Piombino (Livorno) - Location più azzeccata non c'era per il lancio di una nuova mountain bike a pedalata assistita. SCOR e Piombino sono entrambe due realtà emergenti, ma che senza timidezza si sono affacciate sul panorama internazionale con progetti forti e ambiziosi. Abbiamo passato due giorni in compagnia dei ragazzi di SCOR Bikes per scoprire di più sull'identità di questo nuovo brand che nasce nella famiglia BMC Switzerland, ma soprattutto per provare la loro nuova ebike da trial ed enduro, la 4060Z.
Photo ©Dominique Müller
Abbiamo avuto la possibilità di testare la Scor 4060Z per due giornate sui trail del Promontorio di Piombino sapientemente curato e tirato a lucido per l'occasione dai ragazzi di Tuscany Bike. Questa nuova bici è un modello a pedalata assistita che riprende nome e identità del primo modello acutico sfornato da Scor, la 4060. La e-mtb del marchio svizzero si basa su un telaio in carbonio abbinato a una motorizzazione Shimano EP8 con una batteria da 720 Wh, un diametro delle ruote da 29" e uno schema sospensivo proprio brevettato da Scor.
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Photo ©Dominique Müller
IL NOSTRO VIDEO TEST DA TUSCANY TRAIL
CHI È SCOR
All'interno dell'orbita BMC quattro anni fa alcuni dei dipendenti del dipartimento di ricerca e sviluppo hanno cominciato a pensare alla progettazione di un modello completamente diverso dai dettami della casa madre.
Photo ©Dominique Müller
Dalla progettazione costante di modelli per il mondo racing, la ricerca di Mariano Schoefer e Christof Bigler, quelli che sono ben presto diventati gli ideatori del brand SCOR Bikes, si è orientata invece su una diversa destinazione di utilizzo della mountain bike, alla ricerca del massimo divertimento con una bicicletta efficiente e giocosa. Il progetto di cui in BMC Switzerland si è discusso, è poi stato accettato dall'azienda di Grenchen che ha dato il via libera alla ricerca e sviluppo del nuovo telaio.
Il progetto si è ampliato e SCOR è diventato un vero e proprio nuovo marchio di mountain bike. Dopo quattro anni di disegni e prove è nato il primo esemplare. Nel 2021 viene presentata la 4060, una mountain bike proposta in due piattaforme con differenze nelle geometrie e nel travel delle sospensioni.
NASCE LA 4060 Z
"Benchè non sia consigliato mettere due dita nella presa della corrente, divertirsi con l'elettricità può essere molto divertente", con questa affermazione SCOR decide di affacciarsin el mondo a pedalata assistita, dando una "scossa" alla 4060 e portando il divertimento su un altro livello grazie all'utilizzo di un sistema di servo assistenza altamente efficiente che è stato abbinato alle collaudate geometrie della 4060.
Ci ha svelato Christof Bigler, una delle menti dietro al progetto SCOR, che progettare la 4060 ha impegnato circa un anno e mezzo, e tutto è paretito tagliando un telaio BMC Trailfox. La versione Z ha richiesto un altro anno e mezzo di sviluppo, in cui tutto è stato nuovamente rimesso in dubbio e sotto analisi.
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«Sapevamo - ci ha svelato Christof - che la cinematica introdotta sulla 4060 era altamente efficiente, ma nella progettazione di una ebike, con tutte le masse che si aggiungono ci è venuto il dubbio di dover variare anche quello che per noi era una delle parti più certe, da un orientamento della sospensione in orizzontale introdotta sulla 4060, abbiamo pensato anche al rovesciamento del sistema di collegamento, una verticalizzazione della sospensione. Poi abbiamo riflettuto e capito che potevamo alzare e arretrare lo schema».
SCHEMA SOSPENSIVO DELLA 4060 Z
Tra i primissimi elementi che saltano all'occhio dell'osservatore sulla 4060 Z, la prima e-bike di SCOR, è la presenza di uno schema sospensivo che funziona con un un virtual pivot a link basso.
Qualcosa che nel mondo off road non è certamente nuovo, ma di sicuro è uno schema molto efficace. Non nascondiamo che la posizione dell'ammortizzatore, che passa all'interno di un canale creato nella parte bassa del tubo piantone, ricorda il design Santa Cruz. SCOR è anche quella, non presentarsi al mondo intero con qualcosa di totalmente estraneo per non sconvolgere completamente l'opinione degli utenti.
Lo schema sviluppato per la 4060, sulla nuove ebike 4060Z ha subito una modifica di posizionamento in relazione agli ingombri del motore, mantenendo però le peculiarità con cui è concepito. Scor ha creato una delle posizioni più ribassate sul mercato, con l'intento di mantenere il centro di gravità più basso possibile per migliorare il bilanciamento e la trazione.
Quello che lo schema sviluppato conferisce è una elevata pedalabilità con una prima fase di affondamento della sospensione ottimizzata per migliorare il grip, con una progressione nella fase centrale e in quella finale. La struttura del retrotreno della SCOR 4060 Z, visibilmente massiccia, porta poi a una maggiore rigidità laterale che evita superflue dispersioni di energia per mantenere perfettamente allineato l'ammortizzatore con lo schema in fase di affondamento.
Photo ©Jérémie Reuiller
POWER UNIT, SHIMANO EP8 PER SCELTA
Sulla ebike di Scor, 4060 Z è stato scelto di installare il motore Shimano EP8. Questa motorizzazione come abbiamo già visto in altre occasioni (Canyon Spectral:ON ed Husqvarna MC6) lascia ai progettisti una più elevata personalizzazione della posizione del motore stesso.
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Shimano infatti permette, grazie alle sue sedi di fissaggio modulabili, un perfetto adattamento alla maggior parte dei telai. In questo caso SCOR ha potuto posizionare nella maniera migliore il motore in relazione allo schema sospensivo e alla batteria utilizzata.
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Photo ©Jérémie Reuiller
Proprio la scelta della batteria si è orientata non su uno dei valori di capacità proposti attualmente dalla stessa Shimano, ma come avviene sempre più di frequente, SCOR Bikes ha optato per l'installazione di una 720 Wh fornita da Darfon azienda che, entrata in punta di piedi nel mondo bici, comincia a diventare un punto di riferimento per quelle realtà che hanno esigenze particolari. Ovviamente questo pacco batteria è riconosciuto da Shimano per l'assistenza post vendita in ogni centro autorizzato Shimano Steps.
GEOMETRIE
La e-mtb di SCOR nasce con uno scopo ben preciso: portare l'esperienza del rider al massimo dell'entusiasmo e del divertimento. SCOR Bikes ha predisposto due piattaforme in gamma con caratteristiche che rispecchiano perfettamente gli attuali standard maggiormente diffusi e più compatibili con il mondo delle mountain bike a pedalata assistita, le 4060 Z ST e LT hanno caratteristiche differenti in termini di geometrie ma non per tecnologie e compatibilità.
SCOR 4060 Z LT
Con la e-bike 4060 Z LT, abbreviazione di Long Travel, SCOR ha pensato a tutti coloro che cercano una biammortizzata dotata di assistenza per divertirsi sulle prove speciali dell'enduro e nelle piste più veloci e ricche di salti dei bike park.
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Photo ©Dominique Müller
A questa versione Long Travel sono state abbinate sospensioni quindi da 170 mm all'anteriore e 160 mm per l'ammortizzatore, con geometrie che riprendono quasi completamente quelle della versione acustica a cui si mantiene il più possibile fedele. Uno dei valori sorprendenti è la presenza di un carro dalla lunghezza di 435 mm, poi si trovano angoli da 63,8° all'anteriore, un piantone inclinato di 77,9° e un reach in taglia media di 459 mm.
SCOR 4060 Z ST
Sulla SCOR 4060 Z ST ciò che cambia è sostanzialmente l'escursione delle sospensioni che è più orientata verso un utilizzo all mountain, ST significa infatti Short Travel ma in chiave Scor è un valore di 150 mm all'anteriore e 140 mm al posteriore, abbastanza per potersi divertire in montagna e su trail avanzati.
Insieme al travel cambia la geometria per ciò che concerne soprattutto le angolazioni. L'angolo piantone ancora più verticalizzato arriva a 78,5 gradi in taglia M, quello di sterzo invece passa a 64,5° e il reach si mantiene molto vicino al valore della LT, con 465 mm. Il valore del fodero del carro non cambia invece.
Ciò che rende ancora più esclusivo questo modello è la possibilità di passare da un formato all'altro. Attraverso un flip chip si può passare da un formato all'altro, chiaramente se si dispone di una coppia di sospensioni aggiuntive di diverso travel.
L'orientamento del flip-chip non serve per cambiare le geometrie della SCOR 4060 Z, ma per dare una doppia possibilità di allestimento a chi acquista, in realtà pensiamo che la 4060 Z sia una delle e-mtb più customizzabili sul pianeta terra grazie a questo sistema e alla possibilità di montare ammortizzatore a molla oltre a una ruota posteriore dal diametro 27,5".
Photo ©Dominique Müller
Eppure anche a livello estetico, SCOR mantiene un look così pulito per dare ad ognuno di voi la possibilità di personalizzare la livrea del telaio 4060 Z. Grazie a una collaborazione con Slicy, sono disponibili pellicole che possono essere intercambiate e applicate a piacimento specifiche per la 4060 Z disponibili in vendita sul sito ufficiale.
LO SHORT TEST DELLA SCOR 4060 Z
Nei due giorni a disposizione abbiamo avuto tra le mani entrambe le emtb di Scor, provando la LT (viola) e successivamente la ST (bici color menta) ci siamo fatti un'idea di ciò che si nasconde dietro a questo progetto.
CARATTERISTICHE DELLA SCOR 4060 Z
Telaio: 4060 Z full carbon, 29"
Forcella: Fox 38, 170 mm sulla LT; 150 mm sulla ST
Ammortizzatore: Fox Float X Factory, 160 mm sulla LT; 140 mm sulla ST
Motore: Shimano EP8
Batteria: Darfon 720 Wh
Trasmissione: Shimano XT
Freni: Shimano XT a 4 pistoncini
Ruote: DT Swiss H 1900
Copertoni: Maxxis Assegai 29x2,5" 3X MAXXGRIP Exo+/ posterioreDissector 29x2,4"
Manubrio: Scor Carbon
Attacco manubrio: Burgtec Enduro MK3
Reggisella: BikeYoke Divine telescopico
Sella: Fizik Terra Alpaca
Colore: Purple (LT) o Mint (ST)
Prezzo: 8.299 euro
PRIME IMPRESSIONI
Ci siamo avvicinati alla SCOR 4060 Z pensando di trovare dettagli derivanti dalla galassia BMC da cui tutto è partito, invece l'esclusività di questo progetto è totale, con un telaio che non rimanda in nessuna delle sue parti a ciò che è il parente più stretto ossia la Trailfox.
Photo ©Jérémie Reuiller
Esteticamente pulita, la e-mtb svizzera ha sezioni dei tubi abbondanti nella parte posteriore, con un blocco del carro solido e con tutti e quattro i foderi che si collegano nella parte più avanzata a un ponte esteso che ispira grande rigidità, i foderi sono ovviamente pivotless. Dal retrotreno solo una piccola fessura laterale interrompe una linea molto pulita del design in cui si percepisce un continuum tra i due triangoli, quello posteriore molto schiacciato e quello anteriore con un obliquo perfettamente parallelo ai foderi alti del carro.
Photo ©Jérémie Reuiller
Il mono in una posizione molto ribassata che attraversa il piantone attraverso un canale ricorda modelli già visti e affermati, forse uno dei mono più bassi mai visti però. Per offrire una linea coesa il pulsante di accensione dell'EP8, anch'esso prodotto da Darfon, è posizionato proprio poco sopra al motore in una collocazione laterale a nostro parere molto scomoda.
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Photo ©Jérémie Reuiller
Saliti in sella abbiamo immediatamente avuto la sensazione di trovarci in sella a una bicicletta elettrica compatta e accomodante. La posizione sulla SCOR 4060 Z è molto verticalizzata con una seduta avanzata e rilassata. Importante notare che SCOR ha pensato a una cinematica perfettamente efficiente con un SAG compreso tra il 28 e il 30 per cento.
Molto curiosa è anche la presenza di un secondo punto di fissaggio sotto all'orizzontale per un multi tool o una diversa collocazione della borraccia. Nell'epoca del tailor made la SCOR 4060 Z è secondo noi la piattaforma che ognuno di noi può adattare nel modo migliore a sé stessi per dar vita a mostri total custom.
SCOR 4060 Z IN SALITA
Tuscany Bike ha pensato nel dettaglio a ciò che servisse per testare un'ebike come SCOR 4060 Z e ci ha portato dopo poche centinaia di metri ad affrontare la prima salita sterrata, una rampa tecnica a scaloni di roccia, pochi cambi di direzione, ma tante compressioni. Il modo ideale per capire che la cinematica progettata da SCOR è altamente performante sulle salite anche con masse elevate a carico (rider e servo assistenza), in questo frangente abbiamo potuto beneficiare di una posizione molto avanzata per spingere sui pedali in maniera efficiente ed intuitiva.
Photo ©Dominique Müller
Sensazione che nel giro pensato per mettere sotto torchio la e-bike 4060 Z, abbiamo ritrovato anche con forti pendenze. La differenza tra LT e ST in questi tratti consiste in una maggiore maneggevolezza della ST (Short Travel) che può più facilmente essere innalzata oltre l'ostacolo, mentre la LT (Long Travel) con la sua sensibilità dell'anteriore passa oltre l'ostacolo senza stancare il fisico, ma si basa su una posizione più alta che in certi frangenti ci ha obbligato a schiacciare l'anteriore per non procedere su una ruota.
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Lo schema offre quel sostegno che in salita permette di non disperdere energie e contro bilanciare un fastidioso bobbing, il risultato di ogni pedalata si manifesta con un avanzamento senza limiti di sorta. Poco bobbing significa limitato abbassamento del movimento centrale, in tutte le escursioni dei due giorni non abbiamo mai toccato con il pedale il suolo e questo è anche grazie alla presenza di pedivelle da 165 mm su tutte le taglie.
Sulla SCOR 4060 Z ST in salita si riesce a combinare maggiormente la potenza del motore per calibrare in maniera perfetta il superamento degli ostacoli e l'approccio alle curve strette. In salita la ST ha rappresentato l'ebike a cui non si può chiedere nulla perché già perfettamente esaustiva e pop.
IN DISCESA SULLA 4060 Z
Le due versioni hanno ovviamente scopi differenti e quella che è stata la nostra esperienza su LT ed ST ci permette di dire che sono tra le e-bike più bilanciate che vi potete trovare tra le mani. Il peso della batteria sulla SCOR 4060 Z LT (Long Travel) è allontanato dall'anteriore con l'abbondante inclinazione di 63 gradi e dall'escursione da 170 mm, con un concentramento delle masse nella parte centrale è stato molto naturale affrontare fasi di volo su salti doppi in cui ci è sembrata molto bilanciata.
Photo ©Dominique Müller
Sui terreni più tecnici la versione LT è un treno di cui bisogna controllare solo la velocità. Tutto il peso porta a una grande facilità di acquisizione di velocità ma anche grande stabilità. Con le forme massicce del retrotreno pensavamo che potesse essere molto rigido come sistema, ma lo è stato solo nei tratti maggiormente tecnici di discesa con cambi di direzione continui e fondo irregolare, aspetto percepito in tratti di discesa verso Fosso alle Canne. In affondamento la sensazione è quella di tutti i VPP sul mercato, un'escursione senza limiti.
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Photo ©Jérémie Reuiller
In sella alla SCOR 4060 Z ST (Short travel) tutto è diventato più pop, una emtb difficile da associare al mondo elettrico, con un sostanziale annullamento delle masse diventate impercettibili anche ad alte velocità. Sulla SCOR 4060 Z ST bisogna guidare a 10 dita sulle manopole ed essere sempre pronti con il busto a reagire ad una elevata reattività anche in uscita di curva.
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Photo ©Jérémie Reuiller
Non meno efficiente è sul tecnico in cui anche con un angolo di sterzo meno abbondante reagisce con grande affidabilità, il peso rimane sempre centralizzato e anche nei tratti più ripidi di discesa non si percepisce quella sensazione di massa che va a gravare sull'anteriore. Su questo allestimento si sfrutta anche la rigidità torsionale di una 38 a travel ridotto che a parer nostro è una delle scelte più sagge che si possano compiere. La SCOR 4060 Z ST tra le due è quella che mette il giusto pepe a uscite alpine in cui è richiesta l'efficienza di una cinematica come questa e l'affidabilità di un sistema affidabile, reattivo e gestibile anche nei tratti più stretti.
CONSUMI
L'efficienza dello Shimano EP8 la conosciamo molto bene, un'erogazione progressiva e molto naturale offre sempre il giusto sostegno. Ogni e-mtb ha consumi diversi e grazie alla cinematica a puntino di SCOR con un bobbing limitato, anche i consumi sono limitati.
Con la batteria Darfon da 720 Wh non ci siamo limitati nell'utilizzo di impostazioni come il Boost e abbiamo calcolato un consumo di 19 km per tacca sul display, sempre utilizzando la sospensione aperta.
COSA CAMBIEREMMO
Come per altri modelli ci dissociamo da soluzioni di collocamento del bottone di accensione lontano dal tubo orizzontale, anche se ben integrato nel design ci piace sempre averlo sotto agli occhi.
Non possiamo dire di voler cambiare colore perché l'astuto sistema messo in atto da SCOR consente di cambiare grafica quando si voglia, integreremmo però quello che è un servizio accessorio (35 euro per le grafiche Slicy), nel prezzo complessivo della 4060 Z.
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Con un sistema così efficiente di sospensione che ottimizza reattività in salita e consumi, ci accontenteremmo anche di una batteria meno capiente, limitando il peso almeno sulla versione ST.
A CHI LA CONSIGLIAMO
Una e-bike come la SCOR 4060 Z LT è l'ideale per rider che cercano un mezzo con cui arrivare alla sommità di prove speciali di enduro senza grandi sforzi per arrivare in fondo con grande velocità e minima dispersione, compatibile anche con il mondo dei park. La SCOR 4060 Z ST è la emtb per tutte le avventure dalle moderate a quelle alpine, con fondi tecnici e molta salita per rimanere in sella a lungo. Entrambi i modelli possono essere trasformati in mullet.
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Photo ©Jérémie Reuiller
QUANTO PESA
La SCOR 4060 Z ST in taglia M ha un peso dichiarato di 23 chilogrammi.
PREZZO E DISPONIBILITÀ
L'allestimento della SCOR 4060 Z utilizzato da noi è denominato XT e ha un prezzo di 8.299 euro. Le taglie vanno da S a XL. Oltre alla versione XT esiste anche la SLX (6.299 euro). I prezzi delle versioni ST e LT sono uguali.
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