La Trek Procaliber Gen3 2025 l'avevamo vista per la prima volta in Coppa del Mondo in Val di Sole, nascosta sotto un velo di mistero, ma dopo poco più di due mesi dal lancio abbiamo finalmente avuto l'opportunità di provare una della hardtail più attese dell'anno.
La nuova Procaliber promette un ritorno alle gare, grazie all'abbandono del sistema IsoSpeed, ora sostituito dal "buco", ovvero dal sistema IsoBow. Noi l'abbiamo testata e siamo pronti a raccontarvi tutto, dalle sensazioni in salita fino alla guida nei terreni più tecnici.
UNA NUOVA STRUTTURA: ADDIO ISOSPEED, BENVENUTO ISOBOW
Una delle novità più importanti di questa terza generazione è l'eliminazione del sistema IsoSpeed, che in passato era stato un vero marchio di fabbrica della Procaliber. Invece di questo disaccoppiatore, Trek ha introdotto una nuova struttura chiamata IsoBow, che prolunga i foderi alti del carro fino a circa tre quarti del tubo orizzontale e li separa con un "buco".
Questo design consente al telaio di mantenere la capacità di assorbire le vibrazioni del terreno, migliorando la trazione e il comfort senza compromettere la rigidità, abbassando anche il peso del telaio di circa 200 grammi.
Non vi è alcun dubbio sul fatto che la tecnologia IsoBow dia alla nuova mountain bike di Trek una forma del telaio piuttosto diversa da quello che c'è attualmente in commercio.
I foderi posteriori, che si estendono oltre il tubo sella fino al tubo orizzontale, formano una struttura flessibile unica, come se fosse una balestra ("Bow" in inglese), che consente alla bici di adattarsi meglio ai terreni accidentati, assorbendo le vibrazioni del terreno, donando maggiore trazione e migliorando la resistenza del ciclista, nonché l'efficienza complessiva nelle gare più lunghe e impegnative.
Se vuoi conoscere tutti i dettagli tecnici della nuova Trek Procaliber leggi qui:
NUOVA TREK PROCALIBER GEN 3 2025: LA HARDTAIL COL BUCO SUL TUBO ORIZZONTALE
LA PROCALIBER 3: UN'ARMA PERFETTA PER LE GARE
Nonostante la struttura rigida, la Trek Procaliber Generazione 3 riesce a combinare rigidità e comfort. L'angolo di sterzo più aperto (67°) e la forcella da 120 mm, che non sono comuni tra le hardtail da gara, la rendono un mezzo più versatile rispetto ai modelli precedenti.
Il feeling di guida è preciso e reattivo: ogni watt trasferito sui pedali viene immediatamente convertito in velocità, rendendo la bici eccezionale in salita e agile nelle curve strette.
Per chi è abituato a guidare una full suspension, tornare su una hardtail può sembrare inizialmente un po' traumatico. Tuttavia, la Procaliber 3 riesce a bilanciare questa transizione con un eccellente trasferimento di potenza e un comfort inaspettato per una bici di questa categoria. Ideale per gare di cross country, la sua geometria moderna la rende perfetta anche per i percorsi tipici delle gare italiane, dove le distanze si aggirano intorno ai 50 km.
IN SALITA: TANTO SCATTANTE
In salita la nuova Procaliber da nettamente più soddisfazioni rispetto al vecchio modello. La rigidità laterale e la risposta del carro alle sollecitazioni è nettamente aumentata, facendo tornare la Procaliber ad essere una MTB pensata soprattutto per il mondo dell'agonismo.
si percepisce immediatamente l'efficacia di questo nuovo design: la ruota posteriore resta ben aderente al terreno, ottimizzando la spinta senza trasmettere eccessive vibrazioni. Anche se non è una bici full suspension, la Procaliber riesce comunque a smorzare le asperità del terreno, offrendo un'ottima trazione su superfici irregolari. Sulle salite più tecniche, il retrotreno lavora in sinergia con il carbonio per mantenere il grip, senza che la bici "scalci" come alcune hardtail più rigide.
IN DISCESA: VELOCE, MA DA TENERE
In discesa, la Procaliber Generazione 3 non delude, ma richiede un po' più di confidenza rispetto a una full suspension. La rigidità del retrotreno si fa sentire, soprattutto su terreni rocciosi e pieni di radici, dove la bici tende a saltellare, anche se meno rispetto a un'HT tradizionale.
Tuttavia, grazie al lavoro del sistema IsoBow, il carro posteriore non risulta troppo secco, offrendo un po' di margine per chi preferisce un'andatura aggressiva.
L'avantreno, rinforzato e molto rigido grazie alla forcella SID da 35 mm, garantisce una precisione eccezionale in discesa. L'angolo di sterzo aperto aiuta a mantenere il controllo anche nei tratti più ripidi e sconnessi, ma la bici richiede comunque una buona tecnica e gambe allenate per assorbire gli urti e mantenere la traiettoria. Una volta presa confidenza con la sua geometria, la Procaliber diventa estremamente precisa: la metti dove vuoi e lei risponde immediatamente, senza perdite di controllo.
COMODA, MA SEMPRE HARDTAIL
La nuova Trek Procaliber grazie al sistema IsoBow risulta più comoda di una HardTail tradizionale, ma non pensate di avere tra le gambe una full suspended, qui si è ha struttura HT a tutti gli effetti, con i suoi pregi e i suoi difetti.
L'abbiamo usata anche come bici da viaggio per un Bikepacking di qualche giorno e non ha creato particolari problemi alla schiena anche a pedalarla per molte ore a bassi regimi, solo il manubrio è risultato troppo aggressivo e basso per l'uso touring.
COMPONENTI E PREZZO
La Procaliber 9.7, è il modello di punta della gamma con un prezzo di 4.699 euro, non particolarmente basso visto il montaggio. Monta componenti di livello medio: il gruppo SRAM GX T-Type, con freni Level Ultimate a quattro pistoncini (dischi da 180 mm e 160 mm) con una frenata decisamente migliore rispetto ai vecchi Level, che dà fiducia nelle discese più tecniche. Forcella RockShox SID e reggisella telescopico Bontrager Line da 150mm di travel.
Le ruote Bontrager Elite 30 offrono un compromesso tra peso e robustezza, anche se le abbiamo trovate un po' troppo rigide e con la tendenza a sottosterzare. Infatti quando abbiamo usato la Trek Procaliber con le nuove ruote FSA KFX i28 c'è stato un netto miglioramento nella guida.
PEDIVELLE DA 170MM
Interessante come la Trek Procaliber non sia moderna solo per l'escursione della forcella da 120mm, ma anche per adottare sulle misure centrali pedivelle da 170mm, quindi leggermente più corte rispetto alle classiche 172.5.
Una lunghezza più corta riduce l'arco di movimento delle gambe, diminuendo lo sforzo articolare su ginocchia e anche, e rendendo più agevole il mantenimento di una cadenza elevata. Questo può portare a un miglioramento nella capacità di accelerazione e a una maggiore fluidità nella pedalata, particolarmente in situazioni di alta intensità come sprint o salite ripide. Inoltre, una pedivella più corta favorisce una posizione del corpo più compatta e aerodinamica, specialmente per i ciclisti di bassa statura o con mobilità limitata, migliorando il comfort generale e l'efficienza biomeccanica.
Come tutte le biciclette XC e gravel qui a PianetaMTB.it abbiamo testato la Trek Procaliber sfruttando le informazioni sulla potenza dei pedali SRAM X-Power. Questi pedali ci danno la possibilità di essere spostati facil,mente da una bicicletta all'altra in modo da avere sempre lo stesso dato relativo alla potenza, un dato costante che non cambia al cmbiare delle biciclette, cosa che no potremmo fare con uin powermeter classico allo spider.
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MONTAGGIO TREK PROCALIBER 9.7 2025
- Telaio: Carbonio OCLV Mountain
- Forcella: RockShox SID, escursione 120mm
- Comando: SRAM AXS POD
- Cambio: SRAM GX Eagle AXS, T-Type
- Guarnitura: SRAM GX Eagle, DUB, T-Type, 34 denti, 170mm
- Cassetta: SRAM Eagle XS-1275, 10-52
- Ruote: Bontrager Kovee Elite 30, Carbonio OCLV Mountain
- Copertoni: Bontrager XR2, 29x2.40" (nell'esemplare test con Pirelli Scorpion)
- Sella: Bontrager Verse Elite
- Reggisella: Reggisella telescopico Bontrager Line, escursione 150mm, 31,6mm, lunghezza 410mm
- Cockpit integrato: Bontrager RSL, carbonio OCLV, rise manubrio 0mm, larghezza 750mm, rise attacco manubrio -13°, lunghezza 70mm
- Freni: SRAM Level Bronze a 4 pistoncini con dischi 160mm/ 180mm
- Prezzo: 4.609 euro
QUANTO PESA LA TREK PROCALIBER 9.7?
La Trek Procaliber 9.7 2025 ha fermato la nostra bilancia a 10.5 kg in taglia M/L, un valore interessante se si considera il montaggio non certo da "IronLight".
A CHI LA CONSIGLIAMO?
La Trek Procaliber Generazione 3 è una delle hardtail più interessanti del 2024. Con una geometria moderna e soluzioni tecniche all'avanguardia, riesce a combinare prestazioni da gara con un comfort inaspettato per una hardtail. Se siete alla ricerca di una bici versatile, capace di dare soddisfazioni sia in salita sia in discesa, e con un'ottima trazione su terreni tecnici, la Procaliber 3 potrebbe essere la scelta giusta.
La vediamo un'ottima arma per il cross country regionale e le GranFondo fino a 50 km, oppure anche per le Marathon se si ha la schiena allenata oppure si è sotto i 30 anni. Un bel mezzo anche per i giovani che si vogliono avvicinare all'agonismo, soprattutto nelle due versioni entry level, un po' pesanti ma ideali per iniziare e con un telaio da upgradare nel corso del tempo, un mezzo che mantiene intatte le qualità di leggerezza e reattività tipiche di una hardtail, con un tocco di comfort in più.
PER INFORMAZIONI
Sito ufficiale www.trekbikes.com, per trovare il negozio Trek più vicino a casa nostra basta cliccare su Punti Vendita.