I pro hanno il misuratore di potenza e vanno lo stesso in crisi in salita. Perchè?

Cardio, GPS e misuratore di potenza sono i tre strumenti importanti per il nostro allenamento, come e quando utilizzarli lo abbiamo visto,da oggi fino a fine mese risponderemo alle domande che ci avete inviato.

 

Buon giorno Trainer (scrive Domenico P.), Se il misuratore di potenza è uno strumento così preciso come mai a Giro o Tour si vedono ancora atleti che vanno in crisi sulle grandi salite? Il power meter non dovrebbe avvertirli che qualcosa non sta andando per il verso giusto?

 

(Photo A.S.O. / P.Ballet)

 

 

Ciao Domenico

 

grazie per la domanda, e per l'interesse verso la nostra rubrica. In merito al tuo quesito, dobbiamo dire che il power-meter è uno strumento che misura il lavoro meccanico, non è uno strumento che deve avvertire di qualcosa; fornisce una serie di dati oggettivi, poi la loro interpretazione ed il loro utilizzo da parte dell'utente può avvenire in mille modi, giusti o sbagliati.


Durante i nostri allenamenti ci permette di lavorare in modo molto preciso in determinate "zone" di intensità, ognuna corrispondente ad un preciso impegno di carattere metabolico e muscolare; non che lo stesso principio non si possa applicare misurando la frequenza cardiaca, o la percezione di sforzo RPE, si è semplicemente meno precisi.

 

Durante le gare invece, ben evidente nelle tappe dei grandi giri, ci dà una serie di informazioni fondamentali per la gestione dell'atleta, ma riassumendo al massimo quelle principali sono 2:

 

- Quantità totale di lavoro meccanico espresso in Kjoule (facilmente trasferibile a Kcal totali spese). Informazioni molto utile per programmare le strategie di recupero nutrizionale post, ed il rifornimento energetico durante la tappa (carboidrati, grassi, proteine e liquidi).

 

- Potenza sostenibile in lunghe ascese. Conoscendo la propria curva potenza/tempo (rapporto tra la potenza erogata ed il tempo di esaurimento), l'atleta potrà "regolarsi" durante le lunghe ascese tenendosi una certa percentuale sotto il suo critical power a quella durata per 2 motivi:

 

- non è l'unica ascesa di giornata,

- ha probabilmente anche una tappa domani.

 

Quindi il power-meter il suo dovere lo fa, ma il risultato finale ed una eventuale "crisi" dipende anche (e non solo) da come si utilizzano le sue informazioni.

 

 

Alla prossima

 

 

E tu quali strumenti usi per i tuoi allenamenti, e come? Se hai domande ti risponderò nelle prossime settimane di questo mese (info@pianetamountainbike.it).

 

- Risposta alla domanda del 10-02. I due tipi di Overtraining.

 

 

Chi è il Dott. Alessio Cellini che risponde alle vostre domande

 

 

- Dott. Alessio Cellini

- Direttore del Centro CTM, Responsabile Area Tecnica

- Dottore in Scienze Motorie

- Dottore Magistrale in "Scienze e Tecniche dell'attività sportiva"

- Direttore Sportivo 3° livello "Categorie Internazionali", Federazione Ciclistica Italiana

- Preparatore Fisico, Federazione Ciclistica Italiana


- Maestro MTB, Federazione Ciclistica Italiana


- Sport Performance Specialist (qualifica Europea EQF 3-4-5)

 

- Slimming Specialist

 

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