TREK SUPERCALIBER: 60MM DI CORSA E SISTEMA ISOSTRUT PER IL SANTO GRAAL DELL’XC

Era un segreto non segreto perchè in rete circolavano tante immagini e Jolanda Neff ci ha gareggiato tutta la stagione, ma ora possiamo finalmente entrare nei dettagli della nuova Trek Supercaliber, il mostro da XCO della casa americana.

La nuovissima Trek Supercaliber è arrivata! Finalmente possiamo chiamarla con il suo vero nome.

 

 

Ha fatto discutere il mondo del Cross Country agonistico fin dallo scorso 19 maggio quando all'interno dei paddock della Coppa del Mondo di Albstadt il nostro fotografo aveva "rubato" una foto della nuova full suspended (perchè è una full a tutti gli effetti) con la zona dell'ammortizzatore (perchè è un ammortizzatore, anche se non tradizionale) coperta da un panno nero.

 

prototipo Trek Supercaliber


Da quel giorno in poi si è parlato tanto di cosa ci fosse sotto quella copertura e, a dirla tutta, sono girate tante altre foto "rubate" in cui qualcosa si intravedeva. Siamo sicuri che anche nei vostri gruppi WhatsApp avete una foto della Trek 2020 "senza veli", di quello strano ammortizzatore che sembra quasi una forcella.

 

 

Conoscevate già il nome e sapevate che aveva 60mm di escursione, forse addirittura sapevate che il telaio pesa 1900 grammi. Insomma, conoscevate il grosso, ma non il dettaglio. Quello ve lo raccontiamo noi. Adesso.

 

SAPEVAMO TUTTO, MA NON POTEVAMO DIRE NULLA... MA ORA VI DICIAMO TUTTO!

Qui a PianetaMTB abbiamo dovuto "tenere la bocca chiusa" a lungo, molto a lungo, infatti Trek ci aveva mostrato la Supercaliber nei primissimi giorni di maggio 2019, in occasione del lancio della Top Fuel 2020.

 

Trek Procaliber di Jolanda Neff


Eh sì, sapevamo tutto, sapevamo che Trek aveva realizzato una delle biciclette più rivoluzionarie del panorama XC degli ultimi anni, una struttura inedita super performante nata guardando al passato, una full suspension da Cross Country con soli 60 millimetri di escursione che sfrutta il sistema ammortizzante IsoStrut, realizzato in collaborazione con Fox, per creare l'arma da XC racing definitiva.

 

 

Jolanda Neff ci aveva detto che per il 2019 non avrebbe mai utilizzato la Top Fuel 2020, ma solo ed esclusivamente la nuova Supercaliber... così è stato e per poco non regalava subito un oro mondiale alla nuova bicicletta nella sua prima gara "scoperta". Purtroppo, la Trek Supercaliber si è dovuta "accontentare" di un argento.

 

VIDEO

 

TREK SUPERCALIBER: IL SANTO GRAAL DEL XC, 4 ANNI DI STUDI E 75 PROTOTIPO

In Trek volevano trovare il Santo Graal del cross country, ovvero una bicicletta che avesse il peso, la semplicità estetica, la rigidità e l'efficienza della loro Procaliber, ma che allo stesso tempo offrisse il controllo, la trazione la comodità e la confidenza di guida della loro Top Fuel.


E proprio come gli archeologi che inseguono il Graal cercano indizi nella storia, la stessa cosa hanno fatto gli ingegneri di Trek: sono andati a cercare soluzioni nel passato. Quando sono incappati nella Trek STP e nella Gary Fisher con cui la nostra Paola Pezzo aveva vinto la sua seconda medaglia d'oro olimpica a Sydney 2000 hanno avuto un sussulto.

 

Paola Pezzo e Trek


ECCOLO IL PUNTO DI PARTENZA: una soft tail con ammortizzatore, a cui però avrebbero aggiunto tutti i ritrovati della tecnologia moderna per ottenere una struttura super-rigida e soprattutto che durante il lavoro non andasse a creare torsioni sull'ammortizzatore.

 


Ci sono voluti 4 anni di studio, oltre 75 prototipi portati sui sentieri, ma alla fine hanno trovato quello che cercavano, ovvero la full suspension performante, ma con l'efficienza di una hardtail, perfetta per le gare XC e, soprattutto, per i nuovi percorsi di Coppa del Mondo XCO.

 

Paola Pezzo e Jolanda Neff


La nuova Trek Supercaliber 2020 presenta la sospensione posteriore IsoStrut, sviluppato in collaborazione con Fox, che presenta 60 mm di escursione e un solo snodo posizionato davanti al tubo piantone esattamente sopra il movimento centrale. I foderi alti sono molto sottili e lavorano anch'essi sfruttando la naturale flessione del carbonio. La geometria non va a variare l'escursione anteriore che rimane fissa sui 100mm standard.

 

 

GEOMETRIA: TRA TRADIZIONALE E NEW SCHOOL

Parlando di geometrie la Trek Supercaliber 2020 segue i trend del momento, ma a differenza di molti altri brand non esaspera l'angolo di sterzo che rimane un "classico" 69º con angolo piantone di 74º, da qui si capisce che la posizione del biker è ben avanzata per permettere di scaricare tutti i watt possibili sui pedali.

 

Trek Supercaliber 2020 primo piano

 

Anche il Reach di 425mm è sì maggiore di quello della Procaliber (412mm), ma non particolarmente lungo, visto che quello della Top Fuel, per esempio, misura 440mm. Il valore che esce dalla norma è quello del carro, infatti con i suoi 430mm si attesta come uno tra i più corti in assoluto, avvicinandosi di molto agli incredibili 428mm della Lee Cougan Rampage Air, il che porta la Supercaliber ad avere un interasse di 110,5 cm in taglia M.

 

 

Leggendo i numeri la geometria sembra sia votata all'estrema reattività sia di guida sia di sviluppo della potenza. Nervosa e reattiva, per salite corte esplosive e passaggi tecnici dove la bici si deve infilare tra gli ostacoli, in pratica il riassunto dei percorsi World Cup moderni.

 

 

OK, MA QUANTO PESA?

Sappiamo che arrivati fino a qui vi siete fatti questa domanda: "OK, bello tutto, ma quanto pesa la nuova Trek Supercaliber?" L'azienda di Waterloo ha rilasciato un peso ufficiale di 1.950 grammi per il telaio con ammortizzatore ed hardware. Un valore di tutto rispetto perchè sappiamo che sono ben poche le full suspension a scendere sotto il muro dei 2 kg. La Supercaliber 9.9 con Sram Eagle XX1 dovrebbe avere un peso globale di 9.89 kg, ma noi personalmente non abbiamo ancora avuto occasione di pesarne un modello.

 

 

 

 

TUTTO NUOVO! SI CHIAMA IsoStrut, ANDIAMO A SCOPRIRLO

La vera rivoluzione della Trek Supercaliber 2020 si chiama IsoStrut ed è il suo sistema di sospensione. Non possiamo chiamarlo schema di sospensione perché siamo davanti a qualcosa di mai visto prima che coinvolge sì lo schema, ma soprattutto la sospensione stessa perché in Trek hanno deciso di partire proprio dall'ammortizzatore per rinnovare il mondo del cross country.

 

VIDEO: COME É FATTO, MANUTENZIONE, SI SMONTA?

 

Isostrut


Tutti gli schemi di sospensione che sfruttano un ammortizzatore tradizionale funzionano molto bene, ma hanno una perdita di performance nel momento in cui le forze iniziano a torcere l'ammortizzatore che quindi va a disperdere energia e lavoro a causa della sua stessa costruzione, ovvero può lavorare solo in maniera parallela al suo asse, se lo stelo dell'ammortizzatore ruota sul suo asse il risultato è un malfunzionamento e una perdita di performance.

 

 

In pratica in Trek volevano riuscire a creare un sistema che assicurasse di lavorare sempre alla perfezione. Unendo le forze con Fox hanno quindi creato l'IsoStrut, che in parole povere possiamo quasi arrivare a definire come una via di mezzo tra un ammortizzatore e una forcella.

 

 

 

 

Infatti, l'IsoStrut in pratica inserisce un ammortizzatore dentro ad uno stelo più lungo connesso (e bloccato) al telaio attraverso un esoscheletro in carbonio, con 2 boccole e 2 parapolvere simili a quelli di una forcella, a cui sono direttamente legati i foderi alti.

 


In pratica durante il lavoro della sospensione è la struttura in carbonio che va a scorrere sullo stelo, non c'è però possibilità di rotazione dell'asse dell'ammortizzatore e quindi lo schema lavora sempre in linea assicurando performance, sensibilità e soprattutto reattività.

 

 

 

È un lavoro diretto perché non ci sono rocker o biellette coinvolte, il carro è diretto sul sistema ammortizzante e proprio per questo Trek ha realizzato i foderi alti della Supercaliber in modo che lavorino a balestra nella prima parte dell'ammortizzazione.

 

 

 

 

Il carro è pivotless e i foderi alti si schiacciano visibilmente quando inizia il lavoro di ammortizzazione. Questo dovrebbe permettere alla Trek Supercaliber 2020 di avere la stessa reattività di una front softail come la Procaliber nel momento in cui si spinge sui pedali.

 

 

 

Assicurando un grande sostegno all'ammortizzatore in fase di spinta sui pedali e quindi evitando dispersione di watt, ma nel momento in cui si passa il "primo step", ovvero quando il sistema inizia a lavorare sul serio perché il terreno diventa molto accidentato, allora interviene l'ammortizzatore con tutta la progressività del sistema da 60mm.

 


Il pivot principale, che poi è anche l'unico del sistema è posizionato, come la Trek TopFuel 2020, sopra al movimento centrale e davanti al tubo piantone, per assicurare la massima efficienza di pedalata limitando al massimo la dispersione delle forze e soprattutto aumentando la rigidità torsionale dei foderi bassi.

 


Il sistema IsoStrut, per un utente finale, non differisce da un normale ammortizzatore, infatti è ad aria e si regola (alte e basse velocità e rebound) con la stessa semplicità di un ammortizzatore da XC tradizionale. Il punto di partenza della regolazione dei PSI e del Rebound è il Trek Suspension Calculator, sulla rotellina del Rebound sono presenti dei numeri, il che rende molto più facile e intuitivo ricordarsi il proprio click di rebound oppure andare a modificare on-the-fly il valore per trovare il miglior setting rispetto al terreno che si sta affrontando.

 


L'IsoStrut presenta anche la possibilità di inserire degli spacers in modo da variare la curva di progressione e dare ancora maggiore sostegno alla sospensione per chi volesse un feeling aggressivo e secco.

 

 

Naturalmente c'è la possibilità di avere il blocco remoto al manubrio con 2 posizioni (aperto o chiuso), ma soprattutto essendo realizzato in collaborazione con Fox Suspensions, tutti i principali centri autorizzati FOX Service saranno formati per manutenere e lavorare in garanzia sul sistema IsoStrut.

 

GUARDA IL VIDEO

 

DUE BORRACCE E KNOCK BLOCK

Siccome il sistema IsoStrut è molto compatto e "ruba" meno spazio rispetto a un ammortizzatore tradizionale Trek è riuscita a posizionare gli alloggiamenti per 2 portaborraccia su tutte le taglie di Supercaliber 2020, ma quello che migliora la guidabilità della nuova bicicletta è il tubo obliquo Straight Shot ovvero che nella zona dello sterzo non presenta curvature, ma scende dritto, incrementando la rigidità della zona e permettendo più precisione di guida.

 


Questo è possibile solo grazie al sistema Knock Block della serie sterzo. Questa tecnologia brevettata da Trek evita che, anche in caso di caduta, il manubrio e la forcella vadano a ruotare di 90º impattando contro il tubo orizzontale o l'obliquo.

 


L'altra chicca della Trek Supercaliber 2020 è il passaggio interno dei cavi Control Freak che permette qualsiasi configurazione possibile del manubrio (anche con Shimano Di2), ma soprattutto facilita l'inserimento dei cavi in fase di montaggio ed evita qualsiasi tipo di rumore indesiderato dentro al telaio durante le pedalate.

 

 

SOLO 29", MA CON LE TAGLIE "INTERMEDIE"

La Trek Supercaliber 2020 è quindi la nuova arma da XCO, ma anche Marathon Racing visto che sappiamo già che sarà in dotazione al Team Trek Selle San Marco. Una bicicletta pensata solo per gareggiare, anzi diremmo solo per vincere, proprio per questo motivo la Supercaliber 2020 è solo in versione 29", anche in taglia S, e parlando di taglie una cosa molto interessante del catalogo Trek 2020 è la presenza di taglie intermedie.

 


Infatti, oltre alle classiche Small, Medium, Large e XtraLarge, la Supercaliber sarà disponibile anche in taglia ML (18,5"), una misure che potrebbero andare a risolvere i problemi dei tanti biker che, come per esempio il nostro tester, sono sempre indecisi se scegliere una taglia o l'altra perchè la loro conformazione fisica li pone esattamente a cavallo tra le due. Inoltre, sarà prodotta anche una XXL per i biker davvero alti.

 


Una caratteristica della Supercaliber che potrà far storcere il naso a qualcuno è la larghezza massima dei copertoni che è di 2.2", forse un po' limitata visto che in tanti iniziano ad utilizzare anche per l'XC delle coperture un po' più generose.

 

SHORT TEST

Lo abbiamo fatto in dicembre, leggi qui l'articolo.

 

IL NOSTRO GIUDIZIO FINALE DOPO UN TEST DURATO 2 MESI

 

 

MODELLI DISPONIBILI

La Trek Supercaliber 2020 sarà disponibile in 4 modelli. Li puoi vedere in questo articolo, dove trovi anche tutti i prezzi.

 

Per informazioni www.trekbikes.com

 

 

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