I 2 tipi di overtraining nel ciclismo e i vantaggi dell'uso del power meter

Cardio, GPS e misuratore di potenza sono i tre strumenti importanti per il nostro allenamento, come e quando utilizzarli lo abbiamo visto lunedì scorso, da oggi fino a fine mese risponderemo alle domande che ci avete inviato.

 

Buon giorno Trainer (scrive Ludovico D.), seguo con attenzione la sua rubrica. Ho letto del misuratore di potenza, io sono un amatore di 42 anni che da 10 anni pedala in mountain bike, gli ultimi 5 con la tessera da Master. Come tutti ho cardio e GPS, non ho un preparatore che mi segue. L'anno scorso ad un certo punto della stagione mi sono accorto che più mi allenavo e più andavo piano.

 

Gli amici mi hanno detto che forse ero andato in over training. Ho deciso di stare fermo per una decina di giorni e poi ho ripreso con gli allenamenti ma ho avuto una seconda parte della stagione da dimenticare. Mi piacerebbe sapere come si fa a capire con il power meter che un atleta sta andando in over training.

 

 

Ciao Ludovico

grazie per il tuo interesse verso la nostra rubrica. La tua domanda è molto interessante e meriterebbe uno spazio più ampio, cercherò di sintetizzare al massimo fornendoti comunque dei concetti che potranno esserti utili.


L'overtraining è una condizione fisio-patologica che può manifestarsi nel soggetto che si allena a causa di errori nella programmazione dell'allenamento, di una nutrizione sbilanciata, di uno stile di vita inadatto, o come spesso avviene della coesistenza di tutti questi fattori negativi.

 

Ne distinguiamo 2 forme:

 

- Overreaching: è la forma meno grave, "controllata", recuperabile. É una condizione presente in molti atleti (spesso ricercata anche dal trainer esperto, che si prende qualche rischio in più), silente, in quanto permette ancora una prestazione molto buona.

 

- Overtraining: è la forma più grave, coinvolge in maniera marcata il sistema nervoso centrale e l'asset ormonale, altera lo stato dell'umore, la qualità del sonno, l'appetito. La qualità della prestazione crolla letteralmente.

 

Adesso non sappiamo se una delle due situazioni sopra esposte possa rispecchiare quanto ti è successo durante la scorsa stagione, ma una cosa è certa, con un power-meter avresti avuto (o chi per te) per tempo dei segnali negativi di mal adattamento ai carichi ed avresti potuto porvi rimedio.

 

Probabilmente i principali segnali negativi sarebbero stati:

 

- crollo del rapporto potenza/frequenza cardiaca,

- riduzione della capacità di prestazione (spostamento a sinistra della curva potenza/tempo)

 

Quindi certamente il power-meter, misurando "oggettivamente" la capacità di prestazione, risulta utile anche nella prevenzione dell'overtraining.

 

Alla prossima

 

 

E tu quali strumenti usi per i tuoi allenamenti, e come? Se hai domande ti risponderò nelle prossime settimane di questo mese (info@pianetamountainbike.it).

 

- Risposta alla domanda del 17-02. Perchè nei grandi giri, i pro nonostante abbiano il power meter vanno ancora in crisi in salita?

 

- Risposta alla domanda del 24-02. Di quanto potrebbe migliorare un amatore passando all'utilizzo del power meter?

 

 

Chi è il Dott. Alessio Cellini che risponde alle vostre domande

 

 

- Dott. Alessio Cellini

- Direttore del Centro CTM, Responsabile Area Tecnica

- Dottore in Scienze Motorie

- Dottore Magistrale in "Scienze e Tecniche dell'attività sportiva"

- Direttore Sportivo 3° livello "Categorie Internazionali", Federazione Ciclistica Italiana

- Preparatore Fisico, Federazione Ciclistica Italiana


- Maestro MTB, Federazione Ciclistica Italiana


- Sport Performance Specialist (qualifica Europea EQF 3-4-5)

 

- Slimming Specialist

 

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