VOLETE SAPERE COM’È UNA GARA XC DI EBIKE? VE LO RACCONTA MARCO AURELIO FONTANA

Abbiamo scambiato 4 chiacchiere con Marco Aurelio Fontana riguardo la prima tappa del WES a Monaco, concentrandoci soprattutto sulla gara XCO e chiedendogli quali sono le differenze con una normale gara XC.

Lo scorso weekend nel Principato di Monaco hanno preso il via le World E-Bike Series, ovvero il campionato ufficiale UCI dedicato alle biciclette a pedalata assistita. Se la maggior parte degli occhi erano puntati sulla gara Enduro, che tra le altre cose vedeva partecipare una leggenda come Nicolas Vouilloz arrivato secondo dietro a Quéré, a noi di PianetaMTB interessava soprattutto capire come si sarebbe svolta la gara di Cross Country.

 


Anche qui c'erano nomi più o meno conosciuti come quello di Nathalie Schneitter o dell'ex professionista su strada Gustav Larsson. Il percorso era molto breve (circa 2,5 km) e la gara è durata circa 50 minuti. Fonzie partiva con i favori del pronostico, e tipicamente da CrossCountry racer la scelta tecnica è ricaduta sulla hardtail Focus JAM2 HT assolutamente con dropper post FSA.

 

 

Nelle prime fasi di gara Marco era in testa a lottare per il podio con Jérôme Gilloux (E-Team Mavic-La Roue Libre-Moustache), ma una foratura lo ha prima rallentato e successivamente è stata la cause di una brutta caduta che ha richiesto l'intervento, a fine gara, dell'ambulanza per mettere 5 punti al braccio del ProRider. Alla fine ha chiuso al 5º posto assoluto con mezza parte del corpo completamente insanguinata.

 

IL CROSS COUNTRY È FIGO... POCO DA DIRE

Fonzie come al solito ci ha raccontato la gara col suo stile da POSH PRIVATEER: "La gara di XC è sempre una gara Xc, vai sempre al 100%, la differenza è che nei tratti in cui raggiungi i 25km orari respiri un po' perchè di più non ha senso andare, ma se tu spingi di piu fai solo una fatica boia, perché spingere una bicicletta che pesa 20 kg è davvero faticoso, ancora ancora in pianura, in salita diventa impossibile.


Il tipo di motore fa un po' la differenza, soprattutto in relazione a determinati circuiti. L'WES è molto interessante, siamo solo agli inizi e sicuramente tante cose cambieranno. Certo mi piacerebbe vedere gare in cui partono 50 piloti forti dove si gira "bar to bar", con il coltello fra i denti. Il giro era molto corto, un'altra cosa diversa dal XC classico, secondo me corretto perché un giro corto permette di girare di più di farti vedere di più. Forse un anellino che si incrocia sarebbe stato meglio. Molto tecnico, giusto per le e-bike.

 


Io mi sono divertito un sacco, mi sono preso anche qualche punto sul braccio. Una cosa che forse non ho messo molto in luce è che il cross country è FIGO. Tutti vogliono fare gare Enduro o DH, tutte le discipline gravity. Ma il cross country è davvero figo, c'e poco da fare. Quando corri contro un'altro direttamente è tutta un'altra cosa. All'ultimo giro avevo una gomma sgonfia, sono rientrati da dietro in cima alla salita e io ho dato la vita per tenergli dietro con la ruota che andava dove voleva, Ma correre manubrio contro manubrio è la cosa più figa in assoluto".       

 

Se volete ascoltare direttamente le parole di Marco ascoltate l'audio qui sotto (Se non funziona cliccate QUI)

 

 


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