Nel weekend pasquale seguendo la Vuelta Ibiza BTT vinta da Alessandro Dal Grande e Andrea Righettini ci siamo resi conto che il vincitore morale della corsa, con tutto il rispetto per i nostri due atleti, è Ricardo Ten. Il suo nome noi non lo avevamo mai letto, ma in Spagna è una leggenda dello sport paralimpico. Ha iniziato con il nuoto, poi ha praticato diverse discipline, l'ultima delle quali è il ciclismo. A Ibiza indossava la maglia di campione del mondo.
In passato vi avevamo raccontato le storie degli ex militari britannici che avevamo visto alla Cape Epic, del costaricano Dax Jaikel che corre con una gamba artificiale e che festeggia 2 volte il suo compleanno, ma anche la storia del brasiliano Bruno Paim che corre in mountain bike senza braccia.
Quindi sapevamo che quello che noi riteniamo impossibile, alcune persone sfortunate nella vita hanno la capacità di renderlo possibile. Onestamente però fino a domenica pensavamo che fosse impossibile correre in bicicletta senza una gamba, il braccio destro e l'avambraccio sinistro, per di più in mountain bike. Alla Vuelta Ibiza BTT Ricardo Ten ci ha dimostrato che ci sbagliavamo.
COME RIESCE A STARE IN SELLA
Abbiamo visto tutte le foto di Ricardo Ten in sella ad una bici, dal momento che corre su pista, su strada e ora anche in mountain bike. Il braccio sinistro, quello privo di avambraccio lo blocca sul manubrio tramite una cinghia, la bici la controlla tramite il moncherino della mano destra (ci scusiamo se non usiamo i termini corretti). Nonostante abbia una protesi al posto della gamba sinistra questo pare il minore dei suoi problemi.
Quando corre su pista aggancia la protesi della mano sinistra al manubrio con due viti.
CUORE E FISICO
Ricardo Ten indossa la maglia di campione del mondo non certo per piacere personale, lo spagnolo ha anche una gran gamba considerando che ha partecipato alla terza tappa della Vuelta Ibiza BTT concludendola al 263° posto su 446 classificati, davvero niente male considerato il parterre importante della gara iberica.
COSA GLI È SUCCESSO
È lo stesso Ricardo Ten (1975) a raccontarci la sua storia: "Sono uno sportivo paralimpico. La mia storia è iniziata molto presto, quando avevo otto anni ho avuto un incidente con un cavo elettrico ad alta tensione. Avevo il 75% del corpo con grandi ustioni e i dottori furono costretti ad amputarmi due braccia e una gamba. Da quel giorno la mia vita è cambiata, ma ho sempre avuto l'appoggio della mia famiglia. Questa fase drammatica della mia vita alla fine l'ho trasformata in una opportunità per poter dimostrare altre capacità attraverso lo sport". Nel frattempo, si è spostato ed ha avuto due figli.
Ricardo è una delle tante storie di tenacia che ci racconta il nostro sport, una storia che abbiamo voluto raccontare per dimostrare che ci sono delle persone che vanno oltre lo straordinario senza essere super-eroi.