Sono passati appena due anni e Santa Cruz Bicycles torna a dimostrare quanto creda nel segmento eBike. Tra le mani di Pianetamountainbike sono passate tutte le eMTB dell'azienda californiana, dalla prima Heckler CC, alla versione MX, la Bullit, per arrivare a toccare con mano la nuova arrivata in gamma la Heckler 9. Ciò che è stato apportato alla nuova Heckler sono una serie di modifiche fondamentali, che ora vanno rendere davvero completa la proposta ebike, in cui questa Heckler va ad affiancare la Bullit e la Heckler CC 27,5".
.jpg "Santa Cruz Heckler 9 CC")
Per provarla in anteprima assoluta ci siamo diretti a Sospel, a sud della Francia, dove i sentieri offrono tutto ciò che serve per poter testare una bicicletta a pedalata assistita di questo tipo. Due giorni a gas aperto su e giù per i pendii più inimmaginabili in compagnia tra l'altro di Danny MacAskill.
Due giorni in cui abbiamo avuto l'occasione di provare non una ma ben due Heckler 9, un indizio importante per comprendere in quale direzione stia andando Santa Cruz con questa Heckler. Per leggere la presentazione delle e-mtb nel dettaglio clicca qui.
LA NOSTRA VIDEO RECENSIONE
Per vedere la nostra avventura in sella alla Santa Cruz Heckler 9, clicca sull'anteprima qui sotto per poi continuare con la lettura delle nostre impressioni.
HECKLER CC MX E 29 X01 AXS RSV
Della famiglia, molto allargata, di Santa Cruz Heckler le versioni che abbiamo avuto modo di provare sono quelle che rappresentano il top di gamma: Heckler 9 CC MX e Heckler 9 29 X01 AXS RSV, con un allestimento a forte caratterizzazione elettronica e cerchi in carbonio.
Le due versioni in dotazione sulle Alpi Francesi avevano però un diametro differente, la MX viene confermata con l'anteriore da 29" e il posteriore da 27,5", mentre la 29 con un set di ruote da 29", una delle grandi novità di Heckler 9.
Photo: Max Schumann
Telaio: CC Carbon, 150 mm, VPP MX/29
Forcella: FOX 36 Float Factory E-Tune 160mm
Ammortizzatore: RockShox Super Deluxe Ultimate
Motore: Shimano EP8, 250 Watt, 85 Nm
Batteria: 720 Wh integrata
Cambio: SRAM X01 AXS 12 v
Comando Cambio: SRAM GX AXS
Guarnitura: Shimano E900, Hollowtech 165 mm
Cassetta: SRAM XG1295, 12v, 10-50
Freni: SRAM Code Rsc, 200 mm
Ruote: Reserve Carbon 30 Front e DH Rear
Copertoni: Maxxis Assegai 2.5"/Minion DHRII 2.4"
Manubrio: Santa Cruz e35 carbon, compatibile Di2, 800 mm
Attacco manubrio: Burgtec Enduro MK3
Reggisella: FOX Transfer Factory, 31.6
Sella: Wtb Silverado
Taglia: M
Colore: Gloss Avocado
Peso: 21,8/22,2 kg
Prezzo: 12.999 euro
QUANTO PESA LA SANTA CRUZ HECKLER 9?
Il peso della Santa Cruz Heckler 9 non è cambiato molto rispetto al passato. Pur avendo una batteria più capace della versione precedente, la e-bike Heckler CC MX in taglia L ha un peso di 21,8 kg, mentre la stessa taglia nella versione CC 29" fa fermare l'ago della bilancia invece a 22,2 kg. La versione C pesa circa 300 grammi in più.
IL SETUP E IL PRIMO APPROCCIO A HECKLER 9
Prima di partire alla conquista dei trail francesi abbiamo messo a punto la e-mtb Heckler 9 CC MX per la prima giornata di riding che si è poi rivelata davvero rude. In fase di posizionamento ci siamo accorti che l'altezza del manubrio non è variata moltissimo eppure il tubo sterzo si presenta adesso meno alto, addirittura di 2 centimetri. Sulla taglia M della Heckler MX precedente, questo aveva un valore di 120 mm mentre adesso misura solo 100. Eppure il valore di stack è leggermente aumentato, qualche millimetro in più unicamente per il fatto che anche il reach sia stato allungato.
Abbiamo levato un paio di spessori per garantire la rigidità e la precisione di cui abbiamo bisogno sull'avantreno e leggermente portato in avanti la sella, 5 mm di avanzamento li abbiamo reputati idonei per trovarci ancora più centrali.
Per quanto riguarda il setup delle sospensioni la squadra di tecnici di Santa Cruz ci ha consigliato di portare la pressione dell'aria nell'ammortizzatore a 200 Psi per farlo lavorare al meglio in relazione alla nuova curva di compressione messa a punto nell'head quarter californiano proprio per la nuova Heckler 9.
Il telaio tra l'altro riprende anche la logica costruttiva del Bullit, con un passaggio più ampio per il fissaggio dell'ammortizzatore che sull'allestimento in test era un RockShox Super Deluxe Ultimate con piggy-back. Sempre sullo schema Santa Cruz ha installato il flip chip di californiana concezione. Invertendo l'orientamento non variano eccessivamente le geometrie, ma si interviene sulla curva di compressione, offrendo ancora più progressività (se posizionato su LO).
L'anteriore risulta sempre molto alto per una guida in continuo controllo in ogni frangente, mentre la posizione in sella ci è parsa senza ombra di dubbio molto avanzata per una spinta efficiente anche sulle salite più tecniche. È stato molto interessante anche constatare come, nonostante la capacità della batteria sia passata dai 504 Wh della precedente, ai 720 Wh della Heckler 9, il volume del tubo obliquo non sia cambiato minimamente. Un tubo maggiorato ma di dimensioni contenute per quanto riguarda la sezione.
Il travel è cambiato rispetto alla versione MX precedente, dai 140 mm anteriori ora si è passati a 160 mm della forcella e 150 per l'ammortizzatore, che può essere sia ad aria, che a molla, con piggy back o senza. Un modello quindi pensato nuovamente per l'all mountain ma anche per l'enduro e con una capacità della batteria superiore.
IN SALITA CON LA HECKLER 9 CC MX
A vestire la Santa Cruz Heckler 9 è il silenzioso motore Shimano EP8 e i suoi 250 Watt che abbiamo messo subito alla frusta.
Photo: Max Schumann
Giusto il tempo di impugnare il nuovo manubrio di Santa Cruz, l'e35 Carbon da 80 cm con rise da 35 appunto e compatibile con passaggio cavi Shimano Di2, e da Sospel abbiamo immediatamente imboccato uno dei sentieri in salita più tecnici mai visti. Curve ampie in appoggio, scaloni naturali di roccia e tanti sassi.
Photo: Max Schumann
In questo primo sentiero non abbiamo pensato troppo a gestire la capacità a disposizione, un fondo esigente ha richiesto l'aiuto dell'impostazione Trail, quella intermedia della power unit Shimano EP8. Con questo livello e quello Eco, abbiamo dosato la spinta sui tratti più impervi. Nella guida la Heckler 9 CC MX ci ha accompagnato fino alla cima del trail senza neanche un contatto del pedale con il suolo.
Photo: Max Schumann
Abbiamo pensato che l'altezza del movimento centrale potesse essere cambiata, ma in realtà è rimasta invariata, ciò che è cambiato è la curva di compressione che con un affondamento più controllato e progressivo non ha fatto scendere di tanto la parte centrale e quindi le pedivelle. In salita la costante è un atteggiamento pro attivo della sospensione posteriore in puro stile VPP (Virtual Pivot Point), uno schema che si contraddistingue per un effetto dondolo e un'alta concentrazione di anti squat.
È ciò che è servito quando abbiamo cercato di superare ostacoli da 40 cm di altezza, ma anche quando gli ostacoli sono molteplici e consecutivi. Il 27,5 al posteriore è sulla MX il motivo per cui la guida risulta particolarmente agile, siamo usciti da curve molto strette senza dover ricorrere al fisico, ma solo sfruttando le capacità del posteriore compatto.
IN DISCESA CON LA HECKLER 9 CC MX
Il primo giorno ci hanno portato alla sagra dei tornanti e... ne siamo usciti col sorriso. La Heckler CC MX è la emtb che in quei tratti ti auguri di avere. Abbiamo affrontato un paio di discese composti dal susseguirsi di stretti switchback in cui abbiamo ringraziato gli ingegneri per quel tipo di setup.
Photo: Max Schumann
La Heckler CC MX ha un'alta capacità di raggiungere velocità in breve tempo, ma il bello è che grazie alla forcella da 38 e un reach allungato non ci si rende molto conto di ciò. La stabilità di questa Heckler si percepisce in pochi metri, ma sebbene sia interessante vedere come prenda e tenga velocità, è stato altrettanto curioso vedere come negli inserimenti in curva non fosse impossibile. L'interasse contenuto per la presenza del 27,5" ci ha permesso di chiudere in maniera precisa tanti (non tutti), switchback presenti.
Sul veloce e tecnico il baricentro schiacciato consente una stabilità elevata e ottimo controllo, si può staccare all'ultimo secondo per uscire decisi dalla curva. La dissipazione delle vibrazioni è molto elevata all'anteriore ma anche al posteriore, ma sugli ostacoli più grossi la presenza di un diametro minore dietro si sente. Un altro aspetto che si percepisce con costanza è il ticchettio delle guaine all'interno del telaio, il movimento dei cavi dentro al telaio genera un rumore più accentuato rispetto alla versione precedente.
IN SALITA CON LA HECKLER 9 CC 29"
Il secondo giorno abbiamo imbracciato la Santa Cruz Heckler 9 CC 29" per un'esperienza non troppo lontana da quella del giorno precedente ma con un più voluminoso diametro di ruota. Con la 29" non c'è possibilità di sentire quel che passa sotto ai due cerchi quando si tratta di un fondo movimentato e a continui cambi di dislivello. Si sale con molta regolarità e tanto, tantissimo sostegno.
Photo: Max Schumann
Sul tecnico a salire non ci aspettavamo la stessa brillantezza del 27,5", ma con un angolo di attacco più elevato alcuni tratti tecnici di salita ci sono risultati impercettibili. Inizia a chiedere più impegno quando il sentiero si fa stretto e a curve molto chiuse, tratti che con la MX erano intuitivi e che si passavano in maniera pulita, con la 29" sono risultati più macchinosi.
IN DISCESA CON LA HECKLER 9 29"
Dopo aver provato la Heckler 9 CC MX pensavamo fosse impossibile superare quelle sensazioni così positive. Con la 29" avevamo dubbi nei tornanti e sullo stretto, ma si è rivelata meno fisica del previsto.
Photo: Max Schumann
La Heckler 9 CC 29" sul veloce e tecnico consente di pensare solo alle linee da scegliere, poco impegno nel bilanciare il mezzo e tanto sostegno da entrambe le parti. Non c'è stato un momento in cui abbiamo sentito l'ammortizzatore affondare in maniera eccessiva neanche sui drop più grandi. La sospensione molto progressiva abbinata al cerchio Reserve DH attutiscono qualsiasi cosa.
Photo: Max Schumann
Ci è piaciuta molto anche nei tratti stretti di discesa con curve e tornanti, la 29" ha inciso in maniera quasi impercettibile sulla guida, con un'agilità confortante. Rispetto alla MX si sente molto la facilità con cui si guadagna velocità ma anche con cui si stabilizza l'anteriore. Nel misto a scendere ma anche nel vallonato, la 29" ha più inerzia per le ripartenze e per affrontare in maniera decisa risalite improvvise. Alla fine del secondo giorno abbiamo capito che avevamo risparmiato qualche energia con la 29", abbiamo galleggiato di più e compresso un pochino meno. La 29" è tra le due quella versione di Heckler 9 che ti dà tanto in discesa e ti chiede pochissimo indietro.
Photo: Max Schumann
CONSUMI
Quello della power unit su Heckler 9 non è un aspetto da dimenticare, il motore Shimano EP8 è uno dei più apprezzati per la sua naturalezza nella spinta, che grazie alla sua coppia da 85 Nm non fa mancare nulla.
Photo: Max Schumann
Tutte le Heckler 9 sono allestite così, con il comando della serie 7000 che è uno dei più apprezzati per la sua compattezza. Su questa Heckler la novità è la batteria, che non presenta più una capacità di 630 Wh, bensì 726. Un bel plus in termini di autonomia. Abbiamo fatto due prove nelle giornate di riding esclusivo con le Heckler 9 e ci è risultato che nonostante non fossimo andati al risparmio totale con la gestione, il primo giorno non siamo quasi mai scesi sotto il livello Trail, il consumo non è così elevato. Il primo giorno abbiamo avuto un consumo di 2 tacche su 25 km per 1.084 metri di dislivello.
In Wh sono circa 288 i consumi, che significherebbe 140 Wh per ogni ora di esercizio. In teoria si potrebbe quindi ipotizzare un'escursione di più di 60 chilometri neanche dannandosi troppo l'anima con le modalità di supporto.
COSA CAMBIEREMMO
La Heckler 9 è una emtb davvero decisa e curata, che offre infinite combinazioni per ogni tipo di rider, si può mettere il mono a molla, si può optare per più progressività invertendo il flip chip e sul montaggio top di gamma l'unico componente che fa arricciare il naso è l'impianto idraulico Sram Code.
Abbiamo percorso discese molto lunghe e molto ripide, che potete verificare sul profilo Strava di Pianetamountainbike ed anche se siamo dei «fermoni», l'impianto è andato un po' in crisi. Confrontato con uno Shimano XTR in dotazione sulla Canyon Torque testata qui, avremmo preferito trovare un impianto di quel genere.
La posizione del pulsante di accensione è rimasta nella posizione di prima, sopra al motore, una collocazione singolare, comoda per dimenticarsi di spegnere, ma scomoda per ricordarsi di accendere una volta in sella.
.jpg "Santa Cruz Heckler 9 CC")
Photo: Max Schumann
A CHI LA CONSIGLIAMO?
La Santa Cruz Heckler 9 rappresenta tutto ciò che è l'animo di Santa Cruz con il proprio schema brevettato VPP e un'attenzione immensa per il feeling nella conduzione. Consigliamo questa emtb a tutti coloro che cercano uno schema sospensivo proattivo, che non vada in crisi in salita e neanche in discesa, ma che allo stesso tempo vogliono perdersi in escursioni lunghissime senza la paura di rimanere a piedi in un approccio tra all mountain ed enduro.
Photo: Max Schumann
La Heckler 9 è velocità e controllo allo stesso tempo, è libertà e estro. Insomma, per tutti coloro che vogliono crearsi una linea inesistente, che vogliono risalire anche nei tratti più tecnici in maniera agile e senza spigolare le curve. Le sospensioni e le geometrie di questo modello sono scolpite per il divertimento puro, con un peso tutto sommato contenuto.
INFO ONLINE
Tutte le informazioni dettagliate sulla nuova Heckler 9 e tutte le versioni le trovate sul sito ufficiale focusitaliagroup.it.