Quali strumenti sono importanti per l’allenamento. Come usare il cardio, il GPS e il powermeter

Febbraio, cambiamo argomento della nostra rubrica. Parliamo dei principali strumenti che abbiamo a disposizione sulle nostre MTB durante l'allenamento, e che ci possono dare informazioni utili durante l'allenamento stesso. Il Cardiofrequenzimetro, il GPS ed il Power-meter.

 

CARDIOFREQUENZIMETRO

Il Cardiofrequenzimetro, fino ad alcuni anni fa era il principale strumento da campo per il controllo dell'allenamento. Ci dà in tempo reale la frequenza cardiaca espressa in battiti al minuto, che possiamo visualizzare anche in:


- % della FC di Soglia
- % della FC massima
- % della FC di riserva (FC max - FC a riposo)

 


Tutti diversi punti di vista dello stesso dato, la frequenza cardiaca, che ha una certa correlazione con lo sforzo che stiamo facendo, per questo ci può aiutare a "misurarlo". Questa correlazione funziona abbastanza bene per esercizi costanti, di durata, e non massimali; per tutti i lavori brevi/intensi e per intensità a ridosso ed oltre il massimo consumo di ossigeno, la sua interpretazione diventa assai difficoltosa.


Non ci fornisce indicazioni oggettive (né per confronto trasversale né longitudinale) sulla qualità della prestazione che l'atleta sta facendo, in quanto dietro ai suoi "170bpm" non sappiamo quali indici di prestazione vi siano (potenza media, VAM, ecc..). Resta quindi solo un mezzo per misurare lo sforzo, e nemmeno tanto affidabile...

 

GPS, VELOCITÀ E V.A.M.

Il GPS ci dà informazioni sulla nostra posizione ed il nostro spostamento nello spazio. Questo ha molti aspetti utili legati all'orientamento ed alla sicurezza, ma nel caso specifico dell'allenamento le sole informazioni utili sono la velocità (e la capacità di accelerazione) e la VAM (velocità ascensionale media).

 


- La velocità, istantanea, di picco e media, può essere presa in considerazione solo in caso di forte riduzione delle variabili esterne/ambientali, quindi ad esempio la velocità media in uno stesso giro fatto in solitaria, oppure la velocità media in tratti senza vento ad impegno costante. Abbiamo anche la misura della capacità di accelerazione, ma la tolleranza stessa del sistema più portarci ad interpretazioni sbagliate quando si analizzano differenze molto piccole.


- La VAM (velocità ascensionale media) invece ci dice quanti metri verticali stiamo scalando nell'unità di tempo. Solitamente viene indicata sui 60', e per la variabilità del dato ci viene mostrata la sua media mobile sui 30". E' un dato molto interessante in quanto riassume quanto forte (o piano) andiamo in salita; è già al netto del nostro peso compreso bici e vestiario, dei nostri valori w/kg sostenuti nel tempo, della nostra tecnica di pedalata, del nostro impatto frontale, etc..

 

Ha una certa ripetibilità, ottima sulla stessa salita e discreta su diverse salite (senza tratti a pendenza 0 o negativa, senza vento e senza scia di ciclisti/auto davanti).

 

MISURATORE DI POTENZA

Il power meter (misuratore di potenza) è ad oggi lo strumento più utile per il controllo dell'allenamento del ciclista. A livello mondiale abbiamo un precursore, ancora leader (SRM, Schoberer Rad Messtechnik), e tutta una serie di altri prodotti più a buon mercato che cercano di avvicinarsi a esso, considerato quindi il gold standard.

 


Registrando in continuo la forza applicata al pedale e la sua velocità di rotazione, ci restituisce la potenza applicata dal ciclista, dato importantissimo se incrociato con il peso del ciclista e con il tempo di esaurimento. Avere questi dati a disposizione, per il tecnico e per l'atleta stesso con un minimo di esperienza, permette di costruire una curva potenza/tempo, utile principalmente per 2 scopi:


- Profilare il soggetto nelle sue caratteristiche anaerobiche pure, glicolitiche ed aerobiche. Monitorare come cambia la curva nel corso della stagione a seconda di come vengono somministrati i carichi.


- Posizionare il soggetto in una "classe" atletica ben precisa che va dal neofita al professionista top level, quindi chiarito il posizionamento attuale sarà possibile avere una prospettiva di sviluppo futuro realistica.

 

 

E tu quali strumenti usi per i tuoi allenamenti, e come? Se hai domande ti risponderò nelle prossime settimane di questo mese (info@pianetamountainbike.it).

 

DOMANDE ARRIVATE

10/02 É possibile prevenire l'overtraining con il power meter? La risposta.

17/02 Nonostante il power meter i pro vanno ancora in crisi in salita, perchè? La risposta.

24/02 Di quanto potrebbe migliorare un amatore passando all'uso del power meter? La risposta.

 

 

 

Chi è il Dott. Alessio Cellini che risponde alle vostre domande

 

 

- Dott. Alessio Cellini

- Direttore del Centro CTM, Responsabile Area Tecnica

- Dottore in Scienze Motorie

- Dottore Magistrale in "Scienze e Tecniche dell'attività sportiva"

- Direttore Sportivo 3° livello "Categorie Internazionali", Federazione Ciclistica Italiana

- Preparatore Fisico, Federazione Ciclistica Italiana


- Maestro MTB, Federazione Ciclistica Italiana


- Sport Performance Specialist (qualifica Europea EQF 3-4-5)

 

- Slimming Specialist

 

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