SIDI PHYSIS: LA SCARPA DA XC PER CHI AMA POTENZA, PRECISIONE E STILE

SIDI ha cambiato logo e approccio, portando una ventata di novità in tutta la gamma scarpe MTB e gravel. Le Physis sono uno dei primi esempi di questo restyling totale: scarpa super rigida, pulita nel design e pensata per chi vuole prestazioni da gara ogni giorno.

 

Scarpe SIDI Physis

 

Le nuove scarpe da ciclismo SIDI Physis sono pensate per XC e gravel, ma nel senso racing del termine. Non è una scarpa per le lunghe camminate o per il bikepacking rilassato. È una scarpa per chi vuole spingere forte sui pedali, con un look soft e moderno, realizzata con materiali premium che trasmettono subito solidità e cura.

 

Scarpe SIDI Physis

 

Il design è decisamente diverso dalle vecchie SIDI: silhouette più snella, finiture sobrie e colori pastello. Una scarpa che sembra uscita da un atelier più che da un laboratorio di scarpe da ciclismo. Un'evoluzione chiara per un'azienda che a partire da questo 2025 vuole distinguersi anche visivamente.

 

Scarpe SIDI Physis

 

Chi conosce SIDI sa che il brand italiano è sinonimo di artigianalità, performance e stile inconfondibile. Ma anche i simboli forti ogni tanto devono cambiare. Così nel 2025 Sidi ha deciso di aggiornare il proprio logo, renderlo più moderno, più pulito, più vicino al linguaggio visivo di chi vive la bici oggi - tra social, gravel, XC racing e avventure "non solo da podio".

 

Il rebranding non si è fermato all'estetica: tutta la linea scarpe è in fase di profondo rinnovamento, con attenzione non solo alle tecnologie e ai materiali, ma soprattutto al design. Più minimal, più tecnico, più funzionale. Le Sidi Physis sono uno dei primi modelli a portare sul campo - o meglio, sul trail - questo nuovo corso.

 

 

NUOVA CALZATA MILLENNIUM FIT: ADDIO A QUELLA SENSAZIONE DA "SCARPA DA PISTA"

Chi ha usato SIDI in passato lo sa: la calzata era super affusolata, perfetta per piedi stretti e un po' meno per tutti gli altri. Con le Physis arriva il nuovo Millennium Fit, che lascia più spazio nella zona dell'avampiede, ma mantiene quel feeling da scarpa "contenitiva", dove tutto è al posto giusto.

 

 

Il risultato è una scarpa che calza bene anche su piedi non da modello, ma che resta precisa, "snug" direbbero gli anglofoni, si sente molto la fasciatura sul collo. Nessuna sensazione di vuoto o di movimento interno, ma nemmeno quella scomoda compressione tipica delle scarpe troppo strette. Serve comunque attenzione alla taglia: non è una pantofola, è una scarpa da gara.

 

 

RIGIDITÀ ESTREMA E CHIUSURA OLD-SCHOOL CHE NON TRADISCE

Uno dei punti forti delle Physis è la suola: la X2FC Full UD Carbon è tra le più rigide mai realizzate da Sidi. Il brand stesso le assegna un valore 11 su 12 in termini di rigidità, e in effetti in pedalata si sente tutto: ogni watt va dritto ai pedali.

 

 

Questa rigidità è perfetta per gare, sprint e salite secche, ma ha un lato B: camminare non è proprio il massimo. La suola è compatibile SPD e ha un battistrada in gomma ben scolpito, ma la sensazione è quella di una scarpa pensata per stare solo sui pedali. Non è quella da portarsi dietro in un'escursione con tratti da spingere o scalare a piedi, insomma una scarpa race.

 

 

 

La chiusura è una combinazione di sistema Tecno-3 Flex con cavo in Dyneema e strap frontale con dentini plastici: niente BOA, ma il sistema proprietario di Sidi che vediamo ormai da molti anni in circolazione.

 

 

 

I cavi si sostituiscono, le leve si riparano e il sistema è meno delicato di molti concorrenti. Serve un po' più di tempo a regolarlo, ma una volta trovato il giusto tiraggio la chiusura non si allarga di un millimetro.

 

 

Lo strap permette di regolare i volumi sul collo del piede, parte già di per sè piuttosto fitted rispetto ad altre calzature. 

 

 

TEST SUL CAMPO: UNA SCARPA CHE CHIEDE TANTO, MA RESTITUISCE TUTTO

Abbiamo testato le SIDI Physis su un mix di percorsi XC classici, gravel "veloce", e qualche segmento più tecnico in salita e discesa. Da subito è chiaro: questa scarpa ha un'identità netta. Non vuole essere una via di mezzo, è una scarpa che pretende di essere usata come si deve, a #GASAPERTO, ma se lo fai ti dà in cambio performance pure. 

 

 

Alla prima calzata le Physis sembrano rigide, quasi troppo. Ma bastano un paio di uscite per sentire la tomaia ammorbidirsi e adattarsi. Il comfort cresce giro dopo giro, senza mai compromettere la stabilità.

 

In pedalata si percepisce subito la precisione: il piede non si muove, l'energia non si disperde. Le sensazioni sono molto "race ready", ma senza diventare estreme. 

 

IN SALITA: DOVE OGNI WATT CONTA

La salita è il terreno dove le scarpe Sidi Physis brillano di più. La rigidità della suola in carbonio UD è evidente non appena ti alzi sui pedali: zero flessione, massima reattività. La sensazione è che ogni singolo watt venga trasferito direttamente alla trasmissione, senza dispersioni.

 

 

Anche sulle lunghe salite gravel, dove si pedala più seduti e costanti, il comfort resta buono grazie alla tomaia che si adatta progressivamente al piede. Ma è nelle rampette XC esplosive che la scarpa fa davvero la differenza: puoi spingere forte, senza perdere nemmeno un colpo.

 

IN DISCESA: PRECISA MA CON POCO "MARGINE DI ERRORE"

Nelle discese veloci su trail compatti o fondi misti, la scarpa trasmette grande sicurezza. Il piede è bloccato, la connessione con il pedale è totale, e non ci sono "giochi" o micro-spostamenti che possono distrarre o far perdere precisione.

 

 

Detto questo, la scarpa non è "morbida" nel senso della sensibilità: non assorbe vibrazioni, non ti "perdona" se sbagli posizione. È una scarpa da gara anche in discesa, e richiede piede fermo e guida decisa. Soprattutto sulle lunghe discese serve avere la gamba allenata a gestire la rigidità così alta. Nei tratti più tecnici o nei passaggi trial, la rigidità può essere un limite se si perde contatto col pedale o si arriva corti. Ma se stai dentro il flow, ti accompagna senza incertezze.

 

A PIEDI: SOLO SE COSTRETTO

Qui arriva il compromesso più evidente. La camminata è possibile, ma non piacevole. La suola è dura, molto dura, e si sente subito che non è pensata per tratti a piedi lunghi o frequenti.

 

 

Il battistrada in gomma ha un buon grip, soprattutto su fondo duro o roccioso, e i tacchetti frontali aiutano nei tratti in spinta. Ma l'assenza di flessione sotto il piede rende il passo rigido, un po' "robotico". È ok per un passaggio di 10-20 metri, non per un portage di 10 minuti.

 

COMFORT A LUNGO TERMINE

Abbiamo usato le Physis anche in uscite da 3-4 ore, con tratti misti gravel e XC. Dopo i primi due o tre giri di rodaggio, la tomaia si ammorbidisce e prende bene la forma del piede, migliorando molto in comfort. La chiusura resta stabile per tutta la durata dell'uscita, anche in caso di fango, pioggia o polvere. E il sistema di chiusura Tecno-3 non ha mai ceduto o lasciato punti di pressione, se regolato con cura.

 

 

Sono anche le scarpe che utilizza Samuele Porro da quando è passato al team Orbea Klimatiza.

 

QUANTO PESANO?

Le nuove Sidi Physis in taglia 45 hanno fermato la nostra bilancia a 400 grammi la scarpa.

 

Scarpe SIDI Physis

 

QUANTO COSTANO LE SCARPE SIDI PHYSIS?

Le scarpe Sidi Physis hanno un prezzo di 299 euro e sono disponibili dalla taglia 36 alla 50 con mezze taglie tra la 40.5 e la 45.5. Le colorazioni sono quattro: viola, mirto, nero, sabbia.

 

A CHI SONO CONSIGLIATE LE SIDI PHYSIS?

Le Sidi Physis sono scarpe nate per rider esigenti, che amano la competizione o che semplicemente vogliono un prodotto tecnico e affidabile.

 

Perfette per:

 

- chi corre in XC e gravel competitivo;
- chi cerca una trasmissione di potenza massima;
- chi apprezza il look essenziale e la qualità made in Italy;
- chi ha un piede non troppo largo ma nemmeno ultra affusolato.

 

Le Sidi Physis rappresentano al meglio il nuovo corso del marchio: design moderno, materiali top, calzata rivista e performance assoluta. Non sono scarpe da tutti i giorni per tutti i rider, ma sono perfette per chi cerca potenza e precisione al massimo livello.


Il prezzo di 299 euro si attesta nella fascia alta, ma non elevatissima rispetto ad altre top di gamma, in cambio si ha un prodotto solido, riparabile e con un'identità forte. Sidi è tornata a parlare ai rider di oggi, e lo sta facendo con un linguaggio tutto nuovo. Finalmente.

 

 

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