CANNONDALE SCALPEL: BIKE CHECK ALAN HATHERLY A INTERNAZIONALI D’ITALIA SERIES

Nella piovosa Nalles, teatro della seconda tappa di Internazionali d’Italia Series 2022 siamo andati a mettere sotto la nostra lente d’ingrandimento la Cannondale Scalpel dell'atleta sudafricano del Cannondale Factory Racing.

A Nalles (BZ), alla vigilia della seconda prova degli Internazionali d’Italia Series, ci siamo avvicinati alla Cannondale Scalpel del fuoriclasse sudafricano Alan Hatherly, che dallo scorso anno corre con il Cannondale Factory Racing in cui affianca Henrique Avancini, Mona Mitterwallner e Simon Andreassen. Ad un primo sguardo la bici del sudafricano sembra quasi completamente originale, ci è servita la lente di ingrandimento per captare le scelte più specifiche. 


Bikecheck Alan Hathelry Cannondale Scalpel


La Cannondale Scalpel di Alan Hatherly è la biammortizzata di punta della gamma  dotata di doppia sospensione con una forcella Lefty e una sospensione Fox posteriore. Per conoscere le tecnologie applicate alla Scalpel, che sfrutta un particolare schema sospensivo con flex pivot, clicca QUI.


Bikecheck Alan Hathelry Cannondale Scalpel


Nel passaggio ad una bicicletta con escursione anteriore maggiorata (110 mm) anche la posizione in sella di Alan è cambiata con un aggiustamento della sella per una posizione di gara più aggressiva.


Bikecheck Alan Hathelry Cannondale Scalpel


Hatherly utilizza una forcella Lefty Carbon con travel da 110 mm e un ammortizzatore Fox Float DPS da 100 mm. 


Bikecheck Alan Hathelry Cannondale Scalpel


Sulla sospensione anteriore il sudafricano usa una pressione di 110-120 Psi con tutti gli spacer davanti, mentre al posteriore utilizza una pressione di 145-155 Psi, scelta che dipende dalle caratteristiche del percorso. 


Bikecheck Alan Hathelry Cannondale Scalpel


Sull’ammortizzatore Hatherly utilizza un lockout a due posizioni, con la possibilità di scegliere tra totalmente chiuso o aperto. Con i tecnici ha deciso di agire anche sulla camera negativa della sospensione posteriore con uno spacer blu Fox rigido per contrastare il finecorsa. 


Bikecheck Alan Hathelry Cannondale Scalpel


Alan utilizza un reggisella telescopico con escursione da 70 mm marchiato Fox transfer SL.


Bikecheck Alan Hathelry Cannondale Scalpel

 

La sella è una Prologo Scratch M5 PAS da 134 grammi.


Bikecheck Alan Hathelry Cannondale Scalpel


La Scalpel che utilizza Hatherly è in taglia large, su cui può essere allestito un doppio portaborraccia. 


Bikecheck Alan Hathelry Cannondale Scalpel


In realtà Hatherly ha montato un solo portaborraccia con una copertura per il kit Stash che il team non utilizza, almeno per il cross country. 


Bikecheck Alan Hathelry Cannondale Scalpel


Schwalbe Racing Ray First Ride 2.25” davanti e dietro, setup che viene utilizzato principalmente nelle gare bagnate e negli short track, il disegno di questa gomma infatti vanta una spaziatura più elevata tra i tasselli utile per uno spurgo migliore dei detriti. 


Bikecheck Alan Hathelry Cannondale Scalpel


La pressione è di 1.35 Bar posteriore e 1.3 Bar all’anteriore, senza inserti. Anche se la squadra sta pensando a adottare questa soluzione per il futuro. Nelle prove più tecniche però vengono utilizzate gomme con sezione da 2.35” anche con allestimento Thunder Burt (davanti e dietro) o Thunder Burt al posteriore e Racing Ralph all’anteriore. 


Bikecheck Alan Hathelry Cannondale Scalpel


All’interno è inserito il Doc Blue, liquido sigillante di Schwalbe con 60 ml di quantitativo per gomma. 


Bikecheck Alan Hathelry Cannondale Scalpel


 

 

Per cambio, cassetta e guarnitura la Cannondale Factory Racing si affida a Shimano con la serie XTR a 12 velocità. 


Bikecheck Alan Hathelry Cannondale Scalpel


Solitamente Hatherly utilizza una corona da 38 denti ma in condizioni fangose come Nalles preferisce un plateau da 36. La cassetta ha una scala di pignoni da 10 a 51. 


Bikecheck Alan Hatherly Cannondale Scalpel


Le pedivelle XTR hanno una lunghezza da 170 mm con un misuratore di potenza Stages. 


Bikecheck Alan Hatherly Cannondale Scalpel


Montati sulla Scalpel di Hatherly si possono osservare cerchi Enve M525, un set in carbonio con un canale interno da 25 mm. 


Bikecheck Alan Hatherly Cannondale Scalpel


Anche il manubrio è marchiato Enve nella serie M525 in carbonio, con un attacco in alluminio da 85 mm di estensione senza inclinazione per favorire la posizione più aggressiva di pedalata.  


Bikecheck Alan Hatherly Cannondale Scalpel


I due impianti sono Shimano XTR con dischi da 160 ma con standard di fissaggio diversi: 6 viti all’anteriore, center lock al posteriore. 


Bikecheck Alan Hatherly Cannondale Scalpel


Da quest’anno il Cannondale Factory Racing ha iniziato una collaborazione con Ceramicspeed, uno dei leader nella produzione di cuscinetti ad alto scorrimento. Movimento centrale, cuscinetti dei mozzi e della trasmissione sono firmati Ceramicspeed. A breve dovrebbero iniziare a utilizzare cuscinetti auto lubrificanti anche per le boccole di fissaggio dell’ammortizzatore. 


Bikecheck Alan Hatherly Cannondale Scalpel


Un inedito prodotto è utilizzato per la lubrificazione della catena, l'UFO Drip è un prodotto sempre di Ceramicspeed, che si applica sulla catena dopo il lavaggio. Viene lasciato agire per otto ore per fare in modo che penetri tra le maglie per diminuire drasticamente l’attrito. 


Bikecheck Alan Hatherly Cannondale Scalpel


QUANTO PESA LA CANNONDALE SCALPEL DI ALAN HATHERLY? 

La Cannondale Scalpel di Hatherly pesa 10,2 chilogrammi. 


Bikecheck Alan Hatherly Cannondale Scalpel

 

COME È ANDATA LA GARA DI HATHERLY A NALLES?

Sabato 2 aprile a Nalles la Marlene Südtirol Sunshine Race ha visto al comando Alan Hatherly insieme a Nadir Colledani fino ai -2 dal termine, quando ha rischiato di doversi ritirare per il freddo. Lui che arriva dal Sudafrica non ha trovato le condizioni ideali per esprimersi al meglio. «Dal terzo giro ho iniziato a percepire una sorta di stato di congelamento, non riuscivo più a pedalare e ho iniziato a pensare solo a sopravvivere. Passare dai 30 gradi del Sudafrica ai quattro di questa zona, per me è stato particolarmente deleterio». Il traguardo l'ha comunque tagliato piazzandosi in sesta posizione.

 

 

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Photo ©Michele Mondini

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