SANTA CRUZ TALLBOY 2020: IL LIMITE NON ESISTE

Abbiamo provato la 120mm della casa americana. Una grande XC/Trail o una piccola Enduro. Un mezzo per divertirsi sempre e comunque, dimenticandosi degli orologi.

Nella maggior parte dei casi qui a PianetaMTB parliamo di biciclette che ci fanno tenere incollati gli occhi all'orologio, per andare a togliere quei preziosi centesimi che fanno la differenza tra il primo e il secondo gradino del podio. Eppure, ogni tanto ci ricordiamo che la mountain bike non è solo questo, ma è anche pedalare per ore, ore ed ancora ore su sentieri da sogno, sia in salita sia in discesa, cercando la linea perfetta e l'avventura.

 


A ricordarcelo ci ha pensato Andrea Tiberi quando ci ha coinvolto nel suo progetto Dream Lines, in pratica un Giro del Monte Bianco reso un po' piu duro e personale con partenza in Piemonte da Sauze d'Oulx. Per un'avventura del genere, in compagnia di uno dei più grandi biker italiani, avevamo bisogno di un mezzo all'altezza e la scelta è caduta automaticamente sulla nuovissima Santa Cruz Tallboy 2020, ovvero la trail bike da 120mm posteriori della casa americana.

 

Dream Lines

 

COME UNIRE LA BLUR CON UNA NOMAD

La Tallboy con questo nuovo modello è arrivata alla sua 4ª generazione e per il 2020 abbandona il sistema VPP a link alto, simile a quello che avevamo già raccontato durante il test della Blur CC

 

Santa Cruz Tallboy C 2020

 

Questo per sfruttare tutta la progressività del sistema a link basso tipico dei "mostri" da enduro come Hightower e Nomad, ma nonostante queste non stravolge la sua natura e rimane con un'escursione posteriore di "soli" 120 mm, mentre all'anteriore monta una massiccia Fox 34 da 130 mm.

 

 

Per gli amanti dello stile pulito, presenta il passaggio interno di tutti i cavi. La Santa Cruz Tallboy 2020 si inserisce quindi in quella categoria, poco presente in Italia, che vorrebbe idealmente unire la facilità di pedalata di una Blur, con l'aggressività della Nomad. Insomma, in Santa Cruz hanno voluto creare la Mtb tuttofare, capace di salire agile e "veloce", ma allo stesso tempo di far scendere sicuri, cattivi e...ancora "veloci".

 

 

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COSA È CAMBIATO

La geometria della nuova Santa Cruz Tallboy 2020 si adegua al trend del momento che vuole bici compatte e con angoli aperti, quindi il Reach si allunga leggermente (20mm in taglia L), mentre l'angolo di sterzo passa da un valore quasi da XC di 68º a un 65.5º, si alza di qualche millimetro il movimento centrale da terra, l'angolo piantone è di 76º e permette di alloggiare copertoni fino a 2.6", il tutto condito da una forcella da 130mm e steli da 34.

 

Flip chip 1


Inoltre, è possibile variare l'angolo di sterzo e l'altezza del movimento centrale attraverso un flip chip posizionato sul link inferiore, questo porta lo sterzo da 65,5º a 65,7º e il movimento da 38 mm a 40 mm, non un grande cambiamento in termini di numeri, ma pedalando effettivamente si sente che la bicicletta è leggermente più nervosa sull'avantreno.

 

Soprattutto quello che si nota è la maggiore progressività della sospensione nella configurazione piu bassa. Anche sul carro posteriore, all'altezza del perno passante troviamo un altro flip chip, questo permette di allungare o accorciare il carro in modo da avere una bicicletta più reattiva o più stabile alle alte velocità.

 

Flip chip


Insomma, nonostante i 120mm di escursione non diremmo certo di trovarci di fronte a una bici da Xc/Marathon, anche se...

 

... SI PEDALA FACILE FACILE

Come abbiamo detto prima il nostro test della Santa Cruz Tallboy 2020 è iniziato con una grande avventura, ovvero con l'accompagnare Andrea Tiberi nella tappa più lunga del suo progetto Dream Lines. Abbiamo avuto giusto il tempo di regolare altezza sella, sospensioni e pressione gomme che ci siamo trovati a pedalare per 120 km e quasi 4000 metri di dislivello.

 

Santa Cruz Tallboy azione


Fin da subito abbiamo notato la posizione di guida ben rilassata, con le spalle alte e il corpo ben centrato sulla bicicletta. In salita il piantone da 76,6º permette di spingere con efficacia, la bici non ruota in avanti quindi si sfruttano poco i muscoli addominali durante la pedalata, questo permette di pedalare per molte, molte ore e non affaticare né la schiena né troppo le braccia.

 

Certo la Santa Cruz Tallboy non è una bicicletta pensata per vincere GranFondo o gare a tappe, ma se l'obiettivo è quello di divertirsi allora anche la posizione è quella corretta.

 

Santa Cruz Tallboy azione salita


Il sistema VPP di Santa Cruz lavora bene anche in salita, la ruota posteriore offre sempre un'ottima trazione, l'ammortizzatore rimane attivo senza troppo bobbing (che è comunque presente vista la tipologia di schema sospensione) e si riesce a pedalare molto bene su ogni tipologia di terreno, dalle strade scorrevoli, fino ai sentieri ripidi e tecnici in montagna che abbiamo incontrato durante Dream Line.

 

VPP


Abbiamo tenuto i flip chip in posizione bassa, con angolo più aperto, e con il carro corto. Pensavamo di avere qualche problema in piú nei tratti ripidi in salita, ma invece l'ottimo bilanciamento della bicicletta non ci ha fatto avvertire difficoltà, anzi gli angoli aperti ci hanno permesso di superare agevolmente ostacoli piuttosto importanti anche in salita. Tutto questo però, va sottolineato, in un'ottica di utilizzo della Santa Cruz Tallboy come "adventure bike" ovvero dove l'obiettivo è arrivare, ma senza guardare al cronometro.

 

AH! SONO SOLO 120MM?!

Se in salita la Santa Cruz Tallboy ha dimostrato delle doti inaspettate, in discesa ci ha davvero impressionato. Durante Dream Lines, con lo zaino carico e la paura di cadere e distruggere la macchina fotografica abbiamo sempre un po' tenuto il freno tirato, ma alla prima uscita "libera" tante cose sono cambiate. Abbiamo portato la Tallboy a girare in un bikepark e su alcuni sentieri che normalmente affrontiamo in sella ad una enduro.

 

Santa Cruz Tallboy azione discesa

 

La differenza che abbiamo avvertito è stata davvero poca. La Tallboy è super maneggevole e permette di superare la maggior parte degli ostacoli in totale scioltezza, proprio come fossimo in sella a una 160mm. A confronto con l'enduro perde un po' nei tratti veloci perché risulta leggermente meno stabile, ma in tutte le altre situazioni, soprattutto nel tecnico vero, le differenze sono davvero labili.

 

Santa Cruz Tallboy azione discesa 1

 

Il merito di una guida così piacevole lo dobbiamo a due fattori principali:

 

 

- Il sistema di sospensione VPP che con il link basso permette una grandissima progressività dell'ammortizzatore ed evita, anche con soli 120mm di escursione, di arrivare a fondo corsa. Lavora molto sulle alte velocità per tenere la ruota a terra e dare grip costante, ma quando il "gioco si fa duro" riesce a non mandare in crisi l'ammortizzatore.

 


- Le ruote Santa Cruz Reserve, in questo caso montate con mozzi DT Swiss 370, che come avevamo già apprezzato durante il test della Blur, sono incredibilmente precise e scorrevoli. Dove metti la ruota quella rimane e non sembra avere la minima intenzione di farti perdere la traiettoria. Non sono le ruote più leggere sul mercato, ma migliorano sensibilmente la guida sia in discesa sia nei tratti guidati.

 

SANTA CRUZ TALLBOY C S 29 RSV STORMBRINGER PURPLE 29

 

La Santa Cruz Tallboy C 2020 che abbiamo testato era così equipaggiata:

 

Telaio: Carbon C 29 120mm Travel VPP
Forcella: FOX 34 Float Performance, 130mm, 29"
Ammortizzatore: FOX Float Performance DPS
Cambio: SRAM GX Eagle, 12 velocità
Comandi cambio: SRAM GX Eagle
Freni: SRAM Guide R
Cassetta: SRAM XG1275 Eagle, 10-50t
Guarnitura: SRAM Stylo 7k 148 DUB, 32t - 175mm 
Manubrio: Race Face Ride
Attacco manubrio: Race Face Aeffect R
Sella: WTB Silverado Pro Saddle
Reggisella: RockShox Reverb Stealth, 1X Lever, MatchMaker, 31.6
Ruote: Santa Cruz Reserve con mozzi DT 370
Copertoni: Pirelli Scorpion S 2.4" anteriore / Pirelli Scorpion M 2.4" posteriore

 

In questa configurazione, con il telaio C quindi con il carbonio meno pregiato di Santa Cruz, la Tallboy faceva segnare sulla bilancia poco più di 13 kg, un valore molto buono che di sicuro ci ha aiutato nel superare i quasi 4000 metri di dislivello di giornata. Le gomme Pirelli non sono di serie, sono state montate appositamente per questo test.

 

LE PAROLE DI #IRONTIBI

Anche Andrea Tiberi ha utilizzato la nuova Santa Cruz TallBoy 2020 durante #DreamLines, quindi chi meglio di lui puo parlarvi di questa nuova XC/Trail.


"Sono abituato a pedalare su di una bici da xc e sicuramente non posso dirvi che la Tallboy sia una bici scattante e reattiva, è una bici da pedalare a passo regolare, anche perchè le geometrie sono molto più votate all'in-giù che non all'insù; qualcuno mi ha chiesto quanto sia pedalabile... beh posso dirvi che lo è abbastanza da percorrere 500 km e (quasi) 20.000 m di dislivello in 5 giorni; ovviamente dipende molto dal proprio stato fisico e grado di allenamento ma il concetto è che si può pedalare tanto, più di quanto mi aspettassi prima della partenza.

 


Nei tratti molto tecnici in salita, con fondo smosso e impegnativo, la trazione era sempre eccellente, laddove una bici più scorrevole si sarebbe scomposta maggiormente. Dicevamo che le geometrie sono piuttosto votate alla discesa e trovano collocazione un po' all'estremo superiore del segmento "trail".

 

Io sinceramente non credo di essere riuscito a portare questa bici al suo vero limite, perchè ogni volta che pensavo fosse al limite nell'assorbire colpi o tenermi dentro in curva, mi rendevo conto che invece lo faceva con una facilità incredibile; non mi sono risparmiato e non l'ho risparmiata e tante volte quando scendi "a vista" su trails a te sconosciuti, capita di fare errori e non scegliere linee troppo pulite, ma mi ha perdonato tutto.

 


E poi la cosa bella è stata la grande confidenza che ho preso fin da subito e che mi ha permesso di godermi veramente ogni linea fin dal primo giorno, quando la conoscevo da poco ma anche nelle ore serali degli ultimi giorni quando la stanchezza era tanta. Me li sono goduti tutti. Anche dal punto di vista dell'affidabilità è stata super, non ho dovuto toccare nulla in 5 giorni di riding tosto dalla mattina alla sera se non mettere un po' d'olio sulla catena al quarto giorno e gonfiare un pelo le gomme al terzo".

 

 

A CHI LA CONSIGLIAMO

La Santa Cruz Tallboy è una piccola enduro o una grande XC/Trail, ognuno la interpreta un po' come vuole. "Potrebbe tranquillamente essere la bici da enduro di tanti che non fanno trails estremi e che potrebbero così pedalare meglio e più a lungo e furgonare meno", dice sempre Tiberi.

 

 

Le generose Pirelli Scorpion da 2.4" (non di serie) che montavamo ci hanno assicurato grip in qualsiasi condizione, ma nelle due lunghe salite da quasi 20 km ciascuna avremmo desiderato qualcosa di più "sottile". Questo ci ha fatto riflettere sulla Tallboy con un set differente, ovvero con forcella da 120mm, gomme da 2.2" scorrevoli come potrebbero essere la Scorpion H, per rimanere sullo stesso copertone, e attacco manubrio allungato.

 

Pirelli Scorpion S MTB

 

In questa configurazione, ma anche semplicemente con copertoni piu leggeri e scorrevoli, crediamo che la Tallboy 2020 possa diventare anche un'ottima bici per chi vuole prendere il via nelle marathon più lunghe o nelle gare a tappe, con sempre in testa che l'obiettivo è quello di arrivare al termine, godersi il percorso e disegnare le migliori linee, non certo quello di vincere.

 

PREZZI E VERSIONI

 

La Santa Cruz Tallboy che abbiamo testato, la C S 29 RSV Stormbringer Purple 29, modello di media/alta gamma, ha un prezzo di 6.799 €, ma la Tallboy ha anche una versione in alluminio che parte da 3.299 €, mentre il top di gamma, la CC XX1 29 RSV Rocksteady Yelloe 29 ha un prezzo di 11.399 €.


In totale la Santa Cruz Tallboy 2020 è disponibile in 18 diverse versioni: telaio in alluminio, in carbonio C o CC (più pregiato) e diversi allestimenti. I colori disponibili sono il "melanzana" da noi testato e il giallo senape usato da Tiberi in Dream Lines.

 

 

Per informazioni: https://www.focusitaliagroup.it

 

 

DREAM LINES

 

 

 

 

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