Ritardi nella consegna delle bici, Cube Bikes chiede scusa ai clienti

Da Waldershof piccolo paese dell'alta Baviera, a due passi dal confine con la Repubblica Ceca, Cube Bikes, uno dei più noti produttori di biciclette, qualche giorno fa è intervenuta pubblicamente per cercare di rispondere alle giuste lamentele ricevute dai propri clienti che hanno ordinato una bici ma che non l'hanno ancora ricevuta. Una situazione che coinvolge tutte l'industria del ciclo, argomento che abbiamo ampiamente trattato.

 

Questa volta emergono problemi legati alla situazione in Ucraina e non lo citano espressamente ma immaginiamo si riferiscono anche al recente lockdown di Shanghai che ha mandato in tilt il porto, come spiegato bene da Il Sole 24 Ore.

 

 

Ma andiamo a vedere cosa dice Cube Bikes:

 

«Molte delle nostre biciclette sono già state consegnate e sono disponibili presso i nostri rivenditori, tuttavia, ci rammarichiamo che alcuni modelli siano ancora interessati da ritardi nella consegna e che queste ultime siano state rinviate già diverse volte.

 

Per soddisfare la crescente domanda, abbiamo potenziato notevolmente le nostre capacità di assemblaggio e logistica. Sfortunatamente, al momento siamo in grado di utilizzare solo il 75% delle nostre capacità produttiva. Ciò è dovuto a diversi fattori e stiamo lavorando quotidianamente per cercare di risolvere la situazione.

 

 

Il nostro settore, quello della bici, è stato messo alla prova da una moltitudine di problematiche negli ultimi mesi che, isolati, erano sgradevoli ma superabili. Tuttavia, l'effetto cumulativo crea una situazione molto difficile da gestire. Ora è quindi impossibile per noi pianificare con certezza, poiché possiamo prevedere il ricevimento della merce solo con un preavviso molto breve.

 

Vari fattori stanno causando carenze e ritardi dei componenti»:


1 - Interruzioni della produzione in Asia

«Gli stabilimenti di produzione dei nostri fornitori di biciclette e componenti che sono dislocati in Asia sono ripetutamente colpiti da blocchi imprevisti della durata di diverse settimane. Anche dopo la ripresa dell'attività, serve tempo prima che queste fabbriche possano tornare alla 100% della capacità produttiva. Ciò è in parte dovuto alle restrizioni legali (COVID-19 - ndr) che limitano le capacità di produzione al 50%.

 

Per i produttori di componenti, le attuali capacità di produzione sono ridotte o in alcuni casi sospese del tutto a causa della carenza di materie prime e anche di manodopera costretta a casa per malattia». 

 

2 - Ulteriori problemi nelle rotte dall'Asia all'Europa

«Nelle prime fasi della pandemia da coronavirus, le capacità di trasporto marittimo sono state particolarmente colpite. I porti hanno lottato con problemi di congestione, impedendo lo scarico delle navi. Ciò ha portato a colli di bottiglia nella disponibilità di container e navi. Il conseguente forte aumento dei costi di trasporto e soprattutto dei tempi di consegna, notevolmente più lunghi, si fanno sentire ancora oggi.

 

 

Con la diminuzione delle capacità di trasporto marittimo, il trasporto ferroviario è stato utilizzato come metodo alternativo di trasporto delle merci. Questa opzione non è ora disponibile a causa dell'attuale situazione in Russia e Ucraina».

 

Da come scrive Cube Bikes immaginiamo che facesse arrivare parte del materiale via treno con un lunghissimo viaggio dall'Asia, immaginiamo dalla Cina. I tedeschi proseguono così nell'analisi dei problemi legati al trasporto: «Questo significa che la consegna è stata nuovamente ritardata all'ultimo minuto di altre 6-7 settimane

 


3 - Carenza di chip e materie prime

«Le nostre e-bike sono anche colpite dalla carenza di chip che colpisce tutti i settori. Riceviamo date di consegna vincolanti dai nostri fornitori che ci segnalano l'arrivo della merco con un preavviso di sole 2-4 settimane. Questo richiede una pianificazione estremamente flessibile da parte delle nostre linee di produzione e assemblaggio. Purtroppo, è improbabile che la situazione migliori nel prossimo futuro. Il conflitto in Ucraina ha un ulteriore impatto sulle capacità di produzione a causa della carenza di materie prime essenziali.»

 


4 - Pianificazione flessibile della produzione

«Per i motivi sopra descritti, stiamo ora lavorando con tempi di consegna molto brevi per la pianificazione della nostra produzione di biciclette. Siamo flessibili , accettiamo tutte le consegne di parti ordinate, anche se alcune di esse non ci servirebbero in quel momento, ma più avanti. Per questo motivo abbiamo riadattato la nostra struttura logistica ed abbiamo iniziato a gestire altri cinque magazzini satellite regionali.

 

 

Nonostante questi adattamenti e l'enorme numero di componenti immagazzinati nei nostri magazzini, purtroppo non siamo in grado di aumentare le nostre capacità produttive in misura significativa. Basta un solo componente mancante per impedirci di costruire una bici.

 

Ci scusiamo per i ritardi con tutti Voi che nostri clienti ed avete ordinato una bici Cube. Stiamo facendo tutto il possibile per produrre la vostra bicicletta e farvela consegnare il più rapidamente possibile. Tenete presente che il nostro servizio clienti non è in grado di fornire una data di consegna esatta per la tua bicicletta Cube. Il primo punto di contatto è il rivenditore Cube dove si è ordinato la bicicletta.


Apprezziamo la vostra pazienza, perseveranza e comprensione in questo momento!»

 

Quello che scrive Cube Bikes è la stessa situazione che stanno vivendo tutti i produttori di biciclette del mondo. Loro non lo dicono in questa lettera aperta ma c'è poi l'altro aspetto che fa imbestialire tutti gli appassionati di bici, la corsa dei prezzi, schizzati verso l'alto, come conseguenza di tutti questi problemi. 

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