Cannondale Scalpel di Marotte e Matador X di Kerschbaumer viste al mondiale

A Mont Sainte Anne come tutti gli anni Cannondale ha fornito ai suoi atleti una versione speciale del telaio Scalpel Fsi Hi-Mod. Per la prima volta anche Torpado ha fornito a Gerri una bici a lui dedicata. In comune hanno Shimano e la sua famiglia di componenti XTR.

In Canada ai campionati del mondo cross country iniziati ieri a Mont Sainte Anne si stanno vedendo tante bici con grafiche custom create appositamente per l'evento. Il design cambia per affascinare i fans e richiamare l'attenzione sui brand ma la componentistica resta quella vista durante tutto l'anno. 

 

Ieri vi avevamo presentato la Specialized S-Works Epic di Jenny Rissveds, oggi è arrivata l'occasione di farvi vedere una bici italiana e un'altra americana. Tutte hanno Shimano come elemento in comune, i giapponesi con la famiglia XTR forniscono la trasmissione a 12 velocità (M-9100), l'impianto frenante, i pedali ma anche i mozzi delle ruote.

 

TORPADO MATADOR X - GERHARD KERSCHBAUMER

 

Che si sarebbe vesta una edizione della Torpado Matador X, lo avevamo capito da una Stories postata da Gerhard Kerschbaumer su Instagram. La bici che ha una nuova grafica è dedicata proprio a Gerri, sul fodero basso si legge la scritta Gerhardkerschi Special Edition.

 

 

La full del campione italiano ha le sospensioni Fox, componentistica FSA, ruote Ursus e gomme Maxxis.

 

 

 

 

Photo ©Michele Mondini

 

 

CANNONDALE SCALPEL SI - MAXIME MAROTTE  

Mercoledì invece il Cannondale Factory Racing ha fatto pervenire al tedesco Manuel Fumic, al brasiliano Henrique Avancini e al francese Maxime Marotte, i telai Scalpel Si Hi-MOD con le grafiche che ricordano i colori delle bandiere delle loro nazioni. 

 

 

Quella di Marotte ha anche una chicca, sul tubo orizzontale hanno disegnato un "galletto", il simbolo nazionale che identifica i nostri cugini d'oltralpe.

 

 

 

La Scapel Si Hi-Mod ha sospensioni Fox, ruote e componentistica Enve, gomme Schwalbe Racing Ralph.

 

 

 

Photo ©Michele Mondini

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