi sveliamo ora.

 

LE SCARPE DI PIDCOCK

 

Il vincitore della prova di Albstadt, Tom Pidcock, è anche il campione olimpico XCO in carica e per la sua prima gara di Coppa del Mondo 2022 si è presentato al via con un paio di scarpe interamente dorate. Un piccolo tocco di "tamarraggine" per il sempre composto inglese. Come abitudine si tratta di un paio di Specialized S-Works Recon senza loghi, visto che con la Ineos Grenadier in MTB Pidcock non ha sponsorizzazioni ufficiali.

 

CONFERMA PROTOTIPO RIDLEY

Conferma di un nuovo prototipo anche in casa Ridley. Ve ne avevamo parlato qualche tempo fa, ma il vincitore della Coppa del Mondo di ciclocross Eli Iserbyt si è presentato al via della gara tedesca con una bicicletta inedita e senza scritte.

 

 

Se si guarda la generosa biella non la si ritrova in nessuna bicicletta del catalogo Ridley attuale. Altra nuova bici in arrivo quindi e il ritorno del marchio belga nella MTB competitiva.

 

 

 

 

 

CANYON LUX NUOVI DETTAGLI SUI PROTOTIPI

Continua il nostro puntare l'obiettivo sul nuovo telaio Canyon Lux che praticamente ogni atleta ufficiale Canyon sta già utilizzando. Ad Albstadt sia Loana Lecomte, sia il vincitore del XCC Sam Gaze.

 

 

Dalla bici di Gaze possiamo però notare un attacco manubrio lungo (110 mm almeno) e molto inclinato verso il basso, un set up un po' "old Style", questo ci farebbe pensare al fatto che la nuova Lux non abbia un reach particolarmente lungo.

 

 

 

IL CICLOCOMPUTER SUL PIANTONE

Altro dettaglio molto interessante della bicicletta di Sam Gaze è la posizione dell'attacco del ciclocomputer Wahoo che invece che essere sul manubrio o sull'attacco manubrio è posizionato sull'attacco del portaborraccia sul tubo piantone.

 

 

L'ipotesi di averlo posizionato lì è il fatto di registrare i dati con facilità, ma non avere il computerino sott'occhio tutto il tempo e non farsi condizionare da battito cardiaco o wattaggio. Gareggiare a sensazione, ma analizzare quelle sensazioni a gara finita.

 

 

UNA BICI CON LA CALZETTA

Sembra che qualcosa stia bollendo in pentola non solo in casa Canyon, ma anche nella piccola, ma sempre innovativa ARC8. Ad Albstadt abbiamo visto questa bicicletta con la zona dell'ammortizzatore coperta da una "calza", una copertura che ci ricorda molto da vicino quella della Trek Supercaliber di qualche anno fa.

 

 

Che in Svizzera abbiano ri-formulato lo schema di sospensione IsoStrut? Vedremo.

 

MANOPOLE PERSONALIZZATE

Forse non le avevamo notate noi prima, ma ad Albstadt Anne Terpstra ha fatto bella mostra di una coppia di manopole ESI Grip con laserato il suo nome. E già ci immaginiamo le nostre biciclette con il nome sulla manopola.

 

 

IL "TOCCO" DI EVA

Non è una particolarità tecnica, ma se pensiamo che le biciclette moderne tendono ad abbassare sempre più il movimento centrale, non possiamo non far notare il motivo del "mega jolly" giocato da Eva Lechner in gara.

 

 

 

La campionessa italiana ha infatti "toccato" con la corona il bordo del gradino di roccia alla fine della prima salita. Con una mossa da equilibrista Eva è rimasta in piedi, ma davvero che numero.

 

 

LE REAZIONI ALLA "BEVUTA" DI BEC MCCONNELL

Il festeggiamento sul podio di Rebecca McConnell dopo la sua seconda vittoria stagionale è stato qualcosa di EPICO. I vincitori di Albstadt, in pura tradizione tedesca, ricevano un enorme boccale di birra. McConnell ha stupito tutti togliendosi una scarpa (speriamo non fosse la stessa usata per la gara) ci ha versato un bel po' di birra ed ha usato la sua Northwave Extreme XC a mo' di bicchiere.

 


Una cosa che non sembra essere piaciuta molto a Mona Mittelwarner che era alla sua sinistra, a giudicare dalla faccia che ha fatto, mentre Loane Lecomte e Jenny Rissveds incredule per l'accaduto ridevano con un leggero disgusto.

 

 

Una scena che rimarrà nella storia di Albstadt.

 

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