Meccanici made in Italy: Fabio Sartori il mago della Cape Epic

Il meccanico vicentino ci ha raccontato il dietro le quinte, in una gara a tappe. A che ora si deve svegliare, che controlli deve fare alla bici, che cosa si deve portare dall'Italia.

Suoi social media le star tra i meccanici della Coppa del Mondo cross country sono sicuramente l'americano Brad Copeland di Specialized e lo svizzero Yanik the Mechanic di Scott ma non bisogna dimenticare che al Cannondale Factory Racing, fino a poco tempo fa, dietro le quinte a sistemare le bici c'era l'italiano Giacomo Angeli.

 

Fabio Sartori meccanico Trek Selle San Marco

 

E' proprio dei meccanici Made in Italy che vi parliamo per la seconda volta. Dopo essere andati in provincia di Bergamo ed avervi presentato Ivan Cominelli, l'angelo custode delle bici dello Scott Racing Team, oggi siamo andati in Veneto, per la precisione nel vicentino. Quì lavora Fabio Sartori, il meccanico di fiducia del Team Trek Selle San Marco. Se avete in programma una gara a tappe, a lui si possono chiedere consigli visto che ha seguito la squadra sia in Sudafrica (Cape Epic) che Brasile (Brasil Ride).

 

 

Ciao Fabio, come sei arrivato ad essere il meccanico ufficiale del team Trek Selle San Marco?

 

La mia collaborazione con il team Trek-Selle San Marco è iniziata ormai 5 anni fa grazie a Marco Trentin che, conoscendomi già da prima, mi chiese se mi sarebbe piaciuto aiutarlo in questo progetto, io accettai e sono contento di aver preso questa decisione anche se è un impegno importante che talvolta mi impegna veramente tanto.


Ci puoi spiegare a grandi linee una tua giornata tipo il giorno di una gara a tappe?

 

La giornata inizia ovviamente con la sveglia presto, anzi prestissimo (in Sudafrica intorno alle 04:30), si fa colazione e poi si passa subito al controllo delle bici, sospensioni e pressione gomme, qualche rifinitura del caso (ad esempio fissare le bombolette di Co2 al telaio, oppure si controlla la misura della sella per verificare che non sia scesa, etc…).


In seguito preparo gli attrezzi e le ruote di scorta da portare alla partenza, gli atleti cominciano il riscaldamento e noi accompagnatori poco dopo andiamo vicino alla griglia di partenza per assicurarci che sia tutto in ordine. Si aspetta lo start e poi, di solito, saliamo in macchina e nel limite del possibile seguiamo la tappa. Una volta terminata il mio compito è di lavare le bici, controllare tutta la parte meccanica e poi, finito di lavorare, ci si prepara per la sera, cena e a letto presto, l’indomani si ricomincia da capo.

 

Una volta partita la gara quale è il compito che ti assegna il team.

 

Normalmente io seguo la tappa con il Team Coordinator (Marco Trentin), capita però che le tappe siano poco accessibili, quindi rimaniamo al campo gara e sistemiamo il materiale. Ogni 2 o 3 giorni ci dobbiamo spostare da un campo gara ad un altro, quindi, insieme con gli altri componenti dello staff, raccolgo tutto il materiale e guido uno dei mezzi a nostra disposizione fino alla nuova location.

 

Fabio Sartori meccanico Trek Selle San Marco

 

Visto che hai seguito la squadra sia in Sudafrica che in Brasile, di notte dove dorme il meccanico?

 

Durante la gara, sia in Sudafrica (Cape Epic) che in Brasile (Brasil Ride), ho dormito come gli altri componenti dello staff in tenda, talvolta in un appartamento che affittavamo per qualche giorno, oppure in albergo.

 

La notte prima della gara dormi tranquillo o sei preoccupato per le bici dei ragazzi?

 

Generalmente dormo tranquillo, essere parte del grande Team Trek Selle San Marco mi da sicurezza sul mio operato e sulle abilità di tutti i componenti della squadra, ognuno fa il suo dovere e ci impegniamo tutti per un obbiettivo comune. Sinceramente la tensione si sente più durante la tappa, soprattutto se si hanno atleti nelle prime posizioni.

 

La gestione della bicicletta, con l'evoluzione di telai, trasmissioni e ruote, è cambiata per un meccanico o tutto sommato fai le stesse cose che facevi qualche anno fa?

 

Le bici sono cambiate radicalmente, sospensioni sofisticate, comandi remoti per ogni componente, passaggio cavi interno e cambi più leggeri e performanti, tutto questo si traduce in maggior attenzione generale e soprattutto grande precisione nel momento della manutenzione.

 

IL MECCANICO IN AZIONE

 

Cosa bisogna portarsi dall'Italia, in modo da gestire in autonomia, l'assistenza meccanica ad una squadra, formata da 2 coppie in una gara a tappe?

 

In una trasferta lunga come quelle che facciamo noi bisogna portarsi praticamente tutto, ottimizzando i pesi per il trasporto aereo, ma non si può lasciare nulla al caso, anche perché può essere che i materiali che utilizziamo non siano venduti in tutti i paesi del mondo, quindi si corre il rischio di restare senza ricambi. Tutto quello che riguarda le nostre bici nello specifico devo portarmelo dall'Italia, dai cuscinetti ai ricambi per i telai.

 

 

Il clima caldo di Sudafrica e Brasile incide sulla scelta di certi materiali da portare o da utilizzare?

 

Normalmente non ci sono differenze sostanziali di materiali da utilizzare a causa del clima, solo un paio di accorgimenti come l'olio catena. Durante la Cape Epic utilizziamo un prodotto Sudafricano creato appositamente per quella gara e un lattice che diventa più denso grazie all'attivatore.

 

Come si prepara la bicicletta prima di una gara?

 

Prima di una gara come la Cape Epic la bici va controllata in ogni componente, ogni singola vite va stretta, tutti i fili devono scorrere alla perfezione, le bici devono essere al 110%. Ogni componente, se non controllato accuratamente, può compromettere la tappa e quindi l'intera gara.

 

Fabio Sartori meccanico Trek Selle San Marco

 

Cosa bisogna fare subito dopo una gara?

 

Quando i corridori hanno concluso la gara bisogna lavare accuratamente le bici, spazzolare bene la trasmissione per togliere i residui di polvere o fango, portare le Mtb nella nostra area riservata e cominciare con i controlli di routine.

 

Quanto è importante la pulizia in una bicicletta?

 

La pulizia della bici è fondamentale, una bici con componenti "moderni" lasciata sporca equivale ad avere una bici non funzionale.

 

Ogni quanti km provvedi a cambiare catena, cassetta?

 

Sinceramente non c'è una formula precisa, si valuta insieme al manager quando è il caso di intervenire e cambiare la catena o la cassetta, però posso dire che noi cambiamo catena spesso, molto spesso.

 

 

Qual è la parte della bici che ha bisogno di più cura in una gara a tappe (a parte il cambio)?.

 

Come detto prima ogni singolo componente è fondamentale per la buona riuscita della prestazione, comunque se devo sbilanciarmi oltre alla trasmissione, le ruote sono in testa alla lista.

 

E' meglio partire alla prima tappa con catena e cassetta nuovi di zecca oppure con un po' di chilometri alle spalle?

 

Di solito un paio di giorni prima dell'inizio della gara montiamo tutto nuovo, i ragazzi così hanno tempo di rodare un po' cassetta e catena.

 

Quali sono le operazioni di manutenzione fondamentali che un amatore dovrebbe fare alla sua bici?

 

Partendo dal presupposto che le bici siano sempre pulite, i controlli fondamentali secondo me sono quelli alla trasmissione, ma anche il controllo delle viterie (a maggior ragione sulle bici biammortizzate), la pressione delle gomme e delle sospensioni, che troppo spesso non vengono fatte manutenere con regolarità.

 

 

Nella tua cassetta degli attrezzi cosa non può mancare?

 

Questa è una domanda difficile, forse le chiavi esagonali, le brugole per capirci. Però gli attrezzi fondamentali sono veramente tanti.

 

Quando succede un inconveniente meccanico, ti senti responsabile?

 

Se ci fosse un problema palesemente causato da una mia disattenzione mi sentirei responsabile, però conoscendo i mezzi a memoria e facendo dei giri di prova ogni giorno dopo la manutenzione è difficile che accada. È più facile che avvenga un guasto meccanico a causa di fattori esterni, ad esempio la polvere o il fango, oppure un guasto dovuto alle durissime condizioni di gara.

 

IL MECCANICO E GLI ATLETI

 

 

C'è qualche atleta che ha delle "manie" particolari sul set-up della bici, che si possono raccontare?

 

Non c'è un atleta che ha delle manie vere e proprie, ognuno ha delle piccole particolarità che lo contraddistinguono, dalla posizione delle leve freno alla pressione delle gomme, però niente di particolarmente strano o insolito.

 

Quando il tempo è incerto e gli atleti restano indecisi fino all'ultimo sul set-up delle bici, che problematiche ti trovi ad affrontare?

 

Al massimo valutiamo una pressione gomme leggermente diversa, però su una tappa di 90-100-120 km con i più svariati terreni da attraversare, non ci sono grosse differenze dal terreno asciutto a quello bagnato, anche perché sia alla Epic sia alla Brasil Ride si corre durante l'estate.

 

C'è qualcosa che gli atleti si dimenticano sempre di fare?

 

Veramente no, sono sempre molto attenti a tutto quello che li riguarda.

 

RELAX E SODDISFAZIONI

 

Il giorno della tappa, a fine giornata quando finalmente riesci a rilassarti?

 

Solo dopo aver fatto la manutenzione a tutte le bici, talvolta si lavora fino a tardi, ogni tanto si riesce a ritagliarsi un po' più tempo, l'importante durante la gara è far bene il proprio lavoro, il relax vero e proprio ci aspetta alla fine della competizione.

 

Fabio Sartori meccanico Trek Selle San Marco

 

Qual è stata la più bella soddisfazione che hai avuto dai ragazzi del Team Trek Selle San Marco, da quando sei il meccanico di fiducia?

 

Di soddisfazioni i nostri atleti ce ne hanno date tante, la tappa vinta alla Cape Epic, la vittoria nella generale al Brasil Ride del 2016, le varie vittorie alle gare di un giorno. Credo che ogni vittoria sia una soddisfazione perché costruita con l'impegno di tutti, atleti e staff.

 

Secondo te, il tuo lavoro in che percentuale ha contribuito ad ottenere questo risultato?

 

Il mio lavoro contribuisce alla buona riuscita del risultato finale, ma la misura in cui contribuisce è la stessa con la quale contribuiscono tutte le persone collegate al Team, dal preparatore al massaggiatore, dal Team Manager agli sponsor, fino agli accompagnatori. Se manca una di queste figure diventa tutto più difficile, per fortuna il nostro Team Trek Selle San Marco è una grande famiglia e ognuno di noi si impegna al massimo per ottenere i risultati migliori.

 

NICKNAME - PAGNOTTA

 

Ciao Fabio, l'ultima domanda è una nostra curiosità. Perché ti chiamano "Pagnotta"?

 

Il soprannome "Pagnotta" me l'ha dato Mario Ciaccia (ex giornalista di TuttoMTB), eravamo a Folgaria al rifugio sopra il monte Cornetto, dove una volta si faceva DH , in occasione di una due giorni sulla neve con la bici. Lui fece un disegno della serata trascorsa in compagnia e mise dei soprannomi a tutti i partecipanti, chiamando me Pagnotta appunto, da quella volta mi è rimasto quel nickname.

 

Fabio Sartori meccanico Trek Selle San Marco

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