IL MISURATORE DI POTENZA COME VIENE USATO DAI PRO

Abbiamo preso 10 top biker italiani e gli abbiamo fatto 4 domande su come utilizzano il power meter e se ha senso per un amatore. Leggi le loro risposte.

Abbiamo parlato molto di power meter in questo inizio di stagione. Abbiamo parlato di FSA PowerBox e di SRM X-Power, ora è venuto il momento di capire come e quando i professionisti utilizzano i misuratori di potenza in mountain bike. Lo abbiamo chiesto ad alcuni tra i top biker italiani.

 

Gli abbiamo chiesto:


1 Come usi il misuratore di potenza? Più per allenarti o più per valutare il tuo stato di forma?


2 In gara lo utilizzi o è un peso in più inutile?


3 Secondo te un amatore dovrebbe utilizzarlo?


4 Com'è cambiato il tuo allenamento da quando usi il power meter?

 

SAMUELE PORRO - Team Trek-Pirelli / XCM / FSA Powerbox

 

- Lo uso più per allenarmi e riuscire a gestire i giusti carichi in una lunga seduta d'allenamento, evitando i classici fuori giri che potrebbero comprometterne l'obbiettivo.

 

- Non lo definirei esattamente peso in più inutile anche se è complesso valutare la performance analizzando la resa in watt in una gara di mtb.

 

- Secondo me sì, per un amatore è fondamentale ottimizzare la resa in allenamento ed un powermeter ti aiuta a farlo.

 

- Meno salite a tutta ma più lavori specifici a potenza controllata, talvolta intermittente. È anche utile per capire quando proprio la gamba non gira ed è meglio tornare a casa.

 

Photo: ©Michele Mondini

 

NADIR COLLEDANI - Team MMR / XCO / SRAM Quarq

 

- Io lo uso per tenermi sotto controllo e per valutare parametri importanti per il mio modo di allenarmi e potenziarmi.

 

- Sarebbe da utilizzare sempre in gara, ma rappresenta un peso in più che spesso si preferisce lasciare a "casa".

 

- Assolutamente sì! Facendo dei test non rischia di andare fuori giri e darebbe più senso alle uscite in bici, sia solo per andare di più, sia in gruppo per spingere meno.

 

- Io lo uso ormai da anni! Mentalmente mi da un qualcosa in più e mi permette di organizzare al meglio i lavori.

 

Photo: ©daniapphoto

 

JOHNNY CATTANEO / XCM / WILIER 7C FORCE /SHIMANO DURA-ACE DI2

Johnny Cattaneo

 

- Il misuratore di potenza lo utilizzo solo nel periodo di preparazione e quelle due giornate a settimana durante la stagione, tra gara e gara, quando "lavoro" ancora. Ogni tanto (1/2 volte l'anno) inoltre effettuo anche un test per valutare il mio stato di forma.

 

- In gara non lo uso mai. La mia esperienza, le mie sensazioni e il vedere la corsa, mi assorbono già parecchio.

 

- Secondo me un misuratore di potenza è molto utile a tutti i livelli. A noi atleti allenati, come ai molti amatori, può essere un ottimo aiuto per non sprecare energie preziose.

 

- Lo utilizzo dal 2008 che lo uso. Allora mi servì anche per conoscermi meglio, oggi come già detto, mi serve per lavorare nel modo giusto, ed arrivare al giorno di gara con il giusto colpo di pedale.

 

ANDREA TIBERI - Team Santa Cruz FSA / XCO / FSA Powerbox

 

- Il misuratore di potenza è parte importante di tutte le fasi della mia preparazione, sia per avere un'indicazione precisa in fase di lavoro, sia per avere una valutazione in tempo reale e immediata del proprio stato di forma. Però attenzione, bisogna saperlo interpretare e integrare con gli altri dati a disposizione. In fase di lavoro lo uso più che altro per il lavoro di forza resistente, per tutto il lavoro aerobico e anche per lavori massimali continui, per quanto riguarda invece i lavori di potenza e intensità, mi baso sulla gestione dello sforzo rispetto a un determinato tempo e il powermeter mi serve solo in seguito, a fine serie o fine allenamento, per vedere quanto ho spinto.

 

Durante esercizi massimali preferisco concentrarmi sul massimo sforzo piuttosto che sul leggere dati.  Per quanto riguarda la valutazione invece è una "lettura continua" associata alle sensazioni di pedalata ed integrato con la frequenza cardiaca e le sensazioni generali per avere un'indicazione sullo stato di forma.

 

- In gara di solito lo utilizzo nella prima parte di stagione quando ho bisogno di avere indicazioni su come correggere il tiro a livello di preparazione, da un certo punto in avanti però lo tolgo e penso a tirare il peso della bici; di solito dalla prima di Coppa del Mondo in gara non lo uso più.

 

 

- Non c'è dubbio che a livello di preparazione il misuratore di potenza abbia portato a notevoli migliorie ed abbia aumentato di molto la resa del rapporto allenatore/atleta, grazie a una misurazione scientifica, anche in remoto, dello sforzo giornaliero di un atleta da parte del proprio coach e una conseguente migliore gestione dei carichi e impostazione degli allenamenti.

 

Detto questo, il misuratore di potenza è un attrezzo da professionisti ed è adatto a tutti quelli che vogliono ottenere il massimo dal tempo (che spesso è limitato) e dalle risorse che dedicano all'allenamento e alle gare, anche se questo comporta un impegno mentale maggiore, quindi si, anche agli amatori che rientrano in questa "categoria"; per quegli amatori invece che si allenano e fanno le gare soprattutto per divertirsi e sgombrare la mente, allora anche no.

 

- Sicuramente sono più preciso sui lavori che svolgo e ho tanti dati in più per valutare i miei allenamenti ma in realtà in generale non è cambiata più di tanto la tipologia di lavoro anche perchè, come detto prima, su tutta la parte di intensità massima il misuratore interviene solo a posteriori in fase di analisi.

 

 

Photo ©Michele Mondini

 

DANIELE MENSI / SOUDAL LEE COUGAN / XCM / SRM CON PEDIVELLA LEONARDI FACTORY

 

- Uso SRM più per allenarmi e seguire le indicazioni che mi fornisce il mio preparatore atletico, lo stato di forma me lo indica lui osservando i numeri dati dal mio SRM e io devo badare ad ascoltare solo il mio corpo e sensazioni, poi ragioniamo insieme tra correlale le mie sensazioni con i numeri.

 

- Lo utilizzo. Fondamentale per analizzare poi le prestazioni e a volte per regolarmi in gara, soprattutto nelle gare lunghe. Non è un peso inutile.

 

- È un presupposto per migliorare nel ciclismo moderno e se lo si usa bisogna essere in grado di sfruttarlo e affidarsi a qualcuno di competente che ti indica la via per utilizzarlo al meglio.

 

- Il mio allenamento è molto piu preciso e dettagliato. La frequenza cardiaca ha troppe variabili e rischiava di condizionare fin troppo le mie sensazioni. Watt che non mentono e sensazioni è il binomio perfetto.

 

 

Fotografie © Photomegapixel - Paolo Giuliani

 

GIOELE BERTOLINI - Trinx Factory Team / XCO / SRM Origin con pedivella Shimano XTR M9100


- Uso il misuratore di potenza maggiormente per allenarmi però in vari momenti della stagione lo uso anche in modo da capire il mio stato di forma.

 

- In gara l'ho usato a inizio stagione lo scorso anno poi ho deciso di utilizzarlo solo in allenamento. In gara preferisco avere la bici più leggera.

 

- Secondo me se un amatore ha un preparatore competitivo al giorno d'oggi è quasi indispensabile utilizzare il misuratore, se invece non ci si allena con un preparatore o per lo meno non c'è tutto questo impegno, i battiti e le sensazioni sono più facili da poter gestire.

 

- Sicuramente da quando uso il power meter posso programmare i miei allenamenti in modo più specifico ed i parametri sono molto più stabili, con meno variazioni.

 

RICCARDO CHIARINI / TORPADO SÜDTIROL / XCM / SRM CON PEDIVELLA INGRID COMPONENTS

 

- Io uso SRM da tanti anni e lo utilizzo per fare tutti i miei allenamenti essendo molto più preciso della frequenza cardiaca.

 

- Ovviamente anche in gara ha i suoi benefici, specialmente nelle marathon dove si sta tante ore in sella ed è fondamentale non "esagerare" per aver il passo gara più proficuo. Nelle granfondo è utile, ma a mio avviso non indispensabile per la gara ma ottimo per analizzarla una volta terminata.

 
- In campo amatoriale è comunque un ottimo strumento per migliorarsi. Oramai chi non ha un allenatore? Allora visto che con un power meter ci si può allenare meglio, perché no....


- Io lo utilizzo da quando ero professionista su strada, saranno 11/12 anni diciamo che mi sento strano le poche volte che non ce l'ho, anche se ormai mi conosco abbastanza bene per capire (più o meno) a che wattaggi sto girando...

 

Photo ©Ruggero Saccon

 

GIOELE DE COSMO / TREK PIRELLI / XCO / FSA Powerbox

 

- Io personalmente lo utilizzo per entrambe le cose, penso che al giorno d'oggi l'utilizzo della potenza in alcuni tipi di allenamento sia fondamentale e in più se viene utilizzato sempre, attraverso l'analisi post allenamento, si riescono ad estrapolare alcuni dati utili per ottimizzare la preparazione.

 

- Lo utilizzo quasi sempre proprio per studiare i valori, tranne nelle corse a cui tengo particolarmente, in quel caso preferisco presentarmi "leggero".

 

- Dipende da che utilizzo si vuole fare, se si pedala solamente per il piacere di farlo allora è meglio non averlo e togliere pensieri inutili, se invece si vuole provare a migliorare è uno strumento che può aiutare molto.

 

- Non molto, gli allenamenti sono simili ma sicuramente più precisi e funzionali.

 

Photo ©Michele Mondini

 

GRETA SEIWALD - Team Santa Cruz FSA / FSA Powerbox

 

- Io lo uso da quest'anno per gli allenamenti. Il mio preparatore mi fa la tabella indicandomi i watt per qualsiasi tipo di lavoro. Ovviamente poi in base a come mi sento e analizzando gli allenamenti riusciamo a controllare anche il mio stato di forma. Ma diciamo che è più per gli allenamenti.

 

- Nel 2019 l'ho usato anche in gara. Avendo una bici full e una bici front, l'abbiamo montato su entrambe. Nel 2020 per limare un po' sul peso, la bici da gara sarà senza misuratore.

 

- Secondo me ognuno può fare quello che vuole. Se un amatore si diverte a vedere quanto spinge, perchè no?

 

- Il mio allenamento è diventato molto più specifico. Con i battiti facevo sempre fatica a fare la prima ripetuta uguale all'ultima. Con i watt non mi succede più, sono diventata più costante e i risultati sembrano essere nettamente migliori.

 

DENIS FUMAROLA - Team Giant Polimedical / pedali SRM X-Power


- Il misuratore di potenza lo utilizzo sia per allenarmi che per valutare il mio stato di forma. La potenza è un parametro che, a mio parere, non è più trascurabile nell'allenamento del biker. Ti dá la possibilità di capire su quali aspetti sei carente e quali sono i tuoi punti di forza.

 

Per noi è fondamentale avere un dato non influenzabile da poter analizzare; la FC non sempre è attendibile perché cambia al variare di tante condizioni (stanchezza, freschezza, quanti caffè hai bevuto, quante ore hai dormito, ecc.) mentre la potenza è un valore che, è vero, non sarà sempre uguale, ma quella è la forza che stai imprimendo sui pedali; poi è sempre fondamentale incrociare il valore con altri dati per valutare il tuo stato di fitness.

 

- In gara da quest'anno utilizzo il powermeter grazie al supporto di SRM che mi ha dato la possibilità di testare i nuovi SRM X-Power (pedali con power meter integrato). Per il peso, non è un problema perché pesano solamente 323g (come un pedalino shimano XT), in ogni caso anche se dovessi usare uno spider lo userei. Non sono un maniaco del peso. Non mi capita spesso di guardare i valori durante la competizione, la gara è gara, però il grosso margine che da, a mio parere, è nel post competizione in sede di analisi.

 

- Io credo che per un amatore sia importante ma senza che ne faccia una "malattia". Con questo voglio dire che: io sono un sostenitore del breve ed intenso, per quelli che sono i lavori in bici e per chi ha poco tempo è una filosofia perfetta. Con un power meter riesci a capire precisamente quanto lavoro hai svolto durante l'allenamento e il valore di TSS, a mio parere fondamentale per un amatore. Per un appassionato di agonismo è un aiuto in più per seguire degli schemi ed allo stesso tempo godersi di più la giornata ciclistica e non.

 

- Il misuratore non ha cambiato il mio modo di allenarmi, ma ha cambiato la qualità dei miei lavori. Cambia la risposta fisiologica del nostro fisico, usando solo la FC non siamo precisissimi nel ripetere ad ogni "parziale" la medesima intensità e di conseguenza delle volte spingiamo di meno, delle volte di più; noi atleti tendiamo nel 90% dei casi a spingere sempre di più e quindi a cadere in una zona diversa da quella che avremmo dovuto allenare. Ecco in questo modo il misuratore ti aiuta, ti fa essere preciso e sicuro dei tuoi allenamenti e delle tue capacità.


Una cosa che ha cambiato è il modo di godermi di più le uscite: in certi giorni ci sono da fare le fatidiche "ripetute" e se prima le facevo sempre su e giù dalla stessa salita, ora so che posso farle ovunque, indipendentemente dalla tipologia della salita. Così hai la possibilità di organizzare giri più lunghi, gruppi con amici e rispettare il tuo allenamento senza problemi.

 

 

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