BMC Twostroke 2021! Basta il nome, lo sappiamo, per farvi venire l'acquolina in bocca ed è per questo motivo che l'abbiamo fortemente voluta mettere in test per scoprire i segreti di quella che da molti è considerata la migliore MTB hardtail del 2021.
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Da sempre la Svizzera è precisione per antonomasia, ma la loro abilità nella fabbricazione di macchine perfette e precise quest'anno è stata più che confermata dalla realizzazione di una bicicletta dalle performance elevatissime e portatrice di interessanti innovazioni in chiave di geometrie, ma soprattutto feeling di guida.
La BMC Twostroke 2021 ve l'abbiamo presentata e raccontata tecnicamente in questo articolo (clicca qui per leggerlo), ma ora è il momento di raccontare come si è comportata con un biker sopra e un terreno accidentato sotto.
Per la precisione abbiamo cercato di portare al limite la BMC Twostroke 01 One, ovvero il modello "top di gamma" della casa Svizzera. Ci siamo quindi fatti un'idea ben precisa ed accurata di come va questa hardtail molto attesa da noi granfondisti italiani.
IL VIDEO TEST DELLA BMC TWOSTROKE
Guarda il video e poi se vuoi approfondire prosegui nella lettura dell'articolo.
IL MODELLO IN TEST: BMC TWO STROKE 01 ONE
La casa madre svizzera BMC ci ha dato da testare una Two Stroke 01 One da 3.999 euro, ovvero il modello più alto della line-up 2021, che come già accennato in precedenza, non è presente con l'altissima gamma di montaggio, cioè XTR o XX1, ma si ferma al gruppo SRAM Eagle X01. Una pecca di questa nuova bicicletta è che BMC non prevede la possibilità di acquistare solo il kit telaio ma solamente la bici completa.
Il telaio è il Twostroke 01 Premium Carbon, cioè la piattaforma realizzata con fibra di carbonio di massima qualità che viene accoppiato con un montaggio di media gamma SRAM; è presente infatti un gruppo Eagle GX (cassetta, comandi) misto X01 (cambio) e freni Level TLM. Per la sospensione ci si affida ad una forcella RockShox SID SL Select da 100 mm.
La prima cosa che si nota della BMC Twostroke 01 One 2021 è la sua linea estremamente pulita e lineare, anche se l'occhio abituato alle hardtail nota subito come il triangolo anteriore sia ben più allungato rispetto al carro.
Il passaggio cavi è interno con entrata quasi nascosta dalla parte sinistra del tubo obliquo, per i cavi freno e cambio, mentre nella parte destra c'è il passaggio per la predisposizione del reggisella telescopico.
Il cockpit il è interamente marchiato BMC, con un attacco manubrio (MSM01) molto particolare che si fonde in maniera perfetta con la serie sterzo e il tubo sterzo sovradimensionato.
Anche il reggisella (01 Premium Carbon D-Shape) è realizzato da BMC ed ha una particolare forma a D che permette lo smorzamento delle vibrazioni, ma soprattutto con questa forma non si ha mai la sella, una Fizik Antares R7, non perfettamente centrata.
Il montaggio è completato dalle ruote DT Swiss XR1700 (canale interno 25mm) su cui fanno bella mostra di se una coppia di copertoni Vittoria Vittoria Barzo Graphene 2.0 da 29x2.25".
MAGICO EFFETTO DEL SOLE SULLA SCRITTA BMC
La scritta BMC normalmente color argento, quando arriva il sole cambia tonalità prendeno punte di verde e anche d'azzurro.
Cambia colore anche la scritta Twostroke presente sul top tube.
PRIME IMPRESSIONI IN SELLA
Fin dalle prime pedalate ci si rende conto che BMC ha alzato l'asticella dell'innovazione. La loro teoria del non voler studiare una front suspended per uso XC agonistico è a nostro modo di vedere un bluff. Infatti gli svizzeri hanno realizzato una hardtail dal carattere aggressivo e tenace, che senza dubbio è pronta per essere lanciata a grande velocità in una competizione.
Ci troviamo davanti ad una bicicletta molto robusta che ci dà, fin da subito, un'impressione di rigidità e sicurezza, elemento da non sottovalutare nella nostra disciplina.
BMC non ha pensato di modificare la vecchia TeamElite, ma di creare qualcosa di nuovo. Troviamo una geometria moderna con un angolo di sterzo da 67° (come la Fourstroke) e un reach da 465 in taglia L che danno un feeling di facilità di guida anche se dobbiamo ammettere che c'è bisogno di una fase iniziale di adattamente, visto che le prime pedalate sulla Twostroke possono dare una strana sensazione.
Abbiamo perciò deciso di esaminare al meglio la questione: l'angolo sella a 75° ci consente di essere ben centrali sulla bicicletta e di trasferire al meglio tutta l'energia che imprimiamo sui pedali senza negare la possibilità, nei tratti più ripidi in discesa, di poter giocare e bilanciare bene i pesi con il core.
I rilanci sono assicurati da un carro molto scattante, infatti nello stretto ci si può affidare ai 425 mm dei foderi bassi. In pratica ci si trova seduti su una bicicletta che in realtà sembra essere due bici diverse: un avantreno molto giocoso ed alto che strizza l'occhio alle trail bike anche con un Reach piuttosto allungato e una parte posteriore aggressiva e nervosa.
Un mix che all'inizio richiede un minimo di adattamento, tanto che nei primi chilometri si pedala pensando: Avrò sbagliato qualcosa nella posizione? Ma una volta abituati a questa dicotomia ecco che la bici diventa davvero facile da gestire, sia in salita quanto in discesa.
REGGISELLA D-SHAPE
Il fulcro nevralgico della BMC Twostroke 01 ONE è certamente il sistema TCC (Tuned Compliance Concept) mutuato dalle bici da strada come la BMC Roadmachine, pensata per l'endurance ma anche per il pavé delle classiche del nord, e poi utilizzato sulle bici gravel e che nel mondo MTB si arricchisce della tecnologia D-shape.
D-Shape è una particolare forma del reggisella che va a sostituire il vecchio elastomero presente sulla TeamElite. Pragmaticamente la forma a D del reggisella permette ad esso di flettere senza far perdere di reattività al telaio, infatti i foderi alti ben strutturati mantengono rigido il triangolo posteriore inserendosi perfettamente nel tubo verticale. Ovviamente c'è la possibilità di alloggiare il reggisella telescopico basta inserire nel tubo sella un adattatore realizzato da BMC e si può inserire un classico reggisella da 27.2 mm tondo.
TEST SUL CAMPO
Se siete giunti fin qui, significa che siete curiosi di capire come questa bicicletta si comporti sui trails e non solo come ci appare in vetrina. Dobbiamo dire che la BMC Twostroke 01 One ci ha positivamente sorpreso.
Ci troviamo di fronte ad una bicicletta che nelle intenzioni non vuole essere una "race machine", ma nella realtà sembra essere nata per questo. Lo stesso Titouan Carod, terzo al mondiale di Leogang e Vice campione d'Europa, lo ha detto durante il lancio del nuovo modello e non ci stupiremmo a vederlo in griglia di partenza di una prova della Coppa del Mondo (magari su tracciati veloci e faticosi come Albstadt o Les Gets) su una Twostroke preparata ad hoc.
BEN BILANCIATA IN SALITA
Abbiamo avuto la possibilità di testare la bicicletta su più terreni e in condizioni differenti: fango, terreno secco, rocce e anche, vista la stagione, quel bel fogliame autunnale che da a tutti "sicurezza"!
Per quanto riguarda il comportamento in salita, possiamo affermare che la BMC Twostroke è rigida e scattante sulle salite brevi e ripide, ma allo stesso tempo comoda e ben posizionata, soprattutto per l'angolo di sella, quindi a suo agio anche sulle lunghe salite tipiche dell'uso Granfondo e Marathon. In salita il peso ridotto si fa sentire, avere una bici di media gamma sotto i 10 kg (senza spendere cifre esorbitanti) è un ottimo punto di partenza ed infatti il terreno scorreva veloce sotto le nostre gomme ed è già tempo di buttarsi in discesa.
DISCESE COME SU UN OTTOVOLANTE
Lo ripetiamo: "la Twostroke ci ha stranito inizialmente", perciò il nostro consiglio, almeno nelle prime uscite, è quello di non esagerare col gas aperto. Nei tratti in discesa infatti l'impressione è di essere su una bici che non ha paura delle alte velocità, anzi ci si fa prendere un po' troppo velocemente la mano diremmo.
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Eppure, la BMC Twostroke 01 One non sbacchetta e non si impunta. Sui single track veloci, lanciata a quasi 40km/h, non dà l'impressione di essere al limite, anzi ci consente di poter addirittura rilanciare in piedi sui pedali per aumentare ulteriormente la nostra velocità: veramente incredibile... e infatti appena presa la mano, nonostante la nostra condizione fisica da off-season (perenne), abbiamo strappato PR su PR e conquistato anche qualche KOM... in discesa.
COSA CI É PIACIUTO
- La serie sterzo con blocco che impedisce una completa rotazione del manubrio evitando quindi l'impatto, in caso di caduta, contro il piantone orizzontale che a differenza di altre serie sterzo permette di girare molto di più il manubrio. Utile sui tornanti stretti, ma soprattutto rende più comodo l'inserimento della bicicletta smontata in auto piccole.
- La possibilità di alloggiare 2 portaborraccia, una cosa molto utile per chi fa soprattutto marathon in modo da avere contemporaneamente una borraccia d'acqua ed una di maltodestrine/sali minerali.
- La sella Antares R7 by Fizik che grazie a un inserto simil-velluto, ha un potere "magnetico" sul fondello del pantaloncino impedendone il continuo scivolamento e migliorando quindi il comfort in sella e la posizione.
A CHI LA CONSIGLIAMO
Nonostante quello che dice BMC, per noi la Twostroke è una bicicletta pensata per gareggiare, soprattutto se si ha un bel manico in discesa e si vuole far mangiare polvere a chi dice: "Con la front si scende piano!".
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Che sia la Coppa del Mondo, una prova degli Internazionali d'Italia o una Marathon poco importa, la bici sarà sempre pronta a dare il meglio di sé, starà poi alla bravura del biker destreggiarsi sui tratti più tecnici.
Anzi crediamo che sia un mezzo ideale per districarsi tra le due discipline, infatti montando il cannotto D-Shape si crea un mezzo leggero e più comodo per le lunghe distanze, mentre montando un reggisella telescopico da 27.2 mm come il Crank Brothers Highline o il KS LEV Integra, si irrigidisce (e appesantisce un po') il sistema e le si rende più adatta ai sempre più tecnici circuito di Cross Country.
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Siamo sicuri che la Twostroke sia il mezzo perfetto per chi cerca una bicicletta con telaio al top ad un prezzo accettabile. Agli amanti delle front che vogliono costruirsi una Twostroke 01 One al top consigliamo, oltre ad un montaggio di un gruppo completo Shimano XTR o SRAM XX1, anche una coppia di ruote in carbonio dal canale tra i 27 e 30 mm in modo da poter montare con tranquillità copertoni da 2.4", per essere pronti a dar battaglia alle full suspended.
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In ogni caso, il comune amatore "che deve essere a casa alle 14 perché mi aspettano" trova nella Twostroke 01 One la bici ideale per XC, Marathon o anche una lunga giornata in compagnia: geometrie all'avanguardia e qualità al giusto prezzo.