Maxxis Beaver il test verità del copertone che si esalta sulle superfici morbide

Terreni umidi, fangosi, neve, prati pesanti, sono tutte situazioni in cui si va a nozze con i Beaver. Li abbiamo usati anche in gara.

Umidità, fango, neve, terreni pesanti, quale migliore occasione di questo inverno per testare al meglio Beaver, il copertone studiato da Maxxis per le condizioni estreme.

 

Maxxis Beaver copertoni mountain bike bagnato

 

MAXXIS BEAVER PER CHE TIPO DI TERRENI E' PROGETTATO

 

E' una gomma che nasce appositamente per i cross country bagnati e fangosi, e lo si capisce analizzando il battistrada con tasselli particolarmente pronunciati e distanziati tra di loro. Il modello che abbiamo in test è la versione  Tubeless Ready (TR), e decidiamo di utilizzarlo senza camera d'aria. Il montaggio è facile, entrambi i Beaver tallonano senza difficoltà al primo tentativo, sui nostri cerchi Bontrager XL Tubeless Ready con canale interno da 19mm.

 

Maxxis Beaver copertoni, i tasselli

 

Analizzando i tasselli, sono praticamente identici da entrambe le direzioni le si guarda, fatta eccezione per il tassello centrale, che presenta un piccolo invito nella direzione di movimento, per facilitare il rotolamento.

 

QUANTO PESANO I MAXXIS BEAVER 29x2.0

 

Maxxis Beaver il peso

 

Il peso rilevato delle due gomme è rispettivamente di 604 e 608 grammi.

 

Maxxis Beaver il peso

 

La carcassa 120 TPI conferisce una discreta morbidezza alla gomma, mentre la EXO Protection sui fianchi conferisce protezione contro i tagli ed abrasioni.

 

 

IL TEST DEI MAXXIS BEAVER

Alla prima uscita partiamo subito con un test importante, 72 km e quasi 2.000m di dislivello. Iniziamo con una pressione di 1.8 bar all'anteriore e 2.0 al posteriore, ma dopo i primi chilometri capiamo immediatamente che è eccessiva. Partiamo con alcuni chilometri su asfalto. La scorrevolezza ovviamente non è il punto forte dei Beaver, l'attrito dei tasselli sull'asfalto si fa sentire, sia a livello uditivo, sia per le leggere vibrazioni che trasmette alla mtb. Ci spostiamo sullo sterrato, e le sensazioni ci confermano che la pressione è troppo elevata, decidiamo quindi di abbassarla per entrambi i pneumatici.

 

Maxxis Beaver , il test


Troviamo finalmente un set up che pare ideale, confermato dal comfort sul terreno. Arrivati a casa scopriamo con sorpresa che abbiamo viaggiato ad una pressione di 1.3 bar anteriore e 1.4 posteriore. 

 

La gomma nominalmente è una 2.0 pollici, ma montata si nota visivamente che è molto stretta, pare una 1.9. Di conseguenza, il volume d'aria che può contenere non è molto elevato, quindi assorbe poco le sollecitazioni su terreni duri e rocciosi. Allo stesso tempo, bisogna dare atto che la mescola particolarmente morbida permette ai Maxxis Beaver di modellarsi sugli ostacoli rigidi che incontrano, quali rocce e radici più  o meno umide, regalando un discreto quanto insperato grip.

 

IL PUNTO FORTE DEI BEAVER

Ma veniamo al punto forte. Questi copertoni Maxxis danno il massimo quando trovano una superficie morbida dove poter affondare i tasselli: terreni umidi, fangosi, neve, prati pesanti, sono tutte situazioni in cui si va a nozze con i Beaver, rispetto ad un'altra gomma non appositamente studiata per questo utilizzo.

 

Maxxis Beaver copertoni da bagnato il Test

 

Il grip in salita è eccezionale, e si nota decisamente la differenza con un copertone tradizionale. Che si proceda seduti, oppure sui pedali, la gomma consente di avere sempre un'ottima trazione. E quando il terreno diventa veramente impossibile, laddove con una copertura tradizionale si ferma, il Beaver si aggrappa ad appigli impossibili e, ovviamente con difficoltà, si riesce comunque a procedere.

 

Maxxis Beaver copertoni da bagnato il Test

 

Lo stesso si può dire in curva o in discesa, e ovunque ci sia necessità di cambiare direzione: la tenuta dei tasselli laterali permette di procedere con una buona sicurezza. Anche quando ci si trova di fronte a terreni veramente impraticabili, e necessariamente si perde aderenza, questo non avviene mai improvvisamente, e quasi sempre, poco dopo, i tasselli laterali ci consentono di riprendere il controllo della mtb.

 

Maxxis Beaver copertoni, i tasselli

 

Tutto questo grazie anche alla distanza importante tra i tasselli, che consente di scaricare rapidamente il fango che si accumula sulla gomma.

 

I MAXXIS BEAVER COME SI SONO COMPORTATI IN GARA?

 

A questo punto non potevamo non completare la nostra prova dei Maxxis Beaver con un test ufficiale. L'occasione si presenta all'XC di Valmanera ad Asti, corso in condizioni estreme a causa della pioggia scesa il giorno precedente. Il terreno astigiano è per la maggior parte di natura argillosa, e tende a diventare un vero e proprio "sapone" dopo poche ore di pioggia. Figuriamoci in un XC, dopo il passaggio di molti biker.


Per l'occasione sulla nostra Bianchi Methanol CV, abbiamo montato i Beaver su un cerchio più racing, i DT Swiss XR 1501 Spline One 29, con canale interno da 22,5 mm. Notiamo ancora una volta l'estrema facilità di montaggio e tallonatura della gomma anche su questo cerchio. Addirittura riusciamo a gonfiare la gomma al primo colpo senza difficoltà, semplicemente con una normalissima pompa, e questo è un fattore importantissimo, perché permette di montare i Beaver in pochissimo tempo prima di una gara o di una escursione, dopo aver visionato direttamente il terreno con cui si avrà a che fare.

 

DT Swiss XR 1501 Spline One 22,5 ruote mountain bike


La larghezza leggermente maggiorata del cerchio da 22.5 mm ci presenta un Maxxis Beaver sensibilmente più allargato, pur non modificandone le prestazioni e il lavoro dei tasselli centrali e laterali.

 

Dopo 1h 30' di XC possiamo confermare che nel fango i Maxxis Beaver vanno veramente a nozze, e le prestazioni non deludono gli obiettivi per i quali questa gomma è stata studiata. Siamo alla terza gara della stagione, e i valori in campo in questo 2017 li conosciamo, ed è stato facile notare un incremento delle nostre prestazioni.

 

Siamo riusciti a superare le salite, perdendo veramente pochissime pedalate, mentre gli avversari intorno a noi zigzagavano alla disperata ricerca di un po' di grip. Stesso discorso lo possiamo riproporre anche per le discese e i tratti più difficili in contropendenza, dove i Beaver sono riusciti ad aggrapparsi nell'impossibile. E confermiamo il fatto che questi copertoni, quando perdono un colpo, offrono sempre una seconda possibilità, e riusciamo nella maggior parte dei casi a riprendere il controllo della nostra mtb.

 

CONCLUSIONI FINALI

Dopo circa tre mesi di utilizzo nelle condizioni più estreme, possiamo dire che il Maxxis Beaver è una gomma che può salvarci nelle competizioni o nelle uscite con terreni pesanti e scarso grip, purchè non troppo lunghe. Danno il meglio sul fango puro, e questo si sapeva, ma anche su rocce e radici si difende dignitosamente grazie alla sua mescola morbida. E' una gomma robusta, con un solo difetto: il limitato volume d'aria che può contenere.

 

Maxxis Beaver il Test

 

MODELLI E PREZZO

La distribuzione in Italia dei copertoni Maxxis, è curata da Ciclo Promo Components Spa, Qui poteve leggere la scheda con modelli presenti e prezzi al pubblico dei Beaver.

 

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