Questo test ha un "prima" e un "dopo", ovvero ci sarebbe un verdetto diverso sulle sospensioni da XCO di Ohlins, l'ammortizzatore TXC2Air e la forcella RXC34 m.1 da 120 mm, se non fosse intervenuto a metà strada Andreani Group, con un set-up ad hoc. Fortunatamente quello stesso set-up è ora di serie sulle forcelle e ammortizzatori Ohlins da XC venduti in Italia.
Ohlins ha presentato le forcelle rxc34 m.1, degli ammortizzatori txc1air e txc2air nell'estate del 2023 e noi di PianetaMTB.it avevamo avuto l'opportunità, invitati proprio da Ohlins, di andare in Svezia a provarle in anteprima.
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In quell'occasione abbiamo girato per una giornata intera in un Bikepark XCO con i tecnici Ohlins che ci avevano settato le sospensioni alla perfezione ed infatti eravamo rimasti più che soddisfatti di come andavano i prodotti svedesi pensati per l'XC e usati dal Team BMC.
Avevamo però concluso il test dicendo che avremmo voluto provare a lungo sia la forcella sia l'ammortizzatore, proprio per vedere come si comportavano sulla distanza.
LONG TERM TEST
A inizio 2024 Ohlins ci ha inviato in redazione una forcella Ohlins RXC34 m.1 da 120 mm, quella con testa e cannotto in alluminio (quella un poco più economica) e un ammortizzatore Ohlins txc2air, quello pensato per mtb con schemi di sospensione più progressivi e escursioni da 120mm, quindi l'ideale per la nostra Santa Cruz Blur TR.
La forcella è quella con testa in alluminio, quella "economica" di Ohlins, che abbiamo voluto provare per non mettere in test sempre e solo il top di gamma, da ricordare che avevamo anche avuto la Ohlins RXF 34 m.2 (120 più trail), anche se qui la differenza sta solo nel materiale della testa e, di conseguenza, il peso, mentre tutto il resto, idraulica e materiali interni, è identico alla versione con testa in carbonio.
INSTALLAZIONE
L'installazione di forcella e ammortizzatore sono state estremamente semplici, l'ammortizzatore non ha link strani o particolari, nella confezione ci sono gli spessori per la maggior parte delle biciclette. Si mettono le due viti passanti e il gioco è fatto.
La forcella nessuna particolarità diversa da altre forcelle, il supporto freno è diretto per dischi da 160mm quindi abbiamo usato il supporto per pinza per usare un rotore da 180mm all'anteriore.
Il comando remoto delle sospensioni è quello su cui serve un po' più di malizia, ma con le istruzioni minimali all'interno della confezione si monta in autonomia senza grossi problemi.
Anche l'installazione dei cavi su forcella e mono è piuttosto semplice, a patto di usare il comando remoto Ohlins, perché con l'Orbea Squidlock con cui siamo partiti, il tiraggio è diverso e per far bloccare le sospensioni è stato un lavoro non facile, motivo per il quale siamo passati subito al comando Ohlins.
Tutto questo per dire che se avete un minimo di abitudine a montare e smontare la vostra MTB si riesce a montare il kit sospensioni da soli senza dover fare riferimento a un meccanico.
PESI REALI
Sulla nostra bilancia l'ammortizzatore TXC2Air pesa 268 grammi
Mentre la forcella RXC34 m.1 (con il cannotto non tagliato) 1602 grammi.
PRIMO SETTAGGIO
Ohlins è un'azienda che parla a utenti esperti e non a caso non ha all'interno delle confezioni o online una tabella di configurazioni una guida specifica per la configurazione forcella/ammortizzatore e telaio specifico, ma sono partito dai valori della tabella presente sul fodero della forcella (76 psi per i nostri 70 kg) e dal sag standard del 25% per l'ammortizzatore (250 psi), lavorando con il ritorno un click più lento della metà.
La forcella ha due particolarità diverse dalle solite: il registro del rebound sulla forcella è a sinistra e non a destra come sulla maggior parte delle forcelle e il perno passante, ma anche la vite di blocco del piedino, ha chiave a brugola da 5mm e non la classica da 6 mm.
Altra cosa che non è molto comoda è il registro della compressione alle basse velocità che si trova sotto al meccanismo che attiva il lockout, quindi per regolare questo setting bisogna smontare quella parte, una cosa non molto comoda, soprattutto in fase di primo montaggio quando non si ha idea di come lavora la forcella.
PRIME USCITE
Una volta montate le sospensioni Ohlins sulla nostra Santa Cruz Blur TR abbiamo iniziato a pedalare sui nostri sentieri e dobbiamo dire che siamo rimasti abbastanza stupiti di sentire che le sospensioni non erano esattamente come ce le ricordavamo, o meglio, mancava qualcosa, mancava l'impostazione intermedia.
Perché se sia il tutto aperto, sia il tutto chiuso lavoravano alla perfezione, la differenza tra tutto aperto e l'impostazione intermedia praticamente non si avvertiva. Ne abbiamo parlato con i ragazzi di Andreani Group, distributore italiano di Ohlins, e anche loro ci hanno detto che stavano riscontrando la stessa situazione con i team ufficiali Ohlins ovvero lo Scott Racing Team e il Soudal Lee Cougan.
Abbiamo comunque continuato ad utilizzare la forcella Ohlins RXC34 m.1 e l'ammortizzatore Ohlins txc2 Air perché a parte l'intermedio il loro funzionamento era davvero ottimo, praticamente li utilizzavano come fossero due posizioni, ma il tutto chiuso era davvero granitico e il tutto aperto invece molto fluido e con la forcella che nonostante lavorasse molto non si insaccava mai, anche nei terreni più tecnici.
Naturalmente con la forcella tutta aperta in salita e sul pedalato c'era un po' di bobbing, ma il sostegno non era comunque male, non veniva il mal di mare, si pedalava discretamente anche se si sentiva che c'era un po' troppa dispersione di potenza.
Da dire che la sensibilità iniziale è davvero molto elevata, cosa che mi ha permesso di alzare un po' la pressione interna, sia di mono, sia di forcella, per avere un po' più di sostegno e ovviare alla mancanza dell'intermedio in salita, anche se a discapito di un lavoro ottimale in discesa sulle alte velocità, perché la sensibilità non è cambiata.
LA MODIFICA CHE HA FATTO LA DIFFERENZA
Quando Andreani Group ci ha chiamato dicendo che avevano trovato il giusto tuning per le sospensioni Ohlins, quello che ora fanno di serie su tutte le forcelle RXC34 m.1 e mono TXCAir vendute in Italia, abbiamo immediatamente inviato a Cattolica forca e ammo per la modifica.
5 giorni di lavorazione in cui i ragazzi si sono adoperati molto sulla taratura dell'idraulica nella posizione centrale ed ecco nuovamente il pacco a casa mia, con le sospensioni pronte per essere nuovamente montate.
Questa modifica ha trasformato completamente il comportamento della sospensione, rendendo la modalità intermedia realmente efficace.
Finalmente la modalità "pedal" offre un supporto significativamente migliorato, riducendo il movimento indesiderato durante le pedalate e migliorando la risposta della bici su terreni accidentati e salite tecniche.
Questa modifica ha reso la guida nettamente superiore trasformando delle buone sospensioni da MTB in ottime sospensioni da gara, permettendo di sfruttare appieno il potenziale di queste sospensioni. Soprattutto mi ha permesso di lavorare a pressioni più basse come piace a me per avere delle sospensioni tutte aperte che lavorano al 100% della corsa.
Sulla forcella sono sceso a 66 psi interni, quindi ben 10 psi in meno rispetto al setup iniziale, mentre sul mono sono sceso a 205 psi, ho dato un click in più di ritorno sia su forcella, sia su ammortizzatore e ho mantenuto la regolazione delle basse velocità invariata.
Volendo è possibile anche inserire, nella forcella, fino a 3 token nella camera positiva, semplicemente svitando la parte aria e inserendoli. Abbiamo effettuato un paio di uscite, prima con 1 e poi 2 token, ma per il nostro stile di guida, non particolarmente aggressiva, ci siamo trovati meglio senza, con un po' più di linearità della corsa.
La regolazione delle sospensioni Ohlins è molto raffinata, nella forcella si può lavorare anche sulla camera negativa, con degli spacers (massimo 7) che devono però essere inseriti da un centro ufficiale Andreani, di serie ce ne sono 4, mentre la modifica fatta li ha portati a 6 in modo da avere una negativa più piccola.
SENSAZIONI IN SELLA
Le regolazioni degli ammortizzatori si sono rivelate abbastanza efficaci già dopo tre uscite, con click sufficienti a fare una differenza tangibile nella sensazione di guida e coprire un ampio spettro di preferenze.
Sulla parte posteriore, la transizione dal Fox Float al TXC2Air si è fatta sentire e non di poco, devo dire che la bici è diventata più reattiva e sostenuta, soprattutto ho sentito un bell'aiuto in uscita di curva, un po' più secca nei rockgarden, ma con una ottima trazione sui terreni sconnessi e anche sulle strade forestali in pedal mode si riusciva a spingere bene con il carro che rimaneva ben incollato al terreno senza sobbalzare.
La modalità "pedalata" intermedia, soprattutto dopo la modifica di Andreani, è diventata quella che abbiamo utilizzato di più, per avere sostegno, ma allo stesso tempo per non perdere di trazione, offrendo una buona conformità ai piccoli urti e un supporto intermedio impressionante, essenziale per un prodotto orientato al mondo racing.
RIGIDEZZA E SCORREVOLEZZA DA 10 LODE
Il vero punto di forza, soprattutto della forcella, è la sua rigidezza, una volta presa la traiettoria, nonostante sia una "forcellina da XC" la tiene sempre in maniera molto precisa, tutto merito della sua rigidità (provata sia con ruote Fulcrum Red Zone Carbon sia con Duke Lucky Jack HD) che è una delle più elevate che abbiamo potuto "sentire" sui sentieri, più di Fox e RockShox, più rigida e precisa per noi solo la Bright RS 929XCO.
DOPO 6 MESI COSA NE PENSIAMO DAVVERO
Come detto all'inizio se Andreani Group non fosse intervenuto con la modifica interna questo test avrebbe avuto un esito diverso, delle ottime sospensioni, ma non adatte ad un utilizzo racing, con la modifica (che ricordiamo ora è di serie per le Ohlins vendute da Andreani Group) .
In molti modi, le sospensioni a corsa corta come queste rappresentano il test definitivo: non c'è spazio per errori o compromessi quando si tratta di bilanciare comfort e controllo. Öhlins ha trovato un ottimo equilibrio tra forcella e ammortizzatore, e anche su terreni decisamente non XC, non sono riuscito a far perdere compostezza alla sospensione.
Nel corso dei 6 mesi di test non abbiamo avuto nessun problema con la forcella, che ha sempre lavorato alla perfezione, da sottolineare come però nel momento in cui Andreani ha effettuato la modifica ha anche fatto una revisione e un cambio olio, quindi ha rimesso a nuovo forcella e ammortizzatore. Ohlins realizzando sospensioni di alta gamma crea prodotti che devono essere manutenuti più di frequente, ma effettuando regolarmente la revisione delle 50 ore e la revisione completa annuale si ottengono sospensioni sempre a puntino.
COSA CAMBIEREMMO?
Una cosa che cambieremmo però c'è ed è il perno passante anteriore, funziona benissimo e non da nessun problema, ma la vite con brugola da 5mm anzichè da 6mm come tutte le altre manda in crash il nostro lato ossessivo-compulsivo. All'atto pratico non cambia nulla di nulla, ma se ci fosse una brugola da 5 il nostro cervello non si farebbe problemi. Solo in ambito gare può avere senso mettere asse e vite di sicurezza da 6mm, per facilitare il lavoro dei meccanici in area tecnica che possono tenere in mano una ed una sola brugola.
VERDETTO FINALE?
Al momento le sospensioni Ohlins da XC e Marathon si stanno rivelando tra le nostre preferite, soprattutto in fatto di rigidità e bilanciamento tra forcella e ammortizzatore, ma il test non è finito qui, vedremo ad un anno di distanza, quindi quando le porteremo per il controllo prima del letargo invernale, come si comporteranno sul banco del meccanico.
PREZZI E DISPONIBILITÀ
In Italia le sospensioni XCO Ohlins sono distribuite da Andreani Group e presso rivenditori selezionati.
I prezzi sono:
Ammortizzatore TXC1 prezzo 585 euro + iva
Ammortizzatore TXC2 Air prezzo 585 euro + iva
Forcella RXC34 m.1 prezzo 1.295 euro + iva
Forcella RXC34 m.1 Carbon Air prezzo 1.425 euro +iva