TREK SUPERCALIBER GEN2 SFIDA LA “VECCHIA” IN TEST DI LABORATORIO

Gli ingegneri di Trek si sono lanciati in un’analisi spietata della loro bici da XCO Racing. Hanno preso una Supercaliber Generazione 1 e una Generazione 2, una hardtail, un rider, un laboratorio super-sofisticato e hanno analizzato il consumo di ossigeno e il lavoro della bici. Ecco il risultato?

Un modello di bicicletta nuovo è migliore di un altro? Noi diciamo di sì, ma Trek ha deciso di dimostrarlo con la scienza. Ha preso una Supercaliber Generazione 1 e una Generazione 2, una hardtail, un rider, un laboratorio super-sofisticato e hanno passato un sacco di tempo ad analizzare tutto l’analizzabile: consumo d’ossigeno del rider, ma anche lo stress sulla bicicletta. 

 

Supercaliber Gen2, il test umano


FACCIAMO UN PASSO INDIETRO: COME NASCE UN NUOVO MODELLO

Noi vediamo i prodotti finiti, ma qual è il lavoro che le aziende fanno per migliorare i modelli da una stagione all’altra? Quanto e che tipo di lavoro c’è dietro? 

 

Test sui trail con fotocamere 3d


Trek ha voluto svelare le dinamiche di sviluppo della 2ª generazione di Supercaliber, scendendo nel dettaglio di ciò che spesso viene nascosto: il processo di sviluppo e i metodi utilizzati per migliorare le bici.

 

I test di Trek, realizzati dagli ingegneri Paul Harder, Wendy Ochs e Kyle Russ, hanno dimostrato che la nuova Supercaliber, non è solamente una full più comoda rispetto alla precedente, ma è addirittura più efficiente di una hardtail. 

 


L’ISOSTRUT, CENTRALE NELLO SVILUPPO 

La seconda generazione di Supercaliber ha accolto un nuovo IsoStrut, un design esclusivo di questa full che ha migliorato la comodità e la compatibilità alle competizioni di cross country. È aumentato il travel, questo è stato uno dei punti centrali di questo aggiornamento, l’escursione è aumentata del 33% e ha aumentato il movimento generale dell’asse. In sostanza il retrotreno della Supercaliber è più capace di affrontare e assorbire gli impatti comprimendosi verso l’alto, ma anche estendersi verso il basso nelle compressioni del terreno. 

 

Isostrut di Trek


Il rapporto di leva è più alto del 18% su questo IsoStrut rispetto alla generazione precedente, in questo modo l’ammortizzatore è più reattivo in quanto riesce a superare più facilmente la frizione delle guarnizioni. Ma gli ingegneri hanno lavorato insieme a RockShox anche per migliorare lo smorzamento in compressione per rispondere meglio al terreno e migliorare l’efficienza in pedalata. 

 

In salita con Supercaliber Gen2


Queste modifiche e migliorie si traducono nella pratica in una minore fatica per andare più veloce, un aumento della trazione e di conseguenza controllo e meno nervosità della bici che si traduce quindi in più comfort. 


I TEST DAL TRAIL AL LABORATORIO 

I test di Trek sono avvenuti in esterna quindi sui trail ma anche in laboratorio, entrambe le dinamiche sono necessarie e il Trek Performance Research Lab ha sviluppato uno speciale tapis roulant che simulasse le dinamiche di guida sui terreni accidentati. In laboratorio si possono scegliere tutti i parametri, evitare la scelta di una linea, controllare le temperature, la velocità e il profilo del terreno. 

 

Simulazione profilo trail


Sui trail Trek ha registrato, attraverso un sensore montato sull’ammortizzatore, i dati di funzionamento sui trail. È stata misurata l’attività della sospensione su una sezione con molte radici e attraverso i dati è stato regolato il profilo del tapis roulant per far rispondere l’ammortizzatore nello stesso identico modo. 


IL TEST UMANO 

Dopo aver tracciato il profilo della superficie Trek ha testato lo sforzo di un rider attraverso una maschera facciale per i test metabolici VO2 Master, che misura il consumo di ossigeno del ciclista, in questo modo hanno potuto misurare l’efficienza del sistema composto da rider e bici con in tre assetti, Supercaliber di 2ª generazione, la prima Supercaliber e una hardtail. 

 

Test consumo dell'ossigeno


Vi chiederete come mai non è stato semplicemente usato un misuratore di potenza in questa fase e Trek non ha scelto uno strumento a caso, il misuratore infatti quantifica l’energia utilizzata per far muovere la bici, ma non lo sforzo complessivo per assorbire anche gli impatti e controllare la bici, per questo la maschera VO2 è stato lo strumento migliore. 

 

ripetizione test consumo ossigeno su tapis roulant


Per ottenere ciò che Trek cercava sono state condotte prove di 5 minuti a 16 km/h al 60% della soglia di potenza funzionale, uno sforzo quindi elevato ma sostenibile e infatti sono stati ricercati dati stabili di consumo di ossigeno, frequenza cardiaca e potenza e in più gli ammortizzatori sono stati regolati con un SAG al 29% per tutte le bici. 

 

Consumo ossigeno diverse Trek


I risultati hanno stabilito che la Supercaliber di 2ª generazione sia del 6% più efficiente, quindi con un consumo di ossigeno inferiore, rispetto alla prima e il 23% rispetto a una hardtail. 


COME È STABILITO CHE SIA PIÙ COMODA

Il fatto che la Supercaliber Gen 2 sia più efficiente significa che assorbe meglio gli urti che riesce a dissipare meglio energia e trasferire meno ai punti di contatto con un conseguente risparmio generale delle energie. 

 

Sensori su bici


Tutto ciò è stato stabilito attraverso 12 fotocamere in 3d che hanno rilevato il movimento di indicatori posizionati sulla bici e sul rider e registrando i dati con una frequenza di 350 volte al secondo, tutto questo per 60 volte per ogni bici. 

 

Oscillazioni verticale e laterale test Trek


Per quanto riguarda il movimento centrale l’oscillazione verticale è minore del 15% rispetto alla prima Supercaliber. 

Sella e bacino si muovono il 22% in meno rispetto alla precedente generazione di Supercaliber. 


SI CONTROLLA MEGLIO? 

Trek attraverso il suo tapis roulant scientifico ha effettuato anche test sul controllo della bici, la sospensione gioca un ruolo fondamentale nel riuscire a mantenere gli pneumatici incollati al terreno avere maggiore trazione e controllo, con più trazione e controllo la potenza viene trasferita meglio. 

 

 


Così Trek ha effettuato un video in cui si vede l’asse della Supercaliber 1 e la 2 a confronto in cui si nota che la Gen 2 riesce a mantenere un controllo più rapido e composto sulla ruota posteriore e inoltre riesce a recuperare trazione più rapidamente dopo ogni impatto. 


IL SENSORE SULL’AMMORTIZZATORE 

L’ammortizzatore in tutti questi test è sempre stato il sorvegliato numero uno. Sull’IsoStrut è stato montato un potenziometro lineare per misurarne lo spostamento a una frequenza di 5.000 campioni al secondo.

 

Sensore su ammortizzatore Trek

 

Il grafico che ne è risultato ha fornito il quadro completo sul lavoro che la molla svolge. Il nuovo IsoStrut è risultato essere più attivo consentendo alla ruota posteriore di muoversi in un raggio più lontano del 68% e il 71% più velocemente. 


DOPO IL LABORATORIO, I TRAIL 

Sulla carta i dati che si ottengono a macchina in laboratorio fanno funzionare tutto, in pratica però la bici deve essere portata sui trail, là dove viene usata e dove si trovano non solo le radici ma anche i trail più tecnici in discesa, come quelli che si affrontano nei circuiti di cross country. 

 

Trail per test Trek


È stata scelta una discesa con molte rocce, ne è stata prima mappata la topografica con uno scanner laser 3D, con una lunghezza di 8 metri, il 15% di pendenza e salti fino a 180 mm. 

 

Test esterno Trek Supercaliber


Il laboratorio si è trasferito all’esterno, Trek ha portato tutta l’attrezzatura fuori con cavi, staffe, telecamere 3D. È stata ricercata la stella linea e la stessa velocità di ingresso per 5 volte con ciascuna bici con una velocità di 21 km/h e sono stati calcolati lo sbandamento laterale, l’uso della sospensione, la progressione, la fluidità di guida, l’attaccamento al terreno delle ruote e il risultato della fluidità di guida e risparmio delle energie è andata a favore della Supercaliber Gen 2. 

 

Calcolo morfologia trail Trek


La nuova generazione di IsoStrut ha permesso più slancio sugli ostacoli in particolare registrando l’attività su una roccia isolata della discesa in cui il nuovo IsoStrut ha attutito meglio l’impatto senza far perdere velocità. Dai video si nota anche quanto la Supercaliber Gen 2 ha mantenuto più aderenza al terreno e recuperato trazione proprio come anticipato nei test di laboratorio. 


Traiettorie asse Trek

 

Infine il sensore lineare ha offerto anche dati di movimento dell’ammortizzatore e la Supercaliber Gen2 sfrutta una sospensione più attiva, con uno spostamento del 40% più lontano e più veloce del 31%.


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