I ragazzi di Santa Cruz Italia stanno lavorando talmente bene da essere i primi al mondo a poter presentare al pubblico la prima e-bike della casa americana, la Heckler CC. Chi di voi è stato a Cosmobike Show di Verona ha potuto toccare con mano e fare un piccolo test lap sulla Heckler CC, in anteprima a soli pochi giorni dal lancio mondiale ufficiale.
Noi giornalisti abbiamo dovuto aspettare 2 giorni in più, ma è stato un prezzo che abbiamo pagato con piacere perché abbiamo poi avuto per due interi giorni una Santa Cruz Heckler CC da mettere alla frusta sui sentieri della Valpolicella, una zona nota per il vino e meno per i trails, ma dopo aver testato entrambi possiamo assicurare che la qualità di entrambi è davvero altissima sia del vino, sia dei sentieri.
Della Heckler CC vi abbiamo raccontato tutti i numeri e le geometrie, oggi invece vi vogliamo parlare di quello a cui Santa Cruz Bicycles tiene di più ovvero le sensazioni di guida.
MENO E-BIKE POSSIBILE
La Heckler CC, che riprende il nome di un modello del 1996 che aveva 100 mm di escursione (un'enormità all'epoca), anche se in realtà il primo nome scelto era ben diverso: FMA.
Per oltre due anni gli ingegneri di Santa Cruz e gli addetti ai lavori coinvolti in tutto il mondo, Italia compresa, hanno lavorato ad un progetto denominato FMA (Force Mass Acceleration). Probabilmente di derivazione dalla nota formula della seconda legge della dinamica ma questo non lo sappiamo!
La cosa certa è che solo all'ultimo momento, indicativamente attorno a dicembre 2019, è stato scelto di dare un Nome alla bicicletta riesumando Heckler, si dice perché la Heckler fosse un modello molto amato da Rob Roskopp, così come la nuova E-bike che è diventata la sua bici preferita. Molti degli ingegneri Santa Cruz, dopo tanto lavoro ed aver preso l'immaginabile confidenza, si erano già affezionati ad FMA e qualcuno, dietro le quinte, ancora lo utilizza.
La nuova Heckler CC rappresenta un vero e proprio punto di svolta per l'azienda americana perché in molti credevano che Santa sarebbe rimasta "fedele alla linea", ovvero che avrebbe snobbato il mondo elettrico per concentrarsi sulle muscolari.
In effetti così è stato per un primo periodo, ma quando dentro l'azienda hanno iniziato a provare varie e-mtb, qualcosa è cambiato, si sono detti che era venuto il momento di creare una bicicletta a pedalata assistita. Ad una condizione però! Che racchiudesse dentro di sé lo spirito Santa Cruz: divertimento, facilità di guida e stile inconfondibile.
Hanno così iniziato a testare tutte le e-bike top di gamma cercando di carpire da ognuna di esse segreti e punti di forza, per poi andare a sviluppare i primi prototipi, in alluminio di quella che avrebbe poi rappresentato la loro prima e-mtb.
Come base di partenza hanno scelto la loro bicicletta più versatile, ovvero la Bronson. 150mm di escursione posteriore (160mm anteriore), ruote da 27.5" e il rinnovato sistema Virtual Pivot Point con il low-link. Queste caratteristiche sono state trasferite direttamente sulla Heckler, con la sola differenza che la e-bike Santa Cruz non presenta il flip chip per variare la geometria ed ha eliminato un cuscinetto.
La scelta della dimensione da 650b è anche strutturale, infatti con il motore ed il VPP con ruote da 29" la bici sarebbe risultata troppo lunga. Sarebbe diventata molto veloce, ma non facilissima da gestire, quindi non per tutti. Con le ruote da 27,5" invece VPP e motore hanno potuto convivere senza essere snaturati e le geometrie della bici assicurano la stessa maneggevolezza di una muscolare.
Bronson ed Heckler sono due gemelle diverse e l'intento era proprio quello di ricreare anche durante la pedalata le sensazioni che i bikers hanno sulla Bronson, l'obiettivo era: creare la E-bike più divertente in assoluto.
Proprio per questo hanno scelto la motorizzazione Shimano Steps E8000, ovvero per la spiccata sensazione di naturalità che questo motore con batteria da 504 Watt dona in confronto ad altri. Con Shimano Steps contano ancora le gambe, nel senso che il motore amplifica la spinta delle gambe, non la sostituisce, il che porta il biker a sentirsi parte della bicicletta, non semplicemente su una bicicletta.
Altri motivi per cui è stato scelto Shimano sono la facilità di reperire parti di ricambio e assistenza in ogni parte del mondo e soprattutto il design minimale del cockpit del E7000, con un display piccolissimo e due soli pulsanti neri e piccoli, insomma guardando il solo manubrio non ci si accorge quasi di essere su un e-bike, anche se poi il motore ha dimensioni leggermente più generose rispetto a competitor diretti come Bosch o Fazua.
Parlando di manubrio, Santa Cruz ne ha sviluppato uno dedicato, realizzato in carbonio, con passaggio interno dei cavi, pensato apposta per nascondere il più possibile i cavi del display. La bici deve essere il più possibile "pulita" per sembrare il più possibile una muscolare, anche all'occhio.
PRIMO CONTATTO
Il ritrovo era davanti al negozio Top Bike di Sant'Ambrogio di Valpolicella, ad aspettarci lo staff di Santa Cruz Italia rafforzato da tre elementi: Andrea Tiberi, Erwin Ronzon (nuovo testimonial enduro ed e-enduro di Santa Cruz) e Pinguphin la mascotte globale Santa Cruz, insieme a loro le nuove fiammanti Heckler CC.
Come nel precedente test con la Blur CC abbiamo scelto di provare una taglia Large (chi scrive ed ha provato la bici è alto 1.78 cm con sella a 74.5 cm).
Il montaggio (Heckler CC S) era di media gamma, ovvero cambio SRAM GX Eagle a 12 velocità, sospensioni Fox (forcella FOX 36-E Float Performance, 160mm, ammortizzatore RockShox Super Deluxe Select+), telescopico RockShox Reverb Stealth e con le ruote Santa Cruz Reserve che come sempre si sono rivelate precise e scorrevoli.
Non sono però le solite Reserve, infatti sono nuove e pensate apposta per una eBike. Presentano raggiatura differente front/rear e un nuovo profilo che deriva dalle 29" utilizzate dal Santa Cruz Syndicate, il team di Coppa del Mondo DH. Queste ultime non sono presenti a catalogo per questo allestimento (le troviamo su X01 RSV, XX1 AXS RSV), ma erano montate sulla flotta test di Santa Cruz.
Regolata sella, inclinazione del manubrio e dei comandi, fatto il SAG alle sospensioni e controllata la pressione delle gomme siamo pronti a salire in sella. Dobbiamo solo trovare il pulsante di accensione. Seguendo lo stile minimale il pulsante è piccolo e discreto sopra al motore, niente di appariscente. Lo si tiene premuto e la Heckler CC è ON.
Le prime pedalate sono su asfalto per andare alla ricerca della prima lunga salita di giornata. Partiamo in modalità ECO, siamo un gruppo di 20 persone e fa strano sentire attorno a noi non solo il rumore delle ruote artigliate che graffiano l'asfalto, ma anche quello dei motori Shimano, qualcosa a cui noi biker di lunga data ancora ci dobbiamo abituare, mentre completamente normale per gli e-biker puri che erano con noi.
IL NOSTRO VIDEO-TEST
10 KM DI SALITA
Appena la strada inizia a salire ci mettiamo a ruota di Tibi (Andrea Tiberi), ci sembra di essere tornati indietro ai giorni di Dream Lines, ma questa volta non facciamo poi così fatica a tenere il suo passo... anche perché Tibi saliva a motore spento. La salita verso il Monte Pastello è lunga, ma piuttosto scorrevole, una vecchia strada militare con fondo in pietrisco a tratti scorrevole e a tratti molto smosso, un po' come si trova anche nell'Alto Garda.
La Santa Cruz Heckler CC sale fluida e sciolta sempre in ECO (supporto minino), la trazione è molto buona in tutte le situazioni, nei tratti più sconnessi preferiamo alleggerire il cambio e dare più potenza con le gambe piuttosto che scegliere la modalità Trail, secondo noi questo migliora la trazione, ma vediamo che alcuni altri giornalisti invece scelgono l'opzione opposta con risultati tanto soddisfacenti quanto i nostri, insomma due modi diversi di guidare una e-bike, ma alla fine la sostanza è che la Heckler non perde trazione.
Il merito va anche qui all'Anti-Squat del VPP che è ben esaltato anche dalla presenza del motore. Nell'ultima parte di salita ingaggiamo una piccola bagarre agonistica con lo youtuber Andrea Ziliani qualche sportellata, modalità BOOST (spinta massima offerta dal motore) e taglio di traiettorie, ma anche cuore a 180 bpm e gambe in fiamme... giusto per dire che se si alza il ritmo si fatica tanto anche con una e-bike.
In totale percorreremo 10 km di salita, tutti in ECO e con una sola tacca di batteria (che è da 504 Wh) consumata nonostante la mini-gara in BOOST. La scelta della batteria da 504 Wh è stata dettata da due fattori: l'affidabilità e il peso. A differenza di quella da 600 Wh (non prodotta da Shimano) questa da 504 Wh tiene maggiormente la carica ed ha una vita più lunga, un dato ottenuto da Santa Cruz in 2 anni di test, inoltre pesa meno e così la bici ha mantenuto le doti di guida ed agilità tipiche di tutte le mtb Santa Cruz.
In questa prima ora possiamo apprezzare la posizione in sella che è ben centrata sulla bicicletta, il busto rimane piuttosto alto, ma grazie al piantone da 76º l'angolo di spinta è ottimo e non ci si sente troppo arretrati anche quando ci si abbassa verso il manubrio per spingere più forte e superare ostacoli.
Non sentiamo particolarmente la mancanza delle ruote da 29", grazie all'aiuto del motore Shimano Steps E8000 la scorrevolezza è assicurata e anche la cadenza di pedalata rimane non particolarmente elevata. Non si è su una XC bike, ma la pedalata è efficace anche se ci si sente piuttosto rilassati.
La Santa Cruz Heckler CC non porta a spingere in salita, piuttosto a tenere una cadenza di pedalata costante, a guardarsi intorno e a chiacchierare con i propri compagni di uscita, una SocialBike diremmo con un neologismo.
COSA NE PENSA ANDREA TIBERI
DIVERTIRSI COME BAMBINI
Se in salita la Santa Cruz Heckler CC dimostra doti di grande trazione e stabilità, anche in condizioni di trail particolarmente viscido e tecnico, non ci ha fatto sentire particolari differenze da altre top e-bike testate in precedenza, ma non possiamo dire lo stesso per quanto riguarda la discesa. Se l'intento di Santa Cruz era quello di creare una bicicletta elettrica divertente... beh ci sono riusciti.
Fin dalle prime curve in discesa ci siamo sentiti come su dei binari. La Heckler CC è davvero attaccata al terreno, il sistema VPP lavora in maniera molto progressiva, andando a copiare le piccole asperità in modo da tenere la ruota sempre attaccata a terra, ma quando arrivano rock garden e salti ecco che si comprime con fluidità, non scalcia e permette di guidare facilmente anche quando non si ha una tecnica sopraffina come chi sta scrivendo.
Il peso del motore schiaccia la bicicletta a terra, mentre le ruote da 27.5" la rendono super maneggevole, in pratica le due cose unite la fanno sembrare un po' una 29" leggera, molto attaccata a terra, ma allo stesso tempo facile da gestire con il corpo.
Ci si sente sicuri, soprattutto quando la velocità sale, la bicicletta rimane stabile e composta, proprio come una enduro da 29". Nello stretto è fluida e poco macchinosa, anche se il peso un po' si fa sentire e serve un po' più di lavoro di addominali per muovere la bicicletta alle basse velocità.
Avete presente quelle volte in cui ogni 20" gridate un: " e vaiii!" oppure "grande!" o ancora "yeah!", ecco nei due giorni di riding con la Santa Cruz Heckler CC questo è stato il nostro stato d'animo ogni volta che iniziava una discesa. Divertimento puro, proprio quello cui Santa mirava.
GUARDA LO SPETTACOLARE VIDEO CON DANNY MACACKILL
A CHI LA CONSIGLIAMO
La Santa Cruz Heckler CC è una E-Mtb vera e propria, quindi astenersi cacciatori di KOM (in salita) o scettici dell'elettrico, però forse lo stile Santa la rende molto più vicina a una muscolare rispetto a molte altre e-bike, il che la rende una buona scelta per i biker esperti che vogliono entrare nel mondo elettrico direttamente dal Red Carpet.
È una bici per chi sa già andare in bici, pensata per un pubblico esperto che cerca sensazioni di pulizia di guida e sa spingere al limite la bicicletta. Non è la e-bike che consiglieremmo a chi si avvicina alle due ruote per la prima volta (a meno che abbia davvero tanti soldi da spendere visto che il primo prezzo è 7.799 euro e una passione smodata per il marchio), ma per certo è invece la e-bike dedicata a chi non vuole perdersi neanche un secondo di godimento sui sentieri.
È una Santa Cruz e già questo dovrebbe spiegare tante cose...
INFO ALLESTIMENTI
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