Il boom bici continua. Gli italiani sono impazziti per le biciclette

Per la seconda volta in 5 mesi abbiamo fatto il punto della situazione sulla vendita di biciclette nel mercato italiano. Si trovano nei negozi?

Sono passati poco più di cinque mesi dalla fine del lockdown, ricordiamo ancora con orrore quei due mesi intrappolati in casa a pedalare come criceti sui rulli, mesi che hanno condizionato i comportamenti degli italiani. C'era una pazza voglia di uscire per riscoprire la libertà di muoversi senza condizionamenti per andare alla ricerca di nuove emozioni, il che si è trasformata in una domanda incredibile di biciclette, di qualsiasi tipo e livello.

 

Bicicletta da città

©Specialized

 

All'inizio di giugno vi avevamo raccontato dell'assalto degli italiani ai negozi di biciclette e del conseguente boom di vendite da parte di tutti i produttori. In tanti entravano in negozio, ma pochi ne uscivano con una bicicletta perché tutte le bici erano praticamente esaurite, TUTTE!

 

Noi vi avevamo spiegato come funziona la catena distributiva a livello globale e perché non c'erano più approvvigionamenti ai negozi. I produttori decidono 1 anno prima quante bici dovranno produrre.

 

©Focus Bikes

 

COME SONO ANDATE LE VENDITE IN ESTATE

Adesso dopo aver sentito i principali marchi del settore ciclo, sia le multinazionali sia quelli italiani, in particolar modo quelli che coprono sia il segmento strada sia quello mountain bike, vi raccontiamo cosa è successo in luglio, agosto e settembre.

 

Citybike KTM

©KTM Bike Industries

 

Le vendite sono proseguite senza sosta, le bici più richieste sono state quelle della fascia 500-1000 euro, ma hanno riguardato tutti i segmenti di mercato coinvolgendo bassa e media gamma sia strada e gravel che mountain bike. Le bici elettriche sono le più richieste. I produttori hanno trovato una nuova fascia di clienti che prima pareva non interessato al mondo della bicicletta. La voglia di star bene ha spinto molti italiani a comprare la loro prima bici.

 

©Shimano Steps

 

Il Bonus mobilità è stato importante, ma non determinante perché questa corsa alla bicicletta non è un fenomeno limitato all'Italia ma riguarda tutto il mondo.

 

 

MA QUINDI LE BICICLETTE ORA CI SONO?

Ve lo abbiamo già raccontato: i grandi produttori di biciclette, per come è strutturata la loro catena logistica (fabbriche delocalizzate in estremo oriente), devono decidere un anno prima quante produrne.

 

©Merida Bikes

 

Se nell'agosto del 2019 hanno stabilito che si venderanno 100.000 biciclette della fascia 500-800 euro, la fabbrica ne produce 100.000. Quindi se il mercato poi ne richiedere 130.000 succede quello che stiamo vedendo da maggio: non ci sono più biciclette che si possono ordinare!

 

A questo problema se ne aggiunge un altro che blocca le consegne delle biciclette: il rallentamento produttivo della componentistica durante il lockdown. Posso avere la fabbrica che non si è mai fermata, ma se il mio fornitore di gomme ha chiuso per 2 mesi, non posso completare il montaggio della bici se non mi consegnano i copertoni.

 

©Bianchi

 

Quindi sono costretto ad aspettare che si rimetta in moto la produzione della componentistica, che siano evasi gli ordini pregressi e quindi quelli per i modelli futuri. In pratica una catena di ritardi difficile da colmare.

 

Citybike Trek

©Trek 

COSA SUCCEDE NEI NEGOZI

Una delle conseguenze di questa situazione è quella che il cliente entra in un negozio di biciclette, vuole comprare la bici dei suoi sogni, ma il negoziante imbarazzato gli deve rispondere che purtroppo non è più disponibile perchè sono già state tutte vendute.

 

©Shimano

 

Ed ha ragione, ha venduto tutte le bici che lui aveva ordinato e se prova a ri-ordinarle all'azienda quest'ultima spesso gli risponde che tutte le bici prodotte sono state già ordinate. In pratica le richieste sono superiori alla disponibilità. Nessuno era in grado di prevedere questo boom e per le aziende è difficilissimo anche capire se il fenomeno è momentaneo o continuerà anche nei prossimi anni, ovvero se è conveniente aumentare la produzione seguendo gli standard attuali.

 

Ultimo dettaglio, spesso si vedono negozi che sembrano quasi "vuoti", la spiegazione è semplice: le bici fino all'anno scorso arrivavano nei negozi che le esponevano in attesa di venderle, ora invece la bici arriva in negozio, ma esce subito perché sono quasi tutte già prenotate da tempo e vendute.

 

ALTA GAMMA

©Scott Sports

 

L'unico segmento dove pare ci sia disponibilità immediata è quello della media-alta gamma della MTB, quello legato al mondo dell'agonismo, forse perché quest'anno si è iniziato a correre (se così possiamo definirlo) a fine stagione e molti amatori hanno preferito ritardare il cambio delle loro bici.

 

COSA SUCCEDERÀ L'ANNO PROSSIMO

©Santa Cruz

 

Il BOOM della bicicletta è quindi una BOLLA che presto esploderà oppure un TREND a lungo termine che porterà la comunità a due ruote a crescere sempre di più? Di sicuro se si guarda al mondo del ciclismo molte cose stanno cambiando, il settore racing rimane piuttosto stabile, non decresce, ne aumenta, mentre crescono tantissimo gli utilizzatori "ricreazionali" soprattutto elettrici, così anche le ragazze che salgono in sella.

 

Donna su bici gravel

©Canyon

 

Gli stradisti si avvicinano al mondo off-road grazie alle biciclette Gravel, anche se spesso sono scelte per la loro comodità su asfalto piuttosto che per un uso fuoristrada. Il futuro sembra roseo, speriamo solo che si riesca presto a tornare a quella normalità che permette di acquistare le bici desiderata, al momento desiderato e magari nella colorazione desiderata e non accontentarsi di quello che capita...

 

Biciclette Gravel

©Bergamont Italia

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