COME LAVARE CORRETTAMENTE L'ABBIGLIAMENTO DA CICLISMO? LA GUIDA COMPLETA

Come bisogna lavare gli indumenti da ciclismo? Bisogna utilizzare i giusti prodotti e le giuste procedure. Usare il ciclo dei delicati, separare gli indumenti e chiudere sempre le cerniere. Fondamentale anche un detersivo specifico come il Resolvwear.

Rientrando da un'uscita sotto la pioggia abbiamo gettato i nostri vestiti completamente pieni di fango dentro a un catino in garage senza troppo pensarci. Li abbiamo recuperati qualche giorno dopo ancora i mezzi bagnati e, soprattutto, puzzolenti. Mentre li stavamo mettendo in lavatrice insieme al normale bucato la nostra compagna ci ha guardato con fare poco cordiale dicendoci: "non vorrai lavare quelle cose piene di terra con la mia maglietta da 50 euro".

 

Resolvwear 2023


Questo ci ha fatto riflettere. Il nostro kit da ciclismo lo abbiamo pagato molto di più di 50 euro e lo stiamo lavando con la stessa attenzione che dedichiamo a un paio di calzini comprati al mercato per 2 euro. Forse stiamo sbagliando qualcosa.

 

CHIEDIAMO AGLI ESPERTI

No! Non siamo andati dalle nostre nonne, che di sicuro ne sanno più di noi, ma ci siamo rivolti a chi produce i nostri preziosi kit da ciclismo. E siamo partiti dalla parte più delicata, ovvero il fondello dei pantaloncini. Un concentrato di tecnologia per farci stare comodi per molte ore in sella.

 

Abbiamo chiesto a Elastic Interface, azienda italiana leader nella produzione di fondelli da ciclismo, e a Gobik, specializzata in produzione di abbigliamento sportivo d'altissima gamma, quale è il modo corretto di "manutenere" il nostro abbigliamento.

 

 

La risposta è stata quasi unanime: Una corretta routine di lavaggio. Lavare regolarmente e correttamente gli indumenti prolungherà la vita dei capi ed eviterà la proliferazione di fastidiose infezioni batteriche al sottosella. È vero che il lavaggio "consuma" i capi, ma se effettuato nel modo corretto, seguendo alcuni semplici accorgimenti, utilizzando un detersivo studiato appositamente ed evitando metodi troppo aggressivi, si salvaguardano i capi e li si fanno durare di più.

 

COSA FARE AL RIENTRO DA UN'USCITA

La prima cosa da fare è sempre leggere correttamente l'etichetta di lavaggio sulla quale ci sono tutte le informazioni e i suggerimenti se il capo va lavato con un ciclo delicato, molto delicato o addirittura solo a mano in acqua fredda.

 

Resolvwear 2023

 

Assolutamente da non fare, al rientro da un'uscita, è mettere gli indumenti sporchi e sudati dentro un sacchetto di plastica per diverse ore perché, oltre a creare un ambiente perfetto per la proliferazione dei batteri, si rischia di rovinare le proprietà dei tessuti, si va a perdere la componente antibatterica oppure si diminuisce l'elasticità.

 

Questo perché il sudore è un agente corrosivo, se pensate che addirittura arriva a bloccare le cerniere delle magliette se lasciate senza risciacquo per parecchi giorni.

 

Finito l'allenamento ci si tolgono i vestiti, li si ribalta dentro/fuori si chiudono le zip (per evitare abrasioni, pilling o fili tirati) e li si butta in lavatrice.

 

 

Una cosa interessante che ci ha suggerito Gobik è quella di utilizzare per i guanti e tutti gli indumenti che presentano parti in metallo o velcro delle washing bag, ovvero dei sacchetti in rete che possono essere messi in lavatrice (facilmente reperibili nella maggior parte dei supermercati), in modo da evitare che le parti abrasive vadano a contatto con gli altri capi e li possano rovinare. 

 

Noi abbiamo acquistato questi WashingBag da Amazon: LINK

 

 

Sarebbe cosa buona e giusta lavare tutti i capi dopo ogni uscita, magari con un ciclo breve oppure sciacquare a mano sotto l'acqua. Quando si parla di lavaggio a mano c'è da fare attenzione: è vero che dovrebbe essere più delicato e meno aggressivo, ma facciamo molta attenzione alla temperatura dell'acqua.

 

Pensiamo che normalmente ci facciamo la doccia con temperature tra i 40 e i 50 gradi, quindi quando laviamo qualcosa a mano dobbiamo regolare il miscelatore sotto i 30º, ovvero una temperatura che alla nostra pelle sembrerà solo leggermente tiepida. Se apriamo tutta l'acqua calda possiamo arrivare facilmente anche a 70º.

 

lavaggio abbigliamento


Se i capi sono pieni di fango e terra, prima sciacquiamo a mano con un po' di detersivo, lasciando agire qualche minuto, sulle parti in cui lo sporco è più tenace. Purtroppo ci sono delle macchie, soprattutto sui capi chiari, che sono quasi impossibili da togliere.

 

Tra queste alcuni tipi di terra, quella rossa molto argillosa, per esempio, o i liquidi antiforatura... ecco in questi casi non insistiamo troppo e rassegniamoci a lasciare quelle "cicatrici di guerra" sui nostri indumenti.

 

lavaggio abbigliamento

 

COSA FARE SUBITO DOPO L'ARRIVO A CASA

Appena finito il giro da evitare assolutamente è il buttare dentro al cesto della biancheria sporca il nostro kit ancora sporco e sudato. Portiamolo con noi in bagno e magari diamogli una prima sciacquata proprio mentre ci stiamo lavando: risparmiamo tempo e risparmiamo preziosa acqua.

 

 

Stendiamolo all'aria aperta (se possiamo) e lontano dalla luce diretta del sole. Non sarà un lavaggio vero e proprio, ma almeno eviteremo di far proliferare batteri e sporco sui nostri capi. Se invece i nostri vestiti sono pieni di fango diamogli una sciacquata all'esterno, magari mentre stiamo lavando l'altra cosa fondamentale da lavare: la bicicletta. 

 

Leggi anche - COME LAVARE LA TUA BICI? SEMPLICE E VELOCE CON I PRODOTTI ZEFAL

 

 

IL FONDELLO E I PANTALONCINI

Per fondello e pantaloncini bisogna innanzitutto effettuare un primo lavaggio dopo l'acquisto. Sarebbe preferibile lavare la protezione immediatamente al rientro dall'uscita, per non lasciare tempo al sudore residuo di dare inizio a un'antipatica proliferazione batterica.

 


Nel caso non possiate lavare subito il vostro fondello il consiglio è di sciacquarlo rapidamente sotto un po' di acqua fredda.

Per lavare i pantaloncini la cosa migliore è girare i capi al rovescio, con le cuciture all'esterno, ad una temperatura di 30°, con un detersivo specifico per capi sportivi.

 

lavaggio abbigliamento

 

Lavate i fondelli da soli, inserendoli in appositi sacchetti a rete, così da evitare eventuali danni provocati dal contatto con altri capi con inserti in velcro o zip. Prestate attenzione a non mischiare capi scuri e chiari nello stesso lavaggio. 

 

Usate detergenti neutri e ipoallergenici, liquidi e non solidi. Non aggiungete candeggianti né ammorbidenti perché potrebbero ridurre la portanza delle schiume contenute nei fondelli.

 

lavaggio abbigliamento


COME ASCIUGARE

Una volta terminato il lavaggio, non centrifugate, non sfregate né strizzate eccessivamente il fondello: per eliminare l'acqua in eccesso, è sufficiente comprimere il capo tra le mani. Asciugate i pantaloncini stendendoli in piano o appendendoli, ma evitate di appoggiarli direttamente su termosifoni o di utilizzare asciugatrici che potrebbero seccare le imbottiture. Finché il fondello non sarà completamente asciutto, è meglio tenerlo al riparo dalla luce solare.


Dopo ogni lavaggio, potete applicare uno strato sottile di crema per fondello direttamente sull'imbottitura contribuendo ad aumentare elasticità, duttilità e mantenendo il capo libero da batteri più a lungo.

 

crema sottosella benexè

 

LA MAGLIA: OK A MANO, MA ATTENZIONE ALLA TEMPERATURA

Gobik ci ha invece spiegato il modo corretto di lavare le nostre maglie e le nostre mantelline anti-pioggia. I consigli a qualcuno potranno sembrare banali, ma quando acquisti un completo da 250 euro come i pantaloncini Gobik Ultralite e la maglia Carrera 2.0, prendersene cura nel modo corretto è d'obbligo. 

 

lavaggio abbigliamento

 

DETERSIVO: MEGLIO QUELLO LIQUIDO

Il detersivo liquido è tendenzialmente meno aggressivo di quello in polvere, il meglio naturalmente sono i prodotti specifici per indumenti sportivi, come ad esempio il Resolvwear di Resolvbike. Vanno evitati i detersivi con ammorbidenti, sbiancanti e anche bicarbonato. in polvere con il bicarbonato non va bene perché aggressivo.

 

 

Mangia via i cristalli del riflettente. Il bagnoschiuma al contrario è troppo delicato, il suo PH lava la nostra pelle, ma non è sufficiente a togliere i batteri dai vestiti, inoltre fa troppa schiuma e se non sciacquato più che bene rischia di "schiumare" durante l'utilizzo successivo quando a contatto con il sudore.

 

Leggi anche - RESOLVWEAR, IL DETERSIVO TECNICO PER CAPI SPORTIVI. C’È ANCHE DA VIAGGIO 

 

lavaggio abbigliamento

 

I CAPI ANTIPIOGGIA

Mantelline e giacche invernali sono capi ancora più delicati perché presentano membrane idrorepellenti. Anche qui la temperatura massima è 30º, soprattutto se presentano cuciture e giunture nastrata o termosaldate. Il lavaggio ad alte temperature potrebbe rovinare o far saltare queste nastrature. Il meglio rimane il lavaggio delicato in lavatrice (lavaggio breve, massimo 1 ora).

 

 

La cosa migliore, anche se abbiamo tenuto la mantellina in tasca perché il sudore si condensa anche in quel caso, è dare un colpo di canna dell'acqua alla mantella mentre stiamo lavando la bici. Possono essere utilizzati anche prodotti specifici per capi impermeabili come il Nikwax per migliorare l'impermeabilità del capo (lo trovi su Amazon qui), anche se non riporta al 100% le proprietà antipioggia di una mantellina utilizzata da molto tempo.

 

lavaggio abbigliamento

 

LE 5 REGOLE DA SEGUIRE

1 - Usare il ciclo dei delicatiLavarli a mano sarebbe il meglio, ma sappiamo che in lavatrice è più comodo. L'ideale è fare una lavatrice di soli capi da ciclismo e scegliere un ciclo per capi delicati.


2- Separate i vestiti. Le nostre nonne ce lo hanno sempre insegnato. In lavatrice i bianchi con i bianchi e i colorati con i colorati, i cotoni da una parte e i delicati dall'altra. Ecco noi aggiungiamo anche: i vestiti da bici per conto loro. Lavare indumenti di tessuti delicati come la lycra con jeans o altri tessuti pesanti li rovina e c'è il forte rischio che si rompano durante i cicli della lavatrice.

 

3- Chiudi le cerniere e i velcro. Quando butti i tuoi vestiti da ciclismo dentro alla lavatrice chiudi tutte le cerniere e gli strap in velcro, questo evita che si incastrino durante i giri della lavatrice e taglino o rompano i tessuti. Inoltre rivolta le maglie e i pantaloncini lasciando l'interno all'esterno per proteggere i colori.

 

 

4- Scegli prodotti base. Sappiamo che il bianco più bianco te lo dà solo il detersivo Tal dei Tali, ma quando si parla dei tuoi capi da ciclismo hai semplicemente bisogno di qualcosa che lavi delicatamente. Utilizza preferibilmente un detersivo liquido e soprattutto assolutamente senza ammorbidente, candeggina o additivi sbiancanti. Oppure puoi cercare su internet detergenti specifici per capi sportivi  come ad esempio il Resolvwear di Resolvbike.. L'esperienza ci porta a dire che più il detersivo è basico e meglio è (anche per il portafoglio).

 

5 - Non usare l'asciugatrice. In Italia non è molto diffusa, ma l'asciugatrice è un vero e proprio nemico dei nostri capi sportivi. Non usatela. Piuttosto tornate al caro e vecchio stendibiancheria. I capi da ciclismo sono tutti pensati per asciugare molto velocemente. Cercate di utilizzare meno possibile le mollette, ma se proprio dovete posizionatele sulle cuciture. Mette lo stendino all'aria aperta non al sole diretto e vedrete che in pochissimo tempo il vostro kit sarà asciutto e perfetto per un'altra uscita.

 

FALSE CREDENZE

Credenze e pratiche scorrette sono difficili da modificare: permane infatti in molti la convinzione che per eliminare sudore e batteri in capi tecnici sportivi, siano necessari lavaggi aggressivi ad alte temperature. Questi lavaggi non solo rovinano la qualità dei capi, ma ne riducono drasticamente la durata.

 

lavaggio abbigliamento mtb

 

I normali detergenti domestici hanno un pieno effetto battericida già a 30°C, temperatura più che sufficiente per evitare la proliferazione di batteri. I lavaggi ad alte temperature non sono quindi benefici per la salute del ciclista e potrebbero danneggiare tessuti e schiume del vostro fondello da bici preferito.

 

lavaggio abbigliamento mtb

 

 

 

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