UNA GRAVEL AL POSTO DELL BDC? NE PARLIAMO COL BULLO E IRONTIBI

Un po’ per attitudine un po’ per forza di cose i biker del Team Santa Cruz FSA hanno sostituito le loro bici da strada con la Stigmata, una Gravel a tutti gli effetti. Gli abbiamo chiesto, a stagione inoltrata, se hanno trovato benefici oppure no.

Gravel. Sembra che quest'anno non si parli d'altro. Tutti le vogliono tutti le cercano, in tanti si domandano. Anche noi qui a Pianetamtb.it abbiamo iniziato a "mettere la testa" dentro questo nuovo mondo in cui vediamo molte similarità con il Nostro. Abbiamo testato le nuove GT Grade e Cannondale Topstone e abbiamo cercato di capire se queste bici "ibride" sono più vicine agli stradisti oppure a noi bikers, ma soprattutto ci siamo chiesti se una bici gravel può sostituire una bicicletta da corsa nel nostro allenamento quotidiano.

 


Domande a cui rispondere non sembrava facile... poi scorrendo come sempre Instagram abbiamo trovato la risposta, o meglio gli atleti a cui chiedere: Gioele "Bullo" Bertolini e Andrea "#IronTibi" Tiberi.

 

TEAM FSA SANTA CRUZ: ALLENAMENTO SU STRADA CON LA STIGMATA, UNA GRAVEL

I due top biker italiani, insieme ai loro compagni di squadra Greta Seiwald e Zaccaria Toccoli, da inizio stagione hanno "abbandonato" la bici da strada per sostituirla con la Santa Cruz Stigmata, la gravel bike dell'azienda Californiana.

 

 

Una scelta "obbligata" se vogliamo perché "Santa" non ha in catalogo una vera e propria bici da strada, ma sappiamo che se la squadra lo avesse chiesto, visto che l'importatore italiano di Santa Cruz è Focus Italia Group non crediamo ci sarebbe stati grossi problemi a far allenare i ragazzi su una leggerissima Izalco Max o una Cervelo R5, eppure siamo quasi sicuri che proprio lo spirito e lo stile del team Santa Cruz FSA li abbia spinti a rimanere più vicini alla polvere e scegliere di allenarsi su una Gravel.

 

A quel punto abbiamo chiesto direttamente a Bertolini e Tiberi come si stanno trovando ad allenarsi su una Gravel bike.

 

IRONTIBI: ALLA RICERCA DEL DIVERTIMENTO... ANCHE IN FAMIGLIA

Andrea Tiberi, lo vediamo sempre più spesso sulla Stigmata lungo le salite sterrate delle strade militari del suo piemonte, infatti ci ha confessato di str divertendosi proprio tanto con questa bicicletta: "La Stigmata l'abbiamo scelta perché è l'unica bici (quasi) stradaiola a catalogo Santa Cruz, è vero... però adesso che ce l'ho me la sto godendo! È bella l'idea di mixare un po' strada e sterrati compatti e veloci, almeno, per me è così. Soprattutto stanno venendo fuori degli allenamenti super divertenti!

 

 

Dal punto di vista tecnico va molto bene per fare un lavoro di qualità per quanto riguarda la velocizzazione perchè si riesce a mixare un po' il lavoro di potenza sui sentierini, con delle parti di velocità e frequenza di pedalata molto alta. È un po' come inserire in tabella della stagione Mtb dei richiami con i benefici del ciclocross, tra l'altro impari ad avere anche molta sensibilità e a lavorare tanto col corpo per assecondare il terreno perchè ovviamente, per quanto si scelgano sterrati (quasi sempre) abbastanza compatti, la bici è completamente rigida e la capacità di assorbimento delle gomme molto poca.


È anche svago, qualcosa di diverso dal solito, ogni mezzo a due ruote e pedali dà delle emozioni diverse e sta noi scegliere il giusto terreno per sfruttarle al massimo. La Mtb si è evoluta tantissimo negli ultimi 20 anni, le Mtb degli anni 90 per la maggior parte delle persone erano adatte a percorrere strade bianche e poco più. Adesso con un telescopico e gomme un po' cattive vai ovunque anche con una XC, anzi a far roba semplice son quasi sprecate.

 

 

La Gravel invece è perfetta per quei terreni: veloce, scattante. E poi è bici da viaggio, bici da città... io l'ho prescelta per trainare il carrellino porta bambino con mio figlio Benny dentro, l'abbiamo appena testato. Diciamo che non me la sento di dire che vale la pena comprare una gravel per i benefici che può portare alla mtb, però sicuramente chi vive e si gode il ciclismo a 360° sa dove puntare e come divertirsi quando ci sale sopra. E anche costoro si stupiranno della sua versatilità!"

 

 

BULLO: IO CON "LEI" FACCIO ANCHE DIETRO MOTORE

Gioele Bertolini usa la Stigmata in maniera più tradizionale (anche se sempre con quella ruota anteriore staccata da terra..) e con copertoni stradali per staccare i suoi compagni di allenamento sulle salite della Valtellina, ma non solo perché sulla Santa Cruz Stigmata ci fa anche i lavori dietro motore, segno che una Gravel non è poi così tanto più lenta di una BDC.

 

 

"La Stigmata è una bici che resta un po' più morbida e rilassata, soprattutto con le terribili condizioni della maggior parte delle strade che abbiamo in questi ultimi tempi ti aiuta e ti fa finire i giri più lunghi senza formicolii alle mani e la schiena distrutta. È molto versatile e se ti viene voglia di utilizzarla nell'off-road basta prendere un sentiero o una strada bianca ed ecco che inizia il divertimento. Non so se la geometria un po' più alta aiuta nel passaggio da "strada" a Mtb, perchè io abituato a mixare Bdc, ciclocross e Mtb non ho mai sofferto il cambio da una bici all'altra".

 

 

TUTTI SU UNA GRAVEL, QUINDI?

Come diceva giustamente Tiberi neanche noi ci sentiamo di consigliare a un amatore di buttare la sua bici da strada e passare a una gravel, ma adesso sappiamo che è una bicicletta che permette di allenarsi in maniera corretta e senza difficoltà come su una strada, ma con quella libertà e quello "Style" tipico di noi bikers.


Una bicicletta un più da avere in garage per tenere fede alla prima legge del ciclismo, ovvero quella che risponde alla domanda: Quante bici devo possedere? Risposta N+1, dove N è un numero infinito.

 

 

 

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