Dopo avervi presentato la Specialized Epic Expert 2021 in un esaustivo articolo ed avervi dato le nostre impressioni durante il test, abbiamo pensato di far provare la bici che avevamo in test ad un "biker della domenica".
Ovvero ad uno degli amatori che tengono in vita il movimento delle gare, che ogni domenica si sobbarca chilometri per andare a correre in tutta Italia, non tanto per cercare la vittoria, ma piuttosto per l'adrenalina che solo chi ha messo il numero al manubrio almeno una volta ben conosce.
UN LETTORE COME TANTI DI VOI
Tiziano è un biker bresciano di quelli tosti, lettore attento e assiduo di Pianetamtb.it, ma soprattutto un biker che ha nel suo garage la S-Works Epic 2019. Chi meglio di lui poteva quindi giudicare senza peli sulla lingua la Specialized Epic 2021?
L'abbiamo lasciata a Tiziano per 4 giorni e lui l'ha testata sui suoi sentieri, quelli dove si allena ogni giorno, ed ecco il suo giudizio sulla Epic Expert 2021.
"Confermo tutto quello detto nei vari articoli che avete pubblicato, le nuove geometrie danno molta più confidenza in discesa e anche in salita, soprattutto sullo scassato. Con lo sterzo più aperto (67,5°) non hai mai la sensazione di impuntarti, puoi proprio affrontare discese super ripide, ed anche se ci sono dei gradoni la sospensione lavora molto bene e non senti il colpo secco sulle braccia, "smussa" il terreno e tiene alta l'andatura.
Sinceramente questo me lo aspettavo, infatti quando hanno aperto l'angolo della Front Epic HT di un paio di gradi ho passato un periodo in cui ha dovuto abituarmi a come impostare le curve, invece Specialized con la Epic mi ha sorpreso perchè da subito è molto maneggevole anche nello stretto e dopo pochissimo mi sono trovato già meglio che con la mia S-Works Epic 2019.
Dietro il brain lavora meglio, si sente molto meno lo stud da quella vecchia. Quando inizia lo sterrato sembra di essere su un tappeto.
Nel super giro di domenica abbiamo fatto salite con pietre molto scassate, nonostante la bici pesi più della mia S-Works (10,83 contro 9,90 kg) andavo su molto facile. Dietro lavora meglio e davanti non si impunta mai. Un'altra cosa che temevo da geometrie più Trail era la posizione in salita, invece riesci a continuare a fare ritmo e questo credo sia merito del piantone più verticale (75,5° contro 74,75°).
Insomma dopo 4 giorni di prova in sella alla Expert (nella gamma è preceduta da S-Works e Pro) mi sono reso conto che Specialized ha alzato l'asticella e di parecchio, se il modello di medio-alta gamma va meglio della mia S-Works che fino a maggio era il top di gamma.
Una bici sia per gli appassionati del mondo racing ma al tempo stesso anche per il divertimento, come avete sottolineato nell'articolo. L'unico difetto, se vogliamo proprio cercarlo, è che con baricentro così basso (324 con 332 mm) nel tecnico impegnativo e su terreni molto rotti ogni tanto si sentono le pedivelle che impattano sulle rocce, più in salita che in discesa. Infine, la forcella RockShox SID SL Brain della Expert blocca un po' meno rispetto al mio modello (SID World Cup Brain) e questo l'ho notato nei tratti in asfalto, nonostante ciò sullo sterrato il sostegno è davvero buono".
Il Brain alla forcella è stato modificato da Specialized, se nella versione precedente serviva usare 25 mm di corsa prima che il Brain intervenisse a bloccare la forcella, ora Specialized ha ridotto il punto d'ingaggio a 15 mm, ma con un miglior tuning della forcella alle alte velocità in effetti si avverte più lavoro rispetto al modello precedente, una soglia che può essere comunque modificata (fino al blocco totale) da un bravo esperto di sospensioni autorizzato RockShox.
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