Mathieu Van der Poel è un extraterrestre in tutti i sensi, molte volte le sue decisioni sono incomprensibili per noi terrestri e se continua a correre con la Alpecin Fenix e non alla Ineos Grenadiers è perchè è lui che comanda nella squadra.
Solo oggi, al termine della sfortuna gara ai giochi olimpici di Tokio 2020 abbiamo scoperto che era in sella ad una Canyon Lux inedita, con una grafica studiata appositamente per questo importante evento che lui sognava fin da quando era piccolo. Suo Papà Adrie questa primavera aveva raccontato che ancora prima di salire su una mountain bike Mathieu gli disse che sarebbe andato alle olimpiadi.
Tutti gli altri corridori nei giorni scorsi con grande enfasi hanno messo in bella mostra le loro bici personalizzate, lui Mathieu invece no. L'ha nascosta, forse per scaramanzia. Solo oggi, guardando le foto post gara della sua caduta ce ne siamo accorti.
MATHIEU NON C'È NELLA FOTO DELLA NAZIONALE ORANGE
Ricostruendo la sua presenza a Izu si ha l'impressioni che abbia vissuta da isolato. Ci ha colpito la fotografia della nazionale olandese, ci sono tutti i riders, compresi i tecnici ma lui non c'è.
COSA HANNO DETTO IL SUO C.T. E MILAN VADER DELLA RAMPA MANCANTE
Oggi pare ci siano stati delle incomprensioni con la sua nazionale a proposito della rampa che c'era durante i giri di prova ma che come previsto dal regolamento oggi non c'era in gara. Sentite cosa avrebbero detto a tal proposito all'importante sito belga hln.be. "Ne abbiamo parlato a pranzo. Mi ha chiesto se avrei saltato da quel 'drop'", avrebbe detto il compagno di squadra Milan Vader. L'allenatore della nazionale Gerben de Knegt si è unito al corridore. "Se ne è discusso ampiamente".
Photo ©UCI MTB SwPix
Mathieu Van der Poel è così, prendere o lasciare.