In occasione dell’Internazionale XCO Coppa Città di Albenga abbiamo analizzato nel dettaglio la Lapierre XR di Thomas Litscher, una versione molto particolare per il setup scelto dal team Lapierre Mavic Unity. L’allestimento da gara trasforma questa XR in una XRM e ora vi spieghiamo come.
VIDEO BIKECHECK CON ENRICO MARTELLO
TELAIO LIMITED EDITION
La XR è la mountain bike full suspended si Lapierre che è stata rilanciata lo scorso anno, è un modello completamente rivisto con un ammortizzatore orizzontale sotto sotto al top tube e un sistema posteriore con un ammortizzamento ottimizzato con foderi del carro che lavorano per deflessione.
Il telaio del Lapierre Mavic Unity è realizzato in carbonio unidirezionale con fibre toraiche e un processo chiamato UD SLI. La colorazione è quella del 75° anniversario dell’azienda francese, con finiture come loghi, scritte e grafiche bronzee che si sposano perfettamente con quelle delle sospensioni. Litscher utilizza una taglia L di telaio.
SOSPENSIONI
Sulle Lapierre XR del team sono montate sospensioni da 120 mm, FOX 34 Factory Kashima e ammortizzatore FOX Factory Float DPS. Questa scelta di travel trasforma di fatto la XR in XRM, ossia la versione “long travel” di questa full. Le due sospensioni sono regolate da un comando originale FOX a due posizioni.
TRASMISSIONE E FRENI
Il Lapierre Mavic Unity si affida al gruppo XTR di Shimano per quanto riguarda l’impianto frenante e la trasmissione con la cassetta a 12 velocità (10-51).
Così come il manettino del cambio e le leve dei freni sempre Shimano XTR M9100.
I dischi sono invece i Galfer Wave monoblocco con diametro da 160 mm e pinze Shimano XTR a 2 pistoni.
La guarnitura invece è marchiata FSA con corona a 36 denti per Thomas Litscher e misuratore di potenza PowerBox, le pedivelle sono in carbonio.
SELLA E REGGISELLA
Tom Litscher e i ragazzi del Lapierre Mavic Unity sono sponsorizzati dall’italiana Prologo che fornisce al team diverse tipologie di sella, lo svizzero utilizza la Scratch M5 che è una sella aperta al centro con scafo in carbonio e 5 settori di pad con schiuma specifica. Per il carrello Tom ha scelto la versione in Tirox.
Prologo fornisce anche manopole e guanti e ci ha sorpreso vedere che Litscher usasse le Mastery, ossia le manopole in spugna.
Lo standover della Lapierre è tanto basso, ma guardate la scelta tecnica di Tom per il reggisella, non il classico travel da cross countrista, il KS Lev Integra Ci ha un fodero in carbonio e un’escursione da 150 mm, in dotazione hanno però anche il 125 mm che alternano in base alle situazioni.
Per usare il remoto delle sospensioni e regolare il dropper Litscher utilizza il comando KG, il più compatto della gamma KS.
RUOTE E COPERTONI
Il telaio francese è abbinato a un gruppo ruote altrettanto patriottico, con cerchi Mavic Crossmax SL e copertoni Michelin.
Per le condizioni di Albenga, Litscher ha usato copertoni Michelin JET XC2, un disegno molto scorrevole con sezione da 2.2.
ACCESSORI
Con questa nuova struttura la full di Lapierre può ospitare due portaborracce, uno sull’obliquo e uno verticale. Tom Litscher e compagni sono sponsorizzati da Zefal, quello sull’obliquo è il Pulse L2, realizzato in carbonio e con un peso di 18 grammi, quello sul tubo sella invece è un Pulse Z2 che è meno minimalista del L2 e pensato per abbracciare in maniera più estesa la borraccia, anch’essa Zefal, quella con cui è partito Litscher è addirittura la 80, vale a dire da 800 ml, che ci sta perfettamente sotto al mono.
I pedali sono un’altra chicca francese, i Look X-Track Race Carbon Ti, modello che non si vede spessissimo e caratterizzato da un asse in titanio.
COCKPIT
I ragazzi infine guidano sfruttando una combinata attacco e manubrio FSA nella serie KFX, con piega in carbonio e attacco in alluminio.
Se vuoi conoscere il team Lapierre Mavic Unity leggi il nostro articolo di presentazione, clicca qui.